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Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brescia

Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brescia. BDA: il sistema informativo integrato dell’ASL di Brescia a supporto del Governo Clinico per le patologie croniche. Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale dell’ASL di Brescia.

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Presentation Transcript


  1. Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brescia

  2. BDA: il sistema informativo integrato dell’ASL di Brescia a supporto del Governo Clinico per le patologie croniche Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale dell’ASL di Brescia Innovazione nel SSN: tecnologie, organizzazione e regolazioneRoma 14 Maggio 2008 Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  3. La strategia dell’ASL di Brescia per affrontarela “sfida delle patologie croniche” Una “Regia di sistema” delle patologie croniche a rilevante impatto sanitario - sociale - economico • Sistema informativo integrato per un monitoraggio permanente e complessivo delle patologie croniche • Progettazione azioni di “regia” dell’ASL con coinvolgimento degli attori • PDT Territorio – Ospedale • Strumenti professionali di riferimento • Ritorni informativi personalizzati • Formazione e aggiornamento • Confronto tra pari • Verifica e riprogettazione sulla base dei riscontri Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  4. Sistema informativo integratodelle patologie croniche: la metodologia I dati “gestionali – amministrativi” dell’ASL • Farmaci • Specialistica ambulatoriale • Ricoveri • Assistenza protesica • Esenzioni per patologia sono • già esistenti • correlati all’uso reale da parte dell’intera popolazione • correlati ai processi sanitari Sono quindi potenzialmente portatori di informazioni di rilevante valenza epidemiologico-clinica e sono utilizzabili • dai medici dell’organizzazione dei servizi sanitari • dai medici di famiglia Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  5. Sistema informativo integratodelle patologie croniche: la metodologia La lettura integrata degli archivi dell’ASL consente di dedurre informazioni di rilevante significato clinico-epidemiologico in quanto si riferiscono: • al “mondo reale”, • all’intera popolazione. Tuttavia non contengono alcuna informazione sui risultati di salute. L’aggregazione dei dati provenienti dagli archivi dei medici di famiglia consente di valutare i risultati di salute ma è tendenzialmente incompleta. Le due fonti sono complementari ed il loro confronto consente di: • superare le possibili autoreferenzialità • portare ad una visione complessiva del sistema mirata a tutti gli aspetti Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  6. Sistema informativo integratodelle patologie croniche: la metodologia Livelli informativi: 1° livello: singoli archivi ASL “di esercizio” • Farmaci • Specialistica ambulatoriale • Pronto Soccorso • Ricoveri 2° livello: archivi ASL integrati • Banca Dati Assistito 3° livello: archivi informatici dei MMG aggregati Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  7. 1° livello - singoli archivi ASL “di esercizio”: ritorni informativi personalizzati al singolo MMG Principali indicatori utilizzati per individuare il profilo prescrittivo del MMG Con quanta “aggressività” / “remissività” decido di iniziare a trattare un paziente? numero pz. trattati / 100 assistiti vs ASL Una volta deciso di iniziare il trattamento, con quanta “intensità” tratto?  numero prescrizioni per pz. trattato vs ASL Scelgo interventi ad alto/basso contenuto tecnologico? costo medio per prescrizione vs ASL Quante risorse utilizzo?  spesa totale / 100 assistiti vs ASL Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  8. Focus su singole malattie Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  9. Sistema informativo integratodelle patologie croniche: la metodologia Livelli informativi: 1° livello: singoli archivi ASL “di esercizio” • Farmaci • Specialistica ambulatoriale • Pronto Soccorso • Ricoveri 2° livello: archivi ASL integrati • Banca Dati Assistito 3° livello: archivi informatici dei MMG aggregati Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  10. 2° livello - archivi ASL integrati:Banca Dati Assistito L’utilizzo integrato delle banche dati di cui l’ASL dispone (per motivi amministrativo-gestionali) • esenzioni per patologia • farmaci (territoriali e ospedalieri - tramite File F) • ricoveri (SDO) • specialistica ambulatoriale, ha consentito di realizzare la Banca Dati Assistito (BDA) che ha aperto la possibilità di metodologie di monitoraggio permanente • delle sottopopolazioni prese incarico per patologie croniche; • dell’esito delle azioni di miglioramento intraprese. Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  11. 