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Informazione statistica di qualità per il “futuro che vogliamo”

Informazione statistica di qualità per il “futuro che vogliamo”. C. Costantino, A. Ferruzza | Istat G. Brunelli | Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare G. Finocchiaro | Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

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Informazione statistica di qualità per il “futuro che vogliamo”

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Presentation Transcript


  1. Informazione statistica di qualità per il “futuro che vogliamo” C. Costantino, A. Ferruzza | Istat G. Brunelli | Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare G. Finocchiaro | Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

  2. Ambiente e Sviluppo Sostenibile: da Rio a Rio+20 SustainableDevelopment, un concetto che da Rio 1992 a Rio 2012, si può considerare “metabolizzato” dai Governi e dalla società civile Si può tuttavia osservare un’oggettiva difficoltà nel vedere integrata la sostenibilità nelle politiche di sviluppo È anche rilevabile una assenza di sincronia fra i ritmi (lenti) con cui procedono le negoziazioni a livello planetario per definire politiche di sviluppo sostenibile e i ritmi di crescita necessariamente più elevati con cui procedono economia e società civile Con tale consapevolezza, l’Outcomeof the Conferencedi Rio+20 richiama la necessità di una parterniship pubblico/privata per lo sviluppo sostenibile .

  3. Patrimonio naturale e condivisione della conoscenza Per uno sviluppo sostenibile (Outcomeof the Conference, par. 4) We recognize that poverty eradication, changing unsustainable and promoting sustainable, patterns of consumption and production, and protecting and managing the natural resource base of economic and social development are the overarching objectives of and essential requirementsfor sustainabledevelopment. Condivisionedellaconoscenza(Outcomeof the Conference, par. 48) We recognize the important contribution of the scientific and technological community to sustainable development. We are committed to working with and fostering collaboration among academic, scientific and technological community, ….to strenghten the science-policy interface as well as to foster international research collaboration on sustainable development.

  4. CSR e statistiche ufficiali: oltre i dati finanziari e oltre il PIL Necessità di integrare i reporting di vario tipo con dati sulla sostenibilità (Outcomeof the Conference, par. 47): We acknowledge the importance of corporate sustainability reporting and encourage companies … to consider integrating sustainability information into their reporting cycle. We encourage industry, interested governments and relevant stakeholders with the support of the United Nations system, as appropriate, to develop models for best practice … Necessità di supportare le politiche con una base informativa che includa ulteriori parametri oltre al PIL (Outcomeof the Conference, par. 38) We recognize the need for broader measures of progress to complement gross domestic product in order to better inform policy decisions, and in this regard we request the United Nations Statistical Commission … to launch a Programme of work in this area building on existing initiatives

  5. Un protocollo di ricerca su GRI e standard Sistan Sempre più diffusa presso le imprese una rendicontazione non finanziaria che include l’ambiente (Global ReportingInitiative) Protocollo di ricerca tra Corporate Social Responsibility Manager Network Italia (CMN) e Istat Il CMN si propone di promuovere presso le imprese italiane un’applicazione delle linee guida GRI che privilegi la massima convergenza possibile con i riferimenti metodologici Sistan Finalità del protocollo di ricerca Istat-CMN: verificare le possibilità di armonizzazione dei dati richiesti dal GRI con quelli richiesti dall’Istat, promuovendo in tal modo la confrontabilità tra imprese e con le statistiche ufficiali Concluso un progetto pilota previsto dal protocollo di ricerca e condotto dal CMN con il coinvolgimento di alcune grandi imprese, è prossima la presentazione dei risultati in un convegno cui sono invitati rappresentanti delle istituzioni e delle imprese

  6. Non solo PIL: l’azione degli organismi internazionali Iniziative negli anni più recenti. Pietre miliari per le statistiche sull’ambiente: 2009 - Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo Non solo PIL - Misurare il progresso in un mondo in cambiamento ma anche i lavori della Commission on the MeasurementofEconomic Performance and Social Progress 2011 - Adozione da parte dello ESSC del rapporto finale dello Sponsorship Group on Measuring Progress, Well-being and SustainableDevelopment 2011 - IstituzionedellaUNECETask Force on Climate Change Related Statistics 2011 - Adozionenell’UE del Regolamento 691/2011 2012 - Adozione da parte della UNSC del SEEA Centralframework (quale standard internazionale, al pari del SNA) 2012 – Rapporto della Joint UNECE-OECD-Eurostat Task Force on MeasuringSustainableDevelopment 2013 - Approvazione da parte della UNSC del Framework for the Development of Environment Statistics (FDES) 2013

