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“ Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti ”

“ Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti ”. “La Convenzioni di Parigi sulla proibizione delle Armi Chimiche e la legislazione nazionale ”. Col. Antonello MASSARO. Direttore del Centro Tecnico Logistico Interforze NBC. Roma, 21 febbraio 2012.

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“ Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti ”

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Presentation Transcript


  1. “ Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti ” “La Convenzioni di Parigi sulla proibizione delle Armi Chimiche e la legislazione nazionale ” Col. Antonello MASSARO Direttore del Centro Tecnico Logistico Interforze NBC Roma, 21 febbraio 2012

  2. Centro Tecnico Logistico Interforze NBC AGENDA • Cenni storici • La Convenzione di Parigi del 1993 • La legislazione nazionale Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  3. CENNI STORICI SULLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI Le armi chimiche sono state in passato considerate strumenti di guerra poco civili o addirittura barbari. Già nel 1675 Francia e Germania condannarono l’uso di proietti avvelenati in battaglia. Prima della guerra mondiale del 14-18 furono diversi i tentativi di controllare la diffusione di queste armi; la maggior parte di essi risulto però inefficace, come dimostrarono gli eventi. Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  4. ESITI 29 aprile 1916. Caduti italiani gasati sul Monte s. Michele. Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  5. CENNI STORICI SULLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI I° DOPOGUERRA Il protocollo di Ginevra Lo scopo di questo protocollo, cui aderì quasi tutta la comunità internazionale, era quello di porre un argine al commercio internazionale di armi convenzionali. Esso invocava altresì la “proibizione di gas asfissianti, tossici o similari, nonché di tecniche di guerra batteriologiche”. Non venivano però posti vincoli allo “sviluppo, produzione e immagazzinamento in veri e propri arsenali chimici e biologici. Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  6. ESITI Tutti gli eserciti che combatterono durante la II Guerra Mondiale, seppur non impiegandole, portarono comunque al seguito vasti arsenali di armi chimiche Porto di Bari 2 dicembre 1943: Affondamento della USS John Harvey carica di armi chimiche Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  7. LA CONVENZIONE DI PARIGI Grazie al clima di reciproca fiducia instauratosi nel corso degli anni 80 e consolidatosi con la caduta del muro di Berlino, il mutato atteggiamento degli USA e della Russia rese possibile l’inizio di serie discussioni sulla possibilità di trovare finalmente un accordo sul bando delle armi chimiche. Il 13 gennaio del 1993 viene fatta a Parigi la Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione La Convenzione entra in vigore Il 29 aprile 1997, sei mesi dopo che la sessantacinquesima nazione aveva inviato il proprio “strumento di ratifica” al segretariato Generale dell’ONU, (ad oggi sono 188 gli stati che aderiscono alla Convenzione. Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  8. LA CONVENZIONE DI PARIGI • Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione. • Obblighi Generali • Nessuno Stato Parte non dovrà mai, in qualunque circostanza: • sviluppare, produrre, o diversamente acquisire, immagazzinare o trasferire, direttamente o indirettamente, armi chimiche a chiunque; • fare uso di armi chimiche e intraprendere qualsiasi preparativo militare per l’uso di armi chimiche. • Ciascuno stato parte si impegna: • a distruggere le armi chimiche di sua proprietà, sul proprio territorio, o quelle abbandonate sul territorio di un altro Stato Parte; • a distruggere qualunque impianto di produzione di armi chimiche; • a non impiegare agenti chimici di ordine pubblico come strumento di guerra. Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti” MASTER “ Protezione da eventi CBRN”

  9. LA CONVENZIONE DI PARIGI • Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione. • Dichiarazioni • Ciascuno Stato Parte sottoporrà all’Organizzazione dichiarazioni circa il possesso di armi chimiche contenenti dati su: • quantità, tipologia ed ubicazione delle armi chimiche possedute; • presenza di armi chimiche sul proprio territorio appartenenti ad altri • Stati parte; • eventuali trasferimenti da e per altri Stati di armi chimiche (dal 1946); • presenza di impianti destinati alla produzione di armi chimiche • Fornirà un piano generale per la distruzione delle armi chimiche possedute e dei relativi impianti di produzione. Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  10. LA CONVENZIONE DI PARIGI Quale organo di controllo degli obblighi posti dalla Convenzione viene creato l’OPCW “Organization for the Prohibition of the ChemicalWeapons” Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  11. LA CONVENZIONE DI PARIGI Organizationfor the ProhibitionofChemicalWeapons Struttura e CompitiLa Convenzione prevede che l'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC) assicuri l'attuazione della Convenzione, fornisca assistenza e protezione a tutti gli Stati Parte vittime di minacce o aggressioni con armi chimiche e promuova la cooperazione internazionale per lo sviluppo della chimica a fini pacifici. Per il raggiungimento di tali scopi, l'OPAC dispone di una struttura basata su:- la Conferenza degli Stati Parte (188 stati - organo decisionale); - il Consiglio Esecutivo (41 stati- organo decisionale); - il Segretariato Tecnico (organo esecutivo);- gli Organi Sussidiari (Comitato Politico, Comitato per la Confidenzialità, Comitato Scientifico e Comitato per le questioni amministrative e finanziarie). Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  12. LA CONVENZIONE DI PARIGI Ispezione dell’OPCW presso il sito di Civitavecchia.

