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Corso di Escursionismo Avanzato 2009 Cai Parma LEZIONE DI METEOROLOGIA

Corso di Escursionismo Avanzato 2009 Cai Parma LEZIONE DI METEOROLOGIA. SCOPO DELLA LEZIONE. CONOSCENZA E INTERPRETAZIONE dei fattori meteorologici per abbassare il livello di rischio, per pianificare la nostra gita, per aumentare la capacità di percezione dei pericoli oggettivi.

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Corso di Escursionismo Avanzato 2009 Cai Parma LEZIONE DI METEOROLOGIA

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Presentation Transcript


  1. Corso di Escursionismo Avanzato 2009 Cai Parma LEZIONE DI METEOROLOGIA

  2. SCOPO DELLA LEZIONE CONOSCENZA E INTERPRETAZIONE dei fattori meteorologici per abbassare il livello di rischio, per pianificare la nostra gita, per aumentare la capacità di percezione dei pericoli oggettivi

  3. La meteorologia è una branca della scienza dell'atmosfera che studia i fenomeni fisici responsabili del tempo atmosferico

  4. Meteorologia Elementi del Clima Previsioni meteo Pianificazione uscita e valutazioni in loco

  5. Elementi del clima Pressione atmosferica Temperatura Umidità

  6. Pressione atmosferica Definizione Misurazione Alte e basse pressioni I fronti Il vento Effetto phoen e stau

  7. Pressione atmosferica: definizione La pressione atmosferica è la forza esercitata dal peso dell'aria su ogni punto dello spazio atmosferico e sulla superficie terrestre. La pressione atmosferica normale, o standard, è quella misurata al 45° parallelo, al livello del mare, a circa 15°C di temperatura. Il valore equivale al peso di una colonna di mercurio di 760 mm di 1 cm2 di sezione. Nelle altre unità di misura corrisponde a: • 1 atm = 760 mm Hg = 760 torr = 1013,25 hPa = 1013,25 millibar (peso di 1 atmosfera = 1.033 grammi/cm2) Il valore della pressione atmosferica non è stabile ma varia in funzione della latitudine, dell’altitudine, della temperatura e dell’umidità.

  8. Pressione atmosferica: misurazione LA PRESSIONE SI MISURA CON IL BAROMETRO IL BAROMETRO NON E’ ALTRO CHE UN ALTIMETRO • Barometro a mercurio (Torricelli) • È il più accurato • Necessita di correzioni per: • Altitudine (riportare la lettura a livello del mare) • Temperatura (compensare dilatazione termica del mercurio) • È molto fragile e il mercurio è un veleno • Barometro aneroide • Sistema meccanico (impreciso ma facile trasportare) • Utilizza capsula con il vuoto all’interno solidale ad un ago • Capsula di espande o contrae per variazioni di pressione • Ago si muove su scala graduata • Lettura dei valori senza necessità di alcuna correzione • La pressione diminuisce con l’aumentare dell’umidità perché il vapore acqueo rende l’aria più leggera. • La pressione diminuisce con l’aumentare della temperatura per la proprietà di dilatazione dell’aria : * l’aria calda è meno densa * l’aria fredda è più densa

  9. Variazioni di pressione La pressione diminuisce man mano che si sale verso l'alto poiché diminuisce l'altezza della colonna d'aria sovrastante l'osservatore. Il decremento è più rapido negli strati prossimi al suolo essendo qui l'aria più densa: -1 hPa ogni 8,5 m fino a 1.500 m -1 hPa ogni 10 m a 3.000 m -1 hPa ogni 50 m a 9.000 m Il decremento inoltre è più rapido in presenza di aria fredda che non in aria calda

  10. Alte e basse pressioni Isobare e campi barici Le linee che uniscono i punti alla stessa pressione sono detteisobare A = Alta pressione (H) B = Bassa pressione (L) Venti in senso antiorario Venti in senso orario

  11. Analisi Barica Della Situazione Meteo Sulla carta sono tracciate le isobare, vale a dire le linee che indicano lo stesso valore di pressione atmosferica (espresso in millibar) presente su più zone della superficie terrestre. La lettera "H" indica il centro di una zona di alta pressione (bel tempo), la lettera "L" invece una zona depressionaria (cattivo tempo). Laddove troviamo le isobare molto ravvicinate tra di loro i venti sono molto intensi, a causa del forte squilibrio barico. Sono inoltre evidenziati i fronti nuvolosi.

