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Grosseto, lunedì 19 novembre ore 15,00 Sala del Centro Anziani di Gorarella- Grosseto

Conferenza Stampa: chiediamo al prof. U.Veronesi di smentire la Provincia di Grosseto in merito alle valutazioni fuorvianti sulla “non pericolosità” degli inceneritori a lui attribuite e diffuse dalla Stampa. Grosseto, lunedì 19 novembre ore 15,00

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Grosseto, lunedì 19 novembre ore 15,00 Sala del Centro Anziani di Gorarella- Grosseto

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  1. Conferenza Stampa:chiediamo al prof. U.Veronesi di smentire la Provincia di Grosseto in merito alle valutazioni fuorvianti sulla “non pericolosità” degli inceneritori a lui attribuite e diffuse dalla Stampa Grosseto, lunedì 19 novembre ore 15,00 Sala del Centro Anziani di Gorarella- Grosseto Roberto Barocci, Coordinamento provinciale di Associazioni e Comitati ambientalisti.

  2. Cosa la Provincia di Grosseto ha trasmesso alla stampa il 26.10.2007

  3. Come sono variati nel tempo alcuni limiti di legge fissati per tutelare la salute. Quelli fissati in precedenza tutelavano davvero a salute? (da dott.ssa P.Gentilini) (Hayes T.B., 2002)

  4. Cosa la Provincia di Grosseto ha trasmesso alla stampa il 26.10.2007

  5. Considerazioni sulla qualità dello studio: 1- è solo una valutazione parziale di alcuni studi già pubblicati sul tema; 2- la bibliografia citata è molto modesta, stranamente incompleta e poco aggiornata. Ad esempio non vengono citati molti recenti studi, pubblicati nel 2005-2007; 3- invece si citano due studi (quello del 1996 e del 2001), che sono superati dalla stessa premessa di U.Veronesi, essendo cambiata la legislazione sulle emissioni; 4- verranno di seguito analizzate le deduzioni dei due studi più recenti (quello Franchini del 2004, che include quello di Elliot e quello Enhance Health del 2007). Cosa la Provincia di Grosseto ha trasmesso alla stampa il 26.10.2007

  6. Bibliografia citata dalla Dott.ssa Patrizia Gentilini Knox EG “ Childhood cancers and atmosferic carcinogens” in Jour.of Epidemiology and Community Health 2005; 59: 101-105 Shibamoto T et al “ Dioxin from waste incineration”in Rev. Environ. Contam. Toxicol. 2007; 190:1-41 Knox EG et al” Childhood cancer, birthplaces, incinerators and landfill sites”in Int. J Epidemiology, 2000; 29: 391-7 Incidence des cancers à proximitè des usines d’incinération d’ ordures ménageéres - Institute de Veille Sanitarire - httpp://www.invs.sante.f Zambon P, Ricci P. Relazione condotta per la Regione del Veneto “ Rischio di sarcoma in rapporto all’ esposizione ambientale a diossine emesse dagli inceneritori: studio caso-controllo nella provincia di Venezia” 2006 P. Comba et al “ Risk of soft tissue sarcomas and residence in the neighbourghood of an incinerator of industrial wastes” in Occup.Environ.Med 2003; 60: 680-683 Biggeri A et al “ Mortality fon Non Hodgkin Lymphoma and soft-tissue sarcoma in the surrounding area of an urban waste incinerator.Campi Bisenzio(Tuscany, Italy) 1981-2001” in Epidemiol Prev, 2005 May August; 29 (3-4):156-9 Barbone F ed al “Comparasion of epidemiological methods in a case –control study of lung cancer and air pollution in Trieste Italy” Epidem Prev. 1995 19:193-205 Biggeri A ed al Air pollution and lung cancer in Trieste Italy: spatial analysis of risk as a function of distance from sources Envir. Health Persp. 1996 ; 104: 750-54Anway MD. Epigenetic transgenerational actions of endocrine disruptors .Endocrinology 2006; 147:43-9 Barret J.R. Fertile grounds of inquiry: environmental effects on human reproduction. Environ Health Perspect 2006; 114: 644-49 Foucher S. Geographical patterns and time trends of cancer incidence and survival among children and adolescents in Europe since the 1970s (the ACCISproject): an epidemiological study.Lancet. 2004; 364 : 2097-105 Kulkarni N. Carbon in airway macrophages and lung function in children.N Engl J Med. 2006; 355: 21-30 Grandjean P.Developmental neurotoxicity of industrial chemicals. Lancet 2006; 368: 2167-78 6Takiguchi M. New aspects of cadmium as endocrine disruptor. Environ Sci.2006; 13: 107-16 Jin YH Cadmium is a mutagen that acts by inhibiting mismatch repair. Nat Genet. 2003; 34: 326-9 Lanpheared BP.Trials and tribulations of protecting children from environmental hazards. Environ Health Perspect. 2006; 114: 1609-29 Trasande L. Public Health and economic consequences of methyl mercury toxicity to the developing brain. Environ Health Perspect 2005; 113: 590-68 Oberdoster G. Translocation of inhaled ultrafine particles to the brain. Inhal Toxicol 2004;16: 437-45 Peters A. Translocation and potential neurological effects of fine and ultrafine particles a critical update. Particle and Fibre Toxicology 2006 Sep 8;3:13(Pub Med in process) MillerK A. Long-term exposure to air pollution and incidence of cardiovascular events in women.N Engl J Med. 2007; 356: 447-58 SOLE 24 ORE" Speciale Ricerca" del 23 settembre 2005 pag. 9 Franchini M. Health effects of exposure to waste incinerator emissions: a review of epidemiological studies. Ann. Ist. Sup. Sanità 2004 ; 40: 101-115 Quass U. The European Dioxin Inventory Chemosphere 2004; 54: 1319-27 Miyake Y. Relationship between distance of schools from the nearest municipal waste incineration plant and child health in Japan.Eur J Epidemiol 2005; 20: 1023-9 Anderson HR WHO Regional Office for Europe 2004 MISA Meta Analisi Italiana su otto grandi città italiane Pope A.C., Journal American Association 2002 Biggeri A 2006 : Epid. e Prev. 2006:30 (1)14-15 Bianchi F Epid. e Prev. 2006:30 (2 )80-81 Floret N Dioxin from a solid waste incinerator and risk of non Hodgkin lymphoma Epidemiology2003 14(4) :392 -8 La bibliografia, molto più recente, citata dalla dott.ssa Patrizia Gentilini nelle sue conferenze. Perché l’illustre prof. Veronesi non la prende in esame?