2° livello: Banca Dati AssistitoCriteri di identificazione dei soggetti presi in carico per patologie croniche Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  12. BDA dell’ASL di Brescia 2006:persone prese in carico per malattie croniche Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  13. consumo risorse sanitarie:chiavi di lettura • spesa media pro-capite (totale e per tipologia di intervento):  evidenzia sinteticamente il carico assistenziale mediamente necessario per far fronte a ciascun malato; • spesa sostenuta per tutti i soggetti individuati:  mostra la rilevanza strategica, per l’impatto sull’insieme delle risorse impegnate Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  14. BDA 2006 dell’ASL di Brescia: Spesa pro-capite per ciascuna patologia esaminata Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  15. consumo risorse sanitarie:chiavi di lettura • spesa media pro-capite (totale e per tipologia di intervento):  evidenzia sinteticamente il carico assistenziale mediamente necessario per far fronte a ciascun malato; • spesa sostenuta per tutti i soggetti individuati:  mostra la rilevanza strategica, per l’impatto sull’insieme delle risorse impegnate Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  16. BDA 2005 dell’ASL di Brescia: composizione della spesa complessiva relativa a ciascuna patologia individuata Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  17. BDA: metodologia per lo studio delle “co-patologie” Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  18. BDA 2006 dell’ASL di Brescia: esempio per le co-patologie più frequenti associate alle Cardiovasculopatie Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  19. Confronto prevalenze e consumi distrettuali Banca Dati Assistito come strumento per individuare aree di “sovra/sotto trattamento” La media ASL rappresenta il riferimento per il confronto Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  20. Scostamenti distrettuali dalla media ASLdella prevalenza e delle spese medie pro assistito pesato (BDA 2004 dell’ASL di Brescia – diabete) Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  21. BDA e ritorno informativo personalizzato Banca Dati Assistito come strumento rivolto a: • singolo MMG/PLS, • singola forma associativa di MMG/PLS • singolo Distretto per: • pesare la propria popolazione assistita • confrontare le prevalenze riscontrate con la prevalenza ASL e/o Distretto • valutarne l’evoluzione nel tempo • valutare criticamente il proprio profilo prescrittivo Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  22. Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  23. Sistema informativo integratodelle patologie croniche: la metodologia Livelli informativi: 1° livello: singoli archivi ASL “di esercizio” • Farmaci • Specialistica ambulatoriale • Pronto Soccorso • Ricoveri 2° livello: archivi ASL integrati • Banca Dati Assistito 3° livello: archivi informatici dei MMG aggregati Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  24. La strategia dell’ASL di Brescia per affrontarela “sfida delle patologie croniche” “Governo Clinico” dei MMG: il confronto tra pari nei “Gruppi di Miglioramento” Nel 2007 più di 300 MMG hanno estratto periodicamente dal proprio archivio informatico, secondo un protocollo comune, una serie di informazioni relative a ciascun assistito in merito a: • Valutazione del rischio cardiocerebrovascolare, • Ipertensione • Diabete e le trasmette all’ASL tramite il sistema informatico regionale CRS-SISS. Tali informazioni vengono quindi assemblate, elaborate e ad ogni MMG viene restituito il proprio report informativo personalizzato, in modo da consentire una valutazione, sia a livello di ASL che per ciascun medico, individuando la percentuale di soggetti assistiti che hanno raggiunto specifici risultati di processo, di adeguatezza del trattamento, di salute. Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  25. Ritorni informativi personalizzati dei MMGsu diabete nell’ASL di Brescia:il progressivo incremento della partecipazione dei MMG Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  26. Progressivo miglioramento degli indicatori:risultati osservati nei 199 MMG dell’ASL di BS che hanno effettuato entrambe le 2 ultime rilevazioni sul diabete Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

  27. Governo Clinicodella Medicina Generale dell’ASL di Brescia:un primo bilancio L’innovativa metodologia di “regia di sistema delle malattie croniche” avviata dall’ASL di Brescia sta mostrato risultati nettamente positivi. Tale processo, per la prima volta, ha permesso ai MMG di vedere il loro operato tradotto in indicatori e informazioni quantificate, offrendo l’opportunità di individuare in modo sistematico i malati cronici da seguire con un più attento follow-up e/o da ricondurre al corretto controllo pressorio, metabolico, clinico. Attraverso il confronto tra pari nei “Gruppi di Miglioramento di MMG” sulla base dei ritorni informativi personalizzati, si è innescato un processo di miglioramento continuo, i cui risultati nettamente positivi sono documentati dal progressivo miglioramento, statisticamente significativo, sia degli indicatori di processo che di salute oltre che dal coinvolgimento di un numero progressivamente crescente di MMG. Dr. Carmelo Scarcella - Direttore Generale dell'ASL di Brescia 14 Maggio 2008

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