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Il ruolo del CNIPA nello sviluppo tecnologico della Giustizia

Il ruolo del CNIPA nello sviluppo tecnologico della Giustizia. Floretta Rolleri Componente del CNIPA e.mail: rolleri@cnipa.it. Linee strategiche.

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Il ruolo del CNIPA nello sviluppo tecnologico della Giustizia

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  1. Il ruolo del CNIPA nello sviluppo tecnologico della Giustizia Floretta Rolleri Componente del CNIPA e.mail: rolleri@cnipa.it

  2. Linee strategiche • Il Ministro per le riforme e le innovazioni a gennaio 2007 ha indicato le linee strategiche nel documento “Verso il sistema nazionale di e-government – Linee strategiche”. • Il documento: • analizza le principali cause che frenano lo sviluppo della P.A. italiana, • introduce un nuovo paradigma per progettare interventi di innovazione della P.A., la “semplificazione digitale”, • individua un insieme integrato di obiettivi strategici il cui conseguimento può aumentare significativamente la qualità della P.A. e i benefici che questa apporta al sistema Italia.

  3. Lo stato dell’arte per le PAC • L’ICT della P.A.C. è caratterizzato da “grandi numeri”. Per numero di addetti e risorse tecniche utilizzate la P.A.C. è la più grande azienda italiana del settore ICT. Dalle prime elaborazioni relative al 2006 risultano complessivamente: • oltre 1.000 “Ced” della P.A.C sull’intero territorio nazionale, con 50 mainframe e quasi 20.000 server, • 12,7 milioni di FPe di SW, • 72% delle amministrazioni utilizzano Open Source (65% nel 2005), • 630.106 caselle di posta attivate per i dipendenti, • 552.000 postazioni di lavoro (PC desktop e portatili), • 458.780 GB di basi di dati, • quasi 26.000 addetti ICT, • 2,14 miliardi di euro di spesa annua stimata per l’ICT.

  4. La visione dall’esterno • Non sempre, però, cittadini ed imprese hanno una adeguata percezione di questo sforzo, anche economico”: • l’informatizzazione dei procedimenti amministrativi e dei servizi in rete è avvenuta “a macchia di leopardo” (sia all’interno delle P.A.C. che soprattutto sul territorio), • situazioni di eccellenza si alternano a casi di “digital divide” (sul territorio, solo il 32% dei comuni ha accesso alla banda larga), • le tecnologie più diffuse sono ancora quelle di base (email, nucleo base del protocollo, siti web…), • i servizi in rete della P.A. sono utilizzati ancora in modo insufficiente da cittadini ed imprese.

  5. Alcuni esempi • Troppe risorse sono concentrate nello sviluppo del front office (siti web), senza reingegnerizzare i processi di back office. • Convivono ancora flussi cartacei aggiuntivi a quelli informatizzati. • L’interoperabilità e la cooperazione tra P.A. è ancora all’inizio. • Non è ancora sviluppata a sufficienza la multicanalità. • Persistono barriere tecnologiche all’accessibilità dei servizi in rete. • Occorre elevare il livello di alfabetizzazione informatica dei cittadini.

  6. La strategia di e-gov • Per superare gli ostacoli al pieno sviluppo dell’e-government in Italia, si chiede alle P.A. di adoperare in modo congiunto le leve dell’innovazione: • adottando un approccio sistemico per conseguire gli obiettivi strategici definiti, • integrando e coordinando in opportuni piani d’azione interventi di natura organizzativa, normativa, culturale e tecnologica, • valorizzando il capitale umano attraverso la crescita professionale e la misurazione e valutazione dei risultati.

  7. La strategia di e-gov • Il nuovo e-government richiede di adottare un nuovo paradigma, la semplificazione digitale. Vuol dire: • superare la frattura tra innovazione tecnologica e innovazione amministrativa: non “informatizzare” i processi esistenti, ma reinventarli tenendo conto dell’ICT, • offrire un controllo più trasparente sui flussi di spesa della P.A. (controllo di gestione e misura dell’efficienza e efficacia dell’azione amministrativa), • attuare la governance cooperativa, che prevede la interoperabilità tra P.A., per la condivisione degli archivi e delle informazioni, secondo il principio dell’unitarietà della P.A. in rapporto agli utenti, (segue…)

  8. La strategia di e-gov • integrare e coordinare le iniziative della P.A. centrale, delle regioni e degli enti locali, a livello settoriale ed intersettoriale, • usare la tecnologia ICT per sviluppare forme mature di cittadinanza digitale (e-democracy), • dare sostegno all’innovazione e allo sviluppo del Paese, utilizzando la forza di committente della P.A., in particolare a favore del settore ICT, • integrare l’innovazione amministrativa italiana nelle strategie europee.

