1 / 49

Dottrina sociale della Chiesa

Dottrina sociale della Chiesa. Genesi, sviluppo e principi fondamentali Gaetano Tortorella. Istituto superiore di scienze religiose"Lumen gentium" - Ancona. Programma del corso. 1. Introduzione 1.1. Intersoggettività e socialità 1.2. Il sacro e il sociale

roland
Télécharger la présentation

Dottrina sociale della Chiesa

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Dottrina sociale della Chiesa Genesi, sviluppo e principi fondamentali Gaetano Tortorella Istituto superiore di scienze religiose"Lumen gentium" - Ancona

  2. Programma del corso • 1. Introduzione • 1.1. Intersoggettività e socialità • 1.2. Il sacro e il sociale • 2. Teologia morale sociale e Dottrina sociale della Chiesa (DSC) • 2.1. Fondamenti biblici • 2.2. Definizione, oggetto e metodo della teologia morale sociale e della DSC • 2.3. Sviluppi storici della DSC • 2.4. Rapporto tra Teologia morale sociale e DSC • 2.5. Principi della DSC e i valori fondamentali della vita sociale

  3. 3. La giustizia • 3.1. La giustizia come virtù • 2.2. Tipologie • 4. Ambiti della teologia morale sociale • 4.1. La famiglia • 4.2. Il lavoro • 4.3. L’economia • 4.4. La politica • 4.5. La comunità internazionale • 4.6. La salvaguardia dell’ambiente • 4.7. La promozione della pace

  4. 5. La vocazione sociale dei laici • 5.1. “Indole secolare” e impegno sociale del laico • 5.2. La spiritualità laicale • Ad ogni studente sarà chiesto di presentare con una scheda, nel corso delle lezioni, un documento del Magistero.

  5. Bibliografia • Le encicliche sociali e i pronunciamenti del Magistero dalla Rerum novarum (1891) alla Caritas in veritate (2009). • PONTIFICIOCONSIGLIO GIUSTIZIA E PACE, Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 2004. • CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Orientamenti per lo studio e l'insegnamento della dottrina sociale della chiesa nella formazione sacerdotale, 30 dicembre 1988 • Altra bibliografia specifica verrà indicata nel corso delle lezioni.

  6. “Talvolta si ha l'impressione che la dottrina sociale della Chiesa sia più evocata che conosciuta, sia considerata un semplice orizzonte di valori - forse troppo grandi e nobili perché possano mai farsi concreti in questo mondo - piuttosto che un esigente criterio di giudizio e di azione. […] Decisivo, in ogni caso, sarà cogliere la dottrina sociale come elemento caratterizzante la spiritualità del fedele laico”. GIOVANNI PAOLO II, Discorso ai partecipanti al convegno della Fondazione Vaticana “centesimusannus-pro Pontefice”, 4 dicembre 2004.

  7. AMBROGIO LORENZETTI, Allegoria del buon governo (1338-1339), Palazzo pubblico – Siena.

  8. SAPIENZA di DIO GIUSTIZIA Diligetejustitiam qui judicatisterram (Sap 1,1) GIUSTIZIA COMMUTATIVA GIUSTIZIA DISTRIBUTIVA CONCORDIA con la pialla Processione di diverse categorie sociali

  9. "Questa santa virtù [la Concordia], là dove regge, induce ad unità li animi molti e questi, a cciò ricolti, un ben comun per lor signor si fanno" CARITÀ FEDE SPERANZA BENE COMUNE / COMUNEDI SIENA GIUSTIZIA TEMPERANZA MAGNANIMITÀ PACE FORTEZZA PRUDENZA

  10. DIO E VIRTÙ TEOLOGIALI GOVERNO DELLA CITTÀ E VIRTÙ UMANE VITA E PARTECIPAZIONE DEL POPOLO

  11. GLI EFFETTI DEL BUON GOVERNO

  12. ALLEGORIA DEL CATTIVO GOVERNO

  13. GLI EFFETTI DEL CATTIVO GOVERNO

  14. Tre passi nella DSC • 1. aspetti «fondamentali» della DSC la DSC in relazione alla dimensione etica dell’esistenza cristiana (e non solo) • 2. sviluppo storico della DSC dalla Rerum novarum ad oggi • 3. principi fondamentali della DSC

  15. 1. aspetti «fondamentali» della DSC • 1.1. la vita del cristiano come fede, speranza, carità Le virtù teologali ci invitano a ripensare l’esistenza e l’agire dell’uomo come partecipazione all’agire di Dio nella storia La costruzione del Regno di Dio come orizzonte della DSC

