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La Finanza Verde

La Finanza Verde. Soggetti all’obbligo: Distributori di energia Elettrica e gas. Soggetti all’obbligo: Produttori E Importatori di energia elettrica. MERCATI PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2. CERTIFICATI BIANCHI. CERTIFICATI VERDI. CERTIFICATI NERI.

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  1. La Finanza Verde Soggetti all’obbligo: Distributori di energia Elettrica e gas Soggetti all’obbligo: Produttori E Importatori di energia elettrica MERCATI PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 CERTIFICATI BIANCHI CERTIFICATI VERDI CERTIFICATI NERI Soggetti all’obbligo: Impianti di Settori sottoposti alla Direttiva 2003/87/CE Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  2. Il Teorema di Coase “ nella gestione dell’inquinamento e delle esternalità, le negoziazioni di mercato tra le parti fanno tendere verso un equilibro socialmente ottimale a prescindere da chi possieda il diritto di proprietà” Modifica il concetto di rispetto ambientale: PERCHE’ VINCOLO OPPORTUNITA’ IMPRENDITORIALE Assegnazione iniziale del diritto di proprietà agli inquinanti Nuovo approccio economico MERCATO COME Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  3. Diritto di proprietà del lago allaFABBRICA CASO 1 Bi: Benefici acquisiti dalla fabbrica derivanti dall’inquinamento Cf: Costo/opportunità dell’inquinamento, costo di ciò che sarebbero disposti a pagare gli abitanti del lago alla fabbrica per la conservazione del lago per altri utilizzi (es. uso sportivo) La FABBRICA NON CEDE il diritto di proprietà agli ABITANTI del lago INQUINAMENTO Se Cf < Bi USO EFFICIENTE RISORSE La FABBRICA CEDE il diritto di proprietà agli ABITANTI del lago Se Cf > Bi Diritto di proprietà del lago agliABITANTI CASO 2 Bc: Benefici acquisiti dagli abitanti per la conservazione del lago per altri utilizzi (es. uso sportivo) Ca: Costo/opportunità dell’inquinamento, costo di ciò che sarebbe disposta a pagare la fabbrica per poter inquinare Gli ABITANTI CEDONO il diritto di proprietà alla FABBRICA INQUINAMENTO Se Ca > Bc USO EFFICIENTE RISORSE Gli ABITANTI NONCEDONO il diritto di proprietà alla FABBRICA Se Ca < Bc Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  4. La Finanza Verde Soggetti all’obbligo: Distributori di energia Elettrica e gas Soggetti all’obbligo: Produttori E Importatori di energia elettrica MERCATI PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 CERTIFICATI BIANCHI CERTIFICATI VERDI CERTIFICATI NERI Soggetti all’obbligo: Impianti di Settori sottoposti alla Direttiva 2003/87/CE Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  5. “i Certificati Verdi” Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  6. Sono stati introdotti per la prima volta in Italia attraverso il Decreto Bersani del 16 marzo 1999, n.79 Prima dell’utilizzo dei CV le fonti rinnovabili godevano di un altro tipo di incentivazione: il CIP6/92 I Certificati Verdi in Italia Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  7. Il Cip è il Comitato Interministeriale dei Prezzi La deliberazione CIP del 29 aprile 1992, n. 6, ha generato disposizioni in materia di energia elettrica prodotta da impianti alimentati da: fonti rinnovabili fonti assimilate a quelle rinnovabili Il CIP6/92 in Italia Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  8. Definizioni: Per fonti rinnovabilisi intendono sole, vento, risorse idriche, risorse geotermiche, maree, moto ondoso, e trasformazione dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici e inorganici. Per fonti assimilatea quelle rinnovabili, si intendono la cogenerazione, impianti che utilizzano calore di risulta, fumi di scarico, scarti di lavorazione e/o di processi, fonti fossili prodotte esclusivamente da giacimenti minori isolati. Per fonti convenzionalisi intendono in generale i combustibili fossili ed altre fonti che non rientrano nelle precedenti categorie Il CIP6/92 in Italia Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  9. Il provvedimento definisce il prezzo di cessione per gli impianti di nuova realizzazione ed entrata in servizio (dal 30 gennaio 1991) utilizzanti fonti rinnovabili o assimilate. La metodologia di formazione dei prezzi di cessione si basa sul concetto di costo evitato– mancato costo che l’Enel avrebbe dovuto sostenere per la produzione dell’energia generata dall’impianto. Il CIP6/92 in Italia Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  10. Il CIP6/92 