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1-La ricerca bibliografica: luoghi reali e luoghi virtuali

1-La ricerca bibliografica: luoghi reali e luoghi virtuali. Biblioteca: dal greco thekè (scrigno, custodia) e biblion (libro) E’ il luogo in cui l’uomo, nel mare aperto dell’informazione raccolta ed ordinata con certi criteri, cerca di progredire sulla strada da lui stesso scelta

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1-La ricerca bibliografica: luoghi reali e luoghi virtuali

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Presentation Transcript


  1. 1-La ricerca bibliografica: luoghi reali e luoghi virtuali • Biblioteca: dal greco thekè (scrigno, custodia) e biblion (libro) • E’ il luogo in cui l’uomo, nel mare aperto dell’informazione raccolta ed ordinata con certi criteri, cerca di progredire sulla strada da lui stesso scelta • Luogo che acquisisce, descrive, cataloga e rappresenta le informazioni

  2. 1.1-Funzioni della biblioteca • Acquisire: raccogliere materiale documentario • Descrivere: segnalare con indicazioni generali per facilitarne la sua identificazione e reperibilità • Catalogare: ovvero descrivere tramite autore, editore, città di edizione, data, collocazione... • Rappresentare: esprimere il contenuto del documento in forma sintetica con concetti chiari (classificazione e soggettazione) • Schedare: immettere i dati in uno schedario o HHDD

  3. 1.2 La ricerca dell’informazione: i cataloghi • CATALOGO: elenco di libri o riviste compilato secondo un predeterminato ordine • Lista completa dei documenti posseduti da una biblioteca • Di ogni pubblicazione sono indicati autore, titolo, editore, anno di edizione ecc…su un’apposita scheda, l’insieme delle schede forma il catalogo • I cataloghi possono essere ordinati, sempre in ordine alfabetico, per titolo ed autore, soggetto (argomento), sistematico (materia) e topografico (collocazione)

  4. 1.2.1.- I cataloghi informatizzati • Online Public Access Catalog (OPAC), è un catalogo in linea accessibile pubblicamente • E’ un catalogo di quanto posseduto dalla biblioteca dotato di descrizioni bibliografiche complete • Si tratta di un database formato da tanti records che contengono le stesse informazioni di una scheda catalogo • La ricerca nei records può avvenire per campi o per indici, ed è possibile utilizzare operatori logici (booleani) • OPAC collettivi: raccolgono il patrimonio di un insieme di più biblioteche (es. SBN= servizio bibliotecario nazionale, htpp.//opac.sbn.it)

  5. 1.2.1.1 Un record dell’OPAC • Livello bibliografico: monografia • Tipo di documento: Testo a stampa • Autore: Negrisolo, Adriana • Titolo: Processo di Nursing: integrazione tra area autonoma e area dipendente • Pubblicazione: Milano: CEA, 1994 • Descrizione fisica: XV, 95 p. ; 24 cm • Numeri: ISBN – 88-408-0850-7 • Nomi: Negrisolo, Adriana • Soggetti: Infermieristica • Classificazione: 610.73- infermieristica ed altre attività ausiliarie alla professione medica • Paese di pubblicazione: IT • Lingua di pubblicazione: ITA • Localizzazioni: FI0098 Biblioteca naz. Centrale, Firenze; RM0263 Bib.Medica Stat Roma • Codice identificativo: IT/ICCU/BVE/0059591

  6. 1.3 I sistemi di classificazione • I documenti vengono rappresentati nelle biblioteche tramite soggettazione e classificazione • La classificazione consiste nell’assegnare di codici numerici o alfanumerici al documento che individuano i contenuti del documento stesso e la collocazione • NLM: Classificazione della National Library of Medicine, specifico per la letteratura medica e costantemente aggiornato, è costituito da un sistema alfanumerico in cui le lettere indicano la materia in generale ed i numeri la specificità (es. WK200= medicina, tiroide, opere generali) • CDD: Classificazione Decimale di dewey, suddivisa in 10 classi che corrispondono a 10 discipline fondamentali cui si applica la notazione decimale che parte da un minimo di 3 cifre (es. 450=Filologia Italiana) • CDU: Classificazione Decimale Universale, deriva dalla CDD, è universale perché intende individuare tutti i settori dello scibile, è costituita da tavole principali, ausiliarie ed un indice alfabetico dei soggetti. • LC: classificazione della Library of Congress, sistema alfanumerico in cui le 26 lettere dell’alfabeto costituiscono le classi, 2 lettere le divisioni ed i numeri le sezioni (es DA 700-745= Storia, Gran Bretagna, Galles) utile per le biblioteche di cultura generale.

