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Una tremenda siccità aveva ghermito la regione. L'erba era prima ingiallita e poi appassita.

Una tremenda siccità aveva ghermito la regione. L'erba era prima ingiallita e poi appassita. Erano morti i cespugli e gli alberi più fragili. Neppure una goccia d'acqua pioveva dal cielo e le mattine si presentavano alla terra senza la fugace frescura della rugiada.

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Una tremenda siccità aveva ghermito la regione. L'erba era prima ingiallita e poi appassita.

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Presentation Transcript


  1. Una tremenda siccità aveva ghermito la regione. L'erba era prima ingiallita e poi appassita. Erano morti i cespugli e gli alberi più fragili. Neppure una goccia d'acqua pioveva dal cielo e le mattine si presentavano alla terra senza la fugace frescura della rugiada.

  2. A migliaia gli animali piccoli e grandi stavano morendo. Pochissimi avevano la forza per sfuggire al deserto che ingoiava ogni cosa.La siccità si faceva ogni giorno più dura. Persino i forti, vecchi alberi, che affondavano le radici nelle profondità della terra, persero le foglie. Tutte le fontane e le sorgenti erano esaurite. Ruscelli e fiumi erano inariditi.

  3. Solo un piccolo fiore era rimasto in vita, perché una piccolissima sorgente dava ancora un paio di gocce d'acqua. Ma la sorgente si disperava: "Tutto è arido e assetato e muore. E io non posso farci nulla. Che senso hanno le mie due gocce d'acqua?".

  4. Lì vicino c'era un vecchio, robusto albero. Udì il lamento e, prima di morire, disse alla sorgente: "Nessuno si aspetta da te che tu faccia rinverdire tutto il deserto. Il tuo compito è tenere in vita quel fiorellino. Niente di più".

  5. Siamo tutti responsabili di un fiorellino. Ma ce ne dimentichiamo spesso per lamentarci di tutto quello che non riusciamo a fare.

  6. Un professore concluse la sua lezione con le parole di rito: "Ci sono domande?".Uno studente gli chiese: "Professore, qual è il significato della vita?".Qualcuno, tra i presenti che si apprestavano a uscire, rise. Il professore guardò a lungo lo studente, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria. Comprese che lo era."Le risponderò".Estrasse il portafoglio dalla tasca dei pantaloni, ne tirò fuori uno specchietto rotondo, non più grande di una moneta.

  7. Poi disse: Ero bambino durante la guerra. Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi. Ne conservai il frammento più grande. Eccolo. Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli. Conservai il piccolo specchio. Diventando uomo finii per capire che non era soltanto il gioco di un bambino, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita.”

  8. Anch'io sono il frammento di unospecchio che non conosco nella sua interezza. Con quello che ho, però, posso mandare la luce, la verità, la comprensione, la conoscenza, la bontà, la tenerezza nei bui recessi del cuore degli uomini e cambiare qualcosa in qualcuno. Forse altre persone vedranno e faranno altrettanto.

  9. In questo per me sta il significato della vita!

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