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I STITUTO T ECNICO C OMMERCIALE “A NTONIO Z ANON ”

I STITUTO T ECNICO C OMMERCIALE “A NTONIO Z ANON ”. U DINE. Progetti Europei 1997 - 2008. 1997/98 Enterprise Spirit in the Territory (Lingua E, Svezia) 1998/99 Risks and Opportunities in Setting Up New Small Enterprises (Lingua E, Svezia)

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I STITUTO T ECNICO C OMMERCIALE “A NTONIO Z ANON ”

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE“ANTONIO ZANON” UDINE Progetti Europei 1997 - 2008

  2. 1997/98 Enterprise Spirit in the Territory (Lingua E, Svezia) • 1998/99 Risks and Opportunities in Setting Up New Small Enterprises (Lingua E, Svezia) • 1998/99 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Inghilterra/Francia (Lingua B, 13 docenti CLIL) • 1999/2000 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Inghilterra (Lingua B, 5 docenti CLIL) • 2000/01 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Germania (Comenius 2.2, docente LS) • 2001/02 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Inghilterra/Spagna (Comenius 2.2, 2 docenti CLIL) • 2001/02 Sconfinando (Comenius 1.2, Slovenia) • 2001/02 Sports and the Arts in the Context of Modern Life 2002/03 (Comenius 1.1 triennale, Finlandia e Germania) 2003/04

  3. 2001/02 Foreign Languages across the Curriculum 2002/03 (Comenius 1.3 triennale: Germania, Repubblica 2003/04 Ceca, Spagna) • 2002/03 Folksongs and Dances (Comenius 1.3 triennale: 2003/04 Martinica - Francia, Spagna) 2004/05 • 2003/04 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Irlanda (Comenius 2.2, 2 docenti LS) • 2005/06 The Media and Youth in Europe (Comenius 1.1 2006/07 triennale: Germania, Finlandia, Spagna, Portogallo, 2007/08 Polonia (+ Romania) • 2006/07 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Inghilterra/Germania (Comenius 2.2, 4 docenti CLIL) • 2006/07 Individual Student Mobility (prog. Pilota) per due allieve (3 mesi di studio in Germania e Finlandia)

  4. 1995 Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva (Édith Cresson) Prevedeva per la scuola nuove forme del sapere che consentissero alle generazioni giovani e non solo di sapersi muovere con diritto di cittadinanza all’interno dei cambiamenti prodotti dalla mondializzazione degli scambi, dalla società dell'informazione e dal progresso scientifico e tecnico.

  5. Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva(1995) - 2 Si sottolineava il ruolo chiave riservato all’istruzione e alla formazione, che “diventeranno sempre più i principali vettori d'identificazione, di appartenenza, di promozione sociale e di sviluppo personale. E' attraverso l'istruzione e la formazione, acquisite in seno al sistema d'istruzione istituzionale, all'impresa o in maniera più informale, che gli individui si renderanno padroni del loro futuro e potranno realizzare le loro aspirazioni.”

  6. Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva(1995) - 3 “La ricchezza dell'Europa nel campo scientifico, la profondità della sua cultura, la capacità delle sue imprese e delle sue istituzioni devono nello stesso tempo consentirle di trasmettere i suoi valori fondamentali e di preparare il lavoro. Questo presuppone che la società europea interpreti correttamente le tendenze fondamentali della propria evoluzione.”

  7. Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva(1995) - 4 I celebri cinque obiettivi generali formulati per il terzo millennio: 1. Favorire l’acquisizione di nuove conoscenze (innalzare il livello generale delle conoscenze), predisponendo sistemi europei di formazione e riconoscimento delle stesse e l’eliminazione degli “ostacoli amministrativi, giuridici e relativi alla protezione sociale che frenano gli scambi di studenti, di partecipanti a corsi di formazione, insegnanti e ricercatori,” indispensabile per elevare il livello generale delle qualifiche in Europa. 2. Avvicinare la scuola e l’impresa, sviluppando l’apprendimento in Europa a tutti i livelli, tramite reti di centri di apprendimento nei vari Paesi e con l'ausilio di un programma di mobilità dei tirocinanti e uno statuto europeo dell’apprendista. 3. Lottare contro l’emarginazione. Si deve offrire, a chi non ha avuto successo nel sistema scolastico classico, una seconda opportunità, con ricorso a nuovi metodi pedagogici, tecnologie dell'informazione e tecnologie multimediali. La scuola deve inoltre “svolgere il ruolo di centro d'animazionedel contesto in cui crollano i riferimenti sociali e familiari.”

