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ASSERTIVITA’, COMPORTAMENTO ASSERTIVO E COMUNICAZIONE ASSERTIVA

ASSERTIVITA’, COMPORTAMENTO ASSERTIVO E COMUNICAZIONE ASSERTIVA. Dott. Roberto Cavaliere. assertività:. dal latino “ad serere”, condurre a sé "asserere”, asserire

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ASSERTIVITA’, COMPORTAMENTO ASSERTIVO E COMUNICAZIONE ASSERTIVA

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Presentation Transcript


  1. ASSERTIVITA’, COMPORTAMENTO ASSERTIVO E COMUNICAZIONE ASSERTIVA Dott. Roberto Cavaliere

  2. assertività: • dal latino “ad serere”, condurre a sé • "asserere”, asserire • Asserzione, o affermazione di sé, è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni.

  3. adsertivness • capacità di una persona di  comunicare  un ordine, un’opinione, un giudizio , ma anche una lezione, una esposizione, scrivere una lettera… in modo da non lasciare molto spazio a titubanze, obiezioni,  dissensi

  4. “asserire” non significa sostenere una versione non condivisa. se qualcuno ci dice “L’uomo alla guida asserisce che il semaforo fosse ancora giallo” dentro di noi sorge subito il dubbio che giallo non fosse. L’assertività è esattamente il contrario: quando l’assertivo dice qualcosa, a nessuno viene in mente di metterla in dubbio.

  5. l’assertivo non è: • Una persona prepotente, supponente, che non accetta il dialogo e impone a tutti i costi le sue idee: l’ assertivo non ha bisogno di annientare nessuno. • Una persona esitante o titubante, o che parla con giri di parole: va diritto allo scopo. Il suo linguaggio è diretto. Ciascuno possiede un proprio grado di assertività.

  6. L’assertività non è una caratteristica costante della persona: ...si può essere assertivi solo per un certo periodo del giorno, dell’anno e della vita.  Per avere delle certezze bisogna arrivarci: occorre passare dal dubbio e dall’ascolto

  7. ASSERTIVITA’ è.. capacità di esprimere i propri sentimenti; scegliere come comportarsi in un dato contesto; difendere i propri diritti quando necessario; aumentare la propria autostima; sviluppare una sana dose di sicurezza in sé; esprimere serenamente un’opinione di disaccordo quando si ritiene opportuno; portare avanti i propri piani che richiedono una modifica dei propri comportamenti…

  8. …e ancora… …chiedere agli altri di modificare i loro comportamenti quando vengono percepiti come fuori luogo o offensivi. …in modo propositivo, costruttivo e positivo . • approccio che ci mette in condizione di gestire in modo positivo e costruttivo i rapporti interpersonali. • tecnica che può essere appresa e, con la pratica, diviene una capacità che può essere migliorata

  9. Essere assertivi… • tenere un comportamento partecipe e proattivo, non reattivo • avere un atteggiamento responsabile e fiducioso verso se stessi e gli altri • essere capaci di affermare i propri diritti riconoscendo quelli degli altri • cercare di non essere giudicanti verso situazioni o persone • essere in grado di comunicare in situazioni di confronto in maniera chiara e diretta ma non aggressiva

  10. Essere assertivi serve a • Parlare in pubblico o con persone con cui non si ha famigliarità • Fare richieste, chiedere favori • Far valere i propri diritti, farsi rispettare • Esprimere emozioni negative, lamentele, risentimenti, critiche, disaccordo o il desiderio di essere lasciato in pace • Rifiutare richieste, dire di no • Esprimere emozioni positive, di gioia, orgoglio, attrazione, piacere. • Fare complimenti

  11. …e ancora a.. • Accettare i complimenti degli altri, senza negare o minimizzare • Chiedere spiegazioni, chiarimenti • Mettere in discussione gli atteggiamenti autoritari o basati sulla tradizione • Conversare in maniera sicura e rilassata, esprimendo e condividendo opinioni, emozioni, esperienze • Affrontare le seccature, i conflitti, lo stress sociale… senza incorrere in comportamenti aggressivi distruttivi o dannosi per la relazione.

