1 / 16

Martin Heidegger

Martin Heidegger. Storia della filosofia contemporanea. Martin Heidegger (1889-1976). Essere e tempo , 1927 L’analisi dell’esistenza umana (analitica esistenziale) è il presupposto per la delineazione di una nuova ontologia L’uomo è l’unico ente che si pone il problema dell’essere

marja
Télécharger la présentation

Martin Heidegger

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Martin Heidegger Storia della filosofia contemporanea

  2. Martin Heidegger (1889-1976) • Essere e tempo, 1927 • L’analisi dell’esistenza umana (analitica esistenziale) è il presupposto per la delineazione di una nuova ontologia • L’uomo è l’unico ente che si pone il problema dell’essere • L’esistenza è “il modo di essere” dell’uomo (cioè dell’Esser-ci) • L’Esser-ci ha la possibilità di rapportarsi all’essere, nonché di comprendere l’essere • L’ Esser-ci si fa in base alle sue scelte e alla sue decisioni (non è un ente precostituito)

  3. L’Esser-ci come progetto gettato • L’esistenza: “modo di essere” dell’Esser-ci • La “semplice-presenza”: “modo di essere” delle cose, degli enti • L’Esser-ci è trascendenza • L’Esser-ci è progetto • L’Esser-ci è gettato in una situazione, in un “ci” • H.-G. Gadamer: orizzonte

  4. Categorie ed esistenziali • Dimensione concreta dell’esistenza • ontica, esistentiva • Dimensione filosofica dell’esistenza • ontologica, esistenziale • Categorie: caratteristiche più generali delle cose • Aristotele: sostanza e accidenti • Esistenziali: strutture di fondo dell’Esser-ci

  5. Il metodo fenomenologico • La fenomenologia come metodo (Husserl) • ritornare alle cose stesse • lasciare che le cose si manifestino di per se stesse per come sono in loro stesse • sospensione del giudizio (epoché) • La verità del discorso fenomenologico • vero = non-nascosto • L’Esser-ci nella sua quotidianità e medietà

  6. L’essere-nel mondo • L’Esser-ci come “essere-nel-mondo” • coimplicanza di uomo e mondo (contro Cartesio) • L’uomo costituisce la realtà secondo un totalità di significati facenti capo a lui stesso • L’uomo progetta la realtà come un insieme di strumenti utilizzabili • rapporto pratico e rapporto teoretico • le cose come utilizzabili, come strumenti d’azione

  7. Il prendersi-cura delle cose • La visione ambientale preveggente • le cose (gli strumenti) si richiamano a vicenda in virtù di una serie (più o meno lunga e complessa) di rimandi o rinvii • Il mondo come totalità di rimandi e significati facenti capo all’uomo • Il rapporto con le cose è un “prendersi-cura delle cose”

  8. L’ essere-con-gli-altri • L’Esser-ci è “essere-con-gli-altri” (“con-essere”) • Due modi di “essere-con-gli-altri”: • l’aver cura degli altri come “essere-insieme” • sottrarre agli altri le loro cure (e preoccupazioni) • l’aver cura degli altri come “coesistere” • aiutare gli altri ad assumersi le loro cure (e preoccupazioni)

  9. Comprensione del mondo e situazione emotiva • Coimplicanza di comprensione del mondo e situazione emotiva • La situazione emotiva (struttura ontologico-esistenziale) • Lo stato d’animo (condizione ontico-esistentiva): modo di declinarsi della “situazione emotiva” • La comprensione del mondo come progetto • La situazione emotiva come esperienza della gettatezza

  10. Autenticità e inautenticità • L’uomo può comprendersi: • a partire da se stesso • esistenza autentica (eigentlich = proprio): vivere in base alle “proprie” scelte • a partire dal mondo (dagli altri uomini): • esistenza inautentica (un-eigentlich = non-proprio): vivere in base alle scelte altrui • esistenza anonima: vivere sotto il dominio del “si”, dell’opinione pubblica • esistenza deietta: priva di personalità e originalità

  11. Chiacchiera, curiosità, equivoco • Chiacchiera • ciò che conta è che qualcosa venga detto, ripetuto, diffuso, così da risultare ovvio • le cose stanno in un certo modo solo perché così “si dice” • Curiosità • incapacità di soffermarsi a riflettere su qualcosa • Irrequieta e continua ricerca di distrazioni e di novità • Equivoco • tutto sembra genuinamente compreso, afferrato ed espresso, ma in realtà non lo è • Inautenticità: descrizione o valutazione?

  12. L’essere-per-la-morte • L’Esser-ci è “essere-per-la-morte” • è già sempre in rapporto alla sua “fine” (quale sua possibilità estrema) • L’angoscia della morte • possibilità che riguarda gli altri • possibilità che sopraggiungerà in un futuro non meglio precisato • La rimozione della morte nella deiezione

  13. La cura (la preoccupazione) • La cura: struttura fondamentale dell’esistenza, che riassume in sé la totalità degli esistenziali • L’uomo è cura • non è prefissato o predeterminato • è un poter-essere, cheprogetta le sue possibilità • si prende cura delle cose e ha cura degli altri • comprende e interpreta il mondo • è chiamato a scegliere tra deiezione e autenticità • è strutturalmente in rapporto con la sua possibilità estrema (la morte)

  14. La temporalità dell’esistenza • Futuro (progetto) • l’uomo progetta il futuro (e quindi “è avanti-a-sé”) • Passato (gettatezza) • l’uomo si ritrova gettato in una situazione data (e quindi “è già-in”) • Presente (deiezione) • l’uomo è deietto e sperduto nel mondo (e quindi “è presso”) • L’Esser-ci è temporalità • il tempo quindi non si aggiunge all’esistenza, cioè all’essere dell’uomo, dall’esterno

  15. L’anticipazione della morte • L’anticipazione della morte • l’attimo: dalla deiezione all’autenticità • possibilità più propria • al momento della morte, nessuno può prendere il mio posto • possibilità più irrelata • al momento della morte, io resto irrimediabilmente solo • possibilità più insuperabile • è l’ultima possibilità • possibilità più certa: mors certa • possibilità più indeterminata: hora incerta

  16. La voce della coscienza • La voce della coscienza • non è la voce di Dio (come nella teologia cristiana) • non è il comando imperativo di una legge morale insita nella ragione e valida universalmente (come in Kant) • non è il portato psichico dell’introiezione di norme sociali imposte con violenza all’individuo (come in Nietzsche e Freud) • è la voce dell’Esser-ci che chiama lo stesso Esser-ci al suo più proprio se-stesso, cioè ad affrancarsi dal dominio del “si” e a scegliersi autenticamente

More Related