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L EDILIZIA RESIDENZIALE UNIVERSITARIA: LA LEGGE 338

PREMESSE. Il D.S.U. uno dei principali ambiti del Settore Pubblico.Il pi rilevante problema quello di fornire adeguati supporti finanziari a copertura dei costi di mantenimento.Tra le voci di costo, quella che assorbe la maggior parte delle risorse relativa ai costi per l'ALLOGGIO.Il numer

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L EDILIZIA RESIDENZIALE UNIVERSITARIA: LA LEGGE 338

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    1. LEDILIZIA RESIDENZIALE UNIVERSITARIA: LA LEGGE 338/2000 OBIETTIVI DECRETI ATTUATIVI RISULTATI

    2. PREMESSE Il D.S.U. uno dei principali ambiti del Settore Pubblico. Il pi rilevante problema quello di fornire adeguati supporti finanziari a copertura dei costi di mantenimento. Tra le voci di costo, quella che assorbe la maggior parte delle risorse relativa ai costi per lALLOGGIO. Il numero di posti alloggio in Italia insufficiente a soddisfare la richiesta.

    3. LE RESIDENZE UNIVERSITARIE E GLI STUDENTI UNIVERSITARI IN ALCUNI PAESI EUROPEI (2003)

    4. IL NUMERO DI POSTI ALLOGGIO NELLE SINGOLE REGIONI, 1999-2005

    5. GLI ALLOGGI DISPONIBILI E IL GRADO DI COPERTURA DEGLI STUDENTI IDONEI FUORI SEDE E STUDENTI PENDOLARI

    6. LEGGE 2 DICEMBRE 1991, N. 390 Norme sul diritto agli studi universitari Art. 18. Alloggi c.1. Le regioni predispongono interventi pluriennali per ledilizia residenziale universitaria. c.2. Per le finalit di cui sopra lo Stato pu assegnare alle Universit che partecipano ai programmi di edilizia predisposti dalle regioni dei finanziamenti (questo comma stato abolito dalla L. 338/2000)

    7. LEGGE 14 NOVEMBRE 2000, N. 338 Disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari Abolisce la disciplina precedente (art. 18, comma 4, Legge 390/2000) Lammontare della spesa autorizzata dal governo; Le tipologie di enti/soggetti che possono presentare richiesta di cofinanziamento; Il tetto massimo del contributo per intervento; La destinazione prioritaria agli studenti capaci, meritevoli e privi di mezzi; Le tipologie di interventi.

    8. I DECRETI ATTUATIVI DELLA L. 338/2000 EMANATI DAL MINISTERO DELLISTRUZIONE, UNIVERSITA E RICERCA (M.I.U.R.)

    9. D.M. 9 maggio 2001, n. 116 I SOGGETTI RICHIEDENTI Regioni Province autonome di Trento e Bolzano; Organismi regionali di gestione per il D.S.U.; Universit statali; Universit non statali, legalmente riconosciute; Collegi universitari legalmente riconosciuti (di cui alla L.942/1966); Consorzi universitari (costituiti ai sensi del T.U. delle leggi sullistruzione superiore, R.D. n. 1592/1933); Cooperative di studenti senza fini di lucro; Organizzazioni non lucrative di utilit sociale operanti nel settore del diritto allo studio; Fondazioni e le Istituzioni senza scopo di lucro operanti nel settore del diritto allo studio.

    10. D.M. 9 maggio 2001, n. 116 TIPOLOGIE DEGLI INTERVENTI INTERVENTI SU IMMOBILI GI ESISTENTI: A1. abbattimento delle barriere architettoniche A2. adeguamento alle norme in materia di igiene e sicurezza A3. manutenzione straordinaria A4. recupero, ristrutturazione edilizia ed urbanistica, restauro e risanamento

    11. D.M. 9 maggio 2001, n. 116 CONTRIBUTO, SPESE AMMESSE Il CONTRIBUTO attraverso cui lo Stato cofinanzia gli interventi non pu superare il 50% del costo totale previsto dai progetti esecutivi; La misura del cofinanziamento assegnato successivamente rideterminata tenendo conto del RIBASSO OFFERTO dalla ditta aggiudicataria in sede di gara; Sono ammesse al cofinanziamento anche le SPESE per le ATTREZZATURE DIDATTICHE e SCIENTIFICHE per gli interventi di tipo A4, B e C, mentre le spese per gli ARREDI sono previste per gli interventi di tipo B e C.

