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GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO PER FRATELLI ADULTI DI PERSONE CON DISABILITA’. Giulio Iraci Comitato Siblings Onlus. San Lazzaro di Savena (BO) - 11 dicembre 2010. www.siblings.it. info@siblings.it. CHE COS’È UN GRUPPO DI AUTO MUTUO AIUTO?.

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Presentation Transcript


  1. GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO PER FRATELLI ADULTI DI PERSONE CON DISABILITA’ Giulio Iraci Comitato Siblings Onlus San Lazzaro di Savena (BO) - 11 dicembre 2010 www.siblings.it info@siblings.it

  2. CHE COS’È UN GRUPPO DI AUTO MUTUO AIUTO? Un gruppo di a.m.a. è una piccola comunità di persone unite da un’esperienza comune che si incontrano per: • conoscersi • condividere il proprio vissuto • sostenersi Fonte: Associazione A.M.A. di Trento (www.automutuoaiuto.it)

  3. LA NOSTRA TIPOLOGIA DI AUTO MUTUO AIUTO Nei gruppi promossi dal Comitato Siblings Onlus l’esperienza comune è essere sorelle e fratelli adulti di persone con disabilità www.siblings.it

  4. L’AVVIAMENTO • Come nasce un gruppo di a.m.a. per fratelli adulti di persone con disabilità? Prima di tutto bisogna cercare i partecipanti • Chi si ne occupa? Il facilitatore • Come li si può contattare? • attraverso il sito internet e la mailing list • del Comitato Siblings Onlus • presso gli enti che si occupano di disabilità • presso le ASL

  5. PARTECIPANTI (1) • Chi può partecipare? Solo i fratelli di persone con disabilità • E’ possibile portare con sé • amici o familiari? No • Perché no? Perché la presenza di chi non vive la stessa condizione potrebbe inibire la spontaneità degli interventi

  6. PARTECIPANTI (2) • Quale età possono avere i partecipanti? Dai 18 anni in su. • Vi è un numero minimo o massimo? Sì. Solitamente minimo 5 e massimo 8.

  7. GLI INCONTRI (1) • Di cosa si parla? Le tematiche sono le più varie: • infanzia, adolescenza, età adulta • genitori • scuola • scelte lavorative • rapporti affettivi • E’ obbligatorio parlare, intervenire? No. Nella maniera più assoluta. I partecipanti, se vogliono, possono restare in silenzio e ascoltare.

  8. GLI INCONTRI (2) • Cosa emerge dal confronto? • amore • impotenza • forza • sofferenza • gioia

  9. LUOGO • Dove avvengono gli incontri? Solitamente gli incontri avvengono nella casa privata dei partecipanti che possono metterla a disposizione. E’ preferibile, ma non indispensabile, la turnazione delle abitazioni. La scelta è lasciata ai partecipanti.

  10. TEMPI (1) • Quanto durano gli incontri? Preferibilmente un’ora e mezza. • Vi è un numero minimo di incontri nella fase di avviamento? Sì, i partecipanti si impegnano a partecipare ad almeno tre incontri consecutivi preferibilmente con cadenza settimanale. • Dopo, con quale frequenza ci si incontra? Di solito, una volta al mese.

  11. TEMPI (2) • In quale giorno della settimana è meglio incontrarsi? Un giorno vale l’altro purché si tenga conto delle esigenze di ogni partecipante. • Come vengono stabilite le date degli incontri? La data viene decisa alla fine dell’incontro o nei giorni immediatamente successivi. • Il gruppo ha una “durata massima”? No, il gruppo prosegue fin quando vi è un numero sufficiente di partecipanti. N.B. Diversamente dai gruppi degli A.A. i nostri gruppi possono avere una durata anche breve.

  12. REGOLE DI INTERLOCUZIONE I partecipanti si impegnano: • ad un ascolto attento e rispettoso • a parlare prevalentemente di sé in quanto sorella o fratello di persona con disabilità • alla massima riservatezza su ciò che si dice durante gli incontri • a tenere un atteggiamento collaborativo negli incontri e nella fase organizzativa

  13. IL FACILITATORE (1) • Chi è il facilitatore? E’ colui che avvia il gruppo nella fase iniziale e organizza gli incontri in quella successiva. • Chi può svolgere la funzione di facilitatore? In base alla modalità peer-to-peer (“da pari a pari”) adottata dal Comitato Siblings Onlus, il facilitatore deve essere un fratello o una sorella di persona con disabilità. • Deve avere competenze “tecniche”? No, il facilitatore è “unus inter pares”.

  14. IL FACILITATORE (2) • Quali requisiti deve avere? per fare il facilitatore di un gruppo bisogna: • essere sorella o fratello di persona disabile • essere motivati • possedere doti di moderatore • saper affrontare con autocontrollo • le tematiche dell’a.m.a. “siblinghiano” • ricordarsi di essere “unus inter pares”

  15. IL FACILITATORE (3) • Quali sono le funzioni del facilitatore? • curare la fase di avviamento e organizzare • gli incontri successivi al primo • favorire la conversazione tra i partecipanti suggerendo opportuni spunti tematici • coordinarsi con i supervisori durante la fase di avviamento e di autogestione • verificare che siano rispettate la filosofia • e le regole dell’a.m.a. promosso dal • Comitato Siblings Onlus

  16. Lo scopo principale dell’avviamento è far sì che il gruppo riesca ad autogestirsi e automoderarsi perciò superata questa fase, il facilitatore dovrà limitarsi ad organizzare gli incontri  il che può essere fatto, anche a turno, da uno qualunque dei partecipanti.

  17. I SUPERVISORI • Chi sono i supervisori? I supervisori sono siblings di comprovata esperienza nell’a.m.a. a cui il Comitato Siblings Onlus affida il compito di monitorare periodicamente l’attività dei facilitatori e l’andamento dei gruppi di a.m.a. In particolare essi devono verificare che i gruppi seguano il protocollo e si ispirino alla filosofia del Comitato Siblings Onlus.

  18. I GRUPPI ATTIVATI DAL COMITATO SIBLNGS ONLUS • 1997: gruppo “pilota” voluto e moderato dalla dott.ssa Anna Zambon • 1999: primi 4 gruppi gestiti da siblings • 2010: finora sono stati avviati 15 gruppi in tutta Italia (Belluno, Catania, Firenze, Lecce, Milano, Palermo, Roma e Venezia)

  19. I GRUPPI ATTIVATI DAL COMITATO SIBLNGS ONLUS Il più longevo è quello di Roma di cui faccio parte e di cui sono stato il facilitatore. Ha da poco superato i quattro anni di attività Sabato prossimo c’è l’incontro prenatalizio!

  20. GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO PER FRATELLI ADULTI DI PERSONE CON DISABILITA’ Giulio Iraci Comitato Siblings Onlus San Lazzaro di Savena (BO) - 11 dicembre 2010 www.siblings.it info@siblings.it

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