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Contro la Violenza alle Donne La Rete degli Interventi

CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE: STRATEGIE DI INTERVENTI DEL CONSULTORIO FAMILIARE 26-27 maggio 2014. Contro la Violenza alle Donne La Rete degli Interventi. Per virtù d ’ attrazione L ’ amore unisce: La forza sa soltanto legare con catene. Tagore Rabindranath. Bergamo 26 maggio 2014

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Contro la Violenza alle Donne La Rete degli Interventi

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Presentation Transcript


  1. CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE: STRATEGIE DI INTERVENTI DEL CONSULTORIO FAMILIARE 26-27 maggio 2014 Contro la Violenza alle Donne La Rete degli Interventi Per virtù d’attrazione L’amore unisce: La forza sa soltanto legare con catene. Tagore Rabindranath Bergamo 26 maggio 2014 Gennaro Esposito - Sociologo Vassilij Kandiskij, Composizione VIII

  2. LA CULTURA DELLA VIOLENZA La violenza contro le donne è stata considerata violazione dei diritti umani solo dagli anni Novanta del XX secolo. Oggi è definita anche violenza di genere, per sottolineare il fatto oggettivo che gli uomini sono gli aggressori. Il femminicidio è la prima causa di morte nel mondo per le donne che hanno un'età compresa fra i 16 e i 44 anni. E’ indubbiamente una delle più gravi manifestazioni di una disparità storica nelle relazioni tra i generi, che ha portato al dominio dell’uomo sulle donne e alla loro discriminazione. Paul Klee, Strade principali e secondarie

  3. LA VIOLENZA DI GENERE: UNA REALTA’ UNIVERSALE PERCHÉ È CHIAMATA VIOLENZA DI GENERE: E’ di genere non solo perché è agita dagli uomini contro le donne ma perché solo alle donne succede che qualcuno ritiene di poter decidere per loro su ogni aspetto della vita, usando la forza in caso di resistenza e volendo spesso definire: - Come devono vestirsi o truccarsi - Quando uscire di casa - Chi frequentare (a volte si impedisce anche di frequentare i genitori e i fratelli) - Di quanti soldi disporre (anche quando lavorano e hanno un proprio stipendio) - Le scelte professionali - Cosa e come cucinare - Quando prendere la parola……. Picasso, Donne che corrono sulla spiaggia.

  4. LA CULTURA DELLA VIOLENZA: UNA REALTA’ UNIVERSALE La violenza colpisce le donne in tutti i Paesi del mondo, a prescindere da cultura, religione, classe sociale o colore della pelle. Al di là delle forme variegate che può assumere (violenza sessuale, fisica, psicologica, economica, culturale) e dei contesti in cui viene attuata (nella sfera pubblica, ma anche in quella privata) essa appare volta a controllare i corpi delle donne, a limitare la loro libertà, a negare la loro diversità e capacità. Joan Mirò, Cifre e costellazioni amorose di una donna

  5. LA CULTURA DELLA VIOLENZA: L’IMPEGNO DEGLI STATI EUROPEI CONVENZIONE DEL CONSIGLIO D’EUROPA SULLA PREVENZIONE E LA LOTTA CONTRO LA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE E LA VIOLENZA DOMESTICA , ISTANBUL, 11 MAGGIO 2011 Articolo 3 – Definizioni ai fini della presente Convenzione: a) con l’espressione “violenza nei confronti delle donne”si intende designare una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, …. b) l’espressione “violenza domestica”designa tutti gli atti di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra attuali o precedenti coniugi o partner, ……………………………… Pierre-Auguste Renoir, Le grandi bagnanti

  6. LA CULTURA DELLA VIOLENZA: L’IMPEGNO DEGLI STATI EUROPEI c) con il termine “genere” ci si riferisce a ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti che una determinata società considera appropriati per donne e uomini;… d) l’espressione “violenza contro le donne basata sul genere” designa qualsiasi violenza diretta contro una donna in quanto tale, o che colpisce le donne in modo sproporzionato; e) per “vittima” si intende qualsiasi persona fisica che subisce gli atti o i comportamenti di cui ai precedenti commi a e b; f) con il termine “donne” sono da intendersi anche le ragazze di meno di 18 anni. Henri Matisse, La danza

