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Corso di Economia Aziendale

Corso di Economia Aziendale. Lezione 6 Prof. Riccardo Acernese. Collaboratori autonomi e dipendenti La retribuzione dei dipendenti Il trattamento di fine rapporto La rappresentazione in bilancio dei costi del personale I componenti straordinari di reddito Le insussistenze

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Presentation Transcript


  1. Corso di Economia Aziendale Lezione 6 Prof. Riccardo Acernese

  2. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  3. Collaboratori autonomi e dipendenti • La retribuzione dei dipendenti • Il trattamento di fine rapporto • La rappresentazione in bilancio dei costi del personale • I componenti straordinari di reddito • Le insussistenze • Le sopravvenienze • La rappresentazione in bilancio delle componenti straordinarie di reddito Contenuto didattico Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  4. Collaboratori autonomi e dipendenti COLLABORATORI AUTONOMI DIPENDENTI • Operano autonomamente e non esclusivamente ma nell’interesse dell’impresa; • prestano periodicamente la propria attività in condizioni di autonomia • Prestano la loro attività nel’impresa in base ad un rapporto continuativo di lavoro; • la prestazione è remunerata attraverso una retribuzione periodica, nonché al pagamento di una indennità (detta trattamento di fine rapporto TFR) al termine del periodo di permanenza nell’azienda. Es. Dottori commercialisti, avvocati, mediatori, agenti, rappresentanti ecc. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  5. Collaboratori autonomi e dipendenti Per i collaboratori autonomi, nel caso di consulenti, occorre ricordare che essi sono dei professionisti che al momento della prestazione del servizio emettono una fattura comprensiva della retribuzione (c.d. onorario) e dell’I.V.A.. Le parcelle dei professionisti sono inoltre assoggettate a ritenuta fiscale nella misura del 20%: l’impresa che usufruisce del servizio dovrà trattenere tale importo e versarlo all’Erario. Esempio: In data 21/11/20XX si riceve la fattura dell’avvocato Rossi che ha prestato i propri servizi per un valore complessivo di € 1.000 + I.V.A. (ad aliquota ordinaria nella misura del 21%). In data 10/12/20XX si provvede al pagamento della fattura. Il 16/01/2010 si provvede al versamento della ritenuta. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  6. Collaboratori autonomi e dipendenti 21/11/20XX 001 1.210 Diversi a Debiti vs / fornitori 10 40 Consulenze 1.000 15 IVA ns/credito 210 002 10/12/20XX 1.210 Debiti vs / fornitori a Diversi 10 Erario c/ritenute da versare 16 200 Banca c/c 15 1.010 003 16/01/20XX+1 Erario c/ritenute da versare a Banca c/c 18 16 200 Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  7. Le retribuzioni dei dipendenti Il costo sostenuto periodicamente dall’azienda per un dipendente differisce dalla somma percepita dal dipendente stesso. Nel momento in cui un’impresa liquida e paga le retribuzioni si creano una serie di rapporti intercorrenti tra differenti soggetti che sono schematizzabili come segue: Salari e stipendi Oneri sociali AZIENDA DIPENDENTE ENTI PREVIDENZIALI Assegni familiari Contributi previdenziali ERARIO Imposte Per le operazioni evidenziate in rosso l’impresa procede a delle rilevazioni in partita doppia, poiché opera da tramite tra i diversi soggetti. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  8. Le retribuzioni dei dipendenti Esempio: La busta paga di un impiegato contiene i seguenti elementi: Stipendio € 3.000 Assegni familiari € 140 Contributi previdenziali a carico del dipendente € 290 Imposte € 900 L’azienda inoltre sostiene oneri sociali di € 1.500 Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  9. Le retribuzioni dei dipendenti Liquidazione Dipendenti c/retribuzioni Salari e Stipendi 3.000 3.000 140 Enti previdenziali e assistenziali Oneri sociali 1.500 140 1.500 Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  10. Le retribuzioni dei dipendenti Liquidazione 27/11/20XX 001 Salari e stipendi a Dipendenti c/retribuzioni 45 20 3.000 002 27/11/20XX Enti previdenziali e assistenziali 46 21 Oneri sociali a 1.500 003 27/11/20XX Enti previdenziali e assistenziali Dipendenti c /retribuzioni 140 a 21 20 Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  11. Le