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....Il pensiero, l'attività cognitiva dell'individuo, dunque non è affatto

COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO o D.S.A. (sapere) ASPETTI PSICOLOGICI: QUALI LE POSSIBILI CONSEGUENZE ATTUALI e SUL FUTURO DEI RAGAZZI (capire).

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....Il pensiero, l'attività cognitiva dell'individuo, dunque non è affatto

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Presentation Transcript


  1. COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO o D.S.A.(sapere)ASPETTI PSICOLOGICI: QUALI LE POSSIBILI CONSEGUENZE ATTUALI e SUL FUTURO DEI RAGAZZI (capire) COME RICONOSCERLI TRA I NOSTRI STUDENTI (identificare)COME AFFRONTARLI: “CHI DEVE FARE CHE COSA”(modificazione della didattica, strumenti dispensativi e compensativi, rapporti con le famiglie) (fare) Gennaro Columpsi 28/01/2010

  2. Anche se il linguaggio è lo strumento privilegiato del pensiero, un pensiero senza linguaggio verbale è possibile. ....Il pensiero, l'attività cognitiva dell'individuo, dunque non è affatto compromesso direttamente da una incompetenza linguistica. Gennaro Columpsi 28/01/2010

  3. VELOCITÀLETTURA:IN TERZA MEDIA • NORMODOTATO 5-6 SILLABE/SEC • DISL. MEDIO-LIEVE 3 SILLABE/SEC • DISL. SEVERO 1/1,5 SILLABE/SEC • DISL. MOLTO SEVERO 0,9 SILLABE/SEC Velocità necessaria alla comprensione : almeno 3 sillabe/sec. Gennaro Columpsi 28/01/2010

  4. ATTENZIONE A: • DIFFICOLTÀ E LENTEZZA NELLO SVOLGIMENTO DEL LAVORO • GRAVE DISGRAFIA • ERRORI ORTOGRAFICI RIPETUTI • EVIDENTE DIFFICOLTÀ DI LETTURA • INCAPACITÀ DI RICORDARE SEQUENZE (MESI DELL’ANNO, STAGIONI ECC.) • INCAPACITÀ DI RICORDARE LE TABELLINE • DIFFICOLTÀ NELLA LETTURA DELL’OROLOGIO Gennaro Columpsi 28/01/2010

  5. Cosa si può fare nella scuola: Modificare l’atteggiamento e la mentalità; Modificare la didattica; Utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative; Ripensare la valutazione. Gennaro Columpsi 28/01/2010

  6. Tentare di raggiungere il maggior livello di capacità e di autonomia possibile. Il diritto all’Apprendere: I progressi nell'apprendimento, la possibilità di imparare, di coltivare i propri interessi culturali, di poter accedere all'informazione e alle materie di studio. Gennaro Columpsi 28/01/2010

  7. CREARE IL TERRENO • RELAZIONE POSITIVA • INCREMENTO DELL’AUTOSTIMA • METODO DI STUDIO • ATTUAZIONE MISURE DISPENSATIVE E COMPENSATIVE Gennaro Columpsi 28/01/2010

  8. METODO DI STUDIO LAVORARE SULLE ABILITA' DI STUDIO • Sottolineatura • Schemi • Appunti • Interrogazioni prevalentemente orali e frequenti Gennaro Columpsi 28/01/2010

  9. IN REALTA’… • Non ci si trova in presenza di una disabilità ma di una mancata acquisizione di una abilità. Gennaro Columpsi 28/01/2010

  10. PIU’ CANALI D’ACCESSO: • Visivo - struttura del testo parlato, abbinamento ad immagini. • Uditivo - ascolto attraverso la registrazione di ciò che devo imparare. Gennaro Columpsi 28/01/2010

