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Bevande Alcoliche

Bevande Alcoliche. Aggiornamento Marzo 2014. Dott Carlo Corchia Già Primario Neonatologia Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Direttore ICBD – Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity ; Centro Collaborativo OMS, Roma. Raccomandazioni.

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Bevande Alcoliche

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Presentation Transcript


  1. Bevande Alcoliche Aggiornamento Marzo 2014 Dott Carlo Corchia Già Primario Neonatologia Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Direttore ICBD – Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity; Centro Collaborativo OMS, Roma

  2. Raccomandazioni • In tutte le donne in età fertile ottenere informazioni sull’uso di bevande alcoliche • Se la donna ne fa un uso moderato: • Informarla sull’astensione pressoché completa in vista della gravidanza e sui rischi dello stato di ebbrezza. • Se la donna è una forte bevitrice: • Informarla sui rischi dell’abuso di bevande alcoliche per la salute propria, la salute riproduttiva e per lo sviluppo embrio-fetale; aiutarla a smettere e a rimandare la gravidanza. Può essere necessario indirizzarla a centri specializzati.

  3. L’evidenza dell’efficacia degli interventi • Interventi psicologici e/o educativi per ridurre il consumo di alcol nelle donne in gravidanza o in quelle che programmano una gravidanza (Stade et al, Cochrane Review 2009): • 4 studi, 715 donne •  no metanalisi •  gli interventi possono incoraggiare le donne ad astenersi dall’alcol in gravidanza • Interventi psicosociali in gravidanza per donne arruolate in trattamenti per il controllo del consumo di alcol (Lui et al, Cochrane Review 2008): • nessun trial pertinente • Interventi psicosociali per ridurre il consumo di alcol in persone che fanno uso di alcol e di droghe contemporaneamente (Klimas et al, Cochrane Review 2012): •  debole evidenza di efficacia per brevi interventi motivazionali •  nessuna conclusione defintiva per scarsità e bassa qualità dei dati

  4. Analisi del testo delle raccomandazioni - 1 “In tutte le donne in età fertile”. Perché? • L’uso di alcol in gravidanza è uno dei piùimportantifattori di rischio di condizionicongenite per ilfeto/neonato, specialmente se quantità moderate/elevate vengonoassuntesistematicamente o se quantità molto elevate vengonoassunte in un’unicaoccasione (binge drinking). • I livelli di alcolassunti prima della gravidanza prediconobenequelliassunti in gravidanza. • La gravidanza e ildesiderio di avere un figliosonofattorichepossonoindurre più facilmenteuna donna a smettere di bere o a limitare la suaabitudine al bere, instaurandoun’abitudinevirtuosa. • I periodi di maggiore vulnerabilità per ilfetosonoilmomento del concepimento e le prime settimane di gestazione, quandoancora la donna non sa di essereincinta o non ha ancoraeffettuatoil primo controllo medico.

  5. Analisi del testo delle raccomandazioni - 2 • Ottenere informazioni sull’uso di bevande alcoliche. Come? • Un colloquio “faccia a faccia” è il modo migliore per valutare i comportamenti a rischio riguardanti l’assunzione di bevande alcoliche. • Il colloquio può essere facilitato dall’uso di semplici questionari ad hoc (5-6 domande), che possono essere autocompilati prima del colloquio; v. allegato. • Colloqui ripetuti, anche con sistemi telematici, possono essere più efficaci di quelli episodici e occasionali. • Dosare i marcatori biologici di uso cronico di alcol non è utile ed è una prassi da evitare.

  6. Analisi del testo delle raccomandazioni - 3 • Uso moderato. Cosa significa? • Assunzione di 10-20 g/die di alcol • Forte bevitrice. Cosa significa? • Consumo regolare: >50 g/die di alcol • Quantità molto elevata in un’unica occasione: >50 g in 2 ore o meno  stato di ebbrezza (“binge drinking”)

  7. Alcol e complicanze della gravidanza

  8. Unità alcolica «standard» in Italia 12,7 g di alcol puro (= 1 drink)

  9. Il consumo moderato (≤1 drink/die) o saltuario (≤2 drinks in un’unica occasione) • I risultati degli studi sono spesso contraddittori per: • metodi differenti • popolazioni differenti • modalità accertamento esposizione • variabili confondenti • …… • ma forse anche per altri motivi 

  10. ad es., … a proposito di disturbi cognitivi Fetal Alcohol Exposure and IQ at Age 8: Evidence from a Population-Based Birth-Cohort Study Lewis SJ et al. PLoS ONE 7(11): e49407. November 14, 2012. Alcol deidrogenasi (5) Acetaldeide Alcol Metabolismo rapido Consumo moderato // Metabolismo rapido // Alcol al feto Metabolismo lento ↑ Alcolemia Metabolismo lento

