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GLI EFFETTI DI QUESTI CAMBIAMENTI SUL DIRITTO DEL LAVORO

GLI EFFETTI DI QUESTI CAMBIAMENTI SUL DIRITTO DEL LAVORO. Come si attrezza il governo: il C.D. libro bianco Cosa è un libro bianco. Alcuni principi generali che si intravedono. Verso una ridefinizione del conflitto di interessi regolato dal diritto del lavoro?

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GLI EFFETTI DI QUESTI CAMBIAMENTI SUL DIRITTO DEL LAVORO

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Presentation Transcript


  1. GLI EFFETTI DI QUESTI CAMBIAMENTI SUL DIRITTO DEL LAVORO • Come si attrezza il governo: il C.D. libro bianco Cosa è un libro bianco

  2. Alcuni principi generali che si intravedono Verso una ridefinizione del conflitto di interessi regolato dal diritto del lavoro? Dal conflitto tra lavoratori e datori di lavoro al conflitto tra occupati e disoccupati? “Il Governo ritiene che l’attuale ordinamento del lavoro si limiti a realizzare la protezione del lavoratore in quanto titolare di una posizione lavorativa, garantendo agli insiders una posizione di privilegio a scapito degli outsiders, sostanzialmente abbandonati a se stessi. Se occorre da un lato rimodulare la protezione accordata al lavoratore occupato, dall’altro è necessario assicurare una più alta tutela sul mercato. Sul piano del rapporto di lavoro si tratta quindi di stimolare l’adattabilità dei dipendenti; su quello del mercato le autorità comunitarie richiedono di realizzare un sistema di servizi all’impiego che garantisca l’occupabilità. E’ del tutto evidente che l’ordinamento italiano contrasta apertamente con tali indicazioni comunitarie: alla iper-tutela degli occupati si contrappone, infatti, la sotto-tutela dei disoccupati”

  3. segue Legislazione e contrattazione mantengono come obiettivo centrale la conservazione del posto di lavoro piuttosto che la mobilità del singolo nelle transizioni tra scuola e lavoro, tra non lavoro e lavoro, tra lavoro e formazione, determinando in questo modo anche una crescente divaricazione rispetto alle necessità delle imprese di forme flessibili di adeguamento della manodopera. Il Governo ritiene che alla nozione di sicurezza data dall’inamovibilità del singolo rispetto al proprio posto di lavoro occorra sostituire un concetto di sicurezza conferito dalla possibilità di scelta effettiva nel mercato del lavoro Dal diritto del rapporto di lavoro al diritto del mercato del lavoro

  4. segue L’ordinamento giuridico del lavoro in Italia èstato costruito sul presupposto che i rapporti tra datori e prestatori di lavoro siano presidiati da regole vincolanti, dettate dal legislatore o convenute in sede di contrattazione collettiva. Un’impostazione precettiva e prescrittiva che, nella normalità dei casi, produce norme inderogabili, cioè tali da escludere la libera pattuizione individuale e comunque tali da non lasciare alcuna flessibilità alle parti, se non in senso migliorativo per il lavoratore. Spesso si tratta di precetti eccessivamente rigidi, sovente inattuabili, tali da favorire l’evasione e gli aggiramenti, fomentando comunque il contenzioso  L’abbandono della norma inderogabile a favore della autonomia individuale?

  5. segue Sul piano della ridefinizione dei criteri diimputazione delle tutele del lavoro si potrebbe peraltro andare anche oltre la semplice predisposizione di un nucleo di disciplina comune a tutti i tipi di lavoro, rinunciando definitivamente ad una definizione generale e astratta di lavoro subordinato, indicando invece, di volta in volta, il campo di applicazione di ogni intervento normativo Dal diritto del lavoro ai diritti dei lavori

  6. segue A seguito dei profondi mutamenti intercorsi nell’organizzazione dei rapporti e dei mercati del lavoro, il Governo ritiene che sia ormai superato il tradizionale approccio regolatorio, che contrappone il lavoro dipendente al lavoro autonomo, il lavoro nella grande impresa al lavoro in quella minore, il lavoro tutelato al lavoro non tutelato Oltre il lavoro subordinato

  7. Il diritto del lavoro (subordinato) • Due domande • Perché la subordinazione è così importante? • cos’è la subordinazione?