  7. LA CULTURA DELLA VIOLENZA: LE MOLTEPLICI FORME DELLA VIOLENZA DI GENERE FISICA PSICOLOGICA ECONOMICA SESSUALE CULTURALE - stupro e stupri etnici - incesto - pedofilia - femminicidio (Negli ultimi tre anni in Italia abbiamo avuto n. 369 omicidi con vittima una donna) - stalking - matrimoni forzati e matrimoni di bambine(Nel 2012 sono state 60 milioni le spose bambine, hanno solamente tra gli 8 e i 14 anni. Dati Unicef) - mutilazioni femminili (Nel mondo si stima che siano da 130 a 150 milioni le persone di sesso femminile sottoposte a forme di mutilazione dei genitali; ogni anno almeno 2 milioni di bambine rischiano di subire tali pratiche; quasi una donna al giorno in Bangladesh è sfigurata con l’acido) - violenza coniugale e/o domestica - sfruttamento prostituzione - riduzione in schiavitù ai fini di prostituzione PieterBruegel il Vecchio, La Torre di Babele

  8. LE FINALITA’ DELLA VIOLENZA LA VIOLENZA COME ESPRESSIONE DI POTERE: a differenza delle altre forme di aggressività, la violenza sulle donne si esprime in particolare come forma di sopraffazione . Una violenza riconoscibile come patologia, sia individuale e psichica, sia sociale, antropologica e culturale, cioè appresa e socializzata. Il potere nella sua ricerca del piacere usa diverse espressioni: danaro, politica, dominio ma come simbolo e sua oggettivazione passa dai corpi, dalla sessualità. Paul Klee, Du gris de la nuit surgit soudain

  9. IL LEGAME SOCIALE DELLA VIOLENZA • La violenza sessuale è lo strumento principale per dominare, annullare, plagiare, plasmare l'identità dell'altro, per asservirlo ai propri scopi. • L’uso della violenza è: • il presupposto, per costringere l'altro ai propri voleri; • una componente per la sua piena soddisfazione, PERCHÉ C’È UN PIACERE DEL POTERE e per le sue espressioni, che sostituisce quello di essere desiderato. • Il dominio non si esprime in generale e in astratto ma ha bisogno di condizionare persone concrete, il maggior potere è quello che può esprimersi sulla vita e la morte dell’altro, sul comandare i corpi. • La sessualità è al crocevia dei corpo è la prima espressione al tempo stesso, fisica, etica, estetica, biologica, culturale, materiale e ideale della nostra identità. • La nostra identità si costruisce partendo dalla nostra componente sessualizzata prima ancora che ideale e valoriale. Artemisia Gentileschi, Susanna e i vecchioni

  10. IL LEGAME SOCIALE DELLA VIOLENZA • Allora dobbiamo renderci conto chele vittime della violenza sono molto più numerose di quello che si pensa e solo una piccola percentuale si avvicina o viene conosciuta dal mondo dei servizi. • La violenza, da sempre, continua a permeare la nostra vita, non è stata superata, se non in minima parte nelle relazioni interpersonali. • Facciamo fatica a credere che coloro che usano la violenza, siano persone conosciute, coniugi, conviventi, familiari. Pablo Picasso, Tre donne

  11. COMMISSIONE EUROPEA PER I DIRITTI DELLA DONNA E L'UGUAGLIANZA DI GENERE. Relazione Gennaio 2014° - Considerazioni e Raccomandazioni • In base a studi effettuati sulla violenza contro le donne, una percentuale stimata tra il 20 e il 25% di tutte le donne in Europa ha subito atti di violenza fisica almeno una volta nella vita adulta e più del 10% ha subito violenze sessuali • La violenza è un'esperienza traumatica per qualsiasi uomo, donna o bambino, compromette la salute, la dignità, la sicurezza e l'autonomia delle vittime • Sono in aumento forme di violenza (compreso gli omicidi) contro le donne praticate da mariti, partner o ex mariti o ex partner • La povertà estrema aumenta il rischio di violenza e di altre forme di sfruttamento • L'indipendenza e la partecipazione economica e sociale delle donne consente di ridurne la vulnerabilità nei confronti della violenza di genere. RELAZIONE   PARLAMENTO EUROPEO  Gennaio 2014 Recante raccomandazioni alla Commissione sulla lotta alla violenza contro le donne Relatore: Antonyia Parvanova

  12. COMMISSIONE EUROPEA PER I DIRITTI DELLA DONNA E L'UGUAGLIANZA DI GENERE. Relazione Gennaio 2014° - Considerazioni e Raccomandazioni • Sono emersi nuovi stereotipi nonché nuove forme di discriminazione e violenza a seguito del crescente utilizzo dei social network, ad esempio pratiche illecite di adescamento on-line ("grooming") dirette in particolare agli adolescenti • Tra i giovani persistono atteggiamenti sessisti in merito ai ruoli dei due sessi e le giovani donne che subiscono violenza continuano a essere incolpate e stigmatizzate dai loro coetanei e dal resto della società • La pericolosa tendenza a compiere delitti d'onore sta aumentando all'interno dei confini dell'Unione europea e che le ragazze sono le più colpite • Le donne e i bambini che hanno subito violenza necessitano di luoghi in cui ricevere servizi adeguati di assistenza sanitaria, assistenza giuridica nonché consulenza e terapia psicologica