  12. Passività, aggressività, assertività giusto equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall'altra il comportamento aggressivo.

  13. Assertività non è passività, non è aggressività La persona assertiva è meno paurosa, meno timida, meno passiva. La persona assertiva è meno aggressiva, meno arrabbiata, meno ansiosa

  14. il tipo passivo • pensa più ad accontentare gli altri che non se stesso, è facilmente influenzabile e subisce le situazioni senza opporsi • ha un'elevata ansia sociale, non riesce ad esprimere adeguatamente i propri bisogni e le proprie esigenze. • desidera ottenere il consenso di tutti ed evitare qualsiasi forma di contrasto con gli altri • Antepone i bisogni altrui ai propri

  15. Linguaggio del corpo del tipo passivo Postura: • Curva • Accasciata • Piegata Espressione del volto: • Vuota • Sorriso di convenienza • Disinteressata • Paurosa Occhi: • Rivolti verso il basso • Ridotto contatto oculare Voce: • Bassa • Esitante/lenta • Debole • Veloce (quando si è timorosi o ansiosi) Gestualità: • Smaniosa • Accennare l'assenso col capo • Pizzicarsi velocemente • Torcersi le mani

  16. il tipo aggressivo • non rispetta i limiti degli altri • concentrato sui propri desideri senza badare a coloro che gli sono intorno. • utilizza qualsiasi mezzo a propria disposizione, anche distruttivo e violento • tende a dominare gli altri e l'unico obiettivo che si pone è il potere personale e sociale. • Antepone i propri bisogni a quelli altrui

  17. Linguaggio del corpo del tipo aggressivo Postura: • Rigida • Pugni serrati • Denti stretti Espressione del volto: • Mascelle serrate • Fugace • Minaccioso • Sguardi di traverso • Viso teso Occhi: • Fissi • Sporgenti • Vitrei Voce: • Veloce e ad alto volume • Tagliente • Tono acuto • Colore duro e presuntuoso Gestualità: • “Affettata” • Accusatoria (puntare il dito) • Invadente lo spazio personale • Tesa

  18. Impulsivo Desideroso di dominare l’altro. Invadente Cattivo ascoltatore Colpevolizzante Riflessivo Orientato allo scopo Tollerante Paziente Buon ascoltatore Non colpevolizzante Essere Aggressivo Essere Assertivo

  19. Capacità di ascolto mentre la persona aggressiva giudica e critica.. ..e quella passiva è eccessivamente accondiscendente quella assertiva è aperta e dà la giusta considerazione a colui che sta parlando. Per far questo, si serve di "messaggi di ricezione" di ciò che viene detto, parafrasando quello che gli viene comunicato e sintetizzando ciò di cui si sta discutendo

  20. Presupposti necessari per un comportamento assertivo buona immagine di sé (autostima) adeguata comunicazione libertà espressiva capacità di rispondere alle richieste e alle critiche capacità di dare e di ricevere apprezzamenti capacità di sciogliere i conflitti

  21. Essere assertivi significa.. • comunicare in maniera appropriata i propri pensieri, le proprie idee, le proprie opinioni, i propri sentimenti.. • rendere espliciti i propri bisogni, le proprie richieste, le proprie necessità.. • esprimere un'opinione, anche quando è contraria a quella dell'interlocutore. • confronto • umiltà La persona assertiva non cerca di vincere e prevaricare sull'altro; semplicemente cerca di risolvere i problemi e di ottenere il risultato migliore per tutti.

  22. Le persone assertive • usano pronomi personali e verbi incisivi • non provano difficoltà a manifestare il proprio disappunto verso l'interlocutore e non mascherano le proprie emozioni. • non mostrano incongruenza fra comunicazione verbale e corporea La comunicazione è “autentica”, franca, diretta.

