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X MODULO RITIRO SOCIALE E CAPACITA’ DI STARE SOLI

X MODULO RITIRO SOCIALE E CAPACITA’ DI STARE SOLI. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli. Alcune definizioni

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X MODULO RITIRO SOCIALE E CAPACITA’ DI STARE SOLI

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  1. X MODULORITIRO SOCIALE E CAPACITA’ DI STARE SOLI

  2. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli Alcune definizioni Bambino che sta da solo: bambino che, in un contesto sociale a lui familiare, si ritrae in disparte per giocare da solo, o per guardare gli altri, o per non fare nulla di particolare. Questa definizione si focalizza sulla condizione di solitudine, senza specificare se si tratta di una condizione scelta, subita, temporanea o costante, occasionale o frequente, espressione di capacità o di difficoltà relazionali. La solitudine è un concetto complesso e multi-dimensionale, poiché può comprendere tutte queste componenti.

  3. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli Alcune definizioni Ritiro sociale (social withdrawal):condizione di bassa frequenza di interazioni con gli altri. Può essere associato a: • Isolamento sociale: condizione determinata dal rifiuto degli altri • Inibizione sociale • Preferenza per il gioco solitario • Capacità di stare soli (autonomia relazionale)

  4. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli OBIETTIVI DEL MODULO Distinguere le diverse condizioni di ritiro sociale per comprendere: • quali costituiscono un rischio o una potenzialità per lo sviluppo • quali esprimono un bisogno di separazione-individuazione e quali un mancato soddisfacimento del bisogno di relazioni.

  5. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli ALCUNE DISTINZIONI CONCETTUALI E TERMINOLOGICHE La solitudine può essere una condizione oggettiva: • comportamentale: stare da soli (tobe alone, aloness) in una determinata circostanza • esistenziale: la solitudine associata ad una mancanza costante di relazioni con gli altri

  6. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli ALCUNE DISTINZIONI CONCETTUALI E TERMINOLOGICHE La solitudine può essere una condizione soggettiva: • sentimento o senso di solitudine (loneliness): è la percezione di isolamento, di distacco dagli altri, che il soggetto può avvertire indipendentemente dal suo stato effettivo.

  7. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli LO STUDIO DELLA SOLITUDINE IN PROSPETTIVA EVOLUTIVA • “Social withdrawal” e isolamento sociale (Rubin, 1982,..) • Sentimento di solitudine (Asher,Hymel, Renshaw, Cassidy, anni ‘80 in poi; Klein, 1959) • Capacità di stare soli (Winnicott, 1965; Berlin, 1990) • Bisogno di stare soli (Dolto, 1985; Buchholz, 1997) • Comportamento solitario e competenza sociale (Corsano, 1999; Corsano e Cigala, 2004,…)

  8. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli STUDI SUL “SOCIAL WITHDRAWAL” Waterloo Longitudinal Project (WLP): Progetto di ricerca longitudinale sul ritiro sociale, coordinato da K. Rubin dagli anni ‘80 in poi, finalizzato alla concettualizzazione delle diverse forme di ritiro sociale, nonché all’individuazione e prevenzione di situazioni di disadattamento sociale.

  9. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli STUDI SUL “SOCIAL WITHDRAWAL” Waterloo Longitudinal Project (WLP): Aspetto descrittivo: individuazione e descrizione dei diversi tipi di comportamento solitario associati a forme diverse di ritiro sociale Aspetto preventivo: individuazione dei correlati del ritiro sociale

  10. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli STUDI SUL “SOCIAL WITHDRAWAL” Metodologia utilizzata dal WLP: • Aspetto descrittivo: ricerche osservative, osservazione diretta e indiretta del bambino, nomina dei pari. • Aspetto preventivo: ricerche correlazionali su vari aspetti, strumenti specifici.

  11. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli Play Observation Scale (POS) (Rubin, Maioni e Hornung, 1976)

  12. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli CATEGORIE DI “SOCIAL WITHDRAWAL” • Ritiro sociale passivo: attività solitaria di costruzione e di esplorazione di oggetti, quieta e sedentaria, gioco simbolico, basso approccio sociale/basso evitamento. • Ritiro sociale attivo: gioco funzionale e senso-motorio, chiassoso e turbolento, alto approccio sociale/basso evitamento. • Ritiro sociale reticente: comportamento da spettatore e inoccupato, basso approccio sociale/alto evitamento.