  9. Le strutture organizzative per l’innovazione • Nella Pubblica Amministrazione è necessario che il processo di innovazione sia governato come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale. • Vanno potenziati i “centri di competenza” di cui all’art. 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale. • Vanno definiti i rapporti tra i RSI di cui all’art. 10 del d.lgs. 39/93, e i “responsabili delle funzioni di cui all’art.17” quali componenti di diritto della Conferenza permanente per l’innovazione tecnologica.

  10. Le indicazioni strategiche del CNIPA Costituiscono il riferimento diretto per la compilazione del Piano Triennale (art. 9 d. lgs. 39/1993) redatto sulla base delle “bozze” che le PAC devono trasmettere al CNIPA. Le indicazioni fornite dalle linee servono anche alle P.A.L., nella prospettiva di aumentare il livello di integrazione e coordinamento tra le iniziative della P.A. sull’intero territorio nazionale.

  11. Gli obiettivi della strategia di e-gov

  12. Le linee d’azione ICT Le indicazioni strategiche 2008-2010 del CNIPA riprendono gli obiettivi di e-government indicati dal Ministro Nicolais. Individuano 10 principali “linee d’azione ICT” che le P.A.C. devono perseguire per raggiungere gli obiettivi. L’attuazione di queste linee d’azione ICT è supportata dal CNIPA attraverso progetti ed iniziative specifiche.

  13. Le linee d’azione ICT

  14. Valenza del Piano Triennale • Il Piano triennale per l’informatica costituisce il documento preliminare principale per la predisposizione dei provvedimenti di finanza pubblica, in ordine alla programmazione dello sviluppo della ICT nella P.A. • Il Piano triennale è definito annualmente dal CNIPA, a scorrimento, sulla base dei piani trasmessi dalle P.A., consolidati ed integrati con iniziative CNIPA. • La predisposizione del Piano rientra tra i compiti affidati al CNIPA dal d.lgs. 12 febbraio 1993 n.39 (art. 9).

  15. Le iniziative CNIPA Le attività del CNIPA sono fortemente orientate a sostenere le amministrazioni nel conseguimento degli obiettivi fissati dal Governo. Questo sostegno avviene sia attraverso forme di diffusione della conoscenza su problematiche tecnologiche e applicative innovative (diramata dai centri di competenza CNIPA), sia con la ideazione e realizzazione di progetti trasversali, di interesse per tutte le amministrazioni. Le iniziative attivate dal CNIPA supportano le amministrazioni nel perseguire una o più delle linee d’azione ICT definite nelle linee strategiche.

  16. Indirizzo e pianificazione Spesa PAC Stato PAC Fonti esterne Obiettivi e-government Stanziamenti PAC Misurazione Centri di competenza CNIPA Relazioneannuale Rapportie-government Pianificazione Progetti Monitoraggio contratti e progetti di grande rilievo Linee strategiche Piano triennale Piano esecutivo Contratti Ministro per le riforme e le innovazioni Risultati monitoraggio Sistema nazionale di e-government C Pareri Direttive Misurazione e verifica Pareri Finanziamenti Ciclo di pianificazione e misurazione

  17. Fase tecnica • Linee strategiche • Definiscono le priorità strategiche ICT per le PAC • Identificano le azioni di sostegno del CNIPA per l’attuazione delle priorità strategiche • Piano triennale • Definisce la previsione di spesa ICT delle singole P.A., integrata con le iniziative CNIPA a supporto della informatizzazione • Piano esecutivo • Individua gli interventi prioritari coerenti con le effettive disponibilità finanziarie per il primo anno di Piano Triennale Il processo di pianificazione ICT nella P.A. Fase strategica Fase esecutiva Obiettivi di fase La pianificazione CNIPA si sviluppa in un processo che prevede 3 fasi: le Linee Strategiche, il Piano triennale, che identifica le iniziative da attuare e le previsioni di spesa, il Piano esecutivo, che contestualizza le previsioni del Piano triennale precedente alla luce delle effettive disponibilità di bilancio post legge finanziaria.