  23. caratteristiche dell'individuo assertivo a livello cognitivo- verbale • comunicazione chiara e diretta. • esprime onestamente le sue opinioni e sensazioni. • non è manipolativo. • cerca di comprendere il messaggio dell'interlocutore.   • se non comprende chiede chiarimenti  

  24. Linguaggio del corpo del tipo assertivo Postura: • Eretta • Rilassata • Aperta Espressione del volto: • Coinvolta • Interessata • Sensibile • Comprensiva Occhi: • Contatto oculare diretto Voce: • Chiara • Rilassata • Amichevole • Ben calibrata • Non sforzata Gestualità: • Aperta • Mani che non superano l'altezza dei gomiti • Spalle diritte

  25. primo livello dell’assertività capacità di riconoscere le emozioni, il cui obiettivo riguarda l'autonomia emotiva e la percezione delle emozioni senza il coinvolgimento negativo legato alla presenza di altre persone (arrossire, balbettare, vergognarsi, ecc.).

  26. secondo livello libertà espressiva, cioè capacità di comunicare emozioni e sentimenti, anche negativi, attraverso molteplici strumenti comunicativi controllo delle reazioni motorie senza che queste siano alterate o inibite dall'ansia e dalla tensione.

  27. terzo livello consapevolezza dei propri diritti, cioè rispetto per sé e per gli altri la distinzione tra i comportamenti aggressivi, passivi e assertivi si fonda sui diritti e sul principio di reciprocità.

  28. quarto livello disponibilità ad apprezzare se stessi e gli altri stima di sé capacità di valorizzare gli aspetti positivi dell'esperienza con una visione funzionale e costruttiva del proprio ruolo sociale

  29. !ultimo livello! capacità di auto-realizzarsi decidere sul fine e sugli scopi della propria vita.

  30. comunicazione assertiva • comportamento partecipe attivo e non "reattivo” • atteggiamento responsabile, caratterizzato da piena fiducia in sé e negli altri • piena e completa manifestazione di sé stessi, funzionale all'affermazione dei propri diritti senza la negazione di quelli altrui e senza ansie o sensi di colpa

  31. comunicazione assertiva • atteggiamento non censorio avulso dall'uso di etichette, stereotipi e pregiudizi • capacità di comunicare i propri sentimenti in maniera chiara e diretta ma non minacciosa o aggressiva.

  32. Componenti dell’assertività AUTOSTIMA E FIDUCIA IN SE STESSI OBIETTIVI CHIARI SAPER ASCOLTARE SAPER ASSUMERE RISCHI SAPER DIRE DI NO SAPER AMMETTERE GLI SBAGLI CRITICARE IN MANIERA COSTRUTTIVA

  33. ..e infineassunzione di responsabilità Consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni che consente di modulare in base ad esse le proprie scelte

  34. LO STILE ASSERTIVO ascolto attivo riformulazione descrizione non valutativa, né interpretativa, del comportamento accettazione ed espressione del sentimento, positivo o negativo indicazione degli effetti prodotti dal comportamento

  35. LO STILE ASSERTIVO “ Quando intervieni così spesso, mi sento a disagio perché … “ “ Il fatto che Lei mi interrompa spesso quando parlo, mi irrita perché … “ “ Ho notato che alcune volte non presti attenzione a quanto sto dicendo e ciò mi dispiace perché … “ • “ Quando intervieni così spesso (descrizione non valutativa del comportamento), mi sento a disagio (espressione del sentimento), perché non ho spazio alcuno per esprimere le mie idee (indicazione degli effetti)

  36. il messaggio assertivo è DIRETTO non “molti pensano che” ma “io penso che”, non “non è normale che” ma “non sono d’accordo col tuo modo di comportarti”

  37. il messaggio assertivo è.. ONESTO, senza ambiguità COERENTE con il linguaggio corporeo ADEGUATO alla situazione

  38. Lo stile assertivo mantiene e favorisce lo scambio comunicativo tra le persone, garantendo una crescente disponibilità al dialogo ed al confronto.