  13. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli PERCHE’ LE INTERAZIONI COI PARI SONO POCO FREQUENTI? (Coplan e Rubin, 2008) • Ritiro sociale passivo: non socievolezza/disinteresse sociale, centrazione sull’oggetto o sul compito piuttosto che sulle relazioni. • Ritiro sociale attivo: rifiuto da parte degli altri. • Ritiro sociale reticente: timidezza/inibizione/prudenza sociale

  14. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli RITIRO SOCIALE E CORRELATI FAMILIARI (Zappulla, 2008) • Credenze materne: il ritiro sociale è legato a tratti temperamentali; scarso rilievo attribuito all’acquisizione di competenze sociali (Rubinet al. 1995). • Reazioni emotive: confusione, frustrazione, imbarazzo, senso di colpa; livelli elevati di empatia (Burgess et al., 2001). • Strategie e comportamenti: modalità assertive, autoritarie, controllo del comportamento, atteggiamento intrusivo e iperprotettivo, che non favorisce l’autonomia e l’indipendenza. A breve termine allevia l’ansia del bambino, ma nel tempo stabilizza il problema.

  15. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli “SOCIAL WITHDRAWAL” E RISCHIO PSICO-SOCIALE • Ritiro sociale attivo: fortemente a rischio (ansia, aggressività, rifiuto sociale, sentimento di solitudine) • Ritiro sociale reticente: a rischio (ansia, bassa stima di sé, impopolarità, sentimento di solitudine) • Ritiro sociale passivo: evolve verso il rischio

  16. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli RIFLESSIONI SUL WLP Punti di forza: • Solida base sperimentale • Ricchezza di dati • Prospettiva evolutiva Punti deboli: • Prospettiva del disagio sociale (v. Lo Coco, Rubin, Zappulla, 2008)

  17. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE NELL’INFANZIA E’ stato studiato a partire da due prospettive diverse: Psicoanalitica: origine, nell’infanzia, del sentimento di solitudine (M. Klein, 1959) Empirica: descrizione dell’esperienza soggettiva di loneliness (Asher, Hymel, Renshaw, 1984; Marcoen, Goossens e Caes, 1987…)

  18. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA PSICOANALITICA Secondo la Psicoanalisi, in generale, il sentimento di solitudine si origina dalle esperienze precoci di separazione tra madre e bambino. Melanie Klein ha approfondito il tema in un saggio specifico: “Sul senso di solitudine” (1959).

  19. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA PSICOANALITICA Secondo la Klein il sentimento di solitudine si origina nell’infanzia da: • Processi di scissione, tipici della posizione schizo-paranoide. • Sentimenti di colpa per avere attaccato l’oggetto buono (posizione depressiva). • Rinuncia all’unità perfetta e idealizzata tra sé e oggetto.

  20. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA EMPIRICA • Fino agli anni ‘70 si riteneva che il sentimento di solitudine facesse la sua comparsa con l’adolescenza. • Grazie agli studi sul “social withdrawal” si diffonde l’idea che anche precocemente i bambini possano provare sentimenti di solitudine.

  21. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA EMPIRICA Diversi Autori mettono a punto strumenti “self-report” (interviste e questionari) per la valutazione del sentimento di solitudine: • Asher, Hymel, Renshaw, 1984 (ILQ, 8-12 anni) • Marcoen, Goossens e Caes, 1987 (LLCA, età scolare e adolescenza) • Hayden, Tarulli, Hymel, 1988 (8-13 anni) • Cassidy e Asher, 1992 (ILQ, 5-7 anni) • Kristensen, 1995 (età scolare)

  22. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA EMPIRICA Dalle loro ricerche emerge che già a partire dall’età prescolare i bambini sono in grado di: • Descrivere il sentimento di solitudine provato • Distinguere le diverse situazioni in cui l’hanno provato (famiglia, pari, scuola) • Distinguere tra aspetti socio-relazionali ed emozionali del sentimento provato.

  23. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA EMPIRICA LLCA (LouvainLonelinessQuestionnaireChildren and Adolescents) Particolarmente utile è l’ LLCA (Marcoenet al., 1987), un questionario composto da 4 sottoscale che distinguono il sentimento di solitudine rispetto ai pari e alla famiglia, e un’attitudine positiva e negativa rispetto allo “stare soli”.