  18. Pianificazione Pareri Misurazione Monitoraggio Queste attività contribuiscono al raggiungimento di tutti gli obiettivi in quanto costituiscono: - necessario strumento di governo dello sviluppo del sistema nazionale di e-government per le PAC - adeguato strumento di raccordo con lo sviluppo dei sistemi delle regioni e delle PAL 7 Obiettivi e-government Il CNIPA per l’e-gov

  19. Stanziamenti di bilancio per ICT – Trend 2007 • Nella legge finanziaria 2007 risultano stanziati circa 576 milioni di euro per l’informatica di servizio nella P.A.C. (storicamente, questa disponibilità copre circa il 30% del fabbisogno). • Lo stanziamento 2007 incrementa di circa il 20% quello iniziale 2006, ma non recupera ancora il delta negativo 2006-2005 (-35% rispetto alla Legge di bilancio 2005, -39% in investimenti). Fondo per il finanziamento di progetti di innovazione tecnologica nella Pubblica Amministrazione L. 289/2002art. 26 Netta cesura rispetto ad un trend consolidato (>730 milioni)

  20. Considerazioni statistiche • Lo stanziamento iniziale 2007, pur nel complesso maggiore di quello del 2006, risulta differenziato per singola amministrazione. • Si hanno situazioni positive per le spese correnti in Affari Esteri (+64%), Difesa (+71%), MEF (+77%), Interno (+113%), Pubblica Istruzione (+42%). • Negative per Carabinieri (-31%), Comunicazioni (-28%), Infrastrutture (-96%), Politiche Agricole (-39%). • Giustizia, Lavoro e Salute hanno un incremento di disponibilità finanziaria complessivo solo del 2-4%. • Comunicazioni ha un -64% negli investimenti. Pubblica Istruzione vede quasi azzerata le disponibilità di fondi per investimenti, Infrastrutture ha un -79%.

  21. Il ruolo del CNIPA nello sviluppo tecnologico della PA • Le grandi Reti della PA • RUPA • Sistema Pubblico di connettività • RIPA

  22. La RUPA a dicembre 2006 (trasporto) • La Rete Unitaria delle Pubbliche Amministrazioni (RUPA) offre servizi di connettività di base, accesso ad Internet, posta elettronica, etc. • I numeri del trasporto: • 126 clienti tra P.A. centrali, locali ed enti non obbligati; • 95,5 € Mln di spesa nel 2006; • 27.000 sedi collegate; • 31.306 accessi di cui 20.071 in larga banda; • Costo medio dell’accesso diminuito del 45%. IL CENTRO DI GESTIONE

  23. Andamento di banda per la P.A.

  24. Rapporto banda/spesa per i servizi di trasporto RUPA

  25. Spesa della P.A. per i servizi di trasporto RUPA

  26. La RUPA a dicembre 2006 (interoperabilità) 39 amministrazioni attive (servizi base) di cui 38 PAC ed 1 PAL 13 amministrazioni hanno aderito anche ai servizi addizionali 64 mil/€costo complessivo di tutti i servizi lotto 2 nel 2006   65.000 nr. PDL gestite 73.000 nr. di caselle di e-mail gestite 12 nr. siti in hosting 380 milioni il numero di messaggi di posta elettronica (di cui si può stimare un 80% di spam)  16.000 milioni traffico http (in pagine)

  27. La RUPA per la Giustizia 2006

  28. Sistema Pubblico di connettività • Il SPC è l’insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche, per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei dati della pubblica amministrazione • necessarie per assicurare l’interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi • garantendo la sicurezza, la riservatezza delle informazioni, nonché la salvaguardia e l’autonomia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione. (art.73 CAD, Codice dell’Amministrazione Digitale, d. lgs. 7 marzo 2005)

