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SCUOLA SUPERIORE INTERNAZIONALE

SCUOLA SUPERIORE INTERNAZIONALE DI MEDICINA VETERINARIA OMEOPATICA  " RITA ZANCHI" - CORTONA (AR) – Direttore Scientifico: dr. Maurizio Testadura LIVELLI DI APPLICABILITA’ DELLA MEDICINA VETERINARIA OMEOPATICA d ue sperimentazioni buiatriche. dr. Lorenzo Rossi - MODENA

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Presentation Transcript


  1. SCUOLA SUPERIORE INTERNAZIONALE DI MEDICINA VETERINARIA OMEOPATICA " RITA ZANCHI" - CORTONA (AR) – Direttore Scientifico: dr. Maurizio Testadura LIVELLI DI APPLICABILITA’ DELLA MEDICINA VETERINARIA OMEOPATICA due sperimentazioni buiatriche dr. Lorenzo Rossi - MODENA dr. Maurizio Testadura – COSENZA

  2. Livelli di applicabilità della metodologica omeopatica veterinaria in buiatria per la SICUREZZA ALIMENTARE

  3. L’INFERTILITA’ BOVINA E MEDICINA OMEOPATICA Nella complessa gestione sanitaria in buiatria, sicuramente gli indicatori sanitari e gestionali dei parametri riproduttivi sono di sicuro interesse ed èpalese il notevole interessamento di ogni protocollo sanitario che curi, meglio ancora prevenga, tutte le varie condizioni che influenzano la fertilità: dalla corretta gestione del parto e post-parto all’ ottimale involuzione uterina fino all’estro che permetta una facile inseminazione.

  4. METODOLOGIA • E’ stata impostata una sperimentazione omeopatica in un azienda della pianura padana (Modena), che produce latte alimentare ad alta qualità, volta a verificare se intervenendo omeopaticamente sulle bovine con un appropriato rimedio omeopatico è possibile influenzare positivamente i seguenti indicatori di efficienza sanitari e gestionali: • Periodo parto prima inseminazione; • Giorni parto – inseminazione; • Giorni parto – concepimento; • Indice di inseminazione; • Patologie post-partum; • Soggetti improduttivi per patologie post-partum

  5. Materiali e Metodi • La scelta delle bovine da trattare è stata casuale, alternando (una si ed una no) il trattamento omeopatico man mano che le bovine partorivano, mantenendo cosi le identiche condizioni ambientali, alimentari, manageriali e creando, contestualmente, un omogeneo gruppo di controllo. • Il protocollo prevede la prima somministrazione del rimedio al settimo giorno dal parto e in successione, ogni 10 giorni per altre somministrazioni i rimedi selezionati come da schema: • 7° gg. dal parto prima somministrazione • dopo 10 gg. seconda somministrazione • dopo 10 gg. terza somministrazione • dopo 10 gg. quarta somministrazione • La sperimentazione è stata effettuata dal 03-04-2009 al 28-02-2010.

  6. RISULTATI E CONFRONTO

  7. CONCLUSIONI I dati ottenuti nel gruppo delle bovine trattate omeopaticamente sono stati più che soddisfacenti, infatti c’è stato un netto miglioramento in tutti gli indicatori di efficienza il che porta, economicamente, un significativo vantaggio tanto che l’allevatore ha chiesto di continuare la procedura omeopatica e, come è noto, l’imprenditore non guarda molto alla “filosofia” ma al risultato.

  8. livello di applicabilità della metodologica omeopatica per la terapia delle mastopatie e il controllo della salubrità del latte in una impresa primaria specializzata nella produzione di latte di Alta Qualità SPERIMENTAZIONE CLINICA - ANNO 1999 Interessa una impresa di produzione primaria a carattere intensivo della pianura di Sibari (CS); specializzata in produzione di latte “Alta Qualità” con bovine di razza frisona; alimentazione unifeed; stabulazione semilibera. La consistenza di stalla è di circa ottocento capi di cui n. 297, come media giornaliera, in sala di mungitura. La produzione media capo, doppia mungitura, è di q.li 101,08 (dati AIA).

  9. METODOLOGIA • Vengono scelti degli indicatori microbiologi oggettivi per la valutazione dell’efficacia del trattamento omeopatico, sia per le patologia in acuto delle mammelle sia per gli aspetti qualitativi del latte. • QUADRO ACUTO: mappatura degli agenti mastidogeni. Terapia omeopatica in prima istanza valorizzando le manifestazioni semeiotiche a carico della mammella e della sua secrezione; • PREVENZIONE:trattamento di tutte le bovine con il farmaco omeopatico aziendale. • QUALITA’ MICROBIOLOGICA DEL LATTE: verifica con test di laboratorio prima e dopo i trattamenti omeopatici del latte di massa prodotto.

  10. METODOLOGIA La tecnica omeopatica utilizzata è quella “unicistica” cioè individuazione e somministrazione di un solo rimedio, normalmente ad alta potenza, sia nella prevenzione sia nel quadro morboso in atto. La motivazione di tale scelta, oltre che d’impostazione di studio personale, rappresenta una necessità in quanto è la metodica che permette di apprezzare il risultato terapeutico, nelle forme acute, in tempi brevissimi di 12 -24 ore, perciò l’eventuale insuccesso non pregiudica il successivo trattamento farmacologico. Non a caso, nel protocollo operativo aziendale è stabilito che, nelle forme cute e/o iperacute, la guarigione o il netto miglioramento della sintomatologia in atto deve avvenire entro le 12 – 24 ore dall’intervento omeopatico; il peggioramento della malattia, dopo tale periodo, impone il trattamento classico farmacologico.

  11. Materiali e Metodi • Durata della sperimentazione sei mesi (giugno – dicembre 199): prelievo di latte delle bovine con manifestazione clinica di mastopatia e primo prelievo di latte di massa con verifica dopo sei mesi , che permettano di avere : • il monitoraggio microbiologico del latte di massa; • la mappatura degli agenti patogeni mastidogeni con relativo antibiogramma delle bovine con disordini secretori della mammella o francamente interessate da patologie acute; • Verifica dell’ efficienza dei protocolli operativi

  12. TAB A – INDICATORI DI QUALITA’ E SANITA’ DEL LATTE DI PARTENZA

  13. Tab. B e C (PRIMO PRELIEVO) latte di massa dal tank refrigerato e VERIFICA EFFICACIA PROCEDURE CORRETTIVE

  14. COMPARAZIONE TRATTAMENTO MASTOPATIE ACUTE

  15. conclusioni: evidentementei risultati conseguiti non sono ascrivibili “solo” alla medicina omeopatica, essendo la risultante di numerose variabili che vanno dalla dieta alimentare alla tecnica di mungitura; dall’igiene ambientale al benessere animale , ecc. • Tuttavia è possibile formulare le seguenti considerazioni: • durante il trattamento omeopatico la presenza di residui e/o metaboliti rilevabili dai normali test di presenza d’inibenti (adempimenti del D.M 185/91 – esami di controllo di qualità della centrale del latte – autocontrollo aziendale) è stato sistematicamente negativo; • risposta terapeutica in tempi brevi; • riduzione notevole della percentuale di latte non utilizzabile per i periodi di sospensione dovuti al trattamento farmacologico; • risultati clinici sovrapponibili al trattamento farmacologico classico; • migliore utilizzo e efficacia delle molecole attive quando l’intervento omeopatico non è mirato e quindi senza risposta;

  16. GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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