  8. Perché è così importante?

  9. La linea Maginot Lavoro subordinato Lavoro autonomo

  10. Perché la distinzione? Da che parte della linea conviene stare? • Alternativa drastica: Al di qua della linea Maginot della subordinazione, tutto. Al di la, niente

  11. La differenza sul costo del lavoro per prestazioni di uguale valore economico • Orario di lavoro • 36-40 ore settimanali • Costo per l’impresa • 50.000.000 annui • Compenso • 25.000.000 • Orario di lavoro Illimitato • Costo per l’impresa • 40.000.000 • Compenso • 40.000.000 Lavoratore subordinato Lavoratore autonomo

  12. Le altre conseguenze • Tutela malattia • Diritti sindacali in azienda • Riposi e ferie • Limiti di orario • Garanzie retributive • Tutela contro i licenziamenti

  13. ...segue: Le conseguenze della identificazione Risposta alla domanda : perché la subordinazione è così importante? • Alternativa drastica: Al di qua della linea Maginot della subordinazione, tutto. • Al di la, niente

  14. Il meccanismo che produce la tutela rafforzata del lavoro subordinato • Come funziona: si tratta di un meccanismo regolato da precisi principi giuridici.

  15. I principi della Tassatività e inderogabilità

  16. La Tassatività: ovvero il meccanismo dell’imputazione automatica degli effetti giuridici La legislazione del lavoro il singolo rapporto La qualificazione L’imputazione degli effetti

  17. L’inderogabilità della disciplina La qualificazione giuridica del rapporto La legislazione del lavoro L’applicazione ai rapporti di lavoro di TUTTI gli effetti Anche contro la volontà (e a volte gli interessi) del singolo lavoratore

  18. Si rischia di attribuire tutela a chi non ne avrebbe bisogno Si rischia di negarla a chi ne avrebbe bisogno Inderogabilità e tassatività della disciplina giuslavoristica:undoppio problema

  19. da Pedrazzoli: L’IMPUTAZIONE AUTOMATICA • “La funzione della fattispecie lavoro subordinato è di fungere da richiamo in blocco delle discipline di un intero settore dell’ordinamento: un risultato che non lascia scampo alla diversità neppure quando ciò sarebbe necessario ai fini, che sono in concreto realizzabili solo attraverso la disuguaglianza delle protezioni. Questa combinazione strutturale, assunta dal diritto del lavoro, se e in quanto sia incentrato sul lavoro subordinato, è denotata con la ripetuta immagine della “sfasatura fra fattispecie ed effetti”, in cui è caratteristico il retropensiero che la fattispecie sia più ristretta degli effetti che le si imputano o, all’inverso, che con tali effetti ben più ampia dovrebbe essere la fattispecie .”

  20. La “tendenza espansiva” del diritto del lavoro attraverso due idee-forza:eguaglianza e collettivo Idea di collettivo Idea di eguaglianza

  21. M. Pedrazzoli: “DAI LAVORI AUTONOMI AI LAVORI SUBORDINATI” • L’eguaglianza, principio che si svolge nell’intera esperienza normativa, ha di per sé carattere espansivo: affermata in un certo ambito tende a fuoriuscirne, catturando al suo imperativo ambiti ulteriori, e assumendo portata sempre più generale fino ad universalizzarsi. Con il suo collegamento alla dignità umana, il principio d’uguaglianza diventa il valore cardine dell’ordinamento costituzionale. Questo passaggio determina due importanti conseguenze, che sono sinergiche alla progressiva espansione dell’eguaglianza, precludendo in concreto il punto di vista di una motivazione delle sue espressioni: ogni trattamento diverso deve essere ragionevolmente giustificato; il trattamento uniforme non ha bisogno di giustificazione. • La realtà del collettivo permea il diritto del lavoro; per questa impronta caratteristica è in perenne antagonismo col diritto individualistico borghese e ne guadagna la sua specificità. L’idea-forza di collettivo agisce sul fuoco dell’eguaglianza come la benzina, dirigendone la pretesa a cerchie sempre più larghe. La materiale situazione organizzativa in cui si svolge il lavoro negli opifici integra una prima cerchia che richiede uguaglianza; seguiranno cerchie più ampie di impero del collettivo, come il mestiere o la categoria, ognuna con la sua richiesta di uguaglianza in ampliamento delle protezioni;

  22. Esterno Interno Due fronti di crisi del lavoro subordinato tradizionale (rinvio) La moltiplicazione dei lavori non subordinati di natura autonoma o parasubordinata La frammentazione del lavoro subordinato: i lavori atipici

  23. La dimensione sociologica del fenomeno: E. Reyneri (rinvio) • In Italia l’attenzione si concentra su due fenomeni in forte sviluppo: le forme di occupazione che stanno a metà tra il lavoro indipendente e quello dipendente (le c.d. collaborazioni coordinate e continuative) ed i lavori atipici, cioè i lavori subordinati diversi dal modello standard, in quanto temporanei o part-time

  24. II DOMANDA Cosa è la subordinazione?

  25. Il codice civile glissa e risponde ad un’altra domanda Chi è il lavoratore subordinato, destinatario della grande parte della legislazione sul lavoro?

