1 / 18

Meccanismi di Ritrasmissione per Reti di Sensori

Meccanismi di Ritrasmissione per Reti di Sensori. Università di Ferrara. OUTLINE. INTRODUZIONE DEFINIZIONE DI 4 METODI DI CONSEGNA DELLE INFORMAZIONI PER RETI WIRELESS DI SENSORI COMMUNICATION PERFORMANCES CONSUMO ENERGETICO RISULTATI E CONFRONTI m AMPS-1 DATA MODELLO PARAMETRICO.

regina
Télécharger la présentation

Meccanismi di Ritrasmissione per Reti di Sensori

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Meccanismi di Ritrasmissione per Reti di Sensori Università di Ferrara

  2. OUTLINE • INTRODUZIONE • DEFINIZIONE DI 4 METODI DI CONSEGNA DELLE INFORMAZIONI PER RETI WIRELESS DI SENSORI • COMMUNICATION PERFORMANCES • CONSUMO ENERGETICO • RISULTATI E CONFRONTI • mAMPS-1 DATA • MODELLO PARAMETRICO Università di Ferrara

  3. Introduzione progettare tutti i livelli della rete al fine di risparmiare energia • Aspetto più critico per reti wireless di sensori : LIMITATO BUDGET ENERGETICO • In questo lavoro: • LINK LAYER : • Reti di sensori caratterizzate da: - alta densità di nodi - brevi distanze tra dispositivi vicini (10, 20 m) - bassi data rates - pacchetti di lunghezza corta (100 bits) • vogliamo assicurare comunicazioni affidabili ed energeticamente efficienti. • proposta di 4 metodi di consegna delle informazioni e studio del loro consumo energetico Università di Ferrara

  4. d S D d / H Definizione dei quattro metodi • ARQ fino all’arrivo di un pacchetto corretto a destinazione; ausilio della strategia di FEC. • Alternative considerate: • METODO 1) trasmissione diretta da S a D;ritrax richiesta a D • METODO 2) consegna multihop con nodi intermedi che si comportano da repeater, pacchetto decodificato solo a D; ritrax chieste a S • METODO 3) consegna multihop dove ogni nodo intermedio implementa FEC e arresta un’ulteriore trasmissione di un pacchetto rilevato errato; ritrax chieste alla S • METODO 4) consegna multihop dove ogni nodo intermedio implementa FEC e arresta un’ulteriore trasmissione di un pacchetto rilevato errato; ritrax chieste al nodo precedente Università di Ferrara

  5. Pe:probabilità di fallita consegna di un pacchetto a destinazione Ritrasmissioni Communication Performance • Definiamo la qualità della comunicazione attraverso    Università di Ferrara

  6. distanze (dN) normalizzate alla distanza d tra S e D z rapporto segnale rumore a distanza dN unitaria (dividendo equamente la potenza output totale tra i nodi) . nel metodo 2), un simbolo arriva errato a destinazione se ha subito un numero dispari di errori lungo il cammino : word error probability con un codice a blocchi (n,k,t) : Communication Performance Università di Ferrara

  7. d mP DECODING g mP ENCODING Radio Rx Radio Tx Modello energetico di un nodo sensore POINT-TO-POINT COMUNICATION    Università di Ferrara

  8. Energia per consegnare un pacchetto corretto a destinazione i = 1...4     Università di Ferrara

  9. Numero medio di tx necessarie per avere un pacchetto corretto a D 1 / (1-Pe) Energia per una singola tx a D x Energia Eg_data • Metodi 1), 2) richiedono a S la ritrax di un pacchetto errato, quindi Eg_i (i=1, 2, 3) si può esprimere come: • Fattore m include la possibilità di fermare il forwarding di un pacchetto trovato errato ad un nodo intermedio • Ph probabilità di avere un pacchetto errato al salto h • Eg4 • 1/(1-Pw) numero medio di tx per consegnare correttamente un pacchetto al nodo successivo • Ogni tx: termine tra parentesi Università di Ferrara

  10. Risultati e confronti • Osserviamo l’andamento energetico dei quattro metodi in due diverse situazioni: • specifica: sostituendo E0 and Eproc con i valori di un sensore reale, il MIT mAMPS-1 prototype, con BCH (63,39,4). • h=3.5 • E0=9.3·10-5 J • Eproc=4.6 ·10-5 J • parametrico: per semplificare l’analisi trascuriamo energie relativa all’  Eg=Edata . Questo non cambia il trend e il range dei risultati ottenuti. Università di Ferrara

  11. Risultati : mAMPS-1 • Eg in relazione a probabilità di errore Pe • fissata distanza d tra S e D • fissato numero di salti H • esistenza di una Pe ottimale : Minimo numero di ritrasmissioni per minimizzare il consumo energetico • Peottimale attorno 10-2 con i dati mAMPS-1 Università di Ferrara

  12. Risultati : mAMPS-1 • fissato H :all’aumento di d, l’uso del multihop diventa necessario e solo a distanze maggiori diventa utile l’uso del FEC ad ogni nodo intermedio • più salti a disposizione : • H ottimo (Hopt)per ogni distanza d, ottima distanza tra due nodi successivi (dlink_opt) • scegliendo Hoptper ogni d, il metodo migliore è METHOD 2) • Eg in relazione alla distanza d S-D • fissata Pe = 10-2 Università di Ferrara

  13. Risultati : mAMPS-1 • Guadagno tra schema 2) e 3) scegliendo Hopt per ogni distanza d • fissata Pe = 10-2 Scegliendo Hopt per ogni distanza d, il metodo migliore in uno scenario multisalto è schema 2) con un guadagno energetico tra 5% e 15% rispetto a metodo 3), come evidenziato nel riquadro, posizionato nel range dove il multihop è preferibile alla trasmissione diretta. Università di Ferrara

  14. Multihop FEC ad ogni nodo x @ 1 dB Risultati : Modello Parametrico • Riduzione di Ednecessaria ad assicurare una data performance Pe ma aumento di Eo e Eproc approx Università di Ferrara

  15. Risultati : Modello Parametrico • TREADE-OFFs : • E0e Ed routing diretto o multisalto • Eproce Ed  FEC ad ogni nodo o solo a destinazione • Possiamo sfruttare i fattori d12 and d13 per costruire un modello parametrico,un set di condizioni per scegliere la soluzione migliore,tra le quattro alternative, rispetto ai numerosi parametri coinvolti: • tecnologia hardware ( E0 , Eproc ) • distanza tra sorgente e destinazione ( d ) • numero di salti (H ) Università di Ferrara

  16. Risultati : Modello Parametrico • Stessa Pe per tutti i metodi • metodo 1) è il migliore quando Eg1 < Eg2 and Eg1 < Eg3 . Queste condizioni sono soddisfatte quando : • metodo 2) migliore quando: • metodo 3) migliore quando: Università di Ferrara

  17. Risultati : Modello Parametrico • Distanzaalla quale le curve relative all’energia spesa dai vari meccanismi si intersecano, considerando un fissato numero di salti a disposizione: • d12 proporzionale al rapporto E0/b1 • d23 proporzionale al rapporto Eproc/b1 • dipendenza dai parametri H, d12 and d13 Università di Ferrara

  18. Risultati : Modello Parametrico • Sostanziale aumento di energia se si utilizza un numero di salti sub-ottimo • interessante studiare quali fattori influenzano Hopt, cioè dlink_opt: mAMPS-1 • variando il rapporto E0/b1 possiamo ottimizzare le comunicazioni anche tra nodi successivi distanti anche solo 10, 20 metri Università di Ferrara

More Related