in Italia • Il prezzo di cessione è formato da una componente di costo evitato e da una componente di incentivazione: Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  11. L’acquisto dell’energia prodotta dagli impianti CIP6 è stata garantita fino al 2000 dall’Enel in qualità di soggetto monopolista, a condizioni stabilite in apposite convenzioni Dal 2000 in poi, il compito è stato affidato al Gestore del Sistema Elettrica (GSE), società nata in seguito del Decreto Bersani. Al GSE è stato successivamente affidata la gestione del Conto Energia. Allo scadere di tutte le convenzioni, il CIP6 scomparirà e gli impianti potranno richiedere soltanto la qualifica come Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili (IAFR) e non più come fonti assimilate ed ottenere i Certificati Verdi Il CIP6/92 in Italia Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  12. Perché il CIP6/92 non funziona? La maggior parte dei finanziamenti ottenuti sono andati alle fonti assimilate e non alle rinnovabili Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  13. Riferimenti normativi: D.Lgs. 16 marzo 1999, n. 79 (Decreto Bersani) D.M. 11 novembre 1999 D.M. 18 aprile 2002 I Certificati Verdi in Italia: la normativa Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  14. Il D. Lgs. 79/99 (Decreto Bersani), all’articolo 11, introduce l’OBBLIGO, a partire dal 2002, per chi produce ed importa energia elettrica da fonti non rinnovabili, di immettere nella rete nazionale, nell’anno successivo per ogni anno, una quota minima di energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, tramite impianti entrati in esercizio o ripotenziati successivamente al 1° aprile 1999. 2002-2003 la quota è pari al 2% dell’energia elettrica da fonti non rinnovabili prodotta o importata nell’annoprecedente, eccedente i 100 GWh. 2004-2006 la quota si incrementa dello 0,35%. I Certificati Verdi in Italia: la normativa Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  15. La certificazione della produzione da fonti rinnovabili viene effettuata dal GSE (Gestore del Servizio Elettrico) attraverso l’emissione dei certificati verdi. Possono ottenere la qualifica IAFR dal GSE quegli impianti che sono entrati in esercizio, o che entreranno in esercizio, in data successiva al 1 aprile 1999, a seguito di: Potenziamento/ripotenziamento; Rifacimento; Riattivazione; Nuova costruzione; Incremento dell’alimentazione da biomasse oppure da combustibili, anche gassosi, derivati dai rifiuti, degli impianti termoelettrici esistenti. I Certificati Verdi in Italia: la normativa Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  16. Andamento Impianti IAFR Fonte: GSE Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  17. Una volta che l’impianto è stato qualificato IAFR, il GSE emette il Certificato Verde, corrispondente ad un quantitativo di energia pari a 50 MWh, su comunicazione del produttore circa la produzione da fonte rinnovabile dell’anno precedente, o relativamente alla producibilità attesa nell’anno in corso o nell’anno successivo. Il certificato emesso è valido per un anno e può essere richiesto per 12 anni dalla data di entrata in funzione dell’impianto stesso. I produttori e importatori soggetti all’obbligo, entro il 31 marzo di ogni anno, a partire dal 2003, trasmettono al GSE i certificati verdi relativi all’anno precedente per l’annullamento. Se i soggetti all’obbligo avranno più certificati verdi di quanti non siano necessari per adempiere all’obbligo, potranno vendere la parte eccedente. Nel caso opposto in cui non fossero sufficienti, dovranno acquistarli per non risultare inadempienti: I Certificati Verdi in Italia: la normativa MERCATO Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  18. Schema di funzionamento dei Certificati Verdi qualifica emette Quota di CV 1 CV = 50 MWh GSE IAFR I produttori e gli importatori di energia, entro il 31 marzo di ogni anno devono cedere i CV per l’annullamento dell’obbligo Se i soggetti all’obbligo avranno più CV di quanti non siano necessari per adempiere all’obbligo, potranno vendere la parte eccedente Se i soggetti all’obbligo avranno meno CV di quanti siano necessari per adempiere all’obbligo, potranno acquistare la parte eccedente dal GSE o da altri soggetti che ne hanno in eccedenza MERCATO Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  19. Un’operazione comune nel mercato consiste nel vendere in anticipo i Certificati Verdi relativi alla produzione futura di energia elettrica. Tale