  13. LA CONVENZIONE DI PARIGI Ispezione dell’OPCW presso il sito di Civitavecchia.

  14. LA CONVENZIONE DI PARIGI La legislazione applicativa in ambito nazionale Con la Legge 496 del 18 novembre 1995, successivamente modificata con la Legge 93 del 4 aprile 1997, l’Italia ratifica e rende esecutiva la Convenzione divenendone il 45°paese firmatario. Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  15. LA CONVENZIONE DI PARIGI La legislazione applicativa in ambito nazionale DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 LUGLIO 1997, n. 289 Adempimenti di competenza del Ministero della Difesa Il Ministero della difesa comunica al Ministero degli Affari Esteri i dati e le informazioni relative alle armi chimiche obsolete e/o abbandonate già raccolte nel centro di stoccaggio in attesa di distruzione e a tutte le armi chimiche obsolete rinvenute in aree sotto il suo diretto controllo. Comunica altresì i dati relativi ai composti chimici di tabella I detenuti per le attività non proibite dalla convenzione e, in particolare, per l'addestramento delle squadre di difesa nucleare, biologica, chimica (NBC) e per le esigenze di collaudo e sperimentazione dei materiali per la difesa NBC. Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  16. LA CONVENZIONE DI PARIGI La legislazione applicativa in ambito nazionale DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 LUGLIO 1997, n. 289 • Inoltre il Ministero della difesa, attraverso lo Stabilimento Militare dei materiali per la difesa NBC (ora CeTLi NBC): • provvede al recupero, immagazzinaggio e distruzione delle armi chimiche menzionate al comma 1, secondo le procedure, le modalità e le scadenze previste nelle disposizioni della convenzione e del citato annesso; • b. fornisce su richiesta delle autorità competenti e nell'ambito della propria competenza, concorso alla identificazione, al recupero, all'immagazzinamento e alla distruzione delle armi chimiche, incluse quelle obsolete e abbandonate, rinvenute sul territorio nazionale. Convegno “Armi Chimiche: un eredità ancora pericolosa, mappatura, monitoraggio e bonifica dei siti”

  17. Flusso delle attività Rinvenimento e primo intervento del rgt genio competente Notifica al FOD di competenza Richiesta d’intervento del CeTLI NBC Proietto di piccolo calibro con spoletta (fino a 105 mm) Proietto di Medio - Grosso calibro con spoletta (da 105 mm in poi) Brillamento e bonifica dell’eventuale contenuto chimico Proietto senza spoletta (di qualsiasi calibro) Brillamento e bonifica dell’eventuale contenuto chimico Demilitarizzazione del proietto con gli impianti automatizzati e neutralizzazione dell’aggressivo chimico EOR (ExplosiveOrdanceReconnaissance) Verifica sito di brillamento Assistenza 118 Trasporto al CeTLI NBC Indagini non distruttive Riunione di coordinamento c/o prefettura competente: Scelta del sito, trasporto, sicurezza, area sgombero, assistenza 118, assistenza VVFF, NOTAM, esigenze di materiali o lavori per la predisposizione del sito prescelto

  18. Centro Tecnico Logistico Interforze NBC INTERVENTI DI BONIFICA SUL TERRITORIO NAZIONALE (dati aggiornati al 31 dicembre 2011) Numero di interventi Anno

  19. Recipiente interno per aggressivi chimici di guerra Ordigni bellici a caricament chimico recuperati a Brentonico

  20. Ordigni bellici a caricamento chimico recuperati a Codroipo

  21. Intervento di recupero di vecchie armi chimiche Spilimbergo

  22. Intervento di recupero di vecchie armi chimiche Spilimbergo

  23. Intervento di recupero di vecchie armi chimiche Spilimbergo BONIFICA FINALE DEL TERRENO

  24. Intervento di recupero di vecchie armi chimiche Porto di Monfalcone Gli interventi sul munizionamento affondato vengono svolti in collaborazione con i nuclei SDAI della Marina

  25. Ordigni a caricamento chimico affondati nei fondali del Porto di Monfalcone

  26. Ordigni recuperati sul fondale del Porto di Monfalcone

  27. Intervento di recupero di adamsite a Cimabanche

  28. Trasporto a valle dei contenitori ermetici riempiti con l’adamsite È fondamentale il concorso ed il coordinamento tra gli organi interessati alle operazioni di bonifica

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