1 / 37

Istituto Comprensivo Verdi-Cafaro Progetto di Beni Culturali

Istituto Comprensivo Verdi-Cafaro Progetto di Beni Culturali. I Tre Campanili a.s. 2013/2014. Il Duomo di Andria. Il Duomo di Andria fu costruito da Goffredo d’ Altavilla , tra la fine dell’ XI e l’inizio del XII secolo, su una chiesa preesistente dedicata a San Pietro . .

owen
Télécharger la présentation

Istituto Comprensivo Verdi-Cafaro Progetto di Beni Culturali

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Istituto ComprensivoVerdi-CafaroProgetto di Beni Culturali I Tre Campanili a.s. 2013/2014

  2. Il Duomo di Andria

  3. Il Duomo di Andria fu costruito da Goffredo d’Altavilla , tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, su una chiesa preesistente dedicata a San Pietro . . Federico II di Svevia vi fece seppellire due delle sue mogli : Jolanda di Brienne e Isabella d’Inghilterra, le cui sepolture sono collocate nella cripta .

  4. La cripta

  5. Nel 1438 il Duomo fu ampliato dal duca Francesco II del Balzo , che ebbe anche il merito di ritrovare le ossa del Santo Patrono della città S. Riccardo d’Inghilterra. Il Duomo subì radicali cambiamenti nei secoli XVII e XVIII. A Metà ‘800 ebbe luogo la costruzione del portico antistante in stile neoclassico. Le spoglie del Santo Patrono, furono conservate nel cosiddetto “cappellone”, posto alla sinistra del transetto.

  6. La Cappella di S. Riccardo

  7. Il Presbiterio

  8. L’impianto architettonico è a tre navate che , con altrettanti imponenti archi ogivali si affacciano sul transetto. Sulla destra del presbiterio si trova la cappella della Sacra Spina della Corona di Nostro Signore Gesù , donata alla città dalla contessa Beatrice d’Angiò. Detta cappella fu edificata dopo il miracolo del 1910 .

  9. La Sacra Spina

  10. IL CAMPANILE

  11. Il Campanile è opera di più epoche storiche. Ha la base quadrata, di epoca normanna, che lo fa assomigliare ad un torrione medioevale corredato di strette finestre a sesto acuto. Si leva ancora fino alla cella campanaria, con ampie bifore al primo piano a ancora più in alto con la parte quattrocentesca per arrivare al torrino ottagonale culminante con la punta del Campanile.

  12. Sull'apice aguzzo c'è un gallo verdastro, issato su una sfera metallica, che segna la direzione del vento. In questo gallo, la tradizione popolare volle trovare riscontro alla leggenda, secondo la quale, S. Pietro apostolo fosse passato dalla città per divulgare il Vangelo. Segno delle radici profonde della cristianità nella comunità locale.

  13. IL CAMPANILE di SAN FRANCESCO

  14. Rappresenta la vetta più alta della città federiciana. Passeggiando sulla via De Anellis, da un vicolo, si può ammirare uno scorcio magnifico del campanile della chiesa di San Francesco I lavori ebbero inizio al principio del mese di agosto nel 1760. I lavori di costruzione furono sospesi per molto tempo. Appartiene ad una delle chiese più belle di Andria.

  15. Costruito, secondo la tradizione, come torre di avvistamento per intercettare la pericolosa avanzata dell’esercito francese da Barletta.

  16. La chiesa di San Francesco, come gran parte delle chiese della città di Andria, risente, dal punto di vista architettonico , di una rivisitazione successiva alla sua costruzione.

  17. Lo stile gotico lascia spazio infatti a quello barocco come mostra il portale della chiesa, successivamente sopraelevato e ricostruito in tufo.

  18. All’interno la pianta è a navata unica. Un rapido sguardo consente al visitatore di individuare l’altare maggiore costruito in prezioso marmo policromo come quelli laterali realizzati con lo stesso materiale.

  19. IL campanile si presenta alto e snello (c.a.54metri) insieme al coevo campanile di S. Domenico e al preesistente della Cattedrale divenne il simbolo stesso di Andria, da quel momento divenuta “la città dei tre campanili”. Nel 2006 è stato effettuato l’ultimo restauro non solo dei paramenti lapidei ma anche della banderuola segna vento con il simbolo francescano , posta sulla cuspide.

  20. Lo stile è barocco. I lavori ebbero inizio al principio del mese di agosto nel 1760. Ripresero nel 1766 e si conclusero nel 1773. Tra il 1893 ed il 1895 il campanile subì i primi restauri, per danni causati da un fulmine abbattutosi su di esso il 29 aprile del 1890.

  21. Accanto alla chiesa si trova il chiostro, rimasto nell’originario stile gotico in cui i pilastri sorreggono i portici, completando in modo armonico la visione d’insieme.

  22. IL Campanile di S. Domenico

  23. La Chiesa di S. Domenico La chiesa di S. Domenico fu intitolata alla Madonna dell’Umiltà e poi venne affidata ai padri domenicani. Nel 1510 fu costruito il portale della chiesa in stile rinascimentale. Nel 1769 venne completato il campanile di pietra in stile barocco. Infine nel 1809 il convento fu utilizzato come carcere.

  24. L’interno è ad una sola navata e vi si possono scorgere 5 altari di marmo. Gli altari prima dell’Ottocento erano tredici. Nella sacrestia è conservato il corpo del Duca Francesco II del Balzo. Sopra la sua tomba vi era un busto di marmo bianco, oggi conservato nella Cattedrale, raffigurante lo stesso duca in abito di terziario domenicano, attribuito allo scultore Francesco Laurana.

  25. Il 16 marzo di quest’anno, 2014, la chiesa è stata riconsegnata alla comunità, dopo un accurato restauro. E’ ritornata all’antico splendore, dopo anni di abbandono.

  26. Il laboratorio di pittura

  27. Il gruppo al lavoro

  28. Però ….. Siamo stati proprio bravi!

  29. Realizzazione a cura di : • Alicino Martina • Di Pasquale Davide • Merra Nunziana • Moschetta Alessandra • Gicaru Andrada • Porro Daniele • Casiero Alessia • Sinisi Serafina • Matera Mariariccarda • Zingaro Noemi • Dell’endice Viviana • Zingaro Chiara • Muraglia Mariangela • Tursi Alessia • Di Bari Marika • Gammarrota Stefania • Visaggio Angela • Rella Marino • Piarulli Arianna • Guglielmi Marika • Docente di Italiano, Storia e Geografia: • Mariolina Cassetta • Docente di Arte e immagine : • Rosa Battaglia

  30. FINE

More Related