  13. COMMISSIONE EUROPEA PER I DIRITTI DELLA DONNA E L'UGUAGLIANZA DI GENERE. Relazione Gennaio 2014° - Considerazioni e Raccomandazioni • La violenza degli uomini contro le donne altera la posizione delle donne nella società e la loro autodeterminazione • L'istruzione e la formazione sono necessarie fin dalla più tenera età per combattere la violenza contro le donne e la violenza di genere in generale • La valutazione del valore aggiunto europeo, il costo annuo per l'UE della violenza di genere contro le donne è stimato a 228 miliardi di EUR nel 2011 (pari all'1,8 % del PIL dell'UE), di cui 45 miliardi di EUR all'anno in servizi pubblici e statali e 24 miliardi di EUR in perdita di produzione economica • Quattro donne su cinque non si sono rivolte a nessun servizio (sanitario, sociale o di assistenza alle vittime) a seguito degli episodi più gravi di violenza.

  14. COMMISSIONE EUROPEA PER I DIRITTI DELLA DONNA E L'UGUAGLIANZA DI GENERE. Relazione Gennaio 2014° - Considerazioni e Raccomandazioni • Le donne che hanno chiesto aiuto si sono rivolte più spesso ai servizi medici, fattore che sottolinea la necessità di garantire che i professionisti in ambito sanitario siano in grado di affrontare le esigenze delle vittime di violenza. • Due donne su cinque non erano a conoscenza delle leggi o delle iniziative politiche che tutelano le donne in caso di violenza domestica e la metà ignorava l'esistenza di leggi o iniziative di prevenzione. • I sei obiettivi indissociabili alla base di qualsiasi misura per combattere la violenza contro le donne sono: 1) politica 2) prevenzione 3) protezione 4) procedimento giudiziario 5) provvedimenti 6) partenariato

  15. UNA SERIE DI STRATEGIE INTEGRATE

  16. TIPOLOGIADEGLIINTERVENTI

  17. TIPOLOGIADEGLIINTERVENTI

  18. IL PERCORSO IN PROVINCIA DI BERGAMO • - TAVOLO DI LAVORO ASL • CON AMPIA PARTECIPAZIONE DELLE REALTA’ DEL TERRITORIO: AZIENDE OSPEDALIERE, RAPPRESENTANTI FARMACIE, MEDICI DI ASSISTENZA PRIMARIA, TRIBUNALE, ASSOCIAZIONI DELLE DONNE, ENTI NON PROFIT, CARITAS, SERVIZIO FAMIGLIA ASL… • - COLLABORAZIONE CON ASSOCIAZIONISMO BEGAMASCO IMPEGNATO NELLA LOTTA ALLA VIOLENZA: • Associazione Aiuto Donna, Bergamo • Associazione Fior di Loto, Albino • Associazione Sirio - Sportello Donna Centro Antiviolenza, Treviglio • Associazione Uomini non più violenti, Bergamo • CONVEGNO “VOCI DEL VERBO …VIOLARE, (6 marzo 2013) • CORSO DI FORMAZIONE PER MEDICI DI ASSISTENZA PRIMARIA (2 edizioni, maggio /novembre 2013) Tamara de Lempicka - Primavera

  19. IL PERCORSOIN PROVINCIA DI BERGAMO • PROTOCOLLO DI INTERVENTO NEI PRONTO SOCCORSO DELLE AZIENDE OSPEDALIERE (dicembre 2013) • PARTECIPAZIONI A VARIO TITOLO A CONVEGNI E SEMINARI PROMOSSI DA REALTA’ LOCALI (Associazione Aiuto Donna – Uscire dalla Violenza Bergamo novembre 12;Scuola Superiore Magistratura - 9 maggio, 2013; Associazione Fior di Loto Albino ottobre 2013, Organizzazioni Sindacali Asl Bergamo novembre 2013, Medolago 7-3-2014, MANIFESTAZIONI PUBLICHE: Scarpe Rosse..) • NUCLEO DI INTERVENTO ATTIVO PRESSO IL SERT: “Tossicodipendenza al femminile, l’abuso invisibile: non solo droga ma anche violenza” . Paul Klee, Trasparente-Perspectivisch