  11. … a proposito di disturbi cognitivi Fetal Alcohol Exposure and IQ at Age 8: Evidence from a Population-Based Birth-Cohort Study Lewis SJ et al. PLoS ONE 7(11): e49407. November 14, 2012. l’effetto del genotipo appare modesto, in media 3.5 punti di differenza nella scala WISC per i bambini con ≤2 rischio-alleli a confronto di quelli con 4+ rischio-alleli; ma … anche piccole quantità di alcol possono provocare diversi livelli di alcolemia nelle due popolazioni; gli effetti osservati si riferiscono a donne che assumevano meno di una unità standard di alcol al giorno.

  12. Dove reperire i dati sul comportamento relativo all’assunzione di alcol delle donne in età fertile in Italia? ISTAT: Indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” L’uso e l’abuso di alcol in Italia, anno 2012. Pubblicazione aprile 2013 http://www.istat.it/it/archivio/88167

  13. Quante donne tra 16 e 44 anni consumano alcol in Italia? Almeno una volta all’anno 58,3% Tutti i giorni 6,5% Almeno un comportamento a rischio 5,9% giornaliero non moderato 0,9% binge drinking 5,3% Comportamento di consumo di alcol a rischio: - il consumo che eccede: 1-2 unità alcoliche; qualsiasi quantità giornaliera per i minori di 17 anni; - il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione (binge drinking);

  14. Consumo di alcol a rischio e abitudine al fumo di sigaretta sono associati (donne di qualsiasi età)

  15. Quali donne continuano a bere alcol in gravidanza (nonostante le raccomandazioni e le campagne informative sui rischi)? Meno del 30% delle donne che consumano alcol smette di bere in gravidanza (Anderson et al, 2012) cosa predice il non smettere: alto reddito consumo frequente binge drinking cosa predice l’astinenza: precedente osservanza delle LG astensione prima della gravidanza Variabili predittive in una revisione sistematica (Skagestróm et al, 2011) principali: consumo di alcol pre-gravidanza maltrattamenti e violenze meno ricorrenti: classe sociale elevata / alto reddito

  16. Le scelte e le attitudini delle donne, una questione complessa, … o forse no! • La programmazione della gravidanza “non” è un fattore favorente l’astensione pregravidica dal consumo di alcol, anche per comportamenti a rischio (Xaverius et al, 2009). • Le donne che si astengono dall’alcol in gravidanza smettono di bere quando sanno di essere incinte. • La maggior parte delle donne ritiene che le informazioni e gli avvisi riguardanti i livelli di sicurezza circa l’assunzione di alcol in gravidanza siano confusi e manchino di dettagli e di indicazioni basate sull’evidenza. • Molte donne non ricevono, da parte del medico curante o delle ostetriche, consigli individuali relativi al consumo di alcol in gravidanza(Raymond et al, 2009).

  17. Cosa dicono le linee guida internazionali? • Le linee guida più importanti a livello internazionale raccomandano l’astensione completa dall’alcol in gravidanza (O’Leary & Bower, 2012). • In alcuni Paesi (Irlanda, Svizzera, Regno Unito) le raccomandazioni sono più “permissive” relativamente alle scelte delle donne, ma in ogni caso suggeriscono di non superare l’introduzione di max 1-2 unità standard a settimana. • Quindi  ASTENSIONE COMPLETA DALL’ALCOL FIN DAL PERIODO PRECONCEZIONALE, … ma

  18. Informa le donne, senza drammatizzare troppo e senza indurre sensi di colpa! • 2 o più unità standard di alcol/die aumentano il rischio: ripeti questo concetto in diverse occasioni, perché ciò sembra aiutare le donne a ridurre l’assunzione di alcol • Consiglia alle donne che non desiderano smettere di bere del tutto almeno di non superare 4 unità standard a settimana o 2 unità standard in un’unica occasione • È meglio astenersi dall’alcol tra il 2° e il 4° mese di gestazione, perché in questo periodo il cervello del feto è particolarmente vulnerabile • Rassicura le donne che in una o due occasioni hanno bevuto molto nel primo mese di gravidanza (prima di sapere di essere incinte):  il rischio per il feto è molto basso! PrescrireInt 2012;21:49

  19. Domande Carlo Corchia Già Primario Terapia Intensiva Neonatale Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity WHO Collaborating Centre Roma icbd@icbd.org

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