operazione permette di ottenere un anticipo dei ricavi futuri ed accedere più agevolmente ai finanziamenti. Quasi tutte le operazioni vengono effettuate senza avere la disponibilità fisica dei certificati verdi. Infatti il GSE può emettere CV solo a consuntivo o sulla producibilità attesa dell’anno corrente o di quello successivo. Interazione CV-Mercato Elettrico Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  20. Interazione CV-Mercato Elettrico Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  21. Il GSE: qualificagli impianti IAFR; emette i certificati verdi su richiesta del produttore; gestisce un registro dei conti proprietàsui quali vengono registrati i passaggi di proprietà dei certificati; annullai certificati presentati dai soggetti all’obbligo del 2%; può emettere certificati allo scopertocon l’obbligo di riacquistarli entro 3 anni; emette a suo favoree colloca sul mercato (attraverso la sede di negoziazione del GME) i certificati verdi speciali relativi agli impianti CIP6 Il ruolo del GSE e le prospettive del mercato Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  22. Il GSE, seguendo i criteri indicati all'art. 9 del D.M. 11/11/99 e all'art. 6 del D.M. 18/3/2002, ha stabilito il prezzo di offerta, riferito al kWh, dei propri certificati verdi (prezzo di riferimento) per l'anno 2006. Il valore è pari a 12,53 €cent/kWh Il prezzo di riferimento negli anni precedenti è stato: Anno 2005: 10,92 €cent per kWh Anno 2004: 9,739 €cent per kWh Anno 2003: 8,24 €cent per kWh Anno 2002: 8,418 €cent per kWh Prezzo di riferimento dei CV Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  23. Ripartizione CV emessi per fonte nell’anno 2005 Ripartizione dei CV emessi per fonte durante l’anno 2005 (Fonte GSE) Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  24. Domanda e offerta dei CV Consuntivi e previsioni obbligo di produzione rinnovabile (fonte: GSE) Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  25. Il GSE permette la vendita di tutti CV “privati”; L’offerta “privata” non è ancora sufficiente a coprire la domanda, rendendo necessaria parte dei certificati verdi a disposizione del GSE; Appena l’offerta “privata” coprirà la domanda dei soggetti all’obbligo, il GSE non venderà più CV sul mercato Domanda e offerta dei CV Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  26. La vendita dei certificati verdi da parte dei proprietari IAFR permette di ottenere un reddito aggiuntivo a quello derivante dalla vendita di energia elettrica. Il prezzo del certificato verde non è differenziato per fonte di produzione mentre i costi di produzione variano per tipologia di impianto. Il vantaggio per alcuni produttori sarà maggiore. Domanda e offerta dei CV Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  27. I vantaggi del mercato organizzato La costituzione dei depositi in conto prezzo e l’interscambio informativo tra GSE e GME conferisce, alla sede di negoziazione organizzata dal GME, caratteristiche di: trasparenza sicurezza a vantaggio della liquidità del mercato stesso. I produttori ricevono il controvalore dei certificati venduti dopo non più di 3 giorni lavorativi successivi alla sessione di mercato. Gli acquirenti trovano i CV acquistati sul proprio conto proprietà presso il Registro GSE. La sede di negoziazione del GME Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  28. CV e CIP/6 a confronto CIP6 CV • L’incentivo è diverso a seconda della tecnologia e tipologia dell’impianto. • Il valore dell’incentivo è regolato e viene adeguato annualmente. • I costi sono sostenuti direttamente da tutti gli utenti (componente A3 della bolletta). • Il CV non è differenziato per tecnologia e tipologia di fonte. • Il prezzo del CV si formerà con regole di mercato • I costi dei CV sono sostenuti dai produttori e importatori di energia da fonti convenzionali Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  29. La finanza verde Soggetti all’obbligo: Distributori di energia Elettrica e gas Soggetti all’obbligo: Produttori E Importatori di energia elettrica MERCATI PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 CERTIFICATI BIANCHI CERTIFICATI VERDI CERTIFICATI NERI Soggetti all’obbligo: Impianti di Settori sottoposti alla Direttiva 2003/87/CE Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  30. “I Certificati Bianchi” Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  31. Il GME, in base ai decreti 20 luglio 2004 del Ministero delle Attività Produttive, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, emette, a