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L’ECOGRAFIA

L’ECOGRAFIA. Prof. M. Zompatori. L’ECOGRAFIA. E’ una metodica di diagnostica per immagini che si basa sull’impiego di onde meccaniche di elevata frequenza (ultrasuoni)

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L’ECOGRAFIA

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Presentation Transcript


  1. L’ECOGRAFIA Prof. M. Zompatori

  2. L’ECOGRAFIA E’ una metodica di diagnostica per immagini che si basa sull’impiego di onde meccaniche di elevata frequenza (ultrasuoni) Il principio fisico su cui si basa è quello di “leggere“ le riflessioni che gli ultrasuoni subiscono nell’attraversare i tessuti biologici

  3. GLI ULTRASUONI Onde sonore con frequenza > di quella del suono udibile (ν > 20 KHz) Per l’ecografia si utilizzano ultrasuoni con frequenza compresa tra 2 e 20 MHz

  4. ONDA ACUSTICA

  5. ONDA ACUSTICA In realtà: COMPRESSIONE - DECOMPRESSIONE

  6. LA SONDA o TRASDUTTORE Contiene un cristallo piezoelettrico che, messo in vibrazione ad altissima frequenza quando eccitato da un impulso elettrico, produce gli US ed è in grado di ricevere le onde di ritorno.

  7. EFFETTO PIEZOELETTRICO

  8. Fase 1: emissione Fase 2: ricezione La sonda ecografica funziona alternativa-mente come emettitore e come ricevitore di ultrasuoni

  9. Propagazione dell’onda sonora FASCIO INCIDENTE FASCIO TRASMESSO MEZZO “A” MEZZO “B” TRASDUTTORE INTERFACCIA FASCIO RIFLESSO

  10. ECO L’eco corrisponde alla onda acustica secondaria costituita dalla porzione del fascio ultrasonoro incidente che ritorna verso la sonda nel momento in cui attraversa una zona intermedia interposta tra due mezzi didifferente impedenza acustica.

  11. IMPEDENZA ACUSTICA Per impedenza acustica si intende il prodotto della densità del mezzoper lavelocità di propagazione del suono nel mezzo stesso. E’ in qualche misura un indice dell’ostacolo che gli ultrasuoni incontrano nell’attraversamento del tessuto in questione.

  12. Velocità del suono (m/sec) Impedenza acustica 10 * 3/sec mZ Mezzo 343,6 1524 1580 1485 1570 1590 1750 3360 aria secca (20°) acqua (37°) liquido amniotico grasso fegato muscolo tendini ossa craniche 0,45 1524 1571 1366 1570 1685 2100 7392

  13. RIFLESSIONE L’energiadi riflessione è direttamente proporzionale alla variazione dell’impedenza acustica tra le due superfici. Per variazioni molto significative il fascio ultrasonoro può subire una riflessione pressoché completa.

  14. Propagazione dell’onda sonora • Dipende dall’impedenza acustica cioè dalla resistenza opposta da un materiale al passaggio del suono • Quando l’US incontra l’interfaccia tra due strutture a differente impedenza acustica viene in parte riflesso, in parte trasmesso in profondità, in parte assorbito

  15. Propagazione dell’onda sonora • Progressiva attenuazione del fascio per perdita di energia • Nei liquidi US si propaga senza subire sensibile attenuazione • Riflessione minima: fra mezzi ad impedenza acustica pressoché uguale • Riflessione massima: fra tessuti molli da un lato e aria o l’osso dall’altro; quasi completa riflessione dell’US tale da rendere impossibile l’esplorazione di strutture più profonde

  16. Evitare che tra cute e sonda si interponga una falda aerea, sia pure sottilissima: gel • Lo studio del polmone aerato è pressoché impossibile • Evitare le strutture ossee superficiali nello studio di organi profondi (es: coste nello studio di cuore e fegato) • FINESTRA ACUSTICA: sito di accesso non comportante l’attraversamento di strutture aeree o ossee (es: fegato nei confronti del rene destro)

  17. FORMAZIONE DELL’IMMAGINE Echi riflessi: • Investono la stessa sonda che ha emesso l’impulso US • Vengono trasformati in impulsi elettrici • Amplificati, elaborati e visualizzati in tubo a raggi catodici o riprodotti su carta, pellicola o nastro

  18. FREQUENZA DEL FASCIO US • aumentare della frequenza aumenta la risoluzione spaziale • ma aumenta drasticamente l’assorbimento: diminuisce intensità del fascio in profondità ed è possibile solo studio di strutture più superficiali.