  39. SAPER DIRE DI NO NO secco ed inappellabile NO  ragionato NO  empatico

  40. LA TECNICA DEL DISCO ROTTO La tecnica del disco rotto è una forma di difesa efficace nei confronti di quelle situazioni comunicative nelle quali l’interlocutore pretende di farci cambiare opinione, oppure vuole manipolarci. L’unico vero ostacolo all’uso corretto di tale tecnica sta nel controllo delle proprie emozioni.

  41. LA TECNICA DEL DISCO ROTTO ripetere più volte il proprio punto di vista, senza cambiare né le parole, né tanto meno la qualità dell’eloquio scegliere una frase breve e usarla in modo ossessivo, indipendentemente da quello che dice l’interlocutore la frase scelta deve essere inviata all’interlocutore ogniqualvolta sia possibile. Il rischio è quello di lasciarsi irretire dall’altro, ma bisogna resistere

  42. LA TECNICA DEL DISCO ROTTO la frase deve essere detta in modo calmo e rilassato.. ..il linguaggio del corpo non deve tradire alcuna emozione negativa (collera, indignazione, ecc.).. ..evitare d’incrociare lo sguardo: guardare l’altro è un incentivo alla continuazione di un dialogo indigesto.. ..non temere il silenzio! Durante le pause l’altro ha la possibilità di decidere lo sganciamento.

  43. L’ASSERZIONE NEGATIVA Tecnica usata per proteggersi da critiche ed attacchi che, pur essendo giustificati, vanno in qualche modo sopra le righe. “Lei ha mai incontrato una persona che, dopo averle fatto notare uno o più errori da lei commessi, continua a martirizzarla al solo scopo di svilirla e demoralizzarla?”

  44. L’ASSERZIONE NEGATIVA Rispondere in modo aggressivo serve solo a peggiorare la qualità del rapporto, trasformandolo in un penoso gioco di accuse reciproche. Se poi la sua risposta sarà stata un’accettazione passiva delle reiterate affermazioni dell’interlocutore, allora lei gli avrà definitivamente dato partita vinta. Si perde parte della propria autostima e si rinforza lo stile aggressivo dell’altro.

  45. TECNICA DELL’ASSERZIONE NEGATIVA la persona criticata ammette l’errore e mostra disponibilità al cambiamento: “ Vedo che ho commesso numerosi errori”, “ E’ vero che ho difficoltà a studiare”; “ Mi piacerebbe proprio migliorare il mio metodo di studio.

  46. TECNICA DEL FOGGING Consiste nel prestare attenzione a ciò che l’interlocutore sta dicendo, non quindi a quanto pensiamo che lui stia pensando. I dati sono quindi le parole dell’altro, non i suoi pensieri. La risposta automatica sarebbe quella del contrattacco, oppure della risposta sarcastica e colpevolizzante

  47. TECNICA DELLO SMOKING Effetto fumo: depista e allontana l’interlocutore da certi argomenti che non vorremmo discutere con lui ostacola curiosità malevoli impedisce di penetrare all’interno di argomenti che si vogliono tutelare

  48. L’INCHIESTA NEGATIVA Si chiede all’interlocutore di abbandonare la tonalità emotiva con cui le critiche vengono spesso condite per indicare con esattezza gli elementi su cui vi è disaccordo. depotenzia la carica deleteria presente in critiche che mirano solo a svilirci, senza fornirci un feedback adeguato

  49. INDICAZIONE DI UN’EVENTUALE DISCREPANZA evidenziare il mancato rispetto di una consegna o di un accordo segnalando il proprio interessamento, volto a scoprirne le cause e a fornire un eventuale aiuto.

  50. “Alessandro eravamo d’accordo che avresti eseguito i compiti per casa che ti avevo assegnato. Vedo che in realtà non li hai eseguiti. Ci sono stati dei problemi? Degli ostacoli imprevisti?” • “ Il dirigente ha deciso che una certa pratica gli sia consegnata da Mariella entro le 15.00. Sono ora le 15.30 e Mariella non si è ancora presentata. Ecco l’intervento: “Mariella, le avevo assegnato un’ora ben precisa per completare la pratica. Ci sono dei problemi imprevisti? Posso aiutarla?

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