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POLITICA E COMUNITA'

POLITICA E COMUNITA'. Politica: attività umana che si occupa del governo della società, integrazione e cooperazione delle attività sociali, economiche e culturali mediante regole legittimate; Weber e Parsons: monopolio violenza organizzata e modello LIGA La comunità elemento di base

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POLITICA E COMUNITA'

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Presentation Transcript


  1. POLITICA E COMUNITA' • Politica: attività umana che si occupa del governo della società, integrazione e cooperazione delle attività sociali, economiche e culturali mediante regole legittimate; Weber e Parsons: monopolio violenza organizzata e modello LIGA • La comunità elemento di base dell'esercizio della politica • Comunità concetto moderno: occidentalismo, umma, identità, comunità immaginate (Anderson)

  2. SOCIOLOGIA E COMUNITA' • Pizzorno: comunità definite da spazi (territorio di riferimento) e contenuti (senso dell'agire, pratiche condivise) • Toennies: comunità e società; le tre forme originarie di comunità: parentela (sangue), vicinato (luogo) e amicizia (spirito) Weber: comunità basata sul senso comune di appartenenza di tipo affettivo o tradizionale (associazione guidata da motivi razionali e di scopo) • Roniger: Legame di interessi verso scopi materiali (ass. a fini di lucro) o ideali (movimenti politici) generano aspettative reciproche e fiducia vs. relazioni centrate sull'appartenenza comune (comunità) che generano unioni fortemente vincolanti e fedeltà basate su valori e tradizioni

  3. PARSONS E I TIPI DI COMUNITA' • Comunità locale: collettività con area territoriale comune per le attività quotidiane • Comunità societaria: in un sistema sociale più vasto svolge la funzione di integrazione trasmettendo lealtà al soggetto verso una collettività ampia; a questo livello la comunità è connessa con l'organizzazione politica • La cittadinanza è il risultato dei processi di integrazione della Com. societaria: i soggetti sono leali nei confronti di individui che non conoscono direttamente ma con cui condividono sistemi valoriali legittimati; nella cittadinanza, nazione e governo sono differenziati • Distinzione tra appartenenza alla nazione e ai gruppi etno-parentali; comunità societaria quale sintesi di cittadinanza e territorialità

  4. La lettura dicotomica della comunità • Oscillazione continua sui temi della politica di massa e della comunità • Impostazione dicotomica che contrappone la coppia individuo-società alla comunità • In tale accezione comunità = piccolo gruppo, rapporti stretti, diretti e affettivi; sinonimo di privato, particolare ed esclusivista a detrimento delle individualità (il tipo setta delle aggregazioni religiose) • Politica moderna sinonimo di universale, pubblico, inclusività e affermazione individuale • Risultato della lettura dicotomica: dove prevale la comunità la democrazia è debole mentre dove la democrazia è forte i legami comunitari sono indeboliti. • In realtà il legame tra politica e comunità è più complesso: ad es. per la formazione politica di un individuo risultano molti importanti la comunità dei parenti e degli amici oppure la comunità religiosa (mondo islamico, provincia Usa).

  5. Il rapporto politica-comunità nell'ottica dicotomica • Cause: nascita stato-nazione quale superamento dei particolarismo locali di stampo feudale • Democrazia come superamento dei poteri tradizionali • Stato sovrano elemento in grado di superare le comunità teocratiche • 4 modelli sociali corrispondenti a 4 tipologie relazionali comunità-politica 1. mondo premoderno: modello dell'appartenenza 2. Era del State/Nation Building: modello della legalità e appartenenza del XVIII e XIX secolo; 3. Affermazione della democrazia e dello stato sociale: modello della cittadinanza e appartenenza del XX secolo 4. Crisi dello stato sociale e delle grandi ideologie e ascesa delle dinamiche di globalizzazione: modello della cittadinanza universale e delle appartenenze; XXI secolo e sviluppo dell'universalismo giuridico, medioevalizzazione delle lealtà.