  7. Cosa la Provincia di Grosseto ha trasmesso alla stampa il 26.10.2007 Iniziamo l’analisi di come l’illustre prof. U. Veronesi e il prof. V. Foà hanno riportano i dati dello studio ENHANCE HEALTH sulla popolazione di Coriano-Forlì. Nella pag. seguente è ingrandita la frase cerchiata che dobbiamo leggere, perché molto allarmante.

  8. Come avrebbe concluso l’illustre prof. V. Foà, approvato dall’illustre prof. U.Veronesi (attenti alle parole “tutti i tumori”) Vi dimostreremo che: la prima frase sottolineata è gravemente incompleta e fuorviante; la seconda frase sottolineata non corrisponde ai dati emersi dallo studio; la terza frase sottolineata è una valutazione smentita dagli stessi estensori dello studio EnhanceHealth e dalla letteratura scientifica.

  9. Verifichiamo la prima frase: vogliamo mostrare prima i numeri, faremo poi la verifica delle parole che sono state usate per commentare in modo ingannevole quei numeri Da dove si può scaricare l’intero studio “Enhance Health” su Coriano-Forlì: http://www.alessandroronchi.net/2007/04/13/relazione-dello-studio-enhance-health-su-coriano/ http://www.arpa.emr.it/moniter

  10. Verifichiamo la prima frase: pagine 54 e 55 dello Studio Progetto Europeo “Enhance Health”- (24 cause di morte e 15 tipi diversi di tumore). Ci sono risultati statisticamente significativi per quasi tutti i tipi di tumore. Domanda: per tutti i tumori si registrano dati statisticamente significativi?