  24. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA EMPIRICA (LLCA: L-PEER) 4) Penso di avere meno amici degli altri. 5) Mi sento isolato dagli altri. 7) Mi sento escluso dai miei amici. 9) Vorrei essere meglio inserito nella mia classe. 15) Per me è difficile farmi degli amici. 17) Ho paura che gli altri non mi lascino unirmi a loro 23) A scuola mi sento solo. 27) Non c'è un solo amico a cui poter dire tutto. 33) Mi sento abbandonato dai miei amici. 35) Mi sento trascurato dai miei amici. 41) Mi sento triste perché nessuno vuole unirsi a me. 47) Mi sento triste perché non ho amici

  25. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA EMPIRICA (LLCA: L-PAR) 1) Sento di avere dei legami molto forti con i miei genitori. 3) I miei genitori trovano il tempo di prestarmi attenzione 11) Mi sento trascurato dai miei genitori. 16) Trovo consolazione con i miei genitori. 18) Trovo difficile parlare con i miei genitori. 25) Vado molto d'accordo con i miei genitori 30) I miei genitori sono pronti ad ascoltarmi e ad aiutarmi. 37) Sento che io e i miei genitori siamo molto uniti. 38) I miei genitori condividono i miei interessi. 43) I miei genitori mostrano un vero interesse per me. 45) Dubito che i miei genitori, dopo tutto, mi amino. 48) A casa mi sento a mio agio.

  26. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA EMPIRICA (LLCA: A-POS) 2) Mi isolo dagli altri per fare quelle cose che difficilmente possono essere fatte con molte persone. 6) Voglio stare da solo. 13) Cerco un momento per stare con me stesso. 19) Quando mi sento solo, voglio rimanere solo a riflettere. 21) Quando litigo con qualcuno, voglio stare da solo per riflettere. 26) Quando sono solo mi calmo. 28) Voglio stare da solo per pensare a qualcosa senza confusione. 31) Sono contento quando, una volta tanto, sono a casa da solo, perché posso pensare in pace. 36) Voglio stare da solo per fare alcune cose 40) Mi isolo dagli altri perché mi disturbano con il loro rumore. 44) Stare da solo mi fa riprendere coraggio. 46) A casa cerco momenti per stare solo e poter fare qualcosa per conto mio.

  27. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL SENTIMENTO DI SOLITUDINE IN PROSPETTIVA EMPIRICA (LLCA: A-NEG) 8) Quando sono solo, mi sento annoiato. 10) Quando sono solo mi sento male. 12) Quando mi sento solo devo vedere degli amici. 14) Quando mi sento annoiato sono infelice. 20) Quando sono solo, non so che cosa fare. 22) Per divertirmi davvero devo essere con i miei amici. 24) Quando sono solo, il tempo non passa mai e nessuna attività mi sembra interessante. 29) Quando sono solo, mi piacerebbe avere intorno altra gente. 32) Quando mi annoio vado a trovare un amico. 34) Sono infelice quando devo fare qualcosa da solo. 39) Quando mi sento solo vado a trovare altre persone. 42) Quando mi annoio, mi sento solo.

  28. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli LA CAPACITA’ DI STARE SOLI Donald Winnicott ha scritto un saggio “Sulla capacità di stare soli” (1957, 1965): • Esperienza di solitudine come esperienza di separazione • Separazione e interiorizzazione dell’oggetto d’amore • “Stare soli” in presenza della madre • Capacità di stare soli come espressione di evoluzione sul piano affettivo, emotivo, cognitivo e sociale.

  29. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli LA CAPACITA’ DI STARE SOLI Berlin (1990) ha messo a punto un questionario, rivolto a bambini di età prescolare, finalizzato a valutare la capacità di stare soli, intesa come espressione di autonomia relazionale, nel contesto delle relazioni con i pari. E’ in fase di validazione in Italia.

  30. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL BISOGNO DI STARE SOLI F. Dolto (1985) e E. Buchholz (1997) hanno sottolineato l’importanza del bisogno di stare soli. La Dolto descrive molti comportamenti solitari di bambini alle “MaisonsVertes”, che possono essere spiegati come espressione di un bisogno di solitudine e separazione, una sorta di “ricerca di riposo compensativo” dai rapporti sociali (M. Khan: “stare a maggese”).