  8. Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva (1995) - 5 4.Possedere tre lingue comunitarie, “un marchio di qualità” e “un elemento di base della società conoscitiva” che costituisce condizione indispensabile nel mercato di lavoro europeo, un vantaggio nella comunicazione con gli altri, la possibilità di scoprire culture e mentalità diverse, di stimolare l'intelletto. Nel riconoscere il plurilinguismo “elemento d’identità e caratteristica della cittadinanza Europea,” si propone di sviluppare l’apprendimento linguistico nelle scuole e di favorire la mobilità dei professori di lingua materna verso gli istituti di altri Paesi. 5.Trattare sullo stesso piano l'investimento a livello fisico e l'investimento a livello di formazione. Oltre a rendere prioritarie l’istruzione e la formazione, bisogna incoraggiare le imprese e le autorità pubbliche a proseguire sulla strada dell’investimento “non materiale” con “provvedimenti concreti.” Si caldeggiano disposizioni fiscali e contabili favorevoli alle spese destinate alla formazione e lo sviluppo parallelo di formule che consentano l’aggiornamento o la formazione di chi ha interrotto gli studi.

  9. Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva(1995) - 6 L'Europa del Medioevo e dei tempi moderni ha dovuto far fronte al mondo bizantino, al mondo arabo, all'impero turco. Oggi si tratta per fortuna di un confronto più pacifico; ma l'esistenza dei protagonisti della storia giganteschi per estensione o per la forza economica, o per entrambe nello stesso tempo, impone all'Europa di raggiungere una dimensione paragonabile alla loro se vuole esistere, evolversi e conservare la sua identità. Di fronte all'America, al Giappone, domani alla Cina, l'Europa deve avere la massa economica, demografica e politica capace di garantire la sua indipendenza.Essa ha per fortuna dalla sua la forza della sua civiltà e dei suoi patrimoni comuni. L'abbiamo visto nel corso di venticinque secoli, in strati sempre rinnovati, la civiltà Europea è stata creatrice; e ancora oggi, come dice lo slogan, la principale materia prima dell'Europa è probabilmente la materia grigia. Jacques le Goff, La vecchia Europa e la nostra (Parigi, 1994)

  10. Fase 1 (1995 - 1999) del Programma Socrates-Erasmus Rispetto alle precedenti iniziative comunitarie di mobilità: comprendeva tutti i tipi e i livelli d’istruzione nell’ambito di un unico programma di cooperazione europea veniva accentuata l’importanza di rafforzare la promozione qualitativa e quantitativa della conoscenza delle lingue dell’U.E. perportare una maggiore solidarietà tra i popoli nonché promuovere la dimensione interculturale dell’istruzione tecnico.

  11. 2001 - La Commissione Europea valuta la prima fase […] the programme has contributed to achieving its objectives, notably those linked to the development of European citizenship and improvement of the quality of the education systems in the EU. The programme has also contributed to: improving language knowledge, particularly in the framework of Lingua (one of the Commission's objectives is to ensure that everyone can master two foreign Community languages); encourage the intercultural dimension of education; promote mobility and exchanges (approximately 460 000 students, 40 000 university teachers, 150 000 language learners and language teachers received grants between 1995 and 1999 and the trend is upwards); encourage cooperation between establishments at all levels; encourage the recognition of diplomas, study periods and other qualifications; encourage open and distance education (despite certain difficulties due to the limited budget); promote the pooling of information and experiences; develop high-quality education and training.

  12. 2001 - La Commissione Europea valuta la prima fase - 2 Ma lamenta: il budget limitato le disparità nelle mobilità degli studenti la mancanza di collegamenti, di azioni congiunte, fra i programmi, in particolare fra il Comenius e l’Erasmus la necessità di semplificare le procedure amministrative e finanziarie la necessità di migliorare la comunicazione, il monitoraggio e la valutazione E raccomanda: uno sforzo ulteriore per procurare le necessarie risorse umane e finanziarie

  13. Fase 2 (2000 - 2006) del Programma Socrates SOCRATES II promuove l’apprendimento permanente e la costruzione di un’Europa delle conoscenze. I suoi obiettivi dichiarati sono: rafforzare la dimensione europea dell’istruzione a tutti i livelli; migliorare la conoscenza delle lingue dell’UE, al fine di favorire la comprensione delle diverse culture e promuovere una dimensione interculturale dell’istruzione; promuovere la cooperazione e la mobilità nel settore dell’istruzione, stimolando lo scambio di informazioni ed esperienze tra istituti educativi, l’insegnamento aperto e a distanza e un migliore riconoscimento dei titoli; promuovere l’applicazione di nuove tecnologie e metodologie nel settore dell’istruzione.