  7. 1.4 I repertori bibliografici • “Elenco o raccolta di pubblicazioni riguardanti una disciplina o un gruppo di discipline o argomenti particolari che permettono a chi li consulta di appropriarsi dello stato delle conoscenze nell’ambito di queste discipline, gruppo di discipline o argomenti particolari”

  8. 1.4.1 Repertori bibliografici ed Indicizzazione delle pubblicazioni • Nursing Studies Index- Virginia Henderson recensì tutta la letteratura infermieristica dal 1900 al 1959 • Recensire/indicizzare: significa che una pubblicazione ed i suoi punti salienti sono contenuti in quel repertorio • Es. “Professioni Infermieristiche” è una rivista indicizzata sia sul repertorio Medline che sul repertorio CINAHL, quindi, chiunque li consulti può trovare gli articoli di questa rivista • La consultazione dei repertori favorisce una visione sistematica di tutto ciò che è stato scritto in ambito scientifico su un determinato argomento • I repertori facilitano il ritrovamento della letteratura

  9. 1.4.2 Il thesaurus dei repertori bibliografici • Il materiale recensito è assegnato a “parole chiave” che individuano l’argomento trattato dalla pubblicazione, ovvero a voce di thesaurus o descrittore • Thesaurus è un vocabolario controllato con l’abolizione dei sinonimi, in cui le varie voci sono strutturate tra loro in una rete di relazioni gerarchiche • I descrittori assegnati dai repertori hanno una struttura gerarchica che va dal generale allo specifico (ad albero) che permette di allargare o restringere la ricerca • Esistono inoltre descrittori maggiori (argomenti principali della pubblicazione, indicati da un asterisco) e minori (argomenti di minore importanza, es aspetti metodologici di una ricerca come il campionamento)

  10. Struttura di un thesaurus BIOLOGICAL SCIENCES HEALTH OCCUPATION NURSING AS PROFESSION SPECIALITIES, NURSING MEDICAL SURGICAL NURSING CARDIOVASCULAR NURSING

  11. 1.4.3 Tipologie di repertori • CARTACEI: volumi pubblicati come periodici più volte l’anno e cumulativi a fine anno, sono suddivisi in due sezioni principali: • per soggetti, in cui le vrie pubblicazioni sono suddivise per voce di thesaurus (es. Obstetric, Nursing= ass. inf. in ostetricia) • per autore, in cui le pubblicazioni sono raggruppate in base ai cognomi degli autori • INFORMATIZZATI: o database, si distinguono perchè: • permettono una ricerca più veloce • possiedono un abstract per la maggior parte delle pubblicazioni • Si possono utilizzare diverse modalità di ricerca contemporaneamente (non solo per soggetti e per autori)

  12. 1.4.4 Repertori utili alle scienze infermieristiche • CINAHL: versione informatizzata del Cumulative Index to Nursing and Allied Literature Print Index , recensisce la letteratura infermieristica dal 1982 ad oggi • MEDLINE: prodotto dalla National Library of Medicine contiene in versione informatizzata l’Index Medicus, l’International Nursing Index e l’Index to Dental Literature, recensice la letteratura dal 1966 ad oggi • BRITISH NURSING INDEX: recensisce più di 200 riviste di Infermieristica ed Ostetricia • Rndex recensisce 150 principali riviste sul Nursing ed il Case Management dal 2992