  11. Verifichiamo la prima frase: è gravemente incompleta e fuorviante. La conferma è nella Discussione dei dati ufficiali “Enhance Health”- (pagg. 23-24 del testo Arpa) L’analisi dei dati che ha esaminato la relazione tra livelli di esposizione ad inquinanti ambientali (metalli pesanti - come indicatore tracciante della contaminazione ambientale derivante dagli impianti di incenerimento) e specifici effetti sanitari (secondo obbiettivo), dopo aver aggiustato per l’indicatore del livello socioeconomico, mostra: negli uomini un quadro di mortalità, di incidenza di tumori e di ricoveri ospedalieri non associato al livello di esposizione stimato( e qui si sarebbe fermato il prof. Veronesi!!) - nelle donne, all’aumentare del livello di esposizione, un aumento della mortalità per tutti i tumori, per il tumore dello stomaco, del colon retto, e della mammella - nelle donne, all’aumentare del livello di esposizione, un aumento dell’incidenza di tumori del colon retto - nelle donne, nel livello più alto di esposizione a metalli pesanti, un aumento di ricoveri per malattie respiratorie acute. Questi risultati sono stati confermati nell’analisi condotta sul sottogruppo con durata della residenza di almeno cinque anni. Infine, sebbene basato su un numero limitato di osservazioni, si evidenzia, mettendo insieme i dati di uomini e donne, un aumento della mortalità per sarcoma dei tessuti molli in rapporto al livello di esposizione. Inoltre vi sembra logico aver scelto questo ordine nelle frasi?

  12. Cosa avrebbe detto U. Veronesi sullo studio di Coriano-Forlì secondo il quotidiano “Il Tirreno” di sabato 27 ottobre 2007. Vi sembra possibile? Anche l’informazione risulta gravemente incompleta e fuorviante!

  13. Verifichiamo la prima frase: lo aveva previsto e anticipato il prof. Tomatis, il quale si è dimesso dal Comitato scientifico che presiedeva quello Studio…

  14. Verifichiamo la seconda frase: pagine 54 e 55 dello Studio Progetto Europeo “Enhance Health”- I risultati numerici sulla mortalità delle donne esposte ad emissioni di metalli pesanti non consentono falsificazioni

  15. Verifichiamo la seconda frase: non “alcuni eccessi” per “alcune neoplasie”, ma eccessi per i tumori totali.(RR* sta ad indicare il rapporto tra il numero di morti registrato e il numero di morti atteso sulla stessa la popolazione residente esposta)

  16. Verifichiamo la seconda frase: quando risulta “statisticamente significativo”…le morti in più si contano a decine e centinaia

  17. Verifichiamo la seconda frase: non solo sulle donne, ma anche per il sarcoma dei tessuti molli sugli uomini e donne si registrano valori statisticamente significativi. RISCHIO RELATIVO (RR) alla esposizione dei metalli. “…si osserva un aumento statisticamente significativo della mortalità nel livello più elevato di metalli pesanti ( RR = 10.97 IC 95%=1.14-105.7, 3 casi) per la coorte di tutti i residenti”. Report Enhance Health pag 39 Perché l’Ufficio Stampa della Provincia non ha compiuto verifiche?

  18. Verifichiamo la terza frase: smentita dagli stessi autori dello studio Enhance Health, che così giustificano la diversità dei risultati tra uomini e donne (pag.42)

  19. Verifichiamo la terza frase: CORIANO - AREA di studio e INCENERITORI in un quartiere periferico di lavoratori pendolari. Domanda: l’esposizione è la stessa tra uomini e donne?

  20. Verifichiamo la terza frase: la esposizione a concentrazioni crescenti di metalli pesanti è maggiore nelle residenze periferiche !

  21. DONNE: “SENTINELLE” DELL’AMBIENTE +24% Eventi acuti + 76% Mortalità per eventi cardiovascolari per ogni incremento di 10 mcg/m3 di PM2.5 Dalla dott.ssa P. Gentilini Verifichiamo la terza frase: è evidente che non conoscono quanto da tempo la ricerca ha dimostrato circa la diversa suscettibilità delle donne agli inquinanti ambientali …

  22. Cosa avrebbe detto U. Veronesi sullo studio di Coriano-Forlì secondo l’Ufficio stampa della Provincia di Grosseto e riportato dai quotidiani sabato 27 ottobre 2007. Vi sembra possibile? Crediamo di avere dimostrato che: la prima frase sottolineata è gravemente incompleta e fuorviante; la seconda frase sottolineata non corrisponde ai dati emersi dallo studio; la terza frase sottolineata è una valutazione smentita dagli stessi estensori dello studio Enhance Healthe dalla letteratura scientifica.