  7. La contabilità integrata ambientale ed economica I conti satellite dell’ambiente, pensati fin dall’inizio per supportare il dibattito sullo sviluppo sostenibile secondo un approccio di sistema, forniscono un’informazione statistica al momento più solida, nel suo insieme, rispetto ad altri dati sull’ambiente hanno seguito un percorso di maturazione di concetti e metodi nelle sedi internazionali (Sound Methodology) sono in linea con il SEEA, con i capitoli 29 del SNA2008 e 22 del SEC2010, e con la Strategia europea per la contabilità ambientale hanno una base legale in ambito UE: Reg 691/2011 (Mandate for Data Collection, Appropriate Statistical Procedures) Fortemente basati sul concetto di patrimonio naturale, i conti satellite dell’ambiente descrivono le interazioni tra economia e ambiente secondo modalità che consentono significativi collegamenti con il quadro centrale della contabilità ambientale, favorendo una lettura integrata dei fenomeni ambientali e di quelli economici ad essi correlati I dati forniti sono particolarmente idonei ad essere utilizzati all’interno di modelli di previsione su economia e ambiente

  8. I conti ambientali dell’Istat I principali aggregati attualmente prodotti in Istat su base regolare sono oggetto del Regolamento 691/2011 e riguardano emissioni atmosferiche (Annex I del Regolamento) imposte ambientali (Annex II) flussi di materia (Annex III) con l’ultimo trimestre di quest’anno inizia la trasmissione obbligatoria dei dati a Eurostat Ulteriori conti in linea con l’estensione in atto del Regolamento 691/2011 sono in corso di sviluppo; gli aggregati da stimare riguardano spese ambientali (Annex IV) settore eco-industrie (Annex V) flussi fisici di energia (Annex VI) Si sta inoltre esplorando la possibilità di stime now-casting di aggregati dei conti ambientali di momenti diffusione congiunta con gli aggregati del quadro centrale della contabilità nazionale

  9. Cambiamento climatico: un tema per la statistica ufficiale L’impegno degli statistici ufficiali su questo tema è segnato dalla Conference on ClimateChange and OfficialStatistics(Oslo 2008) Un approccio possibile per definire il ruolo degli statistici: partire dalla considerazione che il CC è un ulteriore fattore tra quelli da considerare come determinanti dei cambiamenti oggetto di osservazione statistica nelSistanmoltidatiriconducibiliallo schema DPSIR (Driving Forces, Pressures, State, Impacts, Responses) sonorilevanti in ordineaitemi del CC e sipuòparlare di statistiche e indicatori per monitorareicambiamenticonnessi con il CC, senza per questoipotizzare un nuovosistema di statistiche NelSistannumerosisoggettisonoresponsabilidellaproduzione di un notevoleammontare di datiutilizzati come input neicalcolidell’inventariodelleemissioni di gas clima-alteranti; inoltre, vengonoprodotteinformazioni ad essocomplementari, o aggiuntive come quellerisultanti da stimedelleemissionicalcolate secondo la prospettiva del consumo

  10. Alcuni recenti passi dell’Istat connessi con il tema del CC Costituite strutture dirigenziali dedicate ai conti e alle statistiche ambientali (in corrispondenza delle strutture di Eurostat “Environmental accounts and climate change” e “Environment and forestry”) Incluse nel Rapporto annuale sulla situazione del Paese sezioni dedicate specificamente ad argomenti connessi con il CC Inclusi nel Progetto BES indicatori connessi con i temi del CC Participazione attiva alla UNECE Task Force Climate Change Related Statistics

  11. La raccolta dei dati ambientali: l’ISPRA L’ISPRA fa parte del Sistema statistico nazionale (Legge n. 61/94, art. 01, comma 8; norma originariamente applicata all’ANPA, l’Agenzia le cui funzioni sono svolte oggi dall’ISPRA) Nel contesto dello ESS, l’ISPRA è inserito (dal 2011) nell’elenco delle altre autorità nazionali che insieme all’Istat sono responsabili in Italia dello sviluppo, della produzione e della diffusione delle statistiche europee (Regolamento (UE) n.223/2009, art.5, comma 2)

  12. I progetti statistici del PSN sull’ambiente Programma Statistico Nazionale Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Ministero dello Sviluppo Economico Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ispra, Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale Enea, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie e l’Energia