  29. SPC: finalità (1/2) • Finalità: • fornire un insieme di servizi di connettività sicura condivisi dalle pubbliche amministrazioni interconnesse; • garantire l’interazione della pubblica amministrazione centrale e locale con tutti gli altri soggetti connessi a Internet, nonché con le reti di altri enti; • fornire servizi di connettività e cooperazione alle pubbliche amministrazioni che ne facciano richiesta; (art.77 CAD)

  30. SPC: finalità (2/2) • Finalità: • fornire un’infrastruttura condivisa di interscambio che consenta l’interoperabilità tra tutte le reti delle pubbliche amministrazioni esistenti, favorendone lo sviluppo omogeneo su tutto il territorio nella salvaguardia degli investimenti effettuati; • realizzare un modello di fornitura dei servizi multifornitore coerente con l’attuale situazione di mercato e le dimensioni del progetto stesso; • garantire lo sviluppo dei sistemi informatici salvaguardando la sicurezza dei dati, la riservatezza delle informazioni, nel rispetto dell’autonomia del patrimonio informativo delle singole amministrazioni e delle vigenti disposizioni in materia di protezione dei dati personali. (art.77 CAD)

  31. SPC: contratti quadro 1. Al fine della realizzazione del SPC, il CNIPA a livello nazionale e le regioni nell’ambito del proprio territorio, … stipulano … uno o più contratti-quadro con più fornitori per i servizi previsti dal sistema. 2. Le amministrazioni di cui al decreto legislativo n. 39/93, sono tenute a stipulare gli atti esecutivi dei contratti-quadro con uno o più fornitori di cui al comma 1, individuati dal CNIPA… (art. 83 CAD)

  32. SPC: lo stato dell’arte (1/2) Sono state realizzate le seguenti gare: • gara multifornitore per il trasporto e l’interoperabilità di base; • gara per il CG centro di gestione dell’SPC (con funzione di controllo e misura della qualità) e NIV (Nodo interconnessione VoIP); • gara 1/2006, formata da 2 lotti, per la realizzazione di siti web, interoperabilità evoluta, cooperazione e sicurezza. E’ avviata la gara per la cooperazione applicativa.

  33. SPC: lo stato dell’arte (2/2) • Gara 1/2006, formata da 2 lotti, per la realizzazione di siti web, interoperabilità evoluta, cooperazione e sicurezza: • aggiudicato lotto 1 - realizzazione dei siti web; • in corso di aggiudicazione lotto 2 - interoperabilità evoluta, cooperazione e sicurezza. • Gara 2/2006 per la realizzazione di servizi di infrastruttura per la cooperazione applicativa è stata avviata, ma al momento è sospesa finchè non sarà aggiudicata definitivamente la gara 1/2006 lotto 2.

  34. SPC: vantaggi L’SPC definito dalla gara multifornitore offre: un listino pubblico e stabile per i servizi di connettività, sicurezza, VoIP con garanzia di QoS certa; servizi collaudati (dal CNIPA) e che quindi non necessitano di ulteriori oneri per collaudi successivi; servizi certificati le cui caratteristiche tecniche saranno a breve disponibili su un sito pubblico gestito dal CG-SPC; servizi condivisi e approvati dalla Commissione di Coordinamento mista PAC – PAL; la creazione di una community in grado di proporre varianti e miglioramenti ai servizi e di garantire il trasferimento di know-how fra tutte le pubbliche amministrazioni italiane.

  35. RIPA La RIPA collega le sedi estere delle amministrazioni italiane in modo sicuro ed affidabile, consentendo l’accesso in maniera efficiente ad Internet. Le amministrazioni che hanno esigenza di connettività verso l’estero sono tenute ad avvalersi dei servizi offerti dalla RIPA, sulla base di un listino di servizi di connettività e sicurezza. (Art. 85 CAD)

  36. RIPA • Ad oggi le Amministrazioni aderenti sono quattro: • il Ministero degli affari esteri (370 sedi), • il Ministero della difesa (70 sedi), • l’Agenzia delle dogane (5 sedi), • l’Ente nazionale italiano del turismo (19 sedi) per un totale di 464 sedi. • A dicembre 2006 l’84% degli accessi richiesti sono stati completati, per un totale di circa 400 su 464 complessivi.