  23. Iniziamo ora l’analisi di come l’illustre prof. U. Veronesi e il prof. V. Foà avrebbero riportano i dati dello studio Franchini, Annali Istituto Superiore di Sanità, 2004. La frase cerchiata verrà ingrandita nelle successive immagini. Cosa la Provincia di Grosseto ha trasmesso alla stampa il 26.10.2007

  24. Cosa dice lo studio Franchini dell’Istituto Superiore della Sanità 46 STUDI EPIDEMIOLOGICI CONDOTTI IN PROSSIMITA’ DI IMPIANTI DI INCENERIMENTO DI DIVERSI TIPI DI RIFIUTI Riscontro significativo di biomarcatori e sostanze ad effetto mutageno nei liquidi biologici (sangue, urine, sperma) In 2/3 degli studi riguardanti il cancro incremento statisticamente significativo di Mortalità-Incidenza-Prevalenza per neoplasie (Franchini M,Annali Istituto Superiore di Sanità, 2004)

  25. I 13 studi sui lavoratori parlano di dati statisticamente significativi .I lavoratori sono sicuramente più esposti, ma perché non esaminarli? La loro salute non è importante? Nei 33 studi rimanenti ci sono anche quelli relativi agli inceneritori di rifiuti speciali. Ma perché non li dovremmo considerare quando altri autori ( vedi Zambon-Ricci) affermano che quelli per rifiuti solidi urbani sono più pericolosi di quelli industriali? Non è vero che lo studio Franchini non esamina lavori sugli inceneritori di RSU. Ce ne sono almeno 5. Ma loro ne avrebbero considerato uno solo. E vediamolo… Il prof. Foà e il prof. Veronesi avrebbero fatto sparire studi significativi senza dare spiegazioni. Dei 46 presentati dalla Franchini ne avrebbero analizzato solo uno. Perché? Poi vedremo cosa dice quello che al prof. Foà sembra apparire il più rilevante…

  26. Studio Zambon- Ricci, MANTOVA, novembre 2006. Contraddice la scelta dei prof.ri Veronesi e Foà di non considerare gli inceneritori per rifiuti speciali. “…i risultati del nostro studio indicano un incremento significativo di rischio di sarcoma, che risulta correlato sia all’ intensità che alla durata dell’ esposizione ambientale a sostanze diossino simili in accordo con studi , svolti in Francia e in Italia che hanno riportato un incremento di rischio di sarcoma e/o linfoma NHD nella popolazione residente vicino ad un inceneritore…” (pag.5) “…gli inceneritori con più alto livello di emissioni in atmosfera sono stati quelli che bruciavano rifiuti urbani…seguiti da quelli per rifiuti ospedalieri ed infine da quelli industriali..” (pag.7)

  27. Vediamo cosa dice lo studio del Regno Unito di Elliot et altri • Cancer incidence near municipal solid waste incinerators in Great Britain. • Elliott P, Shaddick G, Kleinschmidt I, Jolley D, Walls P, Beresford J, Grundy C. • Small Area Health Statistics Unit, Department of Public Health and Policy, London School of Hygiene and Tropical Medicine, UK. • By use of the postcoded database held by the Small Area Health Statistic Unit, cancer incidence of over 14 million people living near 72 municipal solid waste incinerators in Great Britain was examined from 1974-86 (England), 1974-84 (Wales) and 1975-87 (Scotland). Numbers of observed cases were compared with expected numbers calculated from national rates (regionally adjusted) after stratification by a deprivation index based on 1981 census small area statistics. Observed-expected ratios were tested for decline in risk with distance up to 7.5 km. The study was conducted in two stages: the first involved a stratified random sample of 20 incinerators; the second the remaining 52 incinerators. Over the two stages of the study was a statistically significant (P<0.05) decline in risk with distance from incinerators for all cancers combined, stomach, colorectal, liver and lung cancer. Among these cancers in the second stage, the excess from 0 to 1 km ranged from 37% for liver cancer (0.95) excess cases 10(-5) per year to 5% for colorectal cancer. There was evidence of residual confounding near the incinerators, which seems to be a likely explanation of the finding for all cancers, stomach and lung, and also to explain at least part of the excess of liver cancer. For this reason and because of a substantial level of misdiagnosis (mainly secondary tumours) found among registrations and death certificates for liver cancer, further investigation, including histological review of the cases, is to be done to help determine whether or not there is an increase in primary liver cancer in the vicinity of incinerators. • PMID: 8605111 [PubMed - indexed for MEDLINE] • Related Links • Cancer incidence near municipal solid waste incinerators in Great Britain. Part 2: histopathological and case-note review of primary liver cancer cases. [Br J Cancer. 2000] • Incidence of cancers of the larynx and lung near incinerators of waste solvents and oils in Great Britain. [Lancet. 1992] • Risk of adverse reproductive outcomes associated with proximity to municipal solid waste incinerators with high dioxin emission levels in Japan. [J Epidemiol. 2004] • Cancer incidence and mortality around the Pan Britannica Industries pesticide factory, Waltham Abbey. [Occup Environ Med. 1997] • Cancer incidence and mortality near the Baglan Bay petrochemical works, South Wales. [Occup Environ Med. 1995]

