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CONVEGNO: “Come costruire “ALTRE STRADE”: la rete dei servizi informali

CONVEGNO: “Come costruire “ALTRE STRADE”: la rete dei servizi informali I° Forum internazionale sul contrasto del consumo di sostanze psicoattive ” 7 Giugno 2013, Pordenone

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CONVEGNO: “Come costruire “ALTRE STRADE”: la rete dei servizi informali

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Presentation Transcript


  1. CONVEGNO: “Come costruire “ALTRE STRADE”: la rete dei servizi informali I° Forum internazionale sul contrasto del consumo di sostanze psicoattive” 7 Giugno 2013, Pordenone “Da un’architettura dei servizi nomotetica ad un’architettura dei servizi generativa nel contrasto al consumo di sostanze psicoattive illegali” Relatore: Gian Piero Turchi

  2. ETIMOLOGIA DI TOSSICOMANIA, TOSSICODIPENDENZA, TOSSICOFILIA (1) -Tòssico: Latino: toxicu “veleno” dal greco Toxikon. L’uso aggettivale è piuttosto tardo e può dipendere dall’aggettivo francese Toxique(dal 1584), che per primo ha anche introdottotoxicitè , toxicologie, toxicologue, toxicomane, toxicomanie ,toxine. -Tossicomania: tendenza morbosa ad assumere sostanze più o meno tossiche” (1942). -Tossicofilo: chi fa uso abituale di psicofarmaci per il loro effetto stupefacente.

  3. ETIMOLOGIA DI TOSSICOMANIA, TOSSICODIPENDENZA, TOSSICOFILIA (2) -Tossicodipendente: persona che ha sviluppato assuefazione a una droga o ad altra sostanza tossica. - Dipendere: “trarre origine, essere causato”(1304-08); “essere sottoposto all’autorità, al potere altrui” (1540), “essere retto, detto di caso o di complemento”(1589).

  4. Definizioni dell’OMS: Tossicodipendenza Anni ‘50: uno stato di intossicazione periodica o cronica, prodotta dalle ripetute assunzioni di una sostanza naturale o sintetica, caratterizzata da: - un desiderio o bisogno compulsivo di continuare ad assumere la sostanza e di procurarsela con ogni mezzo; • una tendenza ad aumentare la dose (detta assuefazione o tolleranza); • una dipendenza psichica e, di solito, fisica dagli effetti della sostanza. 1964: stato di dipendenza psichica o fisica o psicofisica che si sviluppa in una persona che periodicamente o continuamente assume una data droga 1969: "uno stato, psichico e talvolta anche fisico, derivante dall'interazione tra un organismo vivente e una droga, caratterizzato da risposte comportamentali e da altre risposte, che sempre comprendono una compulsione ad assumere tale droga in modo continuo o periodico (dipendenza psicologica) allo scopo di sperimentare i suoi effetti fisici e, talvolta, per evitare il malessere dovuto alla sua assenza (dipendenza fisica e sindrome da astinenza). La tolleranza può essere o non essere presente. Una persona può essere dipendente da una o più droghe".

  5. PRIME FORMULAZIONI DELLA “DIPENDENZA PATOLOGICA” (1) 1793 Benjamin Rush  prima formulazione di dipendenza come “malattia” 1804 Thomas Trotter bere sregolato come “malattia”. Descrive i fenomeni della tolleranza, il tremore come sintomo dell’astinenza, la ricerca del bere come necessaria a prevenire la crisi d’astinenza, l’associazione con l’ansia e la depressione. 1838Samuel B. Woodward  saggi sull’abuso di alcol. Vent’anni dopo apriva il primo “Ospedale per la cura dell’intemperanza” 1838 Etienne Dominique Esquirolipotizza che l’ubriachezza cronica fosse sintomo di monomania.

  6. PRIME FORMULAZIONI DELLA “DIPENDENZA PATOLOGICA” (2) 1819: dipsomania periodica avanzata nel 1819 dal medico tedesco Carl von BruhlCramer: «anormale, irresistibile e radicale bisogno di alcol». La medicina ottocentesca 1851: Magnus Huss introduce il termine alcolismo dipendenza come malattia. 1877 Eward Levinstein descrive per la prima volta la dipendenza da oppiacei. Continua però a rappresentare la dipendenza come eccesso La prima formulazione integralmente fisiologica dell’eziologia della dipendenza viene formulata negli anni ’60 da Marie Nyswander e Vincent Dole sulla base dell’esperienza del trattamento degli eroinomani con metadone.