  16. 1. aspetti «fondamentali» della DSC GIUSTIZIA: ferma e costante volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è loro dovuto SPERANZA: ciò verso cui vado (progetto esistenziale, idea di uomo, senso della vita, felicità,…); Regno di Dio, comunione, shalom… CARITà: ciò che mi fa muovere (capacità di autotrascendersi e di uscire da sé, oblatività, amore per sé e amore per l’altro); Dio è amore FEDE: ciò su cui mi appoggio (fiducia di base, fiducia in se stessi e negli altri,…), hemet: fiducia,…

  17. 1.2. alla luce della rivelazione Is 1, 11- 17 «Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?» dice il Signore.«Sono sazio degli olocausti di montonie del grasso di giovenchi;il sangue di tori e di agnelli e di capriio non lo gradisco.Quando venite a presentarvi a me,chi richiede da voiche veniate a calpestare i miei atri?Smettete di presentare offerte inutili,l'incenso è un abominio per me;noviluni, sabati, assemblee sacre,non posso sopportare delitto e solennità. I vostri noviluni e le vostre festeio detesto,sono per me un peso;sono stanco di sopportarli.Quando stendete le mani,io allontano gli occhi da voi.Anche se moltiplicate le preghiere,io non ascolto.Le vostre mani grondano sangue.Lavatevi, purificatevi,togliete il male delle vostre azionidalla mia vista.Cessate di fare il male,imparate a fare il bene,ricercate la giustizia,soccorrete l'oppresso,rendete giustizia all'orfano,difendete la causa della vedova». Ger 22, 3- 5 Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia, liberate l'oppresso dalle mani dell'oppressore, non fate violenza e non opprimete il forestiero, l'orfano e la vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo. Se osserverete lealmente quest'ordine, entreranno ancora per le porte di questa casa i re che siederanno sul trono di Davide, montati su carri e cavalli, essi, i loro ministri e il loro popolo. Ma se non ascolterete queste parole, io lo giuro per me stesso - parola del Signore - questa casa diventerà una rovina.

  18. 1.3. cosa non è la DSC La DSC non è un’utopia (ideale perfetto ma irrealizzabile), perché produce giudizi morali che orientano il comportamento pratico dell’uomo reale, concreto e storico La DSC, in passato, è stata considerata un’utopia perché nell’enciclica Sollicitudo rei socialis(1987), il Papa ipotizzava il superamento dei blocchi Est-Ovest (comunismo e capitalismo) come condizione di un vero sviluppo. Allora questa profezia (che poi si è realizzata nella storia) non fu in alcun modo «capita» e fu ritenuta del tutto utopica

  19. La DSC non è un’ideologia (umanesimo parziale) si riferisce a certi valori escludendone altri. La DSC (umanesimo integrale) non ne esclude nessuno. • La DSC non si identifica con alcun sistema economico o partito né con le culture o le scienze umane, ma prende da esse determinati strumenti che le permettono di esprimere una propria capacità critica alla luce del Vangelo

  20. 1.4. Cos’è la DSC? • Appartiene al campo della teologia e specialmente della teologia morale. • è l’accurata formulazione dei risultati di un’attenta riflessione sulle complesse realtà dell’esistenza dell’uomo, nella società e nel contesto internazionale, alla luce della fede e della tradizione ecclesiale.

  21. È un’insieme dei principi di riflessione, dei criteri di giudizio e delle direttrici di azione, il cui scopo principale è di interpretare tali realtà, esaminandone la conformità o difformità con le linee dell’insegnamento del Vangelo sull’uomo e sulla sua vocazione terrena e insieme trascendente; per orientare, quindi, il comportamento cristiano. • È un insieme di orientamenti per l’evangelizzazione della società e di tutte le realtà temporali

  22. Ha una triplice dimensione • 1. principi e valori fondamentali: prende i suoi principi dalla teologia e dalla filosofia, con l’aiuto delle scienze umane e sociali che lo completano. • Principi: la dignità della persona, il bene comune, la solidarietà, la sussidiarietà, la partecipazione, la proprietà privata, la destinazione universale dei beni... • Valori fondamentali: la verità, la libertà, la giustizia, la carità, la pace...

  23. 2. criteri di giudizio: su sistemi economici, istituzioni, strutture; adoperando pure dati empirici. • Esempi: giudizio della Chiesa sul comunismo, il liberalismo, la teologia della liberazione, il razzismo, il fenomeno della globalizzazione, il salario giusto, ecc.

  24. 3. orientamenti per l’azione: giudizi contingente su situazioni storiche. Non è una deduzione logica e necessaria dei principi, ma frutto anche dell’esperienza pastorale della Chiesa e da un discernimento cristiano della realtà. • L’opzione preferenziale per i poveri, il dialogo, il rispetto per la legittima autonomia delle realtà politica, economica e sociale. • Esempio dei suggerimenti del condono del debito internazionale, la riforma agraria, la formazione di cooperativi, ecc.

