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LA FILOSOFIA

LA FILOSOFIA.

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LA FILOSOFIA

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Presentation Transcript


  1. LA FILOSOFIA «Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.» (Aristotele, Protreptico o Esortazione alla filosofia)

  2. Dal greco φιλοσοφία, composto di φιλεῖν, "amare", e σοφία ,"sapienza“la filosofia è AMORE DISINTERESSATO PER IL SAPERE .

  3. A confronto RELIGIONE FILOSOFIA SCIENZA Vuole ricercare la verità tramite la ragione e vuole dimostrarla con il metodo scientifico. Vuole contemplare e apprendere la verità tramite l’intuizione. Vuole ricercare la verità tramite la fede, ma non vuole appropriarsene. VERITA’ DIMOSTRATA VERITA’ RIVELATA VERITA’ APPRESA

  4. DOVE NASCE LA FILOSOFIA ? La Grecia era contraddistinta da una forma di governo democratica: le πόλεις I Greci furono i primi a comporre dei testi scritti riguardanti la filosofia. LA FILOSOFIA NASCE IN GRECIA I Greci furono i primi ad attuare un’indagine critica e razionale. Questo diede un forte impulso alla dialettica e al confronto di opinione.

  5. PERCHE’ NASCE LA FILOSOFIA? Nel VI secolo a.C. , nella zona dellaIonia, si formarono delle nuove fiorenti civiltà. Nuova cultura in quanto le persone non si accontentano più di una spiegazione mitologica della genesi del mondo e ricercano il principio primo, chiamato dai primi filosofi “φυσις”. IONICI DI MILETO

  6. Il problema della sostanza primordiale I primi filosofi ricercano il principio primo di tutte le cose ,cioè l’. Questa è sia la materia da cui tutte le cose derivano, sia la forza che le anima. • MONISMO: ritrovano il principio primo in un unico elemento; • ILOZOISMO: ritengono che la materia primordiale sia fornita di una forza intrinseca che le permette di muoversi; • PANTEISMO: identificano tale materia con la divinità.

  7. TALETE (640 a.C./625 a.C. – circa 547 a.C.) Prevedendo un abbondante raccolta di olive, prese in fitto i frantoi della regione riaffittandoli ad un prezzo maggiore agli stessi proprietari. Osservando le stelle per strada, cadde in un pozzo suscitando il riso delle persone circostanti. αρχή • il bambino nel grembo della madre; • le piante; • l’uomo stesso. L’acqua è quindi SOSTANZA cioè ciò che STA SOTTO E SOSTIENE. ACQUA La Terra galleggia sull’acqua. MATERIA FORZA

  8. ANASSIMANDRO (610 a.C. circa – 546 a.C. circa) αρχή APEIRON INDETERMINATO INFINITO Abbraccia e governa ogni cosa ed è immortale e indistruttibile, quindi divino. Ma come nascono le cose dall’infinto? La derivazione delle cose dall’ àpeiron è la separazione. La nascita stessa è la separazione degli esseri dalla sostanza primordiale.

  9. ANASSIMENE (546-545 a.C. – 528-525 a.C. ) αρχή MOVIMENTO INCESSANTE INFINITA’ ARIA Vede nell’aria anche laforzache anima il mondo. Ma come nascono le cose dall’aria? Le cose nascono dall’aria mediante il doppio processo di rarefazione e condensazione.

  10. PITAGORA (Samo 570-571 a.C. – Crotone 497-496 a.C. ) Teoria della metempsicosi A Crotone fondò una scuola filosofica (associazione religiosa e politica) alla quale potevano accedere tanto uomini quanto donne, ma pochi potevano vedere il maestro(infatti prima bisognava purificare l’anima) αρχή • alternarsi delle stagioni, del giorno e della notte; • la donna partorisce dopo nove mesi; • la musica. Ma come nascono le cose dal numero? NUMERO Genera ORDINE e quindi ARMONIA. Le cosa nascono mediante l’opposizione dei contrari. PARI (procedono indefinitamente e quindi non sono armonici) DISPARI (non procedono indefinitamente, quindi generano ordine) PARIMPARI : 1

  11. La filosofia dualistica di Pitagora Pitagora spiega la realtà sulla base della contrapposizione. Lo stesso numero, che per Pitagora è il principio generativo di tutte le cose, è dominato da due opposti: il pari e il dispari. Limite – illimitato; Dispari – pari; Unità – molteplicità; Destra – sinistra; Maschio – femmina; Quiete – movimento; Retta – curva; Luce – tenebra; Bene – male; Quadrato – rettangolo.