  31. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL BISOGNO DI STARE SOLI (Buchholz, 1997) • EstherSchalerBuchholz e’ una psicoanalista e psicologa clinica americana, docente di psicologia applicata presso l’Universita’ di New York. • Ha raccolto prevalentemente dati di tipo clinico e osservativo in diverse fasi del ciclo evolutivo e li ha integrati con riflessioni teoriche tratte dalla psicoanalisi, dalla letteratura, dall’antropologia. • Ha individuato, in ogni fase dello sviluppo, la compresenza tra bisogni sociali (il bisogno di attaccamento e di avere legami con gli altri), da un lato, e bisogni individuali (il bisogno di solitudine) dall’altro.

  32. X Modulo: ritiro sociale capacità di stare soli BISOGNI SOCIALI: RIVOLTI VERSO L’ESTERNO, VERSO GLI ALTRI (Sullivan, 1953; Bowlby, 1973; Weiss, 1973) • Bisogno di attaccamento/sicurezza • Bisogno di relazioni sociali • Bisogno di appartenenza • Bisogno di confrontarsi/identificarsi • Bisogno di avere un partner

  33. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli BISOGNI INDIVIDUALI: RIVOLTI VERSO L’INTERNO, VERSO SE’ (Maslow, 1968; Klein, 1959; Mahler, Pine e Bergman, 1975; Dolto, 1985; Buchholz, 1997) • Bisogno di separazione, di individuazione/differenziazione • Bisogno di solitudine • Bisogno di tempo per sé • Bisogno di autostima • Bisogno di autorealizzazione

  34. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL BISOGNO DI “ALONETIME” (Buchholz, 1997) • Ester Buchholz ritiene necessario rifocalizzare l’attenzione sul bisogno di solitudine, che definisce come una sorta di “bisogno di stare con se stessi”  (alonetime). • Tale bisogno e’ innatoe in ogni fase evolutiva, insieme al bisogno di attaccamento, favorisce la crescita psicologica, cioè il raggiungimento dell’autonomia e la costruzione dell’identità. • In linea con la letteratura sull’identità, riprende la lezione di Winnicott (1965): l’autonomia si costruisce all’interno di relazioni con gli altri, ma la possibilità di tali relazioni è garantita dalla presenza di un sé autonomo.

  35. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL BISOGNO DI “ALONETIME” (Buchholz, 1997) Si può parlare di “bisogno fisiologico innato” per varie ragioni: • Esistenza, sul piano fisiologico, dei ritmi circadiani, che alternano sonno/ veglia. • In ambito neurofisiologico Buchholz (1997) e Reitano (2000) riportano dati relativi alla necessità , per alcune funzioni cerebrali, di momenti transitori di isolamento, che avrebbero la funzione di garantire una sorta di riposo dal bombardamento continuo di stimoli. • Necessità di un lungo periodo di gestazione (9 mesi), in cui il feto, in condizioni di quasi assoluto isolamento, acquisisce competenze di base di tipo autoregolativo (respirare, succhiare,…).

  36. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL BISOGNO DI “ALONETIME” (Buchholz, 1997) Si può parlare di “bisogno evolutivo” per varie ragioni: • Presenza, già dall’età neonatale, durante le interazioni con l’adulto, di momenti di “disimpegno” cercati dal piccolo. • Presenza, a partire dall’età prescolare, di momenti desiderati di “ritiro sociale” (Winnicott, 1971; Dolto, 1985; Corsano, 1999; Corsano e Cigala, 2004). • Presenza, nell’adolescenza, di momenti solitari ricercati dal soggetto (diari, differenziazioni esasperate, isolamento forzato). • Presenza, nell’età adulta, di patologie e disturbi del comportamento connessi alla difficoltà nel realizzare il bisogno di separazione.

  37. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli COME RIFOCALIZZARE L’ATTENZIONE SUL BISOGNO DI “ALONETIME”? Studiando, in fasi diverse dello sviluppo, la presenza, accanto a dimensioni o indici comportamentali che esprimono il bisogno di relazioni sociali, di altre che esprimono il bisogno e la capacità di stare soli.

  38. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli COME RIFOCALIZZARE L’ATTENZIONE SUL BISOGNO DI “ALONETIME”? Le ricerche di Corsano e collaboratori hanno indagato lo stare soli non in contrapposizione ma in compresenza con lo stare con gli altri.

