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EUROPA 2020

EUROPA 2020. ESITI LISBONA 2000 fonte http:// eirc-foundation.eu/EuroIDEES/Da.Lisbona.a.Eu2020.su.formaz.e.istruz.pdf pag. 32. RESTA FERMA LISBONA 2000. Ovvio che Lisbona 2000 resta tutta in piedi anche perché i suoi risultati non sono stati raggiunti da tutti gli stati membri:.

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EUROPA 2020

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Presentation Transcript


  1. S.Pace 2011 - EUROPA EUROPA 2020

  2. S.Pace 2011 - EUROPA ESITI LISBONA 2000fonte http://eirc-foundation.eu/EuroIDEES/Da.Lisbona.a.Eu2020.su.formaz.e.istruz.pdf pag. 32

  3. S.Pace 2011 - EUROPA RESTA FERMA LISBONA 2000 Ovvio che Lisbona 2000 resta tutta in piedi anche perché i suoi risultati non sono stati raggiunti da tutti gli stati membri:

  4. S.Pace 2011 - EUROPA PREOCCUPAZIONI • Il numero di studenti con difficoltà di lettura è in realtà AUMENTATO perché nel 2000 la media europea era del 21,3% • L’incremento di scarso alfabetismo è soprattutto nelle fasce deboli e questo testimonia del fatto che la crisi sta rendendo i poveri sempre più poveri mentre le fasce agiate si stanno riconvertendo (aumento dei laureati non in assoluto ma nelle facoltà tecnico-scientifiche)

  5. S.Pace 2011 - EUROPA COSA E’ EUROPA 2020 • La Commissione europea ha lanciato il 3 marzo 2010 la strategia Europa 2020 che delinea un quadro dell'economia di mercato sociale europea per il prossimo decennio, sulla base dei tre settori prioritari • crescita intelligente, sviluppando un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione, • crescita sostenibile, promuovendo un'economia a basse emissioni di carbonio, • economia con un alto tasso di occupazione, che favorisca la coesione sociale e territoriale.

  6. S.Pace 2011 - EUROPA OBIETTIVI GENERALI • il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; • ­ il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in R&S (ricerca e sviluppo); • ­ i traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere raggiunti (ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili.) • ­il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve avere una laurea o un diploma; . • ­ 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.

  7. S.Pace 2011 - EUROPA I BANCHMARK (obiettivi quantitativi) • Almeno il 95% dei bambini tra i 4 e i 6 anni deve partecipare all’istruzione preelementare • La quota di abbandoni precoci (dagli obblighi di istruzione e formazione) deve essere inferiore al 10% • La quota di giovani con scarse prestazioni in lettura, matematica e scienza dovrebbe essere inferiore al 15% • La quota delle persone tra i 30 e i 40 anni con istruzione terziaria dovrebbe essere di almeno il 40% • Almeno il 15% degli adulti dovrebbe partecipare alla formazione permanente.

  8. S.Pace 2011 - EUROPA STRUMENTI PER L’ISTRUZIONE Mentre Lisbona 2010 puntava sulla riforma radicale dei sistemi di formazione, EUROPA 2020 punta sul rapporto istruzione/lavoro lanciando lo «Youth on the move» : migliorare la qualità e l'attrattiva internazionale degli istituti europei di insegnamento superiore promuovendo la mobilità di studenti e giovani professionisti. Il presupposto è che le qualifiche e l'esperienza professionali devono essere debitamente riconosciute (entro il 2012)

  9. S.Pace 2011 - EUROPA DOPO LISBONA 2000 La Commissione Europea ritiene che la strategia UE 2020 debba concentrarsi su quegli ambiti di intervento chiave che possano migliorare la collaborazione tra l’Unione e gli Stati membri e mirare più in alto grazie ad un uso migliore degli strumenti disponibili. A causa delle profonde differenze tra gli stati membri dell’Unione, la strategia UE 2020, può essere modulata in funzione di punti di partenza e di specificità nazionali diversi, al fine di promuovere la crescita per tutti.

  10. S.Pace 2011 - EUROPA QUALI AMBITI La Commissione ritiene che l’UE 2020 debba essere guidata da fattori di stimolo tematici imperniati sulle seguenti tre priorità: 1- una crescita basata sulla conoscenza come fattore di ricchezza: in un mondo in cui i prodotti e i processi si differenziano in funzione dell’innovazione, le opportunità e la coesione sociale vanno potenziate valorizzando l’istruzione, la ricerca e l’economia digitale; 2- coinvolgimento dei cittadini in una società partecipativa: l’acquisizione di nuove competenze, l’accento sulla creatività e l’innovazione, lo sviluppo dell’imprenditorialità e la possibilità di cambiare facilmente lavoro sono i fattori essenziali in un mondo che offrirà più occupazione; 3- un’economia competitiva, interconnessa e più verde: A tal fine, potranno contribuire anche il potenziamento e l’interconnessione infrastrutturale, la riduzione degli oneri amministrativi e una maggiore rapidità dei mercati e sfruttare le innovazioni.

  11. S.Pace 2011 - EUROPA PER L’ISTRUZIONE Nel documento: «Un nuovo impulso per la cooperazione Europea in istruzione e formazione professionali a supporto della strategia Europa 2020» del 9 giugno 2010, la Commissione europea presenta le nuove prospettive per il futuro dell'istruzione e della formazione professionali. Circa il 50% degli studenti dell'istruzione secondaria superiore ha scelto un indirizzo di studi di tipo professionale. Sta di fatto però che occorre modernizzare il settore per accrescerne l'attrattiva e farne un'opzione qualitativamente valida, tale da impartire ai giovani le abilità necessarie per trovare lavoro e agli adulti l'opportunità di aggiornare le loro competenze in tutto l'arco della vita lavorativa. Per tale motivo la Commissione intende incoraggiare un maggior numero di persone a seguire i corsi dell'istruzione professionale e si adopererà per migliorare la qualità della formazione offerta e rendere più agevoli gli spostamenti tra diverse occupazioni e diversi paesi.

  12. S.Pace 2011 - EUROPA VALORE DEMOCRATICO DELL’ISTRUZIONE • Per l’Europa il discorso resta quello di Lisbona 2000 CITTADINANZA è liberarsi dal bisogno per poter partecipare Per liberarsi dal bisogno bisogna avere un reddito e quindi LAVORARE Per lavorare bisogna avere una formazione e quindi STUDIARE

  13. S.Pace 2011 - EUROPA QUINDI RESTA VALIDO di LISBONA • RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIOrelativa a competenze chiave per l’apprendimento permanenteBruxelles, 10.11.2005 • 1. comunicazione nella madrelingua; • 2. comunicazione nelle lingue straniere; • 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; • 4. competenza digitale; • 5. imparare a imparare; • 6. competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica; • 7. imprenditorialità • 8. espressione culturale.

  14. S.Pace 2011 - EUROPA IN CHE SENSO «COMPETENZA»? Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni: • “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. • “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). • “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

  15. S.Pace 2011 - EUROPA ITALIA HA RECEPITO CON Dlgs 77/2005 (alternanza scuola lavoro) Dlgs 76/2005 (diritto-dovere sino a 18 anni) DM 139/2007 (nuovo obbligo, l’istruzione e la formazione iniziali devono offrire a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li preparino alla vita adulta e costituiscano la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come pure per la vita lavorativa) DM 9/2010 (modello di certificazione delle competenze)

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