    12. D.M. 9 maggio 2001, n. 116 OBBLIGHI E VINCOLI Per gli interventi di tipo A4, B, C vige lobbligo di destinare i posti alloggio a studenti capaci e meritevoli privi di mezzi idonei al conseguimento della borsa, in percentuale non inferiore al 70%; La percentuale ridotta al 25% per i soggetti di cui allart. 2, c.1, lett. e-f-g-h-i-l (Universit non statali e Collegi universitari legalmente riconosciuti, Consorzi universitari, Cooperative di studenti senza fini di lucro, Organizzazioni non lucrative di utilit sociale operanti nel settore del DSU, Fondazioni ed Istituzioni senza scopo di lucro operanti nel settore del DSU), a pena di decadenza del beneficio; Sulla struttura cofinanziata gravano i seguenti VINCOLI: - mantenimento della destinazione duso per almeno 20 anni; - divieto di alienazione (per 20 anni, salvo restituzione del contributo e degli interessi maturati) - costituzione del diritto di prelazione a determinati soggetti.

    13. D.M. 9 maggio 2001, n. 116 MODALITA PER LA FORMULAZIONE DELLA RICHIESTA Compilazione di apposito modello informatizzato (adottato con D.M. 65/02) e invio automatico dello stesso al M.I.U.R.; Spedizione del modello cartaceo al M.I.U.R.; Spedizione della copia del modello alla Regione competente; Trasmissione al M.I.U.R. del progetto e della seguente documentazione: - relazione tecnico illustrativa del progetto; - cronoprogramma dei termini degli adempimenti tecnico-amministrativi per la realizzazione delle opere; - documentazione attestante la copertura finanziaria della quota di autofinanziamento; - documentazione attestante la verifica agli standard prescritti nellallegato A del D.M. 118.

    14. D.M. 9 maggio 2001, n. 117 ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE

    15. D.M. 9 maggio 2001, n. 118 ALLEGATO A: STANDARD MINIMI QUALITATIVI

    16. D.M. 9 maggio 2001, n. 118 ALLEGATO A: STANDARD MINIMI QUALITATIVI

    17. D.M. 9 maggio 2001, n. 118 ALLEGATO B: LINEE GUIDA RELATIVI AI PARAMETRI TECNICI ED ECONOMICI ELENCA I MODELLI INSEDIATIVI: 1. Universit separata dalla citt, tipo campus; 2. Modello integrato citt-universit. INDIVIDUA LE TIPOLOGIE DI ALLOGGI E RESIDENZE: 1. Tipo ad albergo; 2. Tipo a minialloggio; 3. Tipo a nuclei integrati; 4. Tipo misto. DESCRIVE I REQUISITI GENERALI DEGLI AMBITI FUNZIONALI E DELLE PRINCIPALI UNITA AMBIENTALI DESCRIVE GLI ARREDI E UNA SERIE DI DOTAZIONI OPZIONALI ELENCA GLI IMPIANTI E LE CARATTERISTICHE DI FINITURA ELENCA I REQUISITI CHE RAPPRESENTANO I LIVELLI PRESTAZIONALI

    18. LE RISORSE DISPONIBILI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI Finanziamento interventi A1, A2, A3 2000: 24.789.931 2001: 24.789.931 2002: 30.987.414 2003: 30.987.414 2004: 30.987.414 TOT. 142.541.276 - Accantonamento spese Commissione 805.672,76 - Accantonamento Commissione Cassa DD.PP. 1.686.423,87 78.075.179,37 Finanziamento interventi A4, B, C Residui anni 2000-02: 55.206.346 Mutui concessi: 287.191.868 Risorse anni 2003-04: 61.974.000 + 2005: 30.987.414 TOT. 435.3593214 - Accantonamento spese Commissione 929.610,00 - Accantonamento Commissione Cassa DD.PP. 8.018.031,00 426.411.571,19

    19. D.M. 10 dicembre 2004, n. 40 I PROGETTI AMMESSI AL COFINANZIAMENTO

    20. D.M. 10 dicembre 2004, n. 40 I RISULTATI: FINANZIAMENTI DELLA L. 338/2000 DIVISI PER REGIONI

    21. D.M. 10 dicembre 2004, n. 40 I RISULTATI: FINANZIAMENTI DELLA L. 338/2000 DIVISI PER REGIONI

    22. D.M. 10 dicembre 2004, n. 40 I RISULTATI: I FINANZIAMENTI DELLA L. 338/2000 PER SOGGETTO RICHIEDENTE

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