  19. SONDE AD ALTA FREQUENZA > 7,5 MHz: ottimali per strutture superficiali (tiroide, testicolo, mammella) • SONDE A BASSA FREQUENZA < 3,5 MHz: tessuti profondi • Sonde lineari, settoriali, endocavitarie

  20. GEL ENDOCAVITARIA LINEARE CONVEX

  21. MODALITA’ DI RAPPRESENTAZIONE DEL SEGNALE ULTRASONORO: • A-MODE (Amplitude Mode, Modulazione di Ampiezza) • TM-MODE (Time Motion Mode) B-MODE (Brightness Mode, Modulazione di Luminosità) • ANALISI DELL’EFFETTO DOPPLER (analisi spettrale continua o pulsata) - Eco-Doppler (Duplex) - Eco-color-Doppler - Eco-power-Doppler - Imaging armonico

  22. Ecografia A-Mode • Eco degli anni ’40 • Eco di ritorno viene rappresentato come un picco la cui ampiezza corrisponde all’intensità dell’eco riflesso • Sonda fissa e echi rappresentati sull’oscilloscopio in rapporto alla profondità delle strutture da cui sono generati: asse millimetrato, misure di precisione • Oculistica: biometria dell’occhio; Ostetricia: encefalometria: diametro bi-parietale

  23. Ecografia TM Mode • Perfezionamento dell’eco A Mode • Consente di misurare su un grafico i movimenti di strutture ecogene • Impiego in ecocardiografia: studio del movimento delle valvole cardiache • Grafico in cui sono rappresentate le distanze della parte in esame rispetto alla sonda al passare del tempo

  24. Ecografia B Mode • Ogni eco è rappresentato come un punto luminoso di intensità proporzionale all’intensità dell’eco • Echi ad alta intensità: bianchi • Echi a bassa intensità: grigi • Aree prive di echi: nere

  25. SEMEIOTICA Cisti mammaria:lesione anecogena con rinforzo acustico posteriore Assenza di echi = mancanza di interfaccia Angioma epatico: lesione iperecogena Presenza di echi =il parenchima presenta fini interfacce al suo interno

  26. Effetto Doppler • Fenomeno acustico per cui la frequenza di un suono si modifica quando la sorgente sonora si sposta rispetto all’osservatore o viceversa • Permette lo studio dei flussi ematici • Color Doppler: • Evoluzione dell’applicazione Doppler • rappresenta sotto forma di punti colorati le informazioni di flusso rilevate mediante l’effetto Doppler • Codice cromatico: • Rosso: flusso in avvicinamento alla sonda • Blu: flusso in allontanamento

  27. ECO COLOR DOPPLER flusso in allontanamento nella giugulare flusso in avvicinamento nella carotide FASCIO ULTRASONORO RIFLESSO DAI GLOBULI ROSSI IN MOVIMENTO

  28. MEZZI DI CONTRASTO ECOGRAFICI Sono formati da microbolle di gas stabilizzate e inserite in sfere di albumina o galattosio (la dimensione delle particelle è paragonabile a quella dei globuli rossi) Vengono iniettati endovena Le loro dimensioni permettono di attraversare il filtro dei capillari polmonari

  29. VANTAGGI DELL’US • non utilizza radiazioni ionizzanti • rapidità, alto contenuto diagnostico • consente di eseguire esami al letto del malato • innocuità: feto e neonato • biopsie eco guidate • basso costo

  30. SVANTAGGI DELL’US • Operatore dipendente • Rappresentazione fotografica non oggettiva • Impossibilità di ottenere esami diagnostici in pazienti obesi e meteorici

  31. MEZZI DI CONTRASTO ECOGRAFICI PERMETTONO DI: VALUTARE MEGLIO LA PERFUSIONE DEGLI ORGANI CARATTERIZZARE LESIONI VASCOLARIZZATE STUDIARE CUORE E VASI STUDIARE UTERO E TUBE TRAMITE ISTEROSALPINGOGRAFIA ECOGRAFICA STUDIARE I REFLUSSI VESCICO-URETRALI

  32. lesioni focali in fegato cirrotico assenza di flusso all’ECD normale evidenza di flusso dopo iniezione di mdc

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