  14. 2003 - La Commissione Europea effettua la valutazione intermedia di Socrates II Il rapporto fra le risorse finanziarie ed i risultati ottenuti evidenzia l’efficienza del programma Risulta del tutto soddisfacente la distribuzione dei beneficiari fra i 30 Paesi partecipanti, a garanzia della dimensione europea Si rivelano molto efficaci le attività di mobilità, il cui numero continua a salire, soprattutto per quanto riguarda gli studenti (raggiunti i 2 milioni di studenti Erasmus nel 2002; si prevede di arrivare a 3 milioni nel 2010)

  15. 2003 - La Commissione Europea effettua la valutazione intermedia di Socrates II - 2 Osserva però che: raggiungere il traguardo di queste mobilità richiederà un sensibile aumento nelle risorse la mobilità dei docenti e dei formatori lascia a desiderare la maggior parte degli ostacoli alla realizzazione delle mobilità è dovuta a cause esterne al programma stesso (l’organizzazione a livello nazionale, il modus operandi delle scuole e -- in minor misura -- le insufficienti competenze linguistiche) Sollecita pertanto: la collaborazione degli Stati membri nell’eliminazione di questi ostacoli e quella del settore dell’istruzione per aumentare la disponibilità di formazione linguistica.

  16. Il Lifelong Learning Programme 2007-2012 Gli obiettivi per il settore della formazione/istruzione: L'obiettivo generale del programma è contribuire, attraverso l'apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell'ambiente per le generazioni future. L'obiettivo del programma è, in particolare, quello di promuovere all'interno della Comunità gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale.

  17. 1997/98 Enterprise Spirit in the Territory (Lingua E, Svezia) • 1998/99 Risks and Opportunities in Setting Up New Small Enterprises (Lingua E, Svezia) • 1998/99 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Inghilterra/Francia (Lingua B, 13 docenti CLIL) • 1999/2000 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Inghilterra (Lingua B, 5 docenti CLIL) • 2000/01 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Germania (Comenius 2.2, docente LS) • 2001/02 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Inghilterra/Spagna (Comenius 2.2, 2 docenti CLIL) • 2001/02 Sconfinando (Comenius 1.2, Slovenia) • 2001/02 Sports and the Arts in the Context of Modern Life 2002/03 (Comenius 1.1 triennale, Finlandia e Germania) 2003/04

  18. 2001/02 Foreign Languages across the Curriculum 2002/03 (Comenius 1.3 triennale: Germania, Repubblica 2003/04 Ceca, Spagna) • 2002/03 Folksongs and Dances (Comenius 1.3 triennale: 2003/04 Martinica - Francia, Spagna) 2004/05 • 2003/04 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Irlanda (Comenius 2.2, 2 docenti LS) • 2005/06 The Media and Youth in Europe (Comenius 1.1 2006/07 triennale: Germania, Finlandia, Spagna, Portogallo, 2007/08 Polonia (+ Romania) • 2006/07 Mobilità individuale, formazione linguistica all’estero- Inghilterra/Germania (Comenius 2.2, 4 docenti CLIL) • 2006/07 Individual Student Mobility (prog. Pilota) per due allieve (3 mesi di studio in Germania e Finlandia)

  19. Come promuovere e sostenere l’interesse per i programmi europei • Organizzare corsi di lingua straniera per tutto il personale della scuola (e possibilmente non solo d’inglese) • Promuovere attività internazionali e interculturali nell’Istituto; condi- • videre quelle del progetto • Ottenere il consenso del corpo docente e il sostegno della Dirigenza • Integrare l’assegnazione UE con contributi da sponsor privati • Coinvolgere comunità, enti locali • Predisporre corsi di informaticaa vari livelli • Costruire una squadra di lavoro • Sfruttare la flessibilità in toto • Prevedere“incentivazione” adeguata

  20. Benefici dei progetti • Linguistici (formazione, aggiornamento, materiale autentico, verifiche personali, uso della LS in un contesto autentico, apprendimento esperienziale, internazionalizzazione della scuola, progetti CLIL ecc.) • Finanziari (a copertura di mobilità, attività organizzate, attrezzature, libri, sussidi multimediali, materiale di consumo, risorse umane, corsi ecc.) • Didattici e culturali (approfondimenti tematici, nuovi stimoli e punti di vista, confronti tra organizzazioni e sistemi diversi, competenze TIC, Cultura/cultura altrui e propria ecc.) • Motivazione e entusiasmo • E poi responsabilità, leadership, coordinamento, fiducia in sé ecc.) • Dimensione europea (geografica, sociale, culturale, istituzionale, amicale: senso di appartenenza)

  21. L’identità culturale europea Da una risposta di quattro righe giunta dal comitato di redazione de “Il Corriere della Sera” in risposta a una lettera degli allievi che lamentava la scarsità di notizie riguardanti alcuni Paesi partner: Commento di un’allieva nell’articolo scritto per il giornale locale: “[…] compito del giornale è di pubblicare notizie, notizie che interessano ai lettori italiani. Non è era colpa nostra se da quei paesi non arrivano notizie.” Parafrasando Massimo d’Azeglio, “costituita l’UE, dobbiamo fare gli europei”

  22. ITC Antonio Zanonzanon@itczanon.itNancy Campanale ncampanale.grilloni@libero.it

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