  13. 1.4.4 Repertori utili alle scienze infermieristiche • PsycLIT: prodotto dall’American Psycological Association, raccoglie dal 1997 la letteratura psicologica, psichiatrica della pedagogia e delle scienze sociali • HealthSTAR: raccoglie documenti e testi riguardanti sia la clinica che l’amministrazione dei servizi • ERIC: Educational Resources Information Center, prodotto dal Department of Education degli USA recensisce letteratura riguardante la formazione e l’insegnamento dal 1966 • SOCIOLOGICAL ABSTRACT: indicizza le scienze sociali dal 1963 • AIDSLINE: copre la letteratura sull’HIV dal 1980 • BIOETHICSLINE: indicizza le pubblicazioni sull’argomento dal 1973

  14. 1.4.4 Repertori utili alle scienze infermieristiche • THE HOSPITAL COLLECTION: raccolta di database • HISTLINE: indicizza le pubblicazioni sulla storia della medicina e delle altre scienze sanitarie dal 1964 • POPLINE: recensisce pubblicazioni relative alla pianificazione familiare, fertilità, demografia, malattie sessualmente trasmissibili, salute della madre e del bambino dal 1970 • TOXLINE: raccoglie la letteratura riguardante tossicologia, farmacologia, biochimica dal 1965 ad oggi • CANCERLIT: database specializzato in oncologia, parte dal 1960

  15. 1.5 Le fonti bibliografiche • FONTI PRIMARIE: sono quelle scritte dall’autore che ha sviluppato la teoria o condotto la ricerca e sono quelle che dovrebbero essere tenute in maggiore considerazione quando si effettua una revisione della letteratura • FONTI SECONDARIE: sono rappresentate dalla descrizione di uno studio effettuata da altri autori, spesso presentate come risposta, sintesi e critica dei lavori originali, sono utili perché comparano diverse fonti primarie e le analizzano criticamente.

  16. 1.5.1 La selezione delle fonti • Fonti Tradizionali: • Il collega esperto; • La consultazione di volumi e trattati; • Le riviste; • La partecipazioni a congressi/convegni/corsi di aggiornamento • Letteratura grigia o inedita o documenti non convenzionali (rapporti,tesi, studi locali, progetti);

  17. La selezione delle fonti • Fonti Informatiche: • Archivi elettronici (database) . • articoli; • Revisioni sistematiche • Linee guida; • RCT; • Etc….

  18. 1.5.2 La valutazione delle fonti • Articoli • Sono indicizzati? (presenti su repertori) • Da quanto? (preferire fonti recenti, ultimi 5 anni) • Dove sono stati pubblicati? (riviste scientifiche, specializzazione della casa editrice nella disciplina) • Meglio riviste anglo-americane • Utilizzare una griglia di valutazione della qualità dell’articolo per gli studi di ricerca o le revisioni sistematiche (es. Critical Appraisal)

  19. 1.5.2 La valutazione delle fonti • Testi, Libri • Sono fonti originali o traduzioni? • Valutare storia e credenziali di autori/editori • Quanto tempo è passato dalla pubblicazione originale? • Sono testi, trattati o atti di congressi? (valutare attentamente, la metodologia pùò essere discutibile)

  20. 1.5.2 La valutazione delle fonti • Altro • Tesi: valutare la struttura, la metodologia (è scientifica?), la bibliografia • Documenti Aziendali: valutare le qualifiche dell’autore, la struttura e la bibliografia • Procedure, Linee guida, …sono indicizzati? Chi li ha prodotti? • Dispense, documenti non pubblicati: l’autore è qualificato? • Normativa: utilizzare le fonti originali (www. parlamento.it)

  21. 1.5.2 La valutazione delle fonti: significatività e validità • Studi Sperimentali • Studi Osservazionali • Linee Guida • Revisioni sistematiche

  22. 1.5.2 La valutazione delle fonti: significatività e validità OSSERVAZIONALI: Finalizzati a raccogliere le osservazioni sulle malattie e sui fattori di rischio attraverso un processo sistematico di indagine. SPERIMENTALI: Misuranola modifica diuna situazione sanitaria a seguito di una azione/intervento decisa e attuata dall’operatore.