  12. ERACLITO (535 a.C. – 475 a.C.) Il filosofo OSCURO Il filosofo del DIVENIRE Parlava tramite aforismi in quanto sosteneva che non tutti potessero accedere al sapere, ma solo coloro che lo ricercavano. La realtà non è statica, ma è in divenire. Le caratteristiche del filosofo: Sa riflettere sulla realtà, non si fa influenzare dagli altri e per questo sa vivere da solo; Ha una visione profonda della realtà perché non si sofferma sulle apparenze; Ha una veduta complessiva dell’essere. SOCIETA’ DORMIENTI DESTI Ricercano il sapere - FILOSOFI Non ricercano il sapere - NON FILOSOFI

  13. αρχή FUOCO - λόγος Fuoco: aspetto fisico λόγος: legge che governa la realtà LEGGE DELL’INTERDIPENDENZA La legge dell’interdipendenza è quella legge che spiega la coesistenza degli opposti e li governa. Nella società, ad esempio, ricchi e poveri coesistono e nessuna delle due classi elimina l’altra. L’IO DI ERACLITO L’io è colui che unisce tutti i punti di divergenza, cioè sia il passato che il presente. L’io quindi è l’anima. Non ci si può bagnare due volte nell’acqua dello stesso fiume

  14. PARMENIDE (515 a.C. – 450 a.C.) ELEATISMO: corrente filosofica che accomuna coloro che pretendono di giungere ad un essere unico, eterno e immutabile. SENTIERO DELLA VERITA’ (alétheia) SENTIERO DELL’OPINIONE (dòxa) Basato sulla ragione, ci porta a conoscere l’essere vero. Basato sui sensi, ci porta a conoscere l’essere apparente. UOMO L’ESSERE E’ E NON PUO’ NON ESSERE, IL NON ESSERE NON E’ E NON PUO’ NON ESSERE.

  15. Gli attributi dell’essere L’essere è INGENERATO e IMPERITURO; L’essere è ETERNO; L’essere è IMMUTABILE ed IMMOBILE; L’essere è UNICO ed OMOGENEO; L’essere è FINITO. La problematica terza via di Parmenide OPINIONE PLAUSIBILE Offre una spiegazione verosimile della realtà percepita con i sensi.

  16. I FISICI PLURALISTI Tornano ad interessarsi del problema della natura. Sintesi tra eraclistimo ed eleatismo. Di Parmenide accolgono il concetto di eternità ed immutabilità dell’essere. Di Eraclito accettano la realtà in divenire. LA SOLUZIONE Ritengono che le cose del mondo siano costituite di elementi eterni che, unendosi, danno origine alla nascita e, separandosi, danno origine alla morte. Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.

  17. EMPEDOCLE (492 a.C. circa – 430 a.C. circa) Come Parmenide, Empedocle ritiene che l’essere non possa nascere né perire. A differenza di Parmenide vuole spiegare l’apparenza della nascita e della morte. Gli elementi sono quattro: fuoco, aria, acqua, terra. Questi sono animati da due forze opposte. L’unione degli elementi è la nascita delle cose, la loro disunione la morte. IL SIMILE CONOSCE IL SIMILE Amore - unione Odio - disunione Contesta tra amore e odio Dominio di odio Dominio di amore Contesta tra amore e odio

  18. ANASSAGORA (496 a.C. – 428 a.C.) Nulla nasce e nulla perisce (come Parmenide) laddove nascere significa “riunirsi” e perire “separarsi” Dai semi distinguiamo la forza che li fa muovere e li ordina: l’intelligenza divina(noùs). I semi sono particelle piccolissime e invisibili di materia Gli elementi che si riuniscono e si separano sono i semi. • Nel caos primordiale ha prodotto un movimento turbinoso che: • Ha fatto dividere le sostanze secondo l’opposizione; • Ha fatto staccare dalla terra masse infiammate che, divenute luminose, hanno formato gli astri e il Sole. Infinitamente divisibili IL SIMILE CONOSCE IL DISSIMILE

  19. DEMOCRITO (460 a.C. – 360 a.C.)  • ATOMISMO (Leucippo di Mileto) • Problema della natura; • Problemi della morale, della storia e del linguaggio. αρχή MATERIALISMO Gli atomi non hanno caratteristiche spirituali, ma sono materia. ATOMO Se tutto è materia, anche gli dei sono materia. Subentra quindi l’ATEISMO. L’atomo è ESSEREe sta nello SPAZIO che è NON ESSERE. E allora chi governa gli atomi? Li identifichiamo non dagli aspetti quantitativi, ma da quelli qualitativi, cioè dalle loro forme. IL CASO visto come causa Ha una natura MECCANICA, perché è solo il caso a decidere e non c’è un progetto divino.

  20. La civetta di Minerva • La civetta di Minerva è la civetta che accompagna Minerva nei miti dell’Antica Roma e, da Omero in poi, Atena nei miti dell’Antica Grecia. • È il simbolo della filosofia e della saggezza, infatti gli occhi e il becco seguono la linea della lettera φ, simbolo alfabetico greco della filosofia. Questa lettera quindi accomuna armonia, bellezza e amore per la conoscenza e per la ricerca in senso lato. • Tale simbolo fu marchiato a fuoco sulla fronte degli abitanti dell'isola di Samo come punizione per aver abbattuto il governo democratico filoateniese. Tale repressione fu guidata dallo stesso Pericle, il noto politico ateniese. • Era raffigurata in un'antica tetradracma ateniese del V secolo a.C.

  21. THE END

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