  13. La produzione statistica dell’ISPRA • ISPRA partecipa alla produzione di dati statistici attraverso la raccolta sistematica delle informazioni sullo stato dell’ambiente (qualità dell’aria, qualità delle acque, rifiuti, emissioni atmosferiche, uso e consumo del suolo e altre) e sulla sua evoluzione • L’offerta d’informazione statistica si articola principalmente nel: • rispondere agli obblighi di reportingcome ad esempio nel caso del Protocollo di Kyoto • diffondere e promuovere la diffusione dei dati sullo stato dell’ambiente attraverso l’”Annuario dei dati ambientali”, il “Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano”, il “Rapporto Rifiuti”, il rapporto “Clima d’Italia” • L’Ispra contribuisce, inoltre, al miglioramento della qualità dell’informazione statistica sullo stato delle risorse ambientali attraverso il processo di armonizzazione dei metodi di analisi, campionamento e misura a supporto delle attività di monitoraggio e controllo ambientali

  14. Prodotti ISPRA – Annuario dei dati ambientali Giunto alla decima edizione, rappresenta la più ampia e organica raccolta di dati statistici ufficiali sull’ambiente edita in Italia (251 indicatori) Risultato dell’impegno sinergico e armonizzato di ISPRA con le ARPA/APPA Tematiche affrontate: dall’atmosfera, biosfera, idrosfera, geosfera, alle attività nucleari, ai rifiuti, agli agenti fisici, ai settori produttivi determinanti delle pressioni ambientali (Agricoltura, Energia, Industria, Trasporti, Turismo), alla prevenzione e tutela ambientale (strumenti per la pianificazione ambientale, VIA, VAS, AIA, EMAS, Ecolabel, …)

  15. Prodotti ISPRA – Inventario italiano delle emissioni Strumento indispensabile di verifica degli impegni assunti a livello internazionale sulla protezione dell’ambiente atmosferico, come la Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), il Protocollo di Kyoto, la Convenzione di Ginevra sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero (UNECE-CLRTAP), le Direttive europee sulla limitazione delle emissioni In uno specifico documento, il National Inventory Report, viene fornita una spiegazione sia delle metodologie di stima sia degli andamenti osservati

  16. Prodotti ISPRA – Rapporto Rifiuti Urbani Risultato di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati, svolta dall'ISPRA con l'obiettivo di garantire che le informazioni e le conoscenze relative a questo importante settore siano a disposizione di tutti Il Rapporto Rifiuti urbani 2012 analizza i dati relativi alla produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti urbani, al sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio; effettua il monitoraggio dell'applicazione della tariffa rifiuti, l'analisi economica dei costi del ciclo integrato dei rifiuti urbani ed il monitoraggio della pianificazione territoriale.

  17. Sinergie e rete per statistiche ambientali di qualità Per lo sviluppo di un’informazione statistica ambientale di qualità è cruciale progettare ed organizzare il sistema statistico promuovendo tutte le sinergie possibili tra i diversi attori, costruendo una rete di sistema che metta a fattor comune le attività innovative Armonizzando indagini, elaborazioni, archivi e diffusione dei dati Potenzialità legate a nuovi strumenti di produzione, analisi e diffusione dei dati legati al web (indagini web, Gise spazializzazione di informazioni statistiche sull’ambiente) Sinergie e rete Collaborazioni istituzionali, Accordi, Convenzioni, Gruppi di lavoro, progetti Psn condivisi, …work in progress …

  18. Aumento della qualità complessiva attraverso l’innovazione Innovazioni di prodotto e di processo, sinergie e rete Censimento delle acque per uso civile Innovazioni di prodotto: contenuti Innovazioni di processo: indagine web-cawi, questionari personalizzati, organizzazione, geo-spazializzazione Sinergia e rete: Istat, M. Sviluppo Economico, Enea, M. Ambiente, Ispra, Regioni Risorse idriche e cambiamenti climatici Innovazione di prodotto: contenuti ed analisi Sinergia e rete: Istat, Centro mediterraneo per i cambiamenti climatici, Autorità di Bacino del Po Pressione antropica e rischi naturali Innovazioni di prodotto: tra le diverse attività, in progettazione «Rilevazione sulle attività estrattive e minerarie» per considerarne l’impatto ambientale (materiali estratti, risorse utilizzate, consumo di suolo …) Sinergia e rete: Istat, Ispra …

  19. Aumento della qualità complessiva attraverso l’innovazione La qualità dell’ambiente e dei servizi ambientali urbani Innovazioni di prodotto: tematiche (Ecomanagement e pianificazione urbanistica) e contenuti (Trasporti, Aria, Energia, Rumore, Rifiuti, Verde urbano, Acqua) Innovazioni di processo: indagine web-cawi , organizzazione Sinergia e rete: Istat, Legambiente, Ispra, Inu Famiglie ed ambiente Innovazioni di prodotto: contenuti. Il quadro delle relazioni tra popolazione ed ambiente è ampliato dalla raccolta di statistiche su comportamenti, percezioni ed opinioni della popolazione nei confronti delle tematiche ambientali (Rifiuti, Acqua, Energia, Trasporti e mobilità) nell’Indagine multiscopo sulle famiglie Aspetti Vita Quotidiana Istat