  11. Modificare le strategie didattiche • FAR USARE STRUMENTI COMPENSATIVI A TUTTI COLORO CHE NE FANNO RICHIESTA:Tabelle, calcolatrice, registratore, computer. • UTILIZZARE SUSSIDI AUDIOVISIVI ED INFORMATICI (vedi "CARLO”programma di assistenza alla lettura e alla scrittura ). DISPENSATIVI: • Tempi più lunghi; • numero esercizi ridotti; • Interrogazioni orali (soprattutto nella lingua straniera); • compiti a casa ridotti. Gennaro Columpsi 28/01/2010

  12. LINGUA ITALIANA Gennaro Columpsi 28/01/2010

  13. MATEMATICA Gennaro Columpsi 28/01/2010

  14. Misure dispensative • No: • -alla lettura a voce alta (a meno che lo studente lo chieda), • -alla scrittura veloce sotto dettatura, • -alla lettura di consegne, • -all’uso del vocabolario, • -allo studio mnemonico delle tabelline, • -dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta, a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia. Gennaro Columpsi 28/01/2010

  15. TEMPI PIU’ LUNGHI PER LO STUDIO. • Utilizzare esclusivamente o prevalentemente verifiche oraliprogrammate e guidate con domande circoscritte. • Verifiche scritte: • Utilizzare caratteri in stampatello maiuscolo, se pare utile, corpo grande e non scritte a mano • Dividere le richieste per argomento con un titolo ed evidenziare la parola-chiave (Es. INFLAZIONE 1-Quali sono le cause dell'inflazione?) • Preferire le verifiche strutturate • Partire dalle richieste più facili aumentando gradualmente la difficoltà Gennaro Columpsi 28/01/2010

  16. IN CLASSE • Durante le spiegazioni controllare che vi guardi o che guardi i supporti visivi. • Scrivere alla lavagna in modo chiaro, possibilmente in stampato maiuscolo le parole chiave. Gennaro Columpsi 28/01/2010

  17. COME VEDE UN DISLESSICO É IMPRESSIONANTE IL CERVELLO: Sncocdo uno sdtiuo dlel’Untisverià di Cadmbrige, non irmptoa cmoe snoo sctrite le plaroe, tutte le letetre posnsoo esesre al pstoo sbgalaito, è ipmtortane sloo che la prmia e I’umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo, il rteso non ctona. Il cerlvelo è comquune semrpe in gdrao di decraifre tttuo qtueso coas, pcheré non lgege ongi silngoa ltetrea, ma lgege la palroa nel suo insmiee... vstio? Gennaro Columpsi 28/01/2010

  18. Errori “tipici” riguardo alla lettura Analisi visiva Riconoscimento visivo parola Produzione parola Sistema articolatorio • Errori di tipo visivo: scambi di lettere che hanno tratti grafici simili (p/q; b/d; m/n) • Errori di tipo fonologico: scambi di lettere che hanno stessa radice (f/v; c/g) • Errori di anticipazione: una parola letta al posto di un’altra (Algeri/allegri; chissà/chiese) • Errori di suoni, accenti e ritmo • Forti difficoltà nel trovare le parole • Confusione nell’ordine che le sillabe hanno all’interno delle parole Gennaro Columpsi 28/01/2010

  19. COME CREARE UN TESTO RIDOTTO DI FACILE LETTURA • Caratteristiche grafiche interlinea 2, dimensione di carattere 14/16 • Strutturazione delle frasi • Non più di 150-200 parole complessive • Frasi brevi, semplici, coordinate più che subordinate • Esplicitare sempre soggetto e oggetto, evitando i pronomi • Verbi in modo finito, all’indicativo, in forma attiva • Evitare doppie negazioni • Strutturazione del testo • Distinguere informazioni principali e secondarie • Non sovraccaricare il testo di troppe informazioni e dati • Evidenziare i passaggi necessari alla comprensione ed esplicitarne il contenuto Gennaro Columpsi 28/01/2010

  20. Grazie dell’attenzione. Gennaro Columpsi 28/01/2010

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