partire dai risparmi conseguiti nell’anno 2005, i titoli di efficienza energetica (CB), in favore di tutti i distributori di energia elettrica e gas, delle società controllate dai distributori medesimi e delle società operanti nel settore dei servizi energetici (ESCO). L’idea è quella di mettere in moto soggetti interessati alla realizzazione di interventi (le ESCO) ponendo degli obblighi su pochi soggetti ben individuati (i distributori di energia elettrica e gas). I due Decreti sono caratterizzati da uno schema simile di cui si descrivono di seguito i punti salienti. I Certificati Bianchi Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  32. I Certificati Bianchi • Al fine di conseguire gli obiettivi di riduzione i distributori possono: • Realizzare direttamente interventi di razionalizzazione energetica presso gli utenti, • Avvalersi di una società di servizi a loro collegata, • Acquistare i diritti di riduzione dei consumi da una ESCO. • I certificati associati a tali diritti, detti titoli di efficienza energetica (TEE) o certificati bianchi, saranno rilasciati dal GME a distributori ed ESCO e saranno contrattabili • sia in sede bilaterale • sia in un’apposita borsa, gestita dal GME stesso. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  33. I Certificati Bianchi • Il GME apre un conto proprietà per ciascun operatore che viene depositato su un registro • Sul conto proprietà vengono depositati i titoli emessi (a seguito della certificazione dei risparmi conseguiti da parte dell’AEEG) • L’operatore può accedere al Registro via web e: • Controllare la sua situazione sul conto proprietà • Inserire i contratti bilaterali Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  34. I CB hanno un valore pari ad un tep e si distinguono in tre tipologie: Tipo I, attestanti il conseguimento di risparmi di energia primaria attraverso interventi per la riduzione dei consumi finali di energia elettrica; Tipo II, attestanti il conseguimento di risparmi di energia primaria attraverso interventi per la riduzione dei consumi di gas naturale; Tipo III, attestanti il conseguimento di risparmi di energia primaria attraverso interventi diversi da quelli di cui ai punti 1 e 2. Classificazione dei Certificati Bianchi Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  35. I distributori di energia elettrica e di gas naturale possono conseguire gli obiettivi di incremento di efficienza energetica anche acquistando i relativi titoli da altri soggetti. Il mercato dei Certificati Bianchi consente: L’acquisto di titoli da parte dei distributori che, attraverso i loro progetti, ottengono dei risparmi inferiori al loro obiettivo annuo e pertanto devono acquistare sul mercato i titoli mancanti per ottemperare all’obbligo La vendita di titoli da parte dei distributori che raggiungono risparmi oltre l’obiettivo annuo e che possono realizzare dei profitti vendendo sul mercato i titoli in eccesso La vendita di titoli ottenuti da progetti autonomi da parte delle ESCO che, non dovendo ottemperare ad alcun obbligo, hanno la possibilità di realizzare dei profitti sul mercato. Il mercato dei Certificati Bianchi Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  36. Il mercato dei Certificati Bianchi Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  37. I principali problemi relativi alla diffusione degli investimenti di razionalizzazione energetica riguardano: Gli investimenti per risparmiare energia non possono generalmente competere con investimenti per incrementi o miglioramenti produttivi Carenza di nozioni e di strumenti finanziari L’investimento in risparmio energetico viene considerato troppo rischioso per le difficoltà legate alla previsione, anche nel breve-medio termine, dell’andamento dei prezzi dei combustibili e dell’energia elettrica Difficoltà di attribuzione di certi risparmi a certi investimenti I principali problemi Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  38. Le aziende di distribuzione che non ottempereranno ai propri obblighi possono acquistare titoli di efficienza energetica rilasciati dal GME alle ESCo Si creerà un mercato nel quale i titoli saranno contrattati, avranno un prezzo e saranno acquistati da coloro che non avranno potuto attuare i progetti e rispettare gli obiettivi Alle imprese che non sono in possesso dei titoli corrispondenti all’obiettivo annuo ad esse assegnato l’AEGG applica sanzioni, maggiori agli investimenti necessari a compensare le inadempienze Gli interventi realizzati, certificati mediante i titoli di efficienza rilasciati dal GME, potranno essere conteggiati, ai fini del soddisfacimento degli obblighi, per cinque anni I Certificati Bianchi Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  39. I distributori coinvolti Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  40. Obiettivi • I decreti ministeriali 20 luglio 2004 determinano obiettivi quantitativi nazionali di miglioramento dell’efficienza energetica per il quinquennio 2005-2009. • La ripartizione avviene solo tra i distributori con almeno 100.000 clienti finali. 