  39. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli I FASE DELLE RICERCHE Tema indagato: • Le rappresentazioni sociali che gli adulti possiedono dell’esperienza di solitudine del bambino Soggetti: • Insegnanti di scuola dell’infanzia • Genitori Metodologia: • Interviste • Questionari • Colloquio in profondità

  40. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli I FASE DELLE RICERCHE Intervista ad un gruppo di insegnanti Aree tematiche indagate: • Descrizione del comportamento • Motivazioni attribuite • Situazioni o momenti in cui si osserva • Interventi e strategie educative • Percezione/immagine dello stare soli Sono emerse due tipologie di insegnanti:

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  42. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli QUESTIONARIO AGLI INSEGNANTI Dalle parole degli insegnanti sono stati ricavati diversi item di un questionario proposto ad un numero più elevato di insegnanti. L’analisi fattoriale ha evidenziato che gli insegnanti si esprimono sullo stare soli tenendo conto di alcuni fattori: • Valutazione delle capacità del bambino • Sensibilità e tendenza alla riflessione • Situazioni in cui un comportamento diventa problematico • Criticità del comportamento solitario frequente • Potenzialità di sviluppo del comportamento solitario • Modello pedagogico della socializzazione

  43. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli “Stare soli” in famiglia: che cosa pensano le madri? (colloqui in profondità) • Si osservano in famiglia comportamenti solitari? • La presenza dell’adulto • I giochi preferiti dai bambini • Le motivazioni (necessità, ritiro sociale, bisogno personale) • Percezioni e vissuti dell’adulto • La specificità del contesto familiare

  44. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli Poiché insegnanti e madri hanno mostrato posizioni opposte, è stata effettuata un’analisi dei due contesti: scuola e famiglia L’analisi è stata effettuata in modo qualitativo a partire dai dati già raccolti: • Interviste con insegnanti di S. I. (una ventina) • Questionari con insegnanti di S. I. (circa 200) • Colloqui con le madri I contesti sono stati esaminati rispetto a : • Modello culturale • Immagine di sé e dell’altro • Esperienza quotidiana

  45. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli LIVELLI DI ANALISI DEL CONTESTO (Pearce e Cronen, 1980) • Modello culturale: le concezioni pedagogiche e normative di riferimento, i valori accettati dall’individuo, gli obiettivi perseguibili, l’immagine relativa all’istituzione in cui si lavora. • Immagine di sé e dell’altro: la concezione che l’individuo, a partire da un determinato modello culturale, ha costruito di sé, della propria competenza, ruolo, (e degli altri). • Esperienza quotidiana: è l’episodio, o il comportamento, di cui si fa esperienza, da cui si costruiscono i livelli precedenti, ma che viene anche letto alla luce degli altri livelli.

  46. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL CONTESTO DELLA FAMIGLIA

  47. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL CONTESTO DELLA SCUOLA

  48. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli IL CONTESTO DELLA SCUOLA E DELLA FAMIGLIA Infine … attraverso un questionario proposto sia ad insegnanti sia a genitori si è indagato il significato dello “stare soli” sia a casa sia a scuola. Sia gli insegnanti sia i genitori vedono positivamente lo stare soli a casa e negativamente lo stare soli a scuola

  49. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli ESPERIENZE DI SOLITUDINE E STATI EMOTIVI ASSOCIATI: BAMBINI E GENITORI A CONFRONTO OBIETTIVI E IPOTESI DELLA RICERCA • indagare la rappresentazione che i bambini stessi e i loro genitori possiedono dello stare soli in un contesto sociale, sia familiare che di interazione tra pari; • rilevare quali stati emotivi tutti i soggetti attribuiscono alle diverse esperienze di solitudine; • valutare la loro capacità di discriminare e attribuire significati diversi alle varie esperienze; • indagare se esiste una correlazione tra le rappresentazioni possedute dai bambini e dai loro genitori.

  50. X Modulo: ritiro sociale e capacità di stare soli ESPERIENZE DI SOLITUDINE E STATI EMOTIVI ASSOCIATI: BAMBINI E GENITORI A CONFRONTO METODOLOGIA Soggetti: • 49 bambini (19 maschi e 30 femmine) di età compresa tra i 4 e 5 anni frequentanti la scuola materna statale di un capoluogo di provincia del Nord Italia. • 49 coppie di genitori, di età media di 35 (m) e 39 (p) anni, appartenenti al ceto socioculturale medio.

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