  12. I FRONTI Il fronte è la superficie di contatto, e pertanto di discontinuità, tra due masse d'aria con caratteristiche differenti di temperatura, pressione e umidità. • Proprietà • Estensione orizzontale ordine centinaia miglia • Estensione temporale ordine settimana • Classificati in base al movimento • Freddo massa aria fredda in avanzamento • Caldo massa aria calda in avanzamento • Stazionario assenza movimenti apprezzabili • Occluso fronte freddo sovrappone fronte caldo

  13. I FRONTI • zona dove aria calda sostituisce aria fredda • traslazione da SW a NE • dietro fronte aria più calda e umida FRONTE CALDO

  14. I FRONTI • zona dove aria fredda • sostituisce aria calda • traslazione da NW a SE • dietro fronte aria • più fredda e secca FRONTE FREDDO

  15. I FRONTI Il fronte caldo e il freddo ruotano attorno ad un minimo barico Il fronte freddo è più rapido di quello caldo Quando il fronte freddo raggiunge e si sovrappone a quello caldo si forma il fronte occluso (caldo o freddo).

  16. Il vento Una massa d’aria che si sposta alla ricerca di equilibrio da una zona di alta pressione ad una zona di bassa pressione dà origine al vento Intensità e direzione dipendono da: • Variazioni di temperatura • Dislivello barico orizzontale tra due aree • Rotazione terrestre

  17. RAPPRESENTAZIONE DEL VENTO • Il vento viene: • Identificato con la direzione di provenienza • Il vettore vento: • Punta nel verso di scorrimento • È munito di “barbe” in coda, Che ne rappresentano l’intensità: • 5 nodi: trattino corto • 10 nodi:trattino lungo • 50 nodi: triangolino

  18. Scala Forza del Vento La scala ANEMOMETRICA BEAUFORT

  19. Il vento – WIND CHILL Il wind chill è la temperatura realmente percepita dal corpo umano in relazione alla velocità del vento.

  20. Effetto foehn e stau Massa d’aria fredda e umida che incontra un rilievo (Alpi o Appennini) si innalza, condensa e perde umidità: (stau) scende aria priva di umidità e si scalda: (foehn).

  21. Una bella immagine di FOEHN ripresa dal Satellite Meteosat, Nel campo del Visibile, il 10 marzo 2000 Alle ore 12.00 UTC

  22. Temperatura Definizione Le escursioni termiche

  23. Fattori che influenzano la temperatura Definizione calore irradiato da superficie terrestre • Stagioni (diverso soleggiamento, differente escursione termica, lunghezza giorno/notte) • Giorno e notte (differenza più sensibile in valle che in quota). • Natura del terreno (la roccia si riscalda e si raffredda più rapidamente del terreno fenomeno alla base delle brezze di monte e di valle). • Altitudine

  24. TEMPERATURA • Il gradiente termico verticale nelle zone temperate è in media di circa 0,65°C ogni 100 metri • Tale valore varia in base all’umidità. Con aria secca è di 1 °C ogni 100 metri

  25. Le brezze Le brezze soffiano, in regime di alta pressione, a cicli giornalieri a causa del diverso riscaldamento durante il giorno e la notte del mare rispetto alla terra, o delle montagne rispetto al fondovalle.

  26. Umidità L’atmosfera Umidità assoluta e relativa Le nuvole

  27. ATMOSFERA • E’ l’involucro di gas che circonda la terra • La troposfera è lo strato più basso dove è presente il vapore acqueo • Subisce l’influenza della forza di gravità terrestre • Partecipa al moto planetario di rotazione terrestre • Subisce l’influenza dell’orografia della terra COMPONENTI PERMANENTI DELL’ARIA • (primi 100 km) Azoto 78,08 % Ossigeno 20,94 % Argon 0,93 % Anidride Carbonica 0,03 % Idrogeno tracce Elio tracce

  28. UMIDITA’ ASSOLUTA E RELATIVA • Umidità assoluta è la quantità di vapore acqueo espressa in grammi contenuta in un metro cubo d'aria. • Umidità relativa è un valore molto importante, indica il rapporto percentuale tra la quantità di vapore contenuto da una massa d'aria e la quantità massima (cioè a saturazione) che la stessa massa d'aria può contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione. Alla temperatura di rugiada l'umidità relativa è per definizione del 100%. • L'umidità relativa è un parametro dato dal rapporto tra umidità assoluta e l'umidità di saturazione

  29. PUNTO DI RUGIADA (Dew point) • La temperatura alla quale, a pressione costante, l’aria diventa satura di vapore acqueo e inizia a condensare. • Se il punto di rugiada è sotto 0°C si dice punto di brina.

  30. Come si formano le nuvole? La massa d’aria si raffredda Perde la capacità a trattenere l’acqua  saturazione Condensazione grazie a nuclei di condensazione (pulviscolo atmosferico)  formazione di nebbia e/o nubi Meteore Pioggia, grandine, neve…

  31. CALORE LATENTE ACQUA Calore ceduto (+) o assorbito (-) dall’acqua nei cambiamenti di fase Processo Variazione Bilancio CONDENSAZIONE vapore/liquido 600 cal/g SUBLIMAZIONE vapore/ghiaccio 680 cal/g EVAPORAZIONE liquido/vapore - 600 cal/g CONGELAMENTO liquido/ghiaccio 80 cal/g FUSIONE ghiaccio/liquido - 80 cal/g SUBLIMAZIONE ghiaccio/vapore - 680 cal/g

  32. Classificazione delle nubi

  33. Classificazione delle nubi secondo l’altezza • Nubi superiori - oltre 6000 metri (cirri, cirrostrati, cirrocumuli). • Nubi medie - da 2000 a 6000 metri (altostrati, altocumuli). • Nubi basse - dal suolo a 2000 metri (stratocumuli, strati, nembostrati). • Nubi a sviluppo verticale - da 500 a 8000 metri (cumuli, cumulonembi).