  23. DESCRITTIVI: Forniscono la descrizione di un fenomeno sanitario rappresentandone la sua distribuzione in rapporto a tre parametri: tempo, spazio e le variabili individuali. Esempio sono: Gli studi di prevalenza che forniscono un quadro della situazione esistente e descrivono l’andamento di fenomeni anomali (es: elevato tasso di mortalità per una patologia tumorale) ANALITICI: Sono finalizzati a verificare le ipotesi eziologiche e a quantificare la possibile associazione causale tra una malattia e un fattore di rischio. Si articolano in: TRASVERSALI CASO-CONTROLLO O RETTROSPETTIVI DI COORTE O LONGITUDINALI 1.5.2 La valutazione delle fonti: significatività e validità

  24. 1.5.2 La valutazione delle fonti: significatività e validità • STUDI EPIDEMIOLOGIGICISPERIMENTALI • TRIAL RANDOMIZZATO CONTROLLATO (RCT) • Valuta la misura con cui il fattore o intervento introdotto ha modificato la situazione in un gruppo trattato rispetto ad un gruppo di controllo. • Viene riconosciuto solo se condotto seguendo i principi della sperimentazione scientifica, l’unico metodo che può contribuire a valutare l’efficacia di nuovi trattamenti. • L’efficacia del trattamento si può valutare solo dopo una comparazione tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo.

  25. 1.5.2 La valutazione delle fonti: significatività e validità ALTRI STUDI • REVISIONE SISTEMATICA O META-ANALISI Modalità di approccio non soggettiva per fornire una sistematicità e completezza delle evidenze scientifiche disponibili concernenti una specifica area di intervento (es: unione di più RCT per aumentare il campione ). Si differenzia dalla revisione tradizionale della letteratura o review, in quanto, pur giungendo a conclusioni utilizzando quanto è stato prodotto e riportato in letteratura è inficiata dalla soggettività interpretativa degli esperti che la redigono. • Consenso Professionale – Opinione Degli Esperti • Il concetto di pratica professionale basata sulle prove di efficacia considera, la base delle conoscenze di un singolo individuo clinico o di un gruppo di clinici, non generalizzabile e viene valorizzata assai poco nella scala di importanza delle prove. • L’esperienza clinica e l’abilità nella pratica professionale possono non correlarsi alla prospettiva di una intera popolazione. • L’opinione degli esperti svolgono un proprio ruolo nel fornire valide impressioni e indirizzi per molta ricerca, ma si tratta pur sempre di opinioni professionali.

  26. 1.5.2 La valutazione delle fonti: significatività e validità • Linee Guida: sono “raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e dell’opinione degli esperti, con lo scopo di aiutare immedici ed i pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche” (Institute for medicine, 1992) • Come valutare i requisiti di una Linea Guida? Debbono essere presenti: • 1) dichiarazione del livello di evidenze scientifiche • 2) sviluppo delle raccomandazioni partendo da revisioni sistematiche • 3) multidisciplinarità del gruppo di lavoro • 4) esplicitazione delle alternative di comportamento clinico e loro effetto sugli esiti • 5) flessibilità ed adattabilità • 6) presenza di indicatori per il monitoraggio degli esiti • 7) chiarezza ed immediatezza di consultazione (NB per la valutazione esiste uno strumento specifico, l’Agree)

  27. 2- La ricerca bibliografica in rete • Indici Web per parola/argomento (Search Engine) • htpp://www.altavista.com • htpp://www.hotbot.lycos.com • htpp://www.infoseek.go.com • htpp://www.excite.com • htpp://www.google.com • htpp://www.arianna.iol.it • htpp://www.yahoo.com • htpp://www.virgilio.it

  28. 2- La ricerca bibliografica in rete • I meta indici: meta search engine che offrono la possibilità di applicare automaticamente la chiave di ricerca a diversi indici • htpp://www.metacrawler.com • htpp://www.infind.inference.com • htpp://www.he.net/- kamus/useit.htm • htpp://www.copernic.com

  29. 2- La ricerca bibliografica in rete • Newsgroup: gruppi di discussione, sono costituiti da “piazze virtuali” che permettono un’apertura al confronto internazionale su temi specifici. Sci.med.nursing=gruppo di discussione Nursing Medical Science, In Italia Mailgate consente di frequentare i newsgroup • Forum di discussione e bacheche elettroniche ambienti di argomento generale o specialistico ( allnurses.com Nursingnet.org nursingcenter.com/Forums/ nursesarea.it/bacheca.htm ipasvi.it/forum)