  6. Origini della politica moderna • La comunità primaria basata sulla condivisione di beni e valori; Weber: le prime forme di politiche nascono dallo sviluppo della comunità domestica e dalla necessità di stabilire criteri di comando e di superare l'autoconsumo avviandosi verso l'economia di mercato, alla ricerca di spazi e risorse. • Poteri legittimi tradizionali: sviluppo del patriarcalismo e della gerontocrazia prima e delle monarchie basate su apparati militari e amministrativi poi.

  7. Dalla comunità politica allo stato (legalità e appartentenza) • Avvento delle grandi rivoluzioni del Settecento di tipo industriale (inglese) e politiche (Stati Uniti, Francia) • Nuove attività produttive e nuove realtà istituzionali (elettive e amministrative) • Nuove culture politiche che hanno bisogno di nuove legittimazioni (la credenza nella legalità – potere politico legale weberiano) • Tensione Società – comunità risolte con: 1. soluzioni politiche e istituzionali capace di integrare a forza le comunità nei nuovi stati/nazione 2. creazione di una nazione come supercomunità, allargata a un popolo e a un territorio grande quanto uno stato, centrata su comuni basi linguistiche, religiose, culturali, di memorie • Weber distingue stato da comunità politica in base a: monopolio dell'uso della forza su un territorio; legittimazione verso ordinamenti legali razionali

  8. Democrazia e stato sociale (cittadinanza e appartenenza) • Cambiamenti nel XX secolo nei rapporti tra politica e comunità nel XX secolo 1. piano sociale: urbanizzazione, industrializzazion, mobilità geografica, ambienti di lavoro impersonali (soc. secondaria), famiglia nucleare 2. piano economico: ascesa grande industria e competitività individuale contemporanee a stato sociale e servizi prima forniti dalle comunità 3. piano culturale: istruzione di massa e specializzazione dei ruoli svuotano di significato i valori tradizionali comunitari 4. espansione suffragio universale, democratizzazione diritti individuali e collettivi, imparzialità amministrativa • Tensione tra: democratizzazione e comunità; agire comunitario e lealtà individualizzata; tradizioni religiose e sapere scientifico-tecnologico • Conquista della piena cittadinanza e crisi dell'approccio dicotomico, rilettura del rapporto tra comunità e modernità (comunitarismo)

  9. Cittadinanza universale e appartenenze • XXI secolo: multicentrismo, crisi della sovranità, deterritorializzazione e rispazializzazione = nuove forme di instabilità personale e collettiva alimentano forte domanda di relazioni comunitarie. • Elementi di ripristino dei compiti comunitari: crisi dello stato sociale e riduzione spesa pubblica (es. spese sanitarie), sviluppo economico (capitale umano, sviluppo distretti economici), integrazione politico-sociale (servizi alla persona e alle famiglie), crisi di identità dovute alla globalizzazione • Ricerca di nuove forme di identità collettive rischia di generare frammentazioni e guerre (spinte etno-nazionalistiche) • Le nuove forme della politica: cittadinanza globale e società civile globale come risposta a: 1. particolarismi e ai fondamentalismi (Politica delle idee vs. politica delle identità) 2. superamento dei problemi del globalismo giuridico (creazione di leggi internazionali sempre più raffinate e legittimate) • La comunità diviene globale: tentativo di sintetizzare valori comuni alle diverse civiltà e difendere percorsi di globlizzazione multipli e differenti

  10. Rapporti di potere oggetto privilegiato della sociologia politica Il potere come relazione e come struttura: Livello individuale: autoaffermazione/richiesta di riconoscimento Livello sociale: indispensabile funzione per riduzione della complessità e coordinamento, finalità collettive e mezzi per raggiungerle Potere espressione diretta (autoaffermazione) o indiretta (riconoscimento/identificazione con il leader) Il potere