  37. Il ruolo del CNIPA nello sviluppo tecnologico della Giustizia • I pareri ai sensi del d. lgs. 39/93 • @p@ • Lotta agli sprechi • IRE-SUD • Il protocollo d’intesa Nicolais-Mastella

  38. I pareri rilasciati alla Giustizia

  39. @p@ Giustizia (1/2) Notizie di reato: sostituire la consegna a mano dei documenti costituenti le notizie di reato, da parte delle Forze di polizia alle Procure della Repubblica con comunicazioni elettroniche. I costi sono stimati in 14.8 milioni di euro, con un cofinanziamento di 3.7 milioni, a fronte di risparmi stimati in 22.8 milioni di euro all’anno. Registrazione atti giudiziari: sostituire l’invio tradizionale di atti (decreti ingiuntivi e sentenze) dagli uffici giudiziari all’Agenzia delle Entrate con l’invio elettronico e la registrazione informatica. I costi sono stimati in 4.2 milioni di euro, con un cofinanziamento di 1.2 milioni, a fronte di risparmi stimati in 53 milioni di euro all’anno, con l’eliminazione di 1.6 milioni di comunicazioni annue e riduzione dei tempi massimi da 15 mesi a 20 giorni.

  40. @p@ Giustizia (2/2) Processo telematico:sostituire l’invio tradizionale di comunicazioni agli avvocati con la PEC nell’ambito del processo amministrativo telematico (avvisi di udienza, sentenze, ordinanze, memorie difensive). Le amministrazioni interessate sono i TAR, il Consiglio di Stato e l’Avvocatura dello Stato. I costi sono stimati in 1.6 milioni di euro annui, con un cofinanziamento di 700.000 euro, a fronte di risparmi stimati in 4.7 milioni di euro all’anno, con l’eliminazione di 240.000 comunicazioni.

  41. Lotta agli sprechi (1/2) Dematerializzazione degli archivi del Casellario: completare la realizzazione del Nuovo Sistema Informativo del Casellario Giudiziale. A tal fine è necessario sia recuperare l’arretrato esistente sia prevedere l’alimentazione automatica della base dati del Casellario da parte dei sistemi “fonte” con l’abbandono delle schede cartacee. Il progetto è articolato in tre fasi: dematerializzazione degli archivi, individuazione e riorganizzazione degli uffici interessati, avvio del sistema. I costi sono stimati in 3,3 milioni di euro, con un cofinanziamento di 1,3 milioni di euro.

  42. Lotta agli sprechi (2/2) DIGIT copie: digitalizzazione del fascicolo penale e rilascio di copie digitali. Il procedimento penale si articola in diverse fasi processuali distinte, dalla notizia di reato alla definizione del procedimento. Attualmente solo alcune di queste fasi sono supportate da processi di digitalizzazione, mentre altre si svolgono facendo ricorso esclusivamente al supporto cartaceo. Ciò comporta la produzione di un notevole volume di documenti spesso duplicati nelle fasi successive. Il progetto prevede la digitalizzazione di tutto il flusso documentale. I costi sono stimati in 7 milioni di euro, con un cofinanziamento di 2,8 milioni di euro.

  43. IRE-Sud:contesto ed obiettivi • L’ Amministrazione digitale non può svilupparsi completamente senza il coinvolgimento degli uffici periferici della PAC, realizzando l’interoperabilità e l’integrazione tra i loro sistemi informativi e quelli delle autonomie locali • Obiettivi del progetto IRE-SUD sono: • sostegno all’accelerazione dell’informatizzazione degli uffici periferici delle PAC; • interoperabilità dei sistemi, attraverso l'interscambio informativo con le PAL e l'accesso, in sicurezza, alle basi dati gestite dalla PAC; • realizzazione di sistemi tematici integrati a supporto delle azioni sul territorio. • La delibera CIPE n. 20/2004 prevede il finanziamento per l’integrazione dell’e-government centrale e regionale nelle regioni del Meridione (IRE-Sud), per un importo di € 19.500.000. • Il progetto è realizzato nelle 8 regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).

