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Conferenza Stampa

Conferenza Stampa LE ATTIVITÀ DI TELERILEVAMENTO AEREO (DGR n. 416/2013) PER L’IDENTIFICAZIONE E LA MAPPATURA DI CRITICITÀ AMBIENTALI NELLA REGIONE CAMPANIA. 10 giugno 2014 - Sala Giunta della Regione Campania - via S. Lucia 81, Napoli - ore 11,00.

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  1. Conferenza Stampa LE ATTIVITÀ DI TELERILEVAMENTO AEREO (DGR n. 416/2013) PER L’IDENTIFICAZIONE E LA MAPPATURA DI CRITICITÀ AMBIENTALI NELLA REGIONE CAMPANIA 10 giugno 2014 - Sala Giunta della Regione Campania - via S. Lucia 81, Napoli - ore 11,00

  2. L’Accordo di Collaborazione DGR n. 416 del 27/09/2013 La Regione Campania (Assessorato Ambiente) ed il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera (Direzione Marittima della Campania), a seguito dell’approvazione da parte della Giunta Regionale della Delibera n. 416 del 27 settembre 2013, hanno sottoscritto in data 8 novembre 2013 un Accordo di Collaborazione per attività di Telerilevamento aereo sul territorio marino, costiero, litoraneo e fluviale della Campania. Obiettivo dell’Accordo tra le parti, già strutturato nel febbraio 2013 e successivamente perfezionato, è il potenziamento delle capacità di mappatura e monitoraggio di superfici territoriali prossime a elementi fluviali o lacustri, e superfici marine litorali, compresi gli specchi d’acqua in prossimità delle coste che possono presentare criticità ambientali derivate da illeciti ambientali (inquinamenti o sversamenti) o da condizioni di utilizzo e sfruttamento delle risorse in grado di deteriorare l’ecosistema marino e fluviale della regione. Le attività di mappatura e monitoraggio vengono condotte con l’utilizzo di sensoristica digitale per il Telerilevamento multi spettrale e termico, a bordo di un vettore aereo del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera (ATR 42-MP), in grado di acquisire immagini successivamente elaborate ed integrate nei sistemi informativi regionali.

  3. Aspetti tecnico operativi dell’Accordo di Collaborazione Ambiti territoriali di intervento a) ambito marino costiero: individuazione e mappatura di anomalie termiche, di fenomeni di eutrofizzazione provenienti da: apporti fluviali, da reti di canali utilizzati per finalità irrigue, da depuratori ed eventuali ulteriori scarichi presenti. b) ambito territoriale litoraneo: individuazione e mappatura di anomalie termiche e spettrali nelle sabbie costituenti spiagge, ambiti dunali e retrodunali e sui terreni agricoli prossimi alla linea di costa. c) ambito fluviale: individuazione e mappatura di anomalie termiche. In particolare, all’interno di tali ambiti sono ritenuti prioritarie le seguenti unità territoriali: · aste fluviali dei principali bacini idrografici (Volturno e Regi Lagni, Sarno e canali affluenti, Sele e principali dreni agricoli, etc.) · litorale del golfo di Gaeta; · litorale del golfo di Pozzuoli; · litorale del golfo di Napoli; · litorale del golfo di Salerno; · litorale del golfo di Sapri.

  4. Quadro delle missioni di volo (Ore di volo)

  5. Conclusioni (1) I risultati delle attività di telerilevamento aereo ambientale, acquisiti nel corso delle missioni di volo fino ad ora realizzate, rappresentano il primo step di osservazioni sul territorio regionale indagato. Tali risultati hanno evidenziato condizioni di anomalie termiche di tipo naturale ed antropico (attese) e di tipo indotto (non attese) quest’ultime presenti sia sulla superficie di suolo agrario sia sugli specchi d’acqua litoranei compresi nei piani di volo eseguiti e descritti. L’esatta natura delle anomalie (indotte) identificate viene necessariamente verificata a terra attraverso: analisi GIS con dati tematici di supporto (dati ambientali e territoriali, immagini satellitari ed aeromagnetiche, ortofoto, etc.), sopralluoghi e campionamenti terrestri e subacquei in grado di evidenziare le cause che generano le differenze di temperatura riscontrate, alcune molto evidenti ed inattese. L’attività ha complessivamente rilevato decine di anomalie termiche e spettrali, singole e/o associate la cui natura è in corso di verifica. Gli interventi conoscitivi diretti fino ad oggi realizzati hanno previsto la collaborazione e cooperazione tra Regione Campania, ARPA Campania e Vigili del Fuoco coadiuvati dal Nucleo Sommozzatori e dai Laboratori Mobili Ambientali messi a disposizione del Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

  6. Conclusioni (2) Le future attività di telerilevamento ambientale in Campania saranno focalizzate alla realizzazione di un sistema di monitoraggio aereo del territorio attraverso schemi di acquisizione multitemporale di immagini termiche (notturne) e multispettrali (diurne) su aree critiche del territorio regionale. Si intende inoltre potenziare le capacità informative nel payload a disposizione dei vettori aerei (ATR-42-MP, P-166, AW-139) attraverso l’impiego di strumenti da telerilevamento ambientale basati sulla rilevazione di informazioni elettromagnetiche, magnetiche e gamma. Tali strumentazioni risultano disponibili presso Enti ed Amministrazioni pubbliche ed il loro impiego congiunto con le piattaforme aeree della Guardia Costiera consentirà l’uso di tali risorse con un consistente abbattimento dei costi complessivi di intervento. L’attività di telerilevamento aereo ambientale realizzata dall’Accordo Regione Campania - Comando Generale delle Capitanerie di Porto rappresenta indubbiamente un concreto esempio di cooperazione e collaborazione tra Enti dello Stato ed Amministrazioni locali in grado di generare benefici ed esternalità nella gestione dei rischi ambientali e nel contrasto diretto agli abusi presenti sul territorio.

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