  11. Modelli teorici del potere • Concezione di tipo sostanzialistico: investitura da divinità • Concezione di tipo relazionale: attuata negli stati-nazione • In generale il potere indica una relazione asimmetrica basata su 1. coercizione 2. legittimazione • Distinzione tra potere e influenza: l'influenza è un processo di persuasione basato sulla trasmissione di valori, modelli, regole • Paradigmi teorici del potere: • 1. sistemico-funzionalista: focus sul mantenimento dell'ordine sociale e sull'equilibrio mediante l'adesione a regole comuni (Parsons) • 2. basato sulle forme di legittimazione (Weber): tradizionale, carismatico e legale – distinzione tra potere/autorità e potere/potenza (herrschaft e macht) • 3. analisi della coercizione (Dahl, Lasswell, Kaplan) gli effetti del potere senza considerare le relazioni consensuali • 4. teorie elitistiche (Mosca, Pareto, Michels): solo le elite comandano, una elite può essere sostituita solo da un'altra elite • 5. Oggettivazione delle strutture di potere (Althusser): teorie neomarxiane sul controllo degli individui visti come prodotti del potere

  12. Il potere e i sistemi sociali • Tipologie delle forme di potere in relazione a strutture sociali e forme economiche 1. Società di tipo tribale: potere legato ai rapporti generazionali ai vincoli di sangue e agli scambi matrimoniali 2. Città-stato: definizione di regole e prime forme di costituzione 3. società premoderne: differenziazione stratificata e affermazione di classi e ceti; status sociale ascritto (potere tradizionale), legittimazione potere politico basata sul prestigio e il carisma del capo 4. Società moderne: differenziazione funzionale, status acquisito, individui privati che scelgono la propria identità, potere legale 5. Società contemporanea: aumento vertiginoso della complessità sociale, società globale multicentrica con differenti forme forme di potere sovrastatali e substatali, disorientamento culturale generato dal multiculturalismo e dai flussi migratori

  13. Lo stato attore privilegiato della politica moderna • Weber: lo stato consiste in una comunità umana che nei limiti di un territorio dato esige con successo il monopolio della forza fisica legittima. • La nascita dello stato moderno 1. Sistema feudale: molteplici sovranità; vassallo – feudatario – imperatore; il ruolo della religione per la legittimazione della leadership 2. società dei ceti: nuove realtà commerciali, corporazioni e autonomie 3. Lo stato moderno: creazione delle monarchie assolute (Francia, Spagna, Inghilterra). Elementi essenziali: a) socioeconomico: incontro interessi latifondisti/commercianti necessitava di un territorio vasto; b) culturale: le guerre di religione fino a Westfalia (1648) riducono l'influenza della chiesa sui decisori politici; c) politico: espropriazione e concentrazione dei poteri nelle mani delle case regnanti; abbattimento della feudalità e del potere della chiesa; creazione di un corpo di funzionari, per l'amministrazione e la burocrazia, che non possiedono I beni che controllano

  14. Evoluzione dello stato dall'alto e dal basso • Evoluzione dal basso (ex populi o bottom – up) e dall'alto (ex principis): rivendicazione di maggiore inclusione politica da parte della borghesia; il cittadino rimpiazza il suddito per il riconoscimento di diritti/doveri: • a) civili: riconoscimento dell'integrità della persona, del diritto di movimento e di proprietà privata (borghesia urbana e filosofie contrattualistiche, Locke) • b) politici: lotta contro le tasse imposte dai monarchi da “no taxation without representation” a “no representation without taxation” = suffragio elettorale per ristretto per censo primo passo verso il suffragio universale; separazione dei poteri esecutivo, giudiziario e legislativo • c) sociali: sviluppo delle prime forme di assistenza sociale pubblica nel XIX secolo; I diritti di quarta generazione: assistenza sociale e sanitaria, previdenza, istruzione, casa, tutela del lavoro.