  7. Il DSM-IV: definisce la dipendenza come un pattern maladattattivo di uso di sostanze che porta ad un deterioramento clinicamente significativo o angoscia, che si manifesta con tre (o più) delle situazioni seguenti che si manifestano in ogni momento nello stesso periodo di 12 mesi. 1. Tolleranza. 2. Astinenza. 3. La sostanza è presa in quantità maggiori o per un periodo di tempo più lungo di quanto si intendesse. 4. C’è un desiderio persistente o tentativi infruttuosi di smettere o controllare l’uso della sostanza. 5. Una grande quantità di tempo è passato in attività necessarie ad ottenere la sostanza, usare la sostanza o recuperare dai suoi effetti. 6. Importanti attività sociali, occupazionali o ricreazionali vengono interrotte o ridotte a causa dell’uso della sostanza. 7. L’uso della sostanza è continuato nonostante la conoscenza di avere un persistente o ricorrente problema fisico o psicologico.

  8. Il concetto di addiction. DSM-IV e ICD-10 non definiscono esplicitamente il concetto di addiction. Il termine addiction indica uno stato comportamentale di abuso di sostanze caratterizzato da un coinvolgimento assoluto nell’impiego di una sostanza (uso compulsivo), nell’assicurarsi l’approvvigionamento della sostanza, e da un'alta tendenza alla ricaduta dopo la sua interruzione. Diversamente, per dipendenza si intende lo stato fisiologico di neuro-adattamento prodotto dalla ripetuta somministrazione della sostanza, che necessita di continue somministrazioni per prevenire l’insorgenza di una sindrome d’astinenza.

  9. Concezione Nomotetica di Salute - 1948 Costituzione dell’OMS - 1978 Dichiarazione Alma-Ata - 1986 Carta di Ottawa SANITA' SALUTE

  10. Concezione Dialogica della Salute Matrice Collettiva SALUTE SANITA' Io narrante Esperto

  11. ARCHITETTURA DI SERVIZI [AdS] la connessione, ovvero la rete che si innesca fra operatori di un servizio e utenti e fra questi e i servizi, secondo precise linee strategiche nonché metodologiche che nascono e sono l’emanazione di un preciso modello operativo.

  12. Paradigmi Meccanicistici Paradigmi Interazionistici MODELLOMEDICO MODELLO DIALOGICO Ente Patologie Causa Legami di tipo empirico-fattuale Guarigione Processidialogici ProduzioniDiscorsive CarrieraBiografica CoerenzaCarrieraBiografica Cambiamento

  13. GRIGLIA DI ANALISI Architetture dei Servizi La proposta di architettura di servizi secondo un modello centrato sul cambiamento -

  14. GRIGLIA DI ANALISI Architettura dei Servizi La proposta di architettura di servizi secondo un modello centrato sul cambiamento -

  15. GRIGLIA DI ANALISI Architettura dei Servizi

  16. GRIGLIA DI ANALISI Architettura dei Servizi

  17. GRIGLIA DI ANALISI Architettura dei Servizi

  18. GRIGLIA DI ANALISI Architettura dei Servizi

  19. GRIGLIA DI ANALISI Architettura dei Servizi

  20. GRIGLIA DI ANALISI Architettura dei Servizi

  21. SNODI CHIAVE CHE DISTINGUONO LE DUE ADS • AdS Modello Medico • sapere tecnico specialistico • esperto: professionista • salute ridotta a sanità • comunità: portatrice di malattia NOMOTETICO VS GENERATIVO NOMOTETI:coloro che nell’antica Grecia erano particolari magistrati preposti a vigilare sopra le leggi, ed eventualmente a modificarle AdS NOMOTETICA • AdS Modello Dialogico • sapere aspecialistico • esperto: chi interviene / chi è oggetto dell’intervento • salute generata dalla comunità GENERARE: Prodursi, nascere, formarsi AdS GENERATIVA

  22. Snodi dialogici e interazioni Sanità/ Singolo Salute/ Comunità . . Carriera biografica Biografia . . . . . . Le interazioni e gli snodi dialogici si comprimono . . .:Snodo dialogico ___: Interazione Le interazioni e gli snodi dialogici si espandono

  23. ADOZIONE DELLE AdS: RICADUTE E SCENARI ANTICIPABILI AdS NOMOTETICA AdS GENERATIVA INCREMENTO DELL’EFFICACIA ED INCREMENTO DELL'EFFICIENZA NELLA GESTIONE ABBATTIMENTO DEI COSTI ED INCREMENTO DEI BENEFICI

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