1 / 8

Differenziazione e competenze

Differenziazione e competenze. Attraverso le lingue e le culture Il caso del CARAP Quadro di Riferimento degli Approcci Plurali . Che cosa è il CARAP? Quale è la sua collocazione in Poseidon ?. Il CARAP è il Quadro di Riferimento degli Approcci Plurali

lel
Télécharger la présentation

Differenziazione e competenze

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Differenziazione e competenze Attraverso le lingue e le culture Il caso del CARAP Quadro di Riferimento degli Approcci Plurali Anna Maria Curci, Napoli 29 giugno 2011

  2. Che cosa è il CARAP?Quale è la sua collocazione in Poseidon? • Il CARAP è il Quadro di Riferimento degli Approcci Plurali • Prende le mosse da un progetto del CELM, che porta il titolo “Attraverso le lingue e le culture” e condivide dunque l’ottica plurilingue e multiculturale di Poseidon • Si fa riferimento esplicito al CARAP nell’area 3, Educazione linguistica in un curriculum plurilingue

  3. Da dove prende le mosse il CARAP?A che cosa serve? Da dove prende le mosse? A che cosa serve? per l’elaborazione di curricula per la declinazione degli approcci plurali e il raccordo tra questi e l’apprendimento di competenze linguistiche di comunicazione nelle singole lingue (declinazione e raccordo di carattere cognitivo e pratico, nei curricoli, nella classe), così come, più ampiamente, per il raccordo tra i contributi che in tal senso possono portare gli approcci plurali e quelli delle discipline non linguistiche • Prende le mosse da prospettive indicate, ma non declinate nel dettaglio nel QCER • Dà risposta agli interrogativi formulati in Curci-Dell’Ascenza 2003 e alla sfida lanciata da Lothar Bredella nello stesso anno

  4. Le competenze Definizione di competenze Competenze: 3 idee-cardine le competenze sono unità di una certa complessità, che ricorrono a diverse “risorse” da queste stesse mobilitate; le competenze sono legate a “famiglie situazionali”, a compiti complessi, socialmente pertinenti; consistono, in una (classe di) situazione (i) data (e), nella mobilitazione di risorse diverse, così come nelle risorse stesse. • “Capacità di un soggetto di mobilitare in maniera integrata risorse interne - saperi, saper fare, atteggiamenti - ed esterne per affrontare in maniera efficace una serie di compiti complessi” (Beckers, Développer et évaluer des compétences à l’école: vers plus d’éfficacité et d’équité, Bruxelles, Labor, 2002, p. 57)

  5. Le competenze globali • C1: Competenza comunicativa in un contesto di eterogeneità culturale C1.1.: Competenza di risoluzione di conflitti/ostacoli/malintesi C1. 2: Competenza di negoziazione C1. 3: Competenza di mediazione C1.4: Competenza di adattamento • C2: Competenza di costruzione di un repertorio plurilingue e pluriculturale C2. 1: Competenza nel trarre profitto delle proprie esperienze interculturali/interlinguistiche C2.2: Competenza nel mettere in moto, in un contesto di eterogeneità culturale, processi di apprendimento sistematici e controllati • C3: Competenza nel cambio di prospettiva • C4: Competenza nel dare senso a elementi linguistici e/o culturali non familiari • C5: Competenza di distanziamento • C6: Competenza nell’analizzare in maniera critica la situazione e le attività (comunicative e/o di apprendimento) nelle quali si è impegnati • C7: Competenza di riconoscimento dell’altro, dell’alterità

  6. I descrittori: un esempio • K-1 ++ Conoscere alcuni principi di funzionamento delle lingue • K-1.1 ++ Sapere che la lingua/le lingue è/sono costituita/e di segni che formano un sistema • K-1.2 ++ Sapere che il rapporto tra le parole e il loro * referente * <il reale al quale rinviano> / tra il *significante* <la parola, la struttura, l’intonazione...> e il senso ° è arbitrario a priori • K-1.2.1 ++ Sapere che perfino le onomatopee, per le quali esiste un legame tra parola e referente, mantengono una porzione di arbitrarietà a variano da una lingua all’altra • K-1.2.2 ++ Sapere che due parole di forma identica/ che si rassomigliano in due lingue diverse non hanno necessariamente lo stesso senso • K-1.2.3 +++ Sapere che le categorie grammaticali non sono un calco "della" realtà, ma un modo di organizzarla in una lingua • K-1.2.3.1 ++ Sapere che non bisogna confondere genere grammaticale e appartenenza di genere

  7. I descrittori: un esempio • K-1.3 ++ Sapere che il legame arbitrario tra la parole e il referente / tra il significante e il senso è fissato - più frequentemente in maniera implicita - per convenzione all’interno della comunità linguistica • K-1.3.1 ++ Sapere che, all’interno di una stessa comunità linguistica, gli individui accordano approssimativamente lo stesso senso agli stessi significanti • K-1.4 + Sapere che le lingue funzionano secondo regole / norme • K-1.4.1 ++ Sapere che queste regole / norme possono essere più o meno rigide / flessibili e che queste possono talvolta essere infrante intenzionalmente al fine di trasmettere un contenuto implicito

  8. dalla banca dati: una scheda sulla didattica integrata

More Related