  34. La comparsa di nubi segnala un cambiamento del tempo

  35. Cirri Nubi candide, trasparenti, a forma di piuma, costituite da aghi di ghiaccio. Se sono isolati portano bel tempo, se invadono il cielo da W o SW e sono seguiti da cirrostrati segnalano un cambiamento del tempo (fronte ciclonico).

  36. Cirrostrati Formano un velo lattiginoso che attenua i contorni del sole, formando un alone. Si formano dopo i cirri e indicano l’avvicinarsi di un fronte e quindi un peggioramento delle condizioni meteo.

  37. Cirrocumuli Di colore brillante, trasparenti. Annunciano un peggioramento delle condizioni meteo (cielo a pecorelle).

  38. Altostrati Nubi di media altezza di colore bianco opaco, traslucido. Precursori di un fronte in avvicinamento.

  39. Altocumuli Sottili lamelle ordinate in gruppi molto serrati; quando passano davanti al sole formano un anello rosso all’interno e verde all’esterno (corona).

  40. Strati Nubi basse, spesse e grigie. Indicano un peggioramento già in atto e persistente. La nebbia è una forma particolare di strato prossimo al suolo.

  41. Le nebbie • Le nebbie che stazionano nei fondovalle durante il giorno indicano una situazione di alta pressione stabile (inversione termica).

  42. Stratocumuli Grosso banco nuvoloso ondulato, con elementi raggruppati che si possono fondere fra loro a ricoprire tutto il cielo in un unico banco, tipico del cielo invernale. Sono indicatori di un peggioramento.

  43. Cumuli • Nubi isolate e dense, a contorni netti, si sviluppano verticalmente a forma di cavolfiore, i fianchi sono splendenti, la base scura. • Se verso sera scompaiono indicano situazione stabile.

  44. NUBI CONVETTIVE

  45. Nubi lenticolari • Causate dal vento e dall’orografia • Sembrano immobili • Indicano vento costante in direzione e forza • Non sono di alcuna utilità ai fini della previsione del tempo

  46. Cumulonembi  Temporali Grande nube torreggiante, con la parte superiore a forma di incudine, mentre alla base ci sono strati scuri: è la nube temporalesca! • Controllare costantemente • Ora a cui compaiono • Colore della base del cumulo • Velocità di formazione

  47. TEMPORALI  FULMINI

  48. Il pericolo si preannuncia nei modi seguenti: - Le aree di epidermide scoperte sono soggette a una sensazione di solletico.- Pizzicorio al cuoio capelluto e capelli che si drizzano.- Ronzio e leggero suono degli oggetti metallici.- Fiammelle azzurrognole (fuochi di Sant'Elmo) in corrispondenza di oggetti metallici particolarmente esposti (per esempio, aste, croci di vetta)

  49. Il fulmine può essere pericoloso anche se non si è colpiti direttamente corrente di passo  circa 500 metri • Evitare di: • sdraiarsi • toccare le pareti La diferenza di potenziale tra il suolo sotto un piede e l’altro può essere pericolosa

  50. Alcune importanti regole da rispettare in caso di temporale • Evitare di ripararsi: • Sotto alberi o grossi massi isolati  stare lontani almeno 200-300 metri • In vetta o su crinale  spostarsi se possibile sotto il crinale o la vetta di almeno 15 m • Canaloni, fessure, camini  seguendo l’umidità e le correnti d’aria, il fulmine si insinua in questi varchi; • Cavità, grotte/strapiombi poco profondi • Nel caso ci si ripari in grotta/strapiombi sufficientemente profondi, posizionarsi a distanza della parete e dall’imboccatura (2-3 m). Mettersi in posizione giunta isolandosi dal terreno con corda, zaino o altro a disposizione (se asciutti). • Non tenere con se oggetti metallici specie se acuminati  ramponi, piccozza,moschettoni, chiodi ecc, vanno posizionali lontano. • Se possibile stare debitamente lontani (almeno 50 cm) da conduttori metallici (attenzione alle vie ferrate!) e almeno 2-3 metri dalla parete. • Non ammassarsi in gruppo o vicino ad animali, poiché la colonna di aria calda generata agisce da conduttore per il fulmine • Nel caso non ci siano ripari sicuri sedersi in posizione giunta inutile ripararsi dal terreno come nel caso della grotta/strapiombo, se il materiale è bagnato. • Nel caso si riesca a trovare un rifugio o un bivacco chiudere bene le porte e le finestre.

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