1 tep = 4.545 kWh (considerando 1 kWh = 2.200 kcal) Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  41. Obiettivi Per l'anno 2005l'Autorità ha stabilito un risparmio totale di: 97.854 tep di energia elettrica 57.519 tep di gas naturale • Tra gennaio 2005 e fine di maggio 2006 l’Autorità ha certificato il conseguimento di un risparmio energetico complessivo pari a 286.837 tep, • richiedendo al GME l’emissione di titoli di efficienza energetica così ripartiti: • - 214.244 di tipo I (attestanti la riduzione dei consumi di energia elettrica) [75%]; • 62.826 di tipo II (attestanti la riduzione dei consumi di gas naturale) [22%]; • - 9.767 di tipo III (attestanti la riduzione dei consumi di combustibili solidi, liquidi e di altri combustibili gassosi) [3%]. Nel complesso, il numero di TEE di cui è stata richiesta l’emissione al GME è dunque risultato ampiamente superiore (il 184%) rispetto alla somma degli obiettivi assegnati dai due decreti ministeriali. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  42. Obiettivi I risultati ottenuti sono estremamente positivi e più che incoraggianti anche se bisogna considerare che per il 60% sono stati conseguiti grazie al contributo di interventi realizzati prima dell’entrata in vigore del meccanismo e a fronte di un significativo potenziale di miglioramento nell’efficienza d’uso dell’energia in tutti i settori del Paese. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  43. Gli utenti finali non sono direttamente inclusi nel meccanismo e non è stata concessa la possibilità di effettuare interventi in proprio e di rivendere ai distributori i relativi titoli. Gli utenti, avvalendosi dell'opera del proprio energy manager, siano essi del settore industriale, del terziario o della Pubblica Amministrazione, possano avviare azioni concordate con distributori ed ESCO, spuntando condizioni migliori per la realizzazione di interventi di miglioramento dell'efficienza energetica, o addirittura, qualora ne abbiano le capacità organizzative, tecniche e finanziarie, dar vita ad una ESCO. L’utente è il beneficiario del risparmio energetico ed economico corrispondente all’intervento. Sarà possibile realizzare interventi ad un costo inferiore a quanto previsto in assenza del meccanismo. Vantaggio per gli utenti finali Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  44. Meccanismo di funzionamento dei decreti nel caso più generale di intervento effettuato da parte di una ESCO GME Rilascia CB ESCO Acquista CB Effettua l’investimento AEEG Distributore Presenta CB Borsa del GME Sanzioni se inadempienti Rate da contratto Utente Ricavi da minori consumi Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  45. Interventi di risparmio energetico Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  46. Schede tecniche AEEG per la valutazione standardizzata o analitica dei risparmi energetici connessi ad alcuni interventi Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  47. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  48. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  49. Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

  50. Le ESCo sono nate negli USA ad inizio anni 80 per poi diffondersi anche nei paesi europei (Germania, Belgio, Francia) sia come società private, sia come filiali di compagnie elettriche o agenzie pubbliche che offrono un’ampia gamma di servizi nell’ambito dell’uso razionale dell’energia. La direttiva CEE n. 76/93 autorizza l’utilizzo di questa forma contrattuale in tema di risparmio energetico ESCO si occupa di tutte le fasi che compongono lo schema del FTT ( Finanziamento Tramite Terzi): Diagnosi energetica e fattibilità tecnica-economica Progettazione Installazione Manutenzione Copertura finanziaria E.S.Co. (Energy Services Company) Fonti Rinnovabili di EnergiaProf. Claudia Bettiol A.A. 2006-07

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