1 / 12

Diagnosi socio-culturale e pedagogica delle dinamiche di gruppo in contesti educativi

Diagnosi socio-culturale e pedagogica delle dinamiche di gruppo in contesti educativi. . Per una riflessione pedagogica per tempi di crisi . Crisi dei modelli educativi: società, famiglia e scuola nella fase di transizione della nostra epoca

reegan
Télécharger la présentation

Diagnosi socio-culturale e pedagogica delle dinamiche di gruppo in contesti educativi

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Diagnosi socio-culturale e pedagogica delle dinamiche di gruppo in contesti educativi . Per una riflessione pedagogica per tempi di crisi . Crisi dei modelli educativi: società, famiglia e scuola nella fase di transizione della nostra epoca • Inversione generazionale, captazione dell’attenzione, psicotecnologia e psicopotere: eccitazione emozionale costante teoria delle menti disponibili , rottura dei legami sociali ed individualismo (tesi di Bernard Stiegler: prendre soin) • Zygmunt Bauman: la solitudine nell’era della globalizzazione, la modernità liquidità, precarietà, insicurezza • Frank Furedi: il nuovo conformismo e i rischi della psicologizzazione del disagio sociale, nuove forme di controllo, il regno dell’insicurezza e la solitudine sociale • Miguel Benasayag: Le Passioni triste (sofferenza psichica e crisi sociale): il passaggio dal futuro promessa al futuro minaccia , pulsioni di morte, assenza di desiderio, diventare cliente e consumatore, tra seduzione mercantile e coercizione,dalla certezza all’incertezza che diventa irrazionalità,autismo informatico(l’epoca delle passioni triste)

  2. Diagnosi socio-culturale e pedagogica delle dinamiche di gruppo in contesti educativi . Miguel Benasayag: il mondo dell’unidimensionale e la riduzione del molteplice (vedi Gilles Deleuze: una filosofia della molteplicità) . Philippe Meirieu: una pedagogia per tempi di crisi; la sindrome di Frankenstein, il tempo dell’incertezza, educare alla libertà e alla ribellione contro i nuovi poteri che captano le menti, il potere dei media e la teoria dei ‘cervelli disponibili’, la difficoltà della scuola, degli insegnanti e del mondo degli adulti, la paura dell’altro e della gestione del conflitto

  3. Scuole e gruppi classe Per gestire qualsiasi gruppo occorre partire da una analisi della sua composizione e delle sue dinamiche: . Composizione sociale . Composizione culturale (livello di scolarizzazione, luoghi di provenienza,percorsi,storie,linguaggi) . Conoscenza del mondo adolescenziale e giovanile(problematiche, trasformazioni) . Composizione di genere . Relazioni nel gruppo: tra alunni, tra alunni e insegnanti . Relazioni tra insegnanti e le altre figure professionali: personale tecnico, educatori, mediatori culturali, assisteni di base

  4. L’interazione in classe • La struttura dell’interazione in classe • Il potere in classe • La costruzione della conoscenza scolastica ----------------------------------------------------------------------------------------------- • Il linguaggio nei contesti educativi e la sua importanza(la selezione tramite il linguaggio: vedi tesi di Basil Bernstein, William Labov e riflessioni pedagogiche di Paulo Freire) • Basil Berstein: lo svantaggio linguistico e culturale (le differenze nel linguaggio rimandano a codici sociolinguistici diversi e a un sistema di stratificazione sociale determinato): concetti di ‘codice ristretto’ e ‘codice elaborato’ • William Labov (sociolinguista americano) (contesta il mito della ‘deprivazione verbale’): sostiene la completa dignità dei linguaggi dialettali e le varietà non standard di una lingua nel veicolare concetti e rappresentazioni astratte • Rendimento scolastico, linguaggio e teoria dell’etichettamento: Rosenthal e Jacobson: l’effetto pigmalione (il bambino non fa altro che confermare quanto ci si aspetta da lui) • Paulo Freire e la pedagogia degli oppressi

  5. Metodi di osservazione e di analisi • Osservazione partecipante: Franz Boas, B.Malinowski • Le strutture esplicite e quelle implicite: Claude Lévi-Strauss. La funzione simbolica dell’organizzazione e del sistema di relazioni(le strutture elementari della parentela) • Etnometodologia: scuola di Chicago- Harold Garfinkel • Interazionismo simbolico: Herbert Blumer • Pedagogia istituzionale: analisi istituzionale (Georges Lapassade) • Costruzione dei ruoli e rituale dell’interazione: Erving Goffman • Teoria del campo : Kurt Lewin • Sociogramma e psicodramma di J.L.Moreno

  6. Pedagogia istituzionale:analisi istituzionale • G.Lapassade parla di realtà implicita che va svelata agli attori stessi nell’analisi delle dinamiche che costruiscono i ruoli e lo statuto istituzionale di ciascuno all’interno del gruppo • Realtà istituita (quella sancita) e realtà istituente(quella in divenire e in formazione)

  7. L’osservazione partecipante • Antropologia culturale: F.Boas e B.Malinowski • Osservare per comprendere • Osservare per definire e catalogare • Essere implicato nella relazione ed avere la giusta distanza epistemologica • Le attività nel gruppo permettono di capire le dinamiche, il funzionamento del gruppo e le sue regole

  8. Strutture dei contesti e dei gruppi e funzioni simboliche • Claude Lévi-Strauss ci spiega che le strutture (parentela, organizzazione del lavoro, gerarchia tra sessi ) funzionano come dei linguaggi e organizzano le funzioni simboliche tramite la produzione di miti e rituali • Quali sono le strutture simboliche nel gruppo? Quali sono i suoi miti e i suoi rituali? • Qual’è la dimensione ‘inconscia’ del funzionamento del gruppo al di là delle regole esplicite?