retribuzioni dei dipendenti Pagamento Enti previdenziali e assistenziali Dipendenti c/retribuzioni 140 1.500 3.140 3.000 1.650 290 140 Banca c/c Erario c/imposte 1.950 900 900 1.650 900 Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  12. Le retribuzioni dei dipendenti Pagamento 27/11/20XX 004 Dipendenti c/retribuzioni a Diversi 20 3.140 Enti previdenziali e assistenziali 21 a 290 a Erario c/imposte 25 900 a Banca c/c 1.950 18 005 16/12/20XX Enti previdenziali e assistenziali Banca c/c 21 18 1.650 a 005 16/12/20XX Erario c/imposte Banca c/c 25 18 900 a Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  13. Il trattamento di fine rapporto In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, “il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto”. art.2120 del Codice Civile TFR Allo scopo di poter erogare tale importo il datore di lavoro deve accantonare, ogni anno alla fine dell’esercizio, una quota di “denaro” determinata secondo un procedimento fissato dal medesimo art.2120. Le quote di anno in anno accantonate confluiscono in un conto denominato “Fondo TFR”, che rappresenta il debito dell’impresa verso il dipendente per le somme che saranno elargite al momento della cessazione del rapporto di lavoro. “Fondo TFR” Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  14. Il trattamento di fine rapporto Conseguenza derivanti dalla Legge 296/06 (Finanziaria 2007) • La “riforma della previdenza complementare” ha introdotto nuove regole per il trattamento di fine rapporto maturando dal 1 gennaio 2007. • Per tutte le imprese con un numero di dipendenti superiore o ugualea 50 unità: • le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda; • le quote di TFR maturate a partire dal 1.01.2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare o essere trasferite al Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS (conseguenza della decisione del lavoratore di mantenerlo in azienda). Per tutte le imprese con un numero di dipendenti inferiore alle 50 unità: • le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda; • le quote di TFR maturate a partire 1.01.2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare (se non previste vanno ad una forma residuale gestita dall’INPS) o essere mantenute in azienda. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  15. Il trattamento di fine rapporto Seguiremo trattando l’esempio di un’azienda con un numero di dipendenti inferiore alle 50 unità e i cui dipendenti hanno optato per il mantenimento del TFR all’interno dell’azienda stessa. Esempio: Durante il mese di maggio 2008 il sig. Rossi, dipendente dell’impresa ALFA, scioglie il contratto di lavoro per raggiungimento dell’età pensionabile. Il fondo TFR maturato fino alla fine del 2007 ammonta a €47.000; la quota relativa alla frazione del 2008 è invece pari a €1.200. Sulle somme liquidate grava una ritenuta IRPEF di €8.300. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  16. Il trattamento di fine rapporto Fondo TFR Dipendenti c/liquidazioni 48,2 47,0 48,2 48,2 1,2 Banca c/c Erario c/ritenute da versare Accantonamento TFR 39,9 8,3 8,3 1,2 8,3 Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  17. Il trattamento di fine rapporto Le scritture in partita doppia relative alle operazioni risultano le seguenti: Valori in €/migliaia 001 10/06/2008 Accantonamento TFR Fondo TFR 42 36 1,2 a 10/06/2008 002 48,2 Diversi a Dipendenti c/liquidazione 11 52 Fondo TFR 48,2 003 16/06/2008 48,2 Dipendenti c/liquidazioni a Diversi 11 Erario c/ritenute da versare 16 8,3 Banca c/c 18 39,9 004 16/07/2008 Erario c/ritenute da versare Banca c/c 16 18 8,3 a Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  18. ART. 2425 C.C. La rappresentazione in bilancio dei costi del personale Il conto economico deve essere redatto in conformità al seguente schema. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  19. Principio contabile OIC n.12 Documento Interpretativo n.1 La rappresentazione in bilancio dei costi del personale B9) PER IL PERSONALE In questa voce vanno iscritti tutti i costi sostenuti nel corso dell’esercizio per il personale dipendente ivi incluso il lavoro interinale, ai sensi del principio della prevalenza della sostanza sulla forma. Invece i corrispettivi per prestazioni di lavoro autonomo in base a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa senza vincolo di subordinazione vanno iscritti alla voce B7. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  20. Principio contabile OIC n.12 Documento Interpretativo n.1 La rappresentazione in bilancio dei costi del personale B9) PER IL PERSONALE B9a) Salari e stipendi Vanno rilevati i salari e gli stipendi (comprensivi di tutti gli elementi fissi e variabili che entrano a comporre la retribuzione per legge e/o per contratto) comprensivi delle quote maturate e non corrisposte relative a mensilità aggiuntive e ferie maturate e non godute al lordo delle ritenute per imposte ed oneri sociali a carico del dipendente. Si comprendono in questa voce anche i compensi per lavoro straordinario, le indennità e tutti gli altri elementi che compongono la retribuzione lorda figurante in busta paga (es: indennità per rischio, indennità sostitutiva di mensa, indennità di trasferta, indennità di mancato preavviso, premi aziendali, ecc.). Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  21. Principio contabile OIC n.12 Documento Interpretativo n.1 La rappresentazione in bilancio dei costi del personale B9) PER IL PERSONALE B9b) Oneri sociali Sono gli oneri a carico dell’impresa da corrispondere ai vari enti previdenziali ed assicurativi (INPS, INAIL, INPDAI, ecc.), al netto degli importi "fiscalizzati" in base a disposizioni di legge sulla fiscalizzazione degli oneri sociali. Si comprendono in questa voce anche gli oneri afferenti le quote delle mensilità aggiuntive e ferie non godute maturate e non corrisposte, di cui all’ultimo periodo del precedente punto 9a). Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  22. Principio contabile OIC n.12 Documento Interpretativo n.1 La rappresentazione in bilancio dei costi del personale B9) PER IL PERSONALE B9c) Trattamento di fine rapporto Rappresenta l’accantonamento, di competenza dell’esercizio, per il trattamento di fine rapporto maturato a favore dei dipendenti, ai sensi dell’art. 2120 del Codice civile. L’accantonamento va effettuato (con contropartita la voce C del Passivo dello Stato Patrimoniale), anche se l’impresa ha stipulato polizze assicurative a garanzia del T.F.R. In questa voce va rilevato anche l’importo del T.F.R. maturato a favore di dipendenti il cui rapporto di lavoro è venuto a cessare nel corso dell’esercizio, per il periodo compreso fra l’inizio nell’esercizio e la data di cessazione del rapporto. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  23. Principio contabile OIC n.12 Documento Interpretativo n.1 La rappresentazione in bilancio dei costi del personale B9) PER IL PERSONALE B9d) Trattamento di quiescenza e simili Si tratta degli accantonamenti ad eventuali fondi di previdenza integrativi diversi dal T.F.R. e previsti in genere dai contratti collettivi di lavoro, da accordi aziendali o da norme aziendali interne. La voce 9d) rileva l’importo dell’accantonamento a questi fondi, nonché gli eventuali importi maturati per una frazione d’esercizio, se il diritto a percepire il trattamento per il dipendente sorge nel corso dell’anno. Non si rilevano in questa voce, bensì alla voce B7 - Costi per servizi, gli accantonamenti ai fondi di indennità per la cessazione di rapporti di agenzia e rappresentanza, ai fondi di indennità suppletiva di clientela ed ai fondi di indennità per la cessazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  24. Principio contabile OIC n.12 Documento Interpretativo n.1 La rappresentazione in bilancio dei costi del personale • B9) PER IL PERSONALE • B9e) Altri costi • In questa voce si iscrivono tutti gli altri costi relativi, direttamente o indirettamente, al personale dipendente, che non siano stati iscritti nelle precedenti sottovoci o nelle voci B6, B7 o B8, o che non trovino più appropriata collocazione alla voce B14. • A titolo esemplificativo si indicano le seguenti: • Indennità per prepensionamento versate al personale ed altre forme di incentivi all’esodo (sempreché non si tratti di ristrutturazioni o altre operazioni di natura straordinaria); • Quote associative versate a favore dei dipendenti (es: quote di iscrizione ad ordini professionali, ad associazioni e circoli privati vari); • Borse di studio a favore dei dipendenti e dei loro familiari; Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  25. ART. 2424 C.C. La rappresentazione in bilancio dei costi del personale Lo Stato Patrimoniale deve essere redatto in conformità al seguente schema. • Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è iscritto nella voce C del passivo dello stato patrimoniale. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  26. I componenti straordinari di reddito Componenti straordinari di reddito Costi e ricavi d’esercizio originati da eventi inaspettati o insoliti per la normale attività imprenditoriale. Plusvalenze e minusvalenze Insussistenze Sopravvenienze Sono componenti straordinari di reddito originati dal verificarsi di un aumento inatteso di un elemento del patrimonio (attività o passività). Sono componenti straordinari di reddito originati dal verificarsi di una inattesa diminuzione di un elemento del patrimonio (attività o passività). Si originano ogni qualvolta il valore contabile di un cespite ceduto risulta essere rispettivamente, minore ovvero maggiore del suo prezzo corrente. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  27. I componenti straordinari di reddito Se viene meno una attività si ha un costo straordinario Passiva o dell’attivo Insussistenza Se viene meno una passività si ha un ricavo straordinario Attiva o del passivo Esempio 1: Insussistenza passiva In data 9/12/20XX a causa di un incendio sono distrutti computer per un valore di €5.000 001 09/12/20XX Insussistenze dell’attivo Computer 61 09 5.000 a Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  28. I componenti straordinari di reddito Esempio 2: Insussistenza attiva In data 11/12/20XX un debito del valore di €3.000 vantato nei nostri confronti dal creditore Rossi viene completamente rimesso. 001 11/12/20XX Debiti vs fornitori Insussistenze del passivo 10 52 3.000 a Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  29. I componenti straordinari di reddito Se si incrementano le attività si ha un ricavo straordinario Attiva o dell’attivo Sopravvenienza Se si incrementano le passività si tratta di un costo straordinario Passiva o del passivo Esempio 1: Sopravvenienza attiva In data 10/12/20XX si riceve in donazione un fabbricato del valore di € 130. 001 10/12/20XX Fabbricati Sopravvenienze attive 07 53 130 a Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  30. I componenti straordinari di reddito Esempio 2: Sopravvenienza passiva L’Erario accerta imposte a nostro debito, ritenute in precedenza assolte, per €1.500 001 10/12/20XX Sopravvenienze passive Debiti tributari 62 19 1.500 a Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  31. ART. 2425 C.C. La rappresentazione in bilancio delle componenti straordinarie di reddito Il conto economico deve essere redatto in conformità al seguente schema. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  32. ART. 2425 C.C. La rappresentazione in bilancio delle componenti straordinarie di reddito Il conto economico deve essere redatto in conformità al seguente schema. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

  33. Principio contabile OIC n.12 Documento Interpretativo n.1 La rappresentazione in bilancio dei costi del personale L’aggregato E comprende tutti i costi e ricavi straordinari, che sono quelli iscrivibili alla voce E20 - Proventi straordinari ed E21 - Oneri straordinari. Come precisato nel Principio contabile 12, si tratta di plusvalenze e minusvalenze e di sopravvenienze attive e passive derivanti da fatti per i quali la fonte del provento o dell’onere è estranea alla gestione ordinaria dell’impresa; di componenti positivi e negativi relativi ad esercizi precedenti (inclusi gli errori di rilevazione di fatti di gestione o di valutazione di poste di bilancio, e le imposte relative ad esercizi precedenti); di componenti reddituali che costituiscono l’effetto di variazioni dei criteri di valutazione. Gli errori menzionati possono essere costituiti da errori nei calcoli, da errori nell’applicazione di principi contabili ed in particolare di criteri di valutazione, o da sviste o errate misurazioni di fatti che già esistevano nella predisposizione dei bilanci di esercizi precedenti. Le varie categorie di costi e ricavi straordinari sono quelle di seguito indicate, in base alla classificazione contenuta nel citato Principio contabile 12. Corso di Ragioneria generale e applicata Prof. Riccardo Acernese

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