  25. 2. Sviluppo storico della DSC (1) 1891 1900 2000 Rivoluzione industriale Conflitto capitale-lavoro Questione operaia Socialismo Nascita di gruppi finanziari Periodo post-bellico Nascita dei regimi totalitari Regimi totalitari Seconda guerra mondiale dopoguerra Guerra fredda ONU Concilio Vaticano II secolarizzazione Economia di mercato sottosviluppo Caduta del muro Globalizzazione Dall’economia di mercato alla finanza Nuove forme di lavoro Questione ecologica Dall’economia di mercato alla finanza Nuove forme di lavoro 11 settembre Crisi economica

  26. Sviluppo storico della DSC (2) 1891 1961 1981 1963-1965 CONCILIO VATICANO II GIOVANNI XXIII PAOLO VI GIOVANNI PAOLO II BENEDETTO XVI LEONE XIII PIO XI PIO XII I PERIODO II PERIODO III PERIODO Rerum novarum (1891) Quadragesimo anno (1931) Mater etmagistra (1961) Laboremexercens (1981) Non abbiamo bisogno (1931) Pacem in terris (1963) Sollicitudo rei socialis (1987) Mitbrennender sorge (1937) Gaudiumetspes (1965) Centesimusannus (1991) Radiomessaggi (1939-53) Dignitatishumanae (1966) Popolorumprogressio (1967) Caritas in veritate(2009) Octogesimaadveniens (1971)

  27. 2. Sviluppo storico della DSC (3)RERUM NOVARUM (1891) • Rivoluzione • industriale • Conflitto • capitale-lavoro • Questione • operaia • Socialismo • Il tema centrale dell’Enciclica è quello dell’instaurazione di un ordine sociale giusto • Rifiuto del socialismo • Difesa della proprietà privata come diritto naturale • Denuncia dell’ingiustizia sociale • Metodo della collaborazione e dell’unione delle associazioni SITUAZIONE CONTENUTI

  28. 2. Sviluppo storico della DSC (3)QA (1931) – NAB (1931) – MBS (1937) • Nascita di gruppi finanziari • Periodo post-bellico • Nascita dei regimi totalitari • offre una panoramica d'insieme della società industriale e della produzione; • sottolinea la necessità che sia il capitale come il lavoro contribuiscano alla produzione e all'organizzazione economica; • cerca una nuova messa a fuoco dei problemi emergenti, per affrontare i grandi cambiamenti apportati dal nuovo sviluppo dell'economia e del socialismo; • prende posizione sui tentativi di superare con il sistema corporativo le antinomie sociali • princìpi di solidarietà e di collaborazione • la libertà di associazione • Fa sentire la voce contro i totalitarismi SITUAZIONE CONTENUTI

  29. 2. Sviluppo storico della DSC (3) • dopoguerra • Guerra fredda • ONU • Concilio Vaticano II • secolarizzazione • Economia di mercato • sottosviluppo • Attenzione ai problemi dello sviluppo economico a livello mondiale • Necessità di cooperazione mondiale • Esigenza della pace e dignità della persona • Importanza della collaborazione di tutti per una convivenza nella giustizia, pace, amore e libertà • Chiesa solidale con il mondo • Si toccano tutti gli aspetti della vita dell’uomo • Diritto alla libertà religiosa e di coscienza • Lo sviluppo è il nuovo nome della pace; sviluppo integrale dell’uomo • Insufficienza delle ideologie SITUAZIONE CONTENUTI

  30. Spiritualità ed etica del lavoro, bene fondamentale per la persona; lavoro in senso oggettivo e soggettivo Mancato sviluppo del terzo mondo Esigenze per uno sviluppo integrale dell’uomo Differenza tra progresso (moltiplicarsi dei beni) e sviluppo (pienezza di essere) Pace come frutto della solidarietà Apprezzamento per la democrazia Apprezzamento per la “l’economia libera”, ma nel quadro di una indispensabile solidarietà Caduta del muro Globalizzazione Dall’economia di mercato alla finanza Nuove forme di lavoro Questione ecologica Dall’economia di mercato alla finanza Nuove forme di lavoro 11 settembre Crisi economica SITUAZIONE CONTENUTI

  31. 3. Principi fondamentali della DSC Dignità della persona Destinazione universale dei beni Bene comune Solidarietà Sussidiarietà Partecipazione

  32. 3. Principi fondamentali della DSC (1) socialità DIGNITÀ DELLA PERSONA – DESTINAZIONE UNIVERSALE DEI BENI BENE COMUNE - SUSSIDIARIETÀ - SOLIDARIETÀ - PARTECIPAZIONE LIBERTÀ VERITÀ GIUSTIZIA CARITÀ dignità

