1 / 18

Sulfamidici “magici proiettili” per la vita

Sulfamidici “magici proiettili” per la vita. 5^B LICEO SCIENZE SOCIALI TRADIZIONALE 5^A E 5^D LICEO SCIENZE SOCIALI BIOMEDICO. SOSTANZA STUDIATA.

marcin
Télécharger la présentation

Sulfamidici “magici proiettili” per la vita

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Sulfamidici “magici proiettili” per la vita 5^B LICEO SCIENZE SOCIALI TRADIZIONALE 5^A E 5^D LICEO SCIENZE SOCIALI BIOMEDICO

  2. SOSTANZA STUDIATA I Sulfamidici sono stati i primi chemioterapici efficaci ad essere utilizzati sistematicamente per la profilassi e la cura delle infezioni batteriche nell’uomo La sulfanilamide, primo sulfamidico identificato, nasce dall’osservazione che il colorante Prontosil rubrum (sulfacrisoidina) diventava attivo solo dopo riduzione metabolica.

  3. FORMULE

  4. La moderna chemioterapia, ovvero l’impiego della chimica nella cura delle malattie, nasce all’inizio del 1900 con Ehrlich in Germania che ricerca “magici proiettili” capaci di combattere chimicamente i microrganismi patogeni senza danneggiare le cellule dell’organismo malato. Gerhard Domagk, mosso dalla stessa convinzione, passò in rassegna in modo sistematico i coloranti azoici, alla ricerca di una molecola antibatterica. Nel 1932 viene brevettato il Prontosil SCOPERTA E NOTIZIE STORICHE

  5. PAUL EHRLICH SALVARSAN GERHARD DOMAGK PRONTOSIL BOVET E NITTI PRONTOSIL NEL CORPO SULFANILAMIDE D.D. WOODS e FIELDS PABA ANATGONISTA SULFANILAMIDE ALEXANDER FLEMING PENICILLINA

  6. Decise di usare un colorante per curare sua figlia, gravemente malata a causa di un’infezione streptococcica contratta con una semplice puntura di spillo. Aveva sperimentato il Prontosil rosso nei laboratori della IG Farben e, benchè non avesse manifestato alcuna attività contro batteri allevati in colture da laboratorio, inibì la crescita di streptococchi in topi da laboratorio. Somministrò alla figlia una dose orale del colorante. Gerhard Domagk 1895 - 1964 GUARIGIONE RAPIDA E COMPLETA Nel 1939 Domagk ottenne il premio Nobel per la Medicina e la fisiologia, ma il governo nazista gli proibì di accettarlo; lo ricevette nel 1947

  7. Nel 1935 un gruppo di ricercatori guidati da Bovet mise in evidenza che l’attività antibatterica dei sulfamidici, inattivi nelle prove in vitro, era dovuta esclusivamente alla porzione sulfanilamidica, messa in libertà nell’organismo da enzimi riducenti.

  8. Bovet, Tréfouël e Nitti dimostrarono che l'azione antibatterica del preparato descritto da Domagk era opera della sola frazione sulfamidica della molecola Prontosil. Daniel Bovet Federico Nitti Jacques Tréfouël

  9. MECCANISMO D’AZIONE • •Il sulfamidico agisce, nei batteri, come antimetabolita sostituendosi all’acidopara-aminobenzoico (PABA), uno dei costituenti dell’acido folico, bloccandone la sintesi. • •L'acido folico è necessario per la sintesi degli acidi nucleici (DNA ed RNA) e quindi per la crescita e la moltiplicazione delle cellule. • •La sulfanilamide è attiva contro i batteri che sono in grado di sintetizzare acido folico, ma non contro gli organismi superiori, che devono procurarselo con la dieta.

  10. MECCANISMO D’AZIONE DIIDROPTERINA DIFOSFATO PABA DIIDRO PTEROATO SINTETASI (DHPS) SULFAMIDICI ACIDO DIIDROPTEROICO ACIDO DIIDROFOLICO DIIDROFOLATO REDUTTASI ACIDO TETRAIDROFOLICO

  11. USI I sulfamidici hanno un’azione antimicrobica ad ampio spettro, essendo attivi sia contro batteri gram-positivi che gram-negativi. In generale esplicano solo un’azione batteriostatica. Tra i microorganismi suscettibili all’azione dei sulfamidici troviamo: Microorganismi sensibili ai sulfamidici • Streptococchi • Pneumococchi • Stafilococchi • Meningococchi • Nocardia asteroides • Shigelle • Escherichia coli • Brucella • Haemophylus influenzae

  12. EFFETTIINDESIDERATI • I sulfamidici possono indurre diversi effetti collaterali dovuti in parte a fenomeni allergici ed in parte a tossicità diretta. • Tra i più comuni effetti collaterali troviamo: • Febbre, eruzioni cutanee, fotosensibilità, orticaria, nausea, vomito, epatiti, disturbi ematici, disturbi delle vie urinarie (cristalluria a causa della precipitazione a livello renale dei cristalli di sulfamidico). • Da ricordare la sindrome di Stevens -Johnson che consiste in una grave forma di eritema essudativo .

  13. SINTESI ODIERNA Si sono ottenuti derivati della sulfanilamide con aumentato spettro antimicrobico e migliore rapporto terapeutico, e con diminuiti effetti collaterali. Associazione con altri farmaci I sulfamidici vengono associati ad altri chemioterapici al fine di potenziare l’efficacia ed allargare lo spettro d’azione: ha avuto grande successo l’associazione tra sulfamidici e Trimetoprim (Bactrim). I due farmaci agiscono in due punti sequenziali nella sintesi dell’acido folico. Oggi i sulfamidici in molti casi vengono sostituiti dagli antibiotici, anche se per il loro basso costo, alta efficacia intrinseca e bassa tossicitàessi sono ancora molto validi. Sebbene l'introduzione degli antibiotici abbia diminuito l’importanza dei sulfamidici, da alcuni anni si è riscontrato un crescente interesse verso la loro utilizzazione a causa dell’insorgenza di fenomeni di resistenza manifestati da numerosi antibiotici

  14. MECCANISMO D’AZIONE DIIDROPTERINA DIFOSFATO PABA DIIDRO PTEROATO SINTETASI (DHPS) SULFAMIDICI ACIDO DIIDROPTEROICO ACIDO DIIDROFOLICO DIIDROFOLATO REDUTTASI TRIMETOPRIM ACIDO TETRAIDROFOLICO

  15. La scoperta dei sulfamidici Le vite salvate

  16. I chimici del primo novecento, alla ricerca di molecole farmacologicamente attive, erano guidati solo dal proprio intuito e da una ricerca sistematica fatta di preparazione e sperimentazione di migliaia di composti diversi. EVOLUZIONE DELLA RICERCA Oggi la ricerca di molecole che possano interferire con il metabolismo del microrganismo è effettuata in maniera razionale – drug design - sulla base della conoscenza della struttura e della reattività molecolare. DHPS

  17. Conclusioni • La chimica opera sul mondo molecolare • Una visione del mondo molecolare è propria della chimica • La chimica non è 'proprietà' dei chimici • La medicina moderna è stata progressivamente 'molecolarizzata' • Chimici e medici hanno interagito in tutta la storia della scienza contemporanea con grandi risultati

  18. … La storia continua … FONTI • • Meyers, Jawetz, Goldfien “Farmacologia Medica” Piccin Editore Padova • • Alfredo Chistoni “Farmacologia - Tossicologia - Farmacognosia ” Fratelli Lega Editori Faenza

More Related