  44. IRE-Sud:attori e realizzazione • La conduzione del progetto è curata dal Cnipa in partenariato con le Regioni e le Amministrazioni Centrali e coordinato attraverso Gruppi di lavoro integrati tra i soggetti coinvolti. • Le iniziative, sviluppate di comune accordo, sono tradotte in interventi inseriti negli Atti integrativi degli Accordi di Programma Quadro per la società dell’informazione tra governo e Amministrazioni Regionali. • Ire-sud si inserisce tra gli obiettivi auspicati dal protocollo d’intesa Nicolais-Mastella firmato a gennaio 2007.

  45. IRE-Sud: aree tematiche per regione Beni Culturali per Abruzzo, Calabria Giustizia per Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia Economiae Finanze per Sicilia

  46. IRE-Sud: progetti Giustizia 1/2 • Sistema PolisWeb: cooperazione telematica tra gli uffici e gli avvocati, tramite una serie di servizi informativi riguardanti sia l’accesso ai dati dei registri e alla giurisprudenza che la gestione dei fascicoli e delle udienze. • Sistema Pass: possibilità per i cittadini di richiedere certificati o documenti dell’Amministrazione Giudiziaria attraverso la diffusione di sportelli telematici presso Uffici del Giudice di Pace e anche presso uffici comunali o di altre amministrazioni. • Unep: condivisione via Web delle informazioni tra i diversi uffici degli ufficiali giudiziari presenti all’interno dello stesso distretto, in modo da accelerare le procedure di notifica e quindi il servizio giustizia. • Usi civici: realizzazione di un applicativo per la gestione e la corretta fruizione delle informazioni riguardanti gli usi civici, partendo dalla digitalizzazione degli archivi esistenti presso i Commissari liquidatori degli usi civici e la trasposizione dei dati d’interesse sui sistemi territoriali.

  47. IRE-Sud: progetti Giustizia 2/2 Fascicolo Digitale: creazione di un’infrastruttura in grado di fornire servizi comuni alle diverse applicazioni di gestione documentale attualmente in uso presso gli uffici del Ministero e, più in generale, agli utenti interessati alla consultazione dei documenti archiviati. Il progetto prevede: • un archivio unico, denominato “Archivio Giustizia”, un riferimento per i processi di archiviazione, conservazione, gestione e consultazione della documentazione in formato digitale presente all’interno dell’amministrazione; • un portale informativo unico che, attraverso uno strato di “servizi applicativi” comune, renda disponibili i servizi di pubblicazione e consultazione telematica di tutti i documenti ai diversi utenti.

  48. Il protocollo Nicolais-Mastella • Obiettivi: • restituire al sistema giudiziario nella sua interezza il ruolo di strumento al servizio dei cittadini e della democrazia; • intervenire con una visione strategica nella riforma complessiva del sistema per arginare la frammentazione in cui è costretto il sistema giudiziario; • migliorare la capacità di gestione degli uffici, sia per ridurne i costi sia per accrescere l’efficacia e la trasparenza della loro azione e corrispondere meglio alle esigenze dei cittadini e delle imprese in materia di amministrazione della giustizia; (segue…)

  49. Il protocollo Nicolais-Mastella • informatizzare processi di servizio dei vari settori della Giustizia e di funzionamento ed evoluzione dei sistemi informativi delle diverse aree istituzionali (civile, penale, minorile, penitenziaria e informatica giuridica); • realizzare progetti finalizzati al perseguimento di obiettivi di efficienza ed efficacia dell’azione giudiziaria ed amministrativa correlata nell’ambito delle iniziative relative alla digitalizzazione dell’amministrazione pubblica.

  50. Giustizia Civile • Migliorare la gestione del processo civile in tutte le fasi mediante l’eliminazione dei tempi di “attraversamento” con conseguente diminuzione della durata del processo e recupero di efficienza e trasparenza dell’ iter del procedimento civile; • realizzare un sistema destinato alla completa integrazione degli applicativi di supporto all'azione civile, rendendo possibile lo scambio di informazioni strutturate sui procedimenti e sugli esiti e la creazione di portali relativi agli avvisi di vendita di cui all’art. 490 c.p.c. ( beni mobili registrati per un valore superiore a venticinquemila euro e beni immobili); • implementare il processo telematico, la sua estensione alle altre giurisdizioni e l’interconnessione con i diversi enti, organizzazioni e professioni interessate.

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