  9. Etnometodologia: Harold Garfinkel • L'etnometodologia nasce negli Stati Uniti come "sociologia del senso comune" e come ricerca • sociale sul campo con l'obiettivo di aggiornare le procedure che governano la "costruzione sociale • della realtà":Per Harold Garfinkel,il fondatore dell'etnometodologia americana,la realtà sociale,la • sua percezione e le sue rappresentazioni,è costruita e prodotta da alcune procedure pratiche. In • questo senso siamo tutti dei "sociologi allo stato pratico" nella misura in cui ogni azione o • comportamento sociale è una interpretazione pratica del mondo. Come "sociologia profana" indaga • le procedure di costruzione sociale della vita quotidiana. Ogni attore produce senso e il "senso • comune" non deve essere considerato come una versione inferiore,atrofizzata,della conoscenza • scientifica. E invece un altro modo di conoscenza che ha una sua coerenza interna. Garfinkel si • prefigge lo studio degli "etnometodi",cioè le procedure della sociologia non professionale attivata • nella pratica quotidiana dagli attori della vita sociale. Interrogare il sociale,rivelare e analizzare • l'ovvio di cui fanno parte le "routines" che danno fondamento alla vita sociale. Quello che interessa • Garfinkel sono le interazioni quotidiane e i sistemi di percezione ,le procedure attraverso le quali • interpretiamo continuamente il mondo sociale in funzione dei nostri bisogni. Come afferma • Garfinkel:"ognuno elabora l'altro".La ricerca sociale è costruita non su un modello normativo ma su • un modello interpretativo,è sempre occasione di incontri sociali. I tre punti che caratterizzano • l'etnometodologia sono:1) l'attore sociale non un idiota culturale ,2) occorre considerare i fatti • sociali come delle realizzazioni pratiche;i fatti sociali sono il prodotto dell'attività continua degli • uomini,che attiva saper fare, procedure,regole di comportamento. 3) le procedure interpretative • dell'attore sociale sono dei ragionamenti sociologici pratici. Il comportamento sociale ha una sua • razionalità che va capita, studiata e analizzata nell'interazione con i comportamenti di altri attori. • Questo vale per qualsiasi spazio di relazioni sociali;formalizzato o non formalizzato:il carcere è ,in • questo senso,uno spazio istituzionale formalizzato dove interagiscono attori diversi con • ruoli,funzioni,culture e linguaggi diversi. In questo spazio l'interazione tra gli attori presenti nel • carcere produce dei sistemi di percezione dei ruoli e delle funzioni. Le percezioni producono delle • rappresentazioni di sé e dell'altro

  10. Interazionismo simbolico: Herbert Blumer • “L’interazionismo simbolico sostiene che il significato delle cose per gli individui è centrale in sé. Ignorarlo corrisponde a falsificare il comportamento studiato” • H.Blumer si riferisce ai lavori di G.H.Mead e J.Dewey:pragmatismo sociale e analisi transazionale • L’uso dei significati compiuto da una persona nella propria situazione coinvolge un processo interpretativo: l’uso dei significati da parte dell’attore si determina attraverso un processo interpretativo: un processo formativo nel quale i signficati sono usati e modificati come strumenti per la guida e la formazione dell’azione • Le tre premesse:1) gli individui agiscono verso le cose in base al significato che esse hanno per loro 2) il loro significato è derivato dall’interazione sociale di ciascuno con i suoi simili 3) questi significati sono trattati e modificati lungo un processo interpretativo usato dalla persona nel rapporto con le cose che incontra

  11. Costruzione dei ruoli e il rituale dell’interazione e teoria del campo • E.Goffman riprendendo l’approccio dell’interazionismo simbolico studia la costruzione dei ruoli nel gruppo e nelle istituzioni : ospedale, carcere, scuola • Kurt lewin studia le dinamiche del gruppo come interazioni all’interno di un campo comunicativo(il gruppo come campo, come sfondo , percezioni, autopercezioni, gestalt) • Le dinamiche del gruppo sono diverse dalle dinamiche dei singoli individui che lo compongono: comunicazione interattiva, ruoli, decisioni, funzionamento, movimenti psichici all’interno del gruppo(interpsichici ed intrapsichici) • Le dinamiche decisionali nel gruppo (leader, capro espiatorio): il gruppo si muovo verso l’instaurazione di un suo codice ‘linguistico-culturale’: gioco delle comunicazioni, dei ruoli, del potere , delle norme , fantasmi , stereotipie, pregiudizi • W.Bion descrive 3 modalità di funzionamento: dipendenza, lotta/fuga/accopiamento

  12. Psicodramma e sociogramma: J.L. Moreno • Studio delle relazioni interumane: psicodramma e sociodramma (quest’ultimo è uno psicodramma diretto a risolvere problemi sociali(conflitti tra generazione, gruppi etnici, religioni e nazioni) • Una scienza che esplora la verità attraverso i metodi drammatici: teoria dei ruoli, nozione di catarsi, binomio spontaneità/creatività • I disturbi di relazione • Il palcoscenico spazio naturale e sociale: famiglia, scuola, ospedale, • Il gioco drammatico(contenuto manifesto e latente: psicodramma analitico:S.Lebovici) • Role-plyaing:gioco dei ruoli • Le storie di vita, le rappresentazioni, sentimenti e interazioni, simpatia, repulsione, inimicizia e amicizia, i legami • Test sociometrico: un questionario in cui si chiede di scegliere uno o più compagni per delle specifiche attività o situazioni(rappresentazione grafica: sociogramma)

More Related