  28. Cosa è scritto nel testo originale: “Observed-expected ratios were tested for decline in risk with distance up to 7.5 km. ... Over the two stages of the study was a statistically significant (P<0.05) decline in risk with distance from incinerators for all cancers combined, stomach, colorectal, liver and lung cancer”. Traduzione letterale del testo originale: “ I rapporti osservati-attesi furono verificati in base al declino del rischio con la distanza fino a 7.5 km. … Dopo i due stadi dello studio c’era un declino statisticamente significativo (p<0,05) nel rischio con la distanza dagli inceneritori per tutti i cancri riuniti, stomaco, colon retto, fegato e polmone.” Cosa dice l’unico studio ritenuto rilevante, nella traduzione attribuita dall’Ufficio stampa della Provincia di Grosseto al prof. Foà, il quale o non conosce l’inglese o lo avrebbe stravolto deliberatamente … C’è scritto “nessun declino”??

  29. Ma chi è questo prof. Vito Foà che manipola in modo così scandaloso? Leggiamo cosa dice di lui la Procura della Repubblica di Venezia in Tribunale nel processo di Porto Marghera contro l’ENI. Dal sito ufficiale http://www.petrolchimico.it/Petrolchimico/sintesi_pm.htm MEMORIA TECNICA ex art. 121 c.p.p. nel p.p. contro CEFIS Eugenio e altri. La NOCIVITÀ del CVM-PVC, con particolare riferimento a:  • - la cronologia delle conoscenze • - patologie epatiche e fattori concorrenti: “… D’altra parte, anche un consulente tecnico di Enichem ha compiuto una specie di "virata" in tema di epatocarcinoma. Si vuole qui fare riferimento al prof. Vito FOÀ di Milano, che ancora nel 1989, sulla rivista OMNIBUS (all.43) aveva sostenuto: "non possono sussistere dubbi che l’epatopatia e il carcinoma epatocellulare che ha condotto a morte il signor F.G. siano da attribuire all’azione del CVM …", ritenendo il CVM "un cancerogeno pluripotente". Ed il prof. FOÀ anche nel 1977, a conclusione dell’indagine FULC, si era esplicitamente pronunciato su tale epatotossicità del CVM. Ora, però, il 22 dicembre 1998, in sede di controesame, come consulente tecnico di Enichem, al Pubblico Ministero che gli contestava quanto scritto nel 1977 e quell’articolo del non lontano maggio 1989, il prof. FOÀ rispondeva (pg.79-80) di non sapere più cosa rispondere. Ma dal 1989 al 1998 cosa è cambiato? Mah! Forse solo il fatto che il prof. FOÀ è divenuto consulente di Enichem.”

  30. Abbiamo scritto e chiesto che il prof U. Veronesi smentisca la notizia . Siamo in attesa … ma non possiamo aspettare di ammalarci in attesa della sua opera di prevenzione …

  31. A noi sembra di aver dedicato anche troppo tempo ed energie a questi signori … • Vorremmo che la Stampa libera verifichi meglio le notizie che provengono dall’Ufficio Stampa della Provincia o da tali signori. • Una domanda: ma la Stampa, diffondendo notizie manipolate, non si sente in qualche modo danneggiata?

  32. A proposito di verifiche non fatte: che fine ha fatto lo studio del prof. U. Veronesi edito da Cipa Editore? Due giorni dopo la pubblicazione sul quotidiano Il Tirreno delle valutazioni del prof. Veronesi, apparentemente tratte dal Quaderno n°45 di Ingegneria Ambientale, la casa Editrice Cipa Editore ha oscurato il sito. Quello che segue è quello che si legge sul sito della Cipa Editore: http://www.cipaeditore.it/periodici_QA.asp?LK=2

  33. SOLO COLORO CHE SONO COSI’ FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO LO CAMBIANO DAVVERO (Albert Einstein )

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