  20. IL PERCORSOIN PROVINCIA DI BERGAMO • PROTOCOLLI DI INTERVENTO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE, ai sensi della Legge regionale n. 11 del 2012,sottoscritti nel 2013 con: • - Comune di Bergamo • - Comune di Treviglio • - INTERVENTO TV BERGAMO (novembre 2013) • RICERCA - QUESTIONARIO SULLA VIOLENZA ALLE DONNE – DIPENDENTI ASL DI BERGAMO, PROMOSSA DAL COMITATO UNICO DI GARANZIA (CUG) DELL’ASL Paul Gauguin Nave Nave Mahana

  21. IL PERCORSOIN PROVINCIA DI BERGAMO • LINEE GUIDA PER LA PRESA IN CARICO DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA PRESSO I CONSULTORI DELL’ASL DI BERGAMO: “La gestione degli interventi di sostegno alle donne vittime di maltrattamento e/o violenza”, maggio-giugno 2014 • CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA “Contro la Violenza alle donne: STRATEGIE DI INTERVENTI DEL CONSULTORIO FAMILIARE”. (26-27 maggio 2014) • - LOCANDINA INFORMATIVA PER LE DONNE SULLE RISORSE DELLA RETE PROVINCIALE (maggio/giugno 2014) Édouard Manet - Le Déjeuner sur l'herbe

  22. QUALE FUTURO? • CONTINUAZIONE GRUPPO DI LAVORO ASL CON INTEGRAZIONE CON AMBITI FORZE DI POLIZIA, RETE DI ACCOGLIENZA • SOSTENERE UN’ ATTENZIONE E UN’AZIONE COSTANTE SIA SUL PIANO CULTURALE SIA SU QUELLO OPERATIVO • DARE CONTINUITÀ E ISTITUZIONALIZZAZIONE ALL’ATTIVITÀ ORGANIZZATIVA E ALLE PROCEDURE CONDIVISE NEI TAVOLI PER LA COSTRUZIONE DELLA RETE ANTIVIOLENZA Pieter Bruegel il Vecchio, La Lotta tra Carnevale e Quaresima

  23. QUALE FUTURO? • COSTRUIRE LA RETE DELL’ACCOGLENZA • SVILUPPARE LE SINERGIE DELLA PRESA IN CARICO • RAFFORZAMENTO DELLA FORMAZIONE SPECIALIZZATA DEGLI OPERATORI DEI SERVIZI TERRITORIALI • PRENDERE IN CONSIDERAZIONE I COSTI SOCIALI ED ECONOMICI DEGLI INTERVENTI IN MATERIA DI VIOLENZA NELLE RELAZIONI DI INTIMITÀ, COME STRUMENTI DI RISPARMIO FUTURO (SULLE SPESE SANITARIE, ASSISTENZIALI E PER LA SICUREZZA)

  24. QUALE FUTURO? L’uso della violenza conferma una fragilità personale e una identità incerta; gli episodi di violenza, si succedono, in genere, con una escalation e precipitano quando la donna non accetta più il ruolo a cui la si vuole costretta. Noi sappiamo che la cultura della violenza, e gli elementi che la compongono, sono appresi. Costituiscono un prodotto sociale, nascono dalle relazioni tra uomini, per questo sono soggetti a mutamento. Abbiamo, quindi, la responsabilità di agire e siamo chiamati a decidere quale società vogliamo. Sono necessari una modificazione dei processi culturali e una crescita del nostro livello di civilizzazione.

  25. QUALE FUTURO? Il cambiamento è possibile ma richiede un processo di azione culturale e di educazione che, partendo dai primi anni di vita, comprenda: • Il riconoscimento dei diritti della persona, di ogni persona indipendentemente dal genere, dalla sua fase di vita (bambino, adolescente, anziano) e che si soffermi sull’affermazione dei diritti della donna. 2) L’accettazione delle differenze (unicità e singolarità) e delle diversità: di genere, di età, di etnia, di cultura, di religione, di abilità, come risorsa, valore e ricchezza dell’umanità. Le donne sono una ricchezza della nostra umanità 3)Il ripudio della violenza per la risoluzione dei conflitti Tutto questo porterebbe anche a individui più sereni e con migliori processi identitari visto che le loro differenze sarebbero accettate. Un’educazione che passa dalla scuola ma che non si esaurisce nelle aule scolastiche, richiede l’impegno di ognuno di noi. L’indifferenza è uno degli ostacoli maggiori. Etruschi, Sarcofago degli Sposi

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