  30. 3-La formulazione del quesito di ricerca:il linguaggio di Medline le principali banche dati • CINAHL: (http: www.chinal.com) database relativo allediscipline infermieristiche ed affini, che si estende a tutti gli aspetti dell’infermieristica e delle discipline contigue, quali l’educazione sanitaria, la terapia occupazionale, i servizi di emergenza, i servizi sociali relativi all’assistenza sanitaria. Contiene, altresì, una copertura completa di riviste infermieristiche in lingua inglese e pubblicazioni offerte dalla National League for Nursing e dell’ American Nurse’s Association (ANA) dal 1983 ad oggi. L’aggiornamento della banca dati è settimanale. L’accesso all’archivio di CINAHL è consentito solo agli abbonati

  31. BANCHE DATI GENERALI • MEDLINE (http:www.ncbi.nlm.nih.gov/): database bibliografico della US National Library of Medicine copre l’intero campo delle informazioni mediche. • E’ il database più ampiamente utilizzato nel mondo, contiene più di 12 milioni di citazioni bibliografiche con abstract relativi alla letteratura Biomedica mondiale nei settori di ricerca, clinica, amministrazione e scienze infermieristiche con una copertura dal 1966 ad oggi. • Gli abstract sono disponibili per il 70% dei titoli censiti. • Dal 1997 questo database viene offerto al pubblico gratuitamente attraverso il motore di ricerca Pub Med.

  32. BANCHE DATI GENERALI • COCHRANE LIBRARY: Motore di ricerca che consente di consultare le sempre più numerose revisioni sistematiche ( sintesi di più studi primari pubblicati e non pubblicati) realizzate dai gruppi di lavoro della Cochrane Collaboration. • Senza abbonamento e password non è possibileaccedere ai documenti. • NCG (National Guideline Clearinghouse) Banca di linee guida americana. Fornisce un estratto delle linee guida e lo compara tra di loro. Permette il collegamento con la società che le ha prodotte per il recupero del full text. • SIGN (Scottish Intercollegiate Guidelines Network): Banca dati di linee guida scozzese, fornisce l’elenco raggruppato per argomenti e consente lo scarico dei testi in formato PDF. • New Zealand Guidelines Group

  33. RCN (Royal College of Nursing) • CTFPHC (Canadian Task Force on Preventive Health Care) • Joanna Briggs Institute • CDC (Centers for Disease Control and Prevention) • ANAES (Agence Nationale d’Accreditation et d’Evaluation en Santè) • NICE (The National Institute for Clinical Exellence) • ………

  34. Formulazione del quesito di ricerca • DA DOVE SORGONO I QUESITI ? • Risultati clinici: come raccogliere adeguatamente ed interpretare i risultati dell’anamnesi e dell’esame obiettivo. • Eziologia: come identificare le cause delle malattie (comprese le forme iatrogene). • Diagnosi differenziale: quando si considerano le possibili cause del problema clinico presentato da un paziente, come ordinarle in termini di di probabilità gravità, trattabilità. • Esami diagnostici: come selezionare ed interpretare gli esami diagnostici, al fine di confermare o escludere una diagnosi, sulle base di considerazioni inerenti alla loro, accuratezza, accettabilità, costo, sicurezza, ecc.

  35. Formulazione del quesito di ricerca • DA DOVE SORGONO I QUESITI ? • Prognosi: come valutare il verosimile decorso del paziente nel tempo e predire le probabili complicazioni del disturbo sofferto. • Terapia: come selezionare i trattamenti da proporre ai pazienti come un vantaggioso rapporto tra rischi e benefici che valgono gli sforzi e il costo ad essi associati. • Prevenzione: come ridurre la probabilità di una malattia identificando e modificando i fattori di rischio, e come fare una diagnosi precoce attraverso un test di screening. • Automiglioramento: come mantenersi aggiornati, migliorare le capacità cliniche e conseguire una migliore e più efficiente pratica clinica.