  33. 3. Principi fondamentali della DSC (2) • I principi della DSC devono essere apprezzati nella loro unitarietà, connessione e articolazione • Nel loro insieme costituiscono l’articolazione della verità della società

  34. 3. Principi fondamentali della DSC (3) • 3.1. dignità della persona (132-134) • Unità della persona • Apertura alla trascendenza • Rispetto della dignità • Una società giusta può essere realizzata soltanto nel rispetto della dignità trascendente della persona: è il fine ultimo della società la quale è ad essa ordinata • In nessun caso la persona umana può essere strumentalizzata per fini estranei al suo stesso sviluppo […] La persona non può essere finalizzata a progetti di carattere economico, sociale o politico

  35. 3. Principi fondamentali della DSC (4) BENE COMUNE • insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alle collettività sia ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente • Non consiste nella somma dei beni particolari. Essendo di tutti e di ciascuno è e rimane comune • È di tutti gli uomini e di tutto l’uomo

  36. Esigenze del BC: strettamente connesse al rispetto e alla promozione integrale della persona • Compiti della comunità politica: il BC è la ragion d’essere dell’autorità politica • Il BC della sociètà non è un fine a sé stante: ha valore solo in riferimento al raggiungimento dei fini ultimi della persona e al BC universale dell’intera creazione

  37. DESTINAZIONE UNIVERSALE DEI BENI • Dio ha dato la terra a tutto il genere umano perché essa sostenti i suoi membri senza escludere né privilegiare nessuno • Il principio della DUDB è alla base del diritto universale all’uso dei beni • Il DUDB invita a coltivare una visione dell’economia ispirata a valori morali che permettano di non perdere mai di vista né l’origine né la finalità dei beni, in modo da realizzare un mondo equo e solidale

  38. DUDB e proprietà privata: • La proprietà privata assicura ad ognuno lo spazio per l’autonomia personale e familiare; è prolungamento della libertà • La DSC richiede che la proprietà dei beni sia equamente accessibile a tutti • La tradizione cristiana non ha mai ritenuto il diritto alla proprietà privata come assoluto e intoccabile • La PP è solo uno strumento per il rispetto del principio della DUDB: è un mezzo, non un fine • Fonzione social del possesso

  39. Ampliamento del concetto di ”beni” e necessario ampliamento del principio di DUDB ai nuovi beni economici, tecnologici, culturali, di informazione… • La PP non è la sola forma di possesso; importante anche la forma di proprietà comunitaria DUDB e opzione preferenziale per i poveri: il principio della DUDB richiede una particolare attenzione ai poveri…

  40. PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ • “Siccome è illecito togliere agli individui ciò che possono compiere con le forze e l’industria propria per affidarlo alla comunità, così è ingiusto rimettere ad una maggiore e più alta società quello che dalle minori e inferiori comunità si può fare” (QA) • Le società di ordine superiore devono porsi in atteggiamento di aiuto, promozione e sviluppo delle minori • Protegge le persone dagli abusi delle istanze superiori

  41. Si contrappongono al principio di sussidiarietà: • Accentramento • Burocratizzazione • Assistenzialismo • Presenza eccessiva dello Stato • Mancato riconoscimento dell’iniziativa pivata • Monopoli

  42. Favoriscono il principio di sussidiarietà: • Rispetto e promozione della persona e della famiglia • Valorizzazione delle associazioni e organizzazioni intermedie • Incoraggiamento all’iniziativa privata (per il BC) • Articolazione pluralistica della società e rappresentanza delle componenti • Decentramento • Equilibrio tra pubblico e privato • Riconoscimento della funzione sociale del privato

  43. In alcuni casi lo Stato può esercitare una azione di supplenza • Promozione dell’economia • Squilibri sociali • Limitato a situazioni eccezionali

  44. PARTECIPAZIONE • Conseguenza della sussidiarietà • Attività mediante le quali il cittadino, come singolo o in associazione, contribuisce alla vita culturale, economica, sociale e politica della comunità

  45. SOLIDARIETÀ • Situazione di crescente interdipendenza tra persone e popoli (globalizzazione) e fortissime diseguaglianze tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo • Il processo di interdipendenza deve essere accompagnato da un impegno etico-sociale

  46. Solidarietà come principio sociale • Le strutture di peccato devono essere trasformate in strutture solidali • Solidarietà come virtù morale • Non è sentimento di vaga compassione ma è determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il BC

  47. Solidarietà e crescita comune degli uomini • Vi è strettissima relazione tra solidarietà e BC, DUDB, uguaglianza, pace • Gli uomini sono più che mai solidali, stretti tra loro da legami • Siamo debitori nei confronti della società

More Related