  26. Lavoratore adulto, di sesso maschile e con familiari a carico In possesso di una qualificazione professionale sebbene non elevata Retribuito per eseguire la prestazione a cui è contrattualmente obbligato Chi è il lavoratore subordinato? 1) Nella realtà sociale • Deresponsabilizzato ed escluso dai processi decisionali concernenti l'organizzazione in cui è inserito • Occupato a tempo pieno e tutti i giorni

  27. Chi è il lavoratore subordinato? 2) Nell’ordinamento giuridico L’art. 2094 cod. civ. “E’ lavoratore subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore” La “porta” del diritto del lavoro

  28. Coincidenza tra modello normativo e modello empirico Il modello normativo Il lavoratore subordinato secondo la definizione dell’art. 2094 c.c. Il modello empirico Il lavoratore massificato della grande industria tayloristica

  29. La miriade di rapporti di lavoro che si discostano da questo paradigma in ragione di qualche peculiarità empirica sarebbero da considerarsi tutti speciali

  30. Le discipline speciali: SI DISCOSTANO PER ALCUNI ELEMENTI DI SPECIALITA’ O IN ORDINE ALLA DISCIPLINA GIURIDICA O IN ORDINE ALLA FATTISPECIE MATERIALE • Lavoro minorile • Lavoro familiare • Lavoro nautico • Lavoro domestico • Lavoro volontario • Lavoro a domicilio • Lavoro sportivo

  31. le fattispecie non riconducibili al lavoro subordinato tipico La realtà empirica: le fattispecie rapportabili al lavoro subordinato LN LD LA LP I modelli normativi speciali Il modello normativo: l’art. 2094 LA=lavoro agricolo LN= lavoro nautico LP=lavoro pubblico LD=lavoro domestico

  32. Debole attitudine qualificatoria Operazioni dottrinarie Interpretazioni giurisprudenziali E’ lavoratore subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore” Come si studia l’art. 2094 c.c.? collaborare alle dipendenze sotto la direzione

  33. I tentativi dottrinari • La distinzione dal suo contrario (il lavoro autonomo) basata sulla tradizione romanistica • La nozione tecnico-funzionale di subordinazione • La nozione socio-economica di subordinazione

  34. Locatio operis e locatio operarum Distinzione tra obbligazioni di mezzi (operarum) e obbligazione di risultato (operis) La diversa ripartizione dei rischi come dato essenziale della distinzione L’eredità della tradizione romanistica Quale delle due indica la subordinazione?

  35. Critica della impostazione tradizionale • L’oggetto della prestazione può essere identico • Non è vero che nella locatio operarum il risultato è indifferente • La ripartizione dei rischi non è un elemento costitutivo della fattispecie è la sua conseguenza

  36. La nozione tecnico-funzionale E’ fondata sulla valorizzazione dell’elemento della eterodeterminazione “si può considerare lavoratore subordinato qualunque debitore di opere tenuto ad obbedire alle disposizioni impartite da un soggetto che per legge, e per contratto, è autorizzato ad esercitare il potere di determinare luogo e tempo dell'adempimento, controllandone altresì l'esecuzione” obbedire potere controllandone

  37. L'etero-determinazione può sussistere anche dove non c’è subordinazione in senso tecnico giuridico L'etero-determinazione può non sussistere anche dove c’è subordinazione in senso tecnico giuridico Critica della nozione tecnico-funzionale

  38. La nozione socio- economica di subordinazione La disciplina protettiva del diritto del lavoro si dovrebbe applicare a tutti i soggetti socialmente ed economicamente deboli Elemento fondamentale: la alienità dei mezzi di produzione, che nel lavoro subordinato sono sempre nella disponibilità del datore di lavoro

  39. La nozione giuridica di subordinazione viene diluita nel dato socio economico, che è contingente e variabile per definizione Critica della nozione socio-economica: la socializzazione del diritto E’ semprevero che chi dispone dei mezzi di produzione non è in posizione di debolezza? E’ sempre vero che chi non dispone dei mezzi di produzione è in posizione di debolezza?

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