  36. Formulazione del quesito di ricerca IMPARARE A PORSI DOMANDE Formulare il quesito in modo preciso ed articolato: P patient I intervention C comparison O outcome

  37. Intervento o Esposizione (una causa,un fattore Prognostico, un Trattamento) CHIEDERSI “ Quale intervento principale sto prendendo in considerazione?” Essere specifici Formulazione del quesito di ricerca

  38. OUTCAME CHIEDERSI “che cosa spero di ottenere?” O “che cosa questo intervento può realmente produrre?” Ancora essere specifici Formulazione del quesito di ricerca

  39. Paziente o problema Chiedersi: “ come descriverei un gruppo di pazienti uguale al mio? ” Bilanciare la precisione con la brevità Formulazione del quesito di ricerca

  40. Interrogazione dei database • Costruzione di una stringa di ricerca: • Utilizzando termini controllati tratti dal Thesaurus o da uno schema di classificazione; • Utilizzando termini liberi(textwords) • Consultando l’index, per controllare l’esatta sintassi dei termini che si vogliono utilizzare.

  41. Interrogazione dei database • Il thesaurus è un insieme di termini controllati (descrittori o parole chiave) del database. • Un thesaurus è un “vocabolario”, dove un concetto viene ricondotto ad un unico termine indipendentemente dalle varianti linguistiche che gli autori potrebbero utilizzare per descriverlo. • In Medline le parole chiave vengono dette MeSH term [MH]

  42. Interrogazione dei database RICERCA PER TERMINI LIBERI L’utilizzo dei termini liberi (textword [TW]) tratti dal linguaggio naturale, avvia una ricerca basata su di un’unica parola o espressione. I termini liberi vengono sempre indicati tra parentesi. Il risultato può essere, a differenza di un’analoga ricerca svolta in thesaurus, numericamente superiore ma qualitativamente meno pertinente all’argomento della ricerca.

  43. Interrogazione dei database RICERCA da INDEX La ricerca può essere effettuata anche partendo dalla consultazione dell’index (se esistente) che costituisce l’indice alfabetico di quel database. Elenca termini liberi, descrittori,nomi propri,titolo di riviste,sigle.

  44. Interrogazione dei database Ricerca per campi limite o con filtri Per aumentare o diminuire a seconda della necessità la sensibilità o la specificità di una ricerca è possibile utilizzare i campi limiti o filtri: l’età, il genere umano o animale, il tipo di Pubblicazione, la lingua etc….

  45. Interrogazione dei database L’uso degli operatori boleani (Gorge Boole 1815-1864 matematico inglese) Permettono l’articolazione della ricerca mettendo in relazione tra loro due o più terminii principali sono: • AND: recupera i documenti in cui sono presenti entrambi i termini di ricerca. esempio:” stress and anxiety”

  46. Interrogazione dei database L’uso degli operatori booleani (Gorge Boole 1815-1864 matematico inglese) OR: seleziona documenti che contengono più concetti, Risulta utile per allargare la ricerca quando esistono molti sinonimi oppure diversi termini collegati tra loro per uno stesso argomento. esempio:” stress or anxiety”

  47. Interrogazione dei database L’uso degli operatori booleani (Gorge Boole 1815-1864 matematico inglese) NOT: esclude documenti non interessanti ai fini della ricerca, esempio:” stress not anxiety” (elimina anche i testi dove sono presenti entrambi i termini.)

  48. Il processo sistematico per la revisione della letteratura • Obiettivi di una revisione della letteratura • Che tipo di revisione? • Tradizionale: affronta un tema vasto di conoscenza (riassunto generale della conoscenza in quel campo) • Sistematica: risponde ad un quesito preciso è rigorosa dal punto di vista metodologico (PICO)

  49. Obiettivi di una revisione della letteratura • Determinare cosa è conosciuto e cosa resta da indagare rispetto ad un campo specifico della conoscenza (argomento, concetto, problema) • Determinare un gap nella letteratura • Scoprire questioni irrisolte • Descrivere punti di forza e/o di debolezza rispetto a precedenti lavori di ricerca • Scoprire le correnti di pensiero utilizzate per esaminare un problema • Dare origine a domande o problemi di ricerca • Determinare un appropriato disegno/metodo per rispondere a quesiti di ricerca • Determinare il bisogno di replicazione o raffinamento di uno studio ben disegnato • Promuovere lo sviluppo di protocolli e/o best practice per la pratica infermieristica

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