  15. Stato autoritario e stato totalitario • Problemi nella diffusione dello stato-nazione a livello globale Classificazione Linz Stepan dei regimi non democratici: 1. regimi sultanistici: confusione tra patrimonio privato, arbitrio del capo e patrimonio e poteri pubblici (es Iran dello Shah – Corea del Nord attuale) = regime di dominio personale 2. regimi autoritari: regime di dominio personale, regimi post-totalitari (paesi ex sovietici in transizione) e: a) regimi autoritari burocratici (es regimi militari America Latina), b) regimi a statalismo organico (controllo mediante organizzazioni di matrice clerico-fascista – es. Argentina di Peron), c) regimi autoritari di mobilitazione delle società postdemocratiche (es. il franchismo in Spagna); regimi autoritari di mobilitazione dopo l'indipendenza (paesi ex-colonie) 3. regimi totalitari: pervasività e controllo di una ideologia politica su tutti gli ambiti di vita = pretesa di dominio assoluto della realtà; annullata ogni distinzione tra stato e gruppi sociali e tra stato e individuo; assunzione di una unica ed esclusiva verità in politica

  16. Lo stato totalitario • Classificazione Friedrich – Brzezinski: • 1. ideologia onnicomprensiva • 2. partito unico, con un solo leader legato all'ideologia • 3. potere di polizia fondato sul terrore (gestapo, ovra, nkvd/gpu/kgb, stasi) • 4. il monopolio dei mezzi di comunicazione • 5. controllo completo delle forze armate da parte della politica • 6. sistema centralizzato di pianificazione economica • esempi storici: Urss sotto Stalin, Cina sotto Mao, Vietnam di Ho Chi Minh • L'evoluzione del nazismo e del fascismo dall'autoritarismo (accordi con la Chiesa e con l'industria privata) al totalitarismo • Regressione da democrazia a regime autoritario. Cause: repentini mutamenti socio-economici e reazione dei poteri forti tradizionali. Il caso tedesco: rapida industrializzazione, sconfitta nella I G.M., rapida concessione del diritto di voto alle masse, ascesa del nazionalsocialismo (demagogia e leadership forte), presenza di un capro espiatorio (ebrei)

  17. Lo stato sociale contemporaneo • Lo stato sociale: chi paga I costi necessari per erogare I diritti sociali? Chi ne beneficia? Classificazione Titmuss – Esping-Andersen del welfare state: 1. il finanziamento dipende dai contributi di lavoratori e aziende; i lavoratori fruiscono dei benefici statali – modello bismarckiano 2. finanziamento dal gettito fiscale generale e I benefici vanno a tutti I cittadini e in alcuni casi (es, sanità) anche ai non cittadini (modello scandinavo – beveridgiano) Nella realtà dei fatti le due tipologie possono riguardare in modo differenziato le diverse prestazioni sociali (povertà, malattia, infortuni, disoccupazione, pensioni) Ferrera: quadripartizione tra modello puro occupazionale (contributivo e per soli lavoratori) e puro universalistico (fiscale e a tutela di tutti) e un tipo misto di derivazione maggiormente occupazionale o maggiormente universalistico Crisi dello stato sociale: cause = emergere di nuovi bisogni (postmateriali), difficoltà economica a sostenere le spese di welfare per popolazioni sempre più ampie, ondata liberista (Reagan, Thatcher, Neocon)

  18. Globalizzazione, stato e cittadinanza • La crisi dello stato di fronte alla globalizzazione • Il modello triadico di Beck: globalismo, globalità e globalizzazione politica La perdita di potere dello stato: incapacità di controllare I flussi economici, cessione di potere agli organi sovrastatali e, talvolta substatali. Crisi dei diritti di cittadinanza: impatto delle multinazionali, via dai paesi avanzati e troppo costosi (aumento disocuupazione), delocalizzazione in PVS in cui non si producono miglioramenti per la classe lavoratrice (mantenimento bassi costi, assenza diritti sociali e sindacali) IMPORTANTE: lo stato tra fine e resurrezione= la forma stato liberal-democratica è ancora la forma di organizzazione collettiva più importante e diffusa del mondo. Nuove entità danno luogo a nuovi stati. Risposte alla globalizzazione: la questione della governance e del governo mondiale: a) l'impero americano (moderazione strategica e unipolarismo aggressivo); b) la creazione di super-stati come l'Unione Europea (grande forza ma anche problemi di coordinamento); c) Rafforzamento dell'Onu (vero multilateralismo ma difficoltà di riforme radicali nella composizione del Consiglio di Sicurezza e nelle risorse reali assegnate all'Organizzazione;

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