  20. Aumento della qualità complessiva attraverso l’innovazione Indagine sui consumi energetici alle famiglie Innovazioni di prodotto: tematiche nuove. Tipologia degli impianti di riscaldamento e condizionamento, degli elettrodomestici, illuminazione, impianti a biomasse e dotazioni tecnologiche di cui dispongono le abitazioni; indagare sulle abitudini delle famiglie in termini di comportamenti rilevanti ai fini energetici anche per l’individuazione di misure finalizzate ad incentivare il risparmio di energia del settore domestico. Indagine Consumi energetici delle imprese Sinergia e rete: Istat, ENEA, Ministero dello Sviluppo economico BES: Ambiente, Paesaggio, Qualità dei servizi …work in progress … Paesaggio e Consumo del suolo …work in progress …Progetti Istat, Ispra, Inu Eurostat-Istat: Grant LUCAS, Istat, Ispra, Mipaaf, Inea Informazioni geo-ambientali: …work in progress … Integrazione di indicatori demografici e sociali ed informazioni statistiche georeferenziate…Dati meteo climatici ed idrologici, Censimento delle acque per uso civile …

  21. Da statistiche e conti ambientali agli indicatori Un processo di programmazione tipicamente si basa su dati che siano disponibili e idonei a popolare indicatori utili a definire, semplificando i complessi processi in gioco, la situazione ex ante, i risultati attesi, la coerenza di quanto realizzato con quanto atteso. E’ necessario garantire la disponibilità di dati per costruire indicatori rilevanti relativamente a: consumo di suolo, dissesto idrogeologico e rischi naturali, rifiuti, aria, risorse idriche, trasporto sostenibile, energia (da fonti rinnovabii), conservazione della biodiversità, agricoltura biologica, comportamenti ed opinionidella popolazione, qualificazione e misura della qualità dell’ambiente urbano delle comunità intelligenti (Smart Cities) … Si dispone di idonei indicatori per programmare un utilizzo delle risorse che risponda a criteri di sostenibilità?

  22. Da statistiche e conti ambientali agli indicatori Si sta procedendo per garantire la disponibilità di dati per costruire indicatori rilevanti ed è indispensabile proseguire nell’attuazione dei numerosi progetti e collaborazioni avviati Ma non è sufficiente, ad esempio Il processo di programmazione dei fondi strutturali comunitari include l’utilizzo di indicatori ambientali, quale supporto conoscitivo rilevante per politiche orientate alla sostenibilità dello sviluppo, e costituisce un esercizio di programmazione anche in materia ambientale particolarmente strutturato Si dispone di idonei indicatori per programmare un utilizzo dei fondi strutturali che risponda a criteri di sostenibilità ? All’inizio della programmazione 2000-2006, la Commissione Europea non ha ritenuto idonea la valutazione ex ante ambientale a corredo del Quadro Comunitario di Sostegno, a motivo dell’inadeguatezza dei dati su cui si basava tale valutazione

  23. Da statistiche e conti ambientali agli indicatori Oggi, nella programmazione 2007-2013 che si avvia a conclusione, tutti i programmi Operativi, nazionali e regionali, sono corredati di una Valutazione Ambientale Strategica basata su idonei set di indicatori ambientali utilizzati nelle varie fasi del processo (Screening –Scoping -Valutazione dei probabili effetti ambientali significativi - Monitoraggio degli effetti ambientali del piano o del programma) La disponibilità di dati per costruire indicatori rilevanti per specifiche politiche ambientali è migliorata nel tempo, ma si avverte la necessità di indicatori capaci di dar conto in maniera più comprensiva della sostenibilità delle scelte operate nei processi di programmazione Indicatori di tipo “impronta ecologica” potrebbero costituire una famiglia di indicatori particolarmente interessante; ne è un esempio il “carbon footprint” (l'ammontare di emissioni di CO2 attribuibili, anche indirettamente, ad un prodotto, un'organizzazione, un individuo), un indicatore rilevante in ordine alle analisi legate al cambiamento climatico di origine antropica L’Accordo quadro siglato da Istat e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare costituisce un passo importante per guidare gli ulteriori sviluppi dell’informazione statistica di qualità sulle tematiche ambientali

  24. Informazione statistica di qualità per il “futuro che vogliamo” Grazie Brunelli.Giovanni@minambiente.it cesare.costantino@istat.it angela.ferruzza@istat.it giovanni.finocchiaro@isprambiente.it

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