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CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE

CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE. Duilio Tuniz Cardiologia Riabilitativa, IMFR-Udine WHO Collaborating Centre. RIPRESA DELLA ATTIVITA’ SESSUALE dopo un EVENTO CARDIACO. è un importante indice di salute e qualità di vita

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CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE

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Presentation Transcript


  1. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE Duilio Tuniz Cardiologia Riabilitativa, IMFR-Udine WHO Collaborating Centre

  2. RIPRESA DELLA ATTIVITA’ SESSUALEdopo un EVENTO CARDIACO • è un importante indice di salute e qualità di vita • è un problema ampiamente sentito, a prescindere dalle collocazioni geografiche e/o culturali. • dipende ovviamente anche dall’età del paziente e del/ della partner e dal livello dell’attività sessuale precedente alla insorgenza della malattia.

  3. Ripresa dell’attività sessuale dopo un infarto miocardico acuto(Taylor e coll. Am.J Cardiol, 1999) completa cessazione dei rapporti sessuali nonostante la maggioranza dei soggetti riferisca di poterne sostenere uno qualora lo volesse 25% riduzione della frequenza dei rapporti sessuali 50% non differenze significative 25%

  4. Cause di mancata ripresa dell’attività sessuale • il timore del paziente e/o della partner (attività considerata troppo gravosa o pericolosa) • la convinzione che le capacità sessuali vengano ridotte dalla malattia • la persistenza dei sintomi cardiaci • la perdita del desiderio (libido) • una disfunzione erettile (talora favorita anche dalle patologie concomitanti e dalle terapie farmacologiche) • una scusa del paziente o della partner per sospendere una relazione che non era piacevole in precedenza • la depressione

  5. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE Nella grande maggioranza dei casi non ci sono motivi clinici per cui la malattia cardiaca debba compromettere una sana e soddisfacente vita sessuale, anche se.. ….DIVERSI MALINTESI POSSONO CONTRIBUIRE A CREARE DEI PROBLEMI !!

  6. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE Anche se intimamente avvertita come esigenza, c’è pudore a… CHIEDERE INFORMAZIONI sulla RIPRESA DELL’ATTIVITÀ SESSUALE.

  7. Posso...? COUNSELLING Perchè? Come...? Cardiac Rehabilitation Centre- Udine

  8. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE Molti pazienti • hanno timore ad affrontare un argomento così “privato” • si vergognano di preoccuparsi per un problema che il Medico o l’infermiera potrebbero considerare non di grande importanza rispetto alle altre problematiche cliniche.

  9. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE Il ruolo della moglie (o del marito per le pazienti) rappresenta un delicatissimo anello della catena della ripresa dell’attività sessuale del cardiopatico. • Eccessive reazioni emotive possono ritardare o compromettere l’equilibrio necessario ad una serena ripresa dei rapporti mentre • la condivisione dei problemi può aiutare notevolmente la loro soluzione.

  10. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALEAspetti fisiologici Il rapporto sessuale implica un fisiologico incremento • della frequenza cardiaca, • della pressione arteriosa • della frequenza del respiro, analogamente a quanto accade durante uno sforzo fisico e/o una emozione. = SFORZO + EMOZIONE Ovviamente le condizioni ambientali e le relazioni fra partners possono variare ampiamente e condizionare il grado di attivazione della frequenza cardiaca e della PA e quindi il carico per il cuore.

  11. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALEAspetti fisiologici • L’attivazione massima della frequenza cardiaca e della PA si verifica usualmente durante la fase dell’orgasmo ed è generalmente limitata a meno di 30 secondi. • Si stima che l’attivazione massima sia mediamente equivalente a quella conseguente allo sforzo necessario a salire in modo svelto due piani di scale.

  12. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALECosto energetico In genere, un rapporto sessuale tra due coniugi o tra due partner che si conoscono bene, realizzato in condizioni ambientali tranquille, richiede un costo energetico quantificabile in circa: • 3,5 - 5 METs per il maschio • 2,5 METs per la femmina.

  13. RICHIESTE ENERGETICHE APPROSSIMATE • Attività Leggera ( 3-5 METS; 50-100 WATT ): Pulire le finestre. Rastrellare foglie. Dipingere. Portare oggetti (da 7 a 13 Kg). Ballo (lento). Andare in barca. Ciclismo (10 km/h). Camminare (4-5 km/h) • Attività Moderata ( 5-7 METS; 100-125 WATT) Lavoro in giardino. Salire le scale. Portare oggetti (13-26 Kg) Falegnameria (lavori esterni). Lavori di muratura. Tennis. Sciare (discesa). Nuotare (rana). Ciclismo (14,5-16 Km/h). Camminare svelto (7-8 Km/h).

  14. Incremento della FC durante attività sessuale in paz. con cardiopatia ischemica In 19 P. con angina/ischemia inducibile, trattati con Beta-bloccanti, durante attività sessuale non sono state evidenziate la sintomatologia e le variazioni ischemiche attese all’ECG Drory et al Am J Cardiol 1995

  15. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALECosto energetico E’ ragionevole pensare che avere rapporti sessuali in luoghi sconosciuti o con partners non abituali possa aggiungere una quota addizionale di carico stressante, che si traduce in una maggior liberazione di catecolamine (gli “ormoni dello stress”) e quindi in un maggior consumo di ossigeno da parte del cuore, esponendolo ad un maggiore rischio di eventi.

  16. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE Per ottenere parametri più precisi ed individuali, è necessario fare riferimento ad una prova da sforzo (al cicloergometro o al tappeto rotante). Se un Paziente ha superato senza problemi un test da sforzo con un carico di lavoro di 5-6 METs (almeno 100 Watt secondo altri parametri di misura di carico lavorativo) deve considerarsi a basso rischio di eventi coronarici causati dall’attività sessuale.

  17. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE In alternativa al test da sforzo, anche un ECG Dinamico secondo Holter può offrire preziose informazioni (sull’attivazione della frequenza cardiaca e sulla presenza/assenza di alterazioni “ischemiche” all’ECG), soprattutto se l’ atto sessuale è svolto durante la registrazione.

  18. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALEAspetti fisiologici La grande maggioranza degli studi sulle modificazioni dei parametri cardiocircolatori durante rapporto sessuale in soggetti sani e cardiopatici sono stati condotti sui maschi; pochi e parziali sono gli studi sulle donne.

  19. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALERapporti sessuali e rischio di nuovi eventi cardiaci I dati che emergono da ampi studi in questo campo ridimensionano molto il rischio correlato all’attività sessuale. Nello studio Framingham, su 1774 pazienti, un infarto era insorto : • nell’11,5% dopo uno stress psicologico; • nel 4,9 dopo un esercizio fisico; • nel 2,4%: un’arrabbiatura; • nell’ 1,5 % nelle due ore successive l’attività sessuale • nel 60% dei casi: nessun fattore scatenante.

  20. Metanalisi di 4 Studi (su maschi di 50-60 aa) • L’attività sessuale era associata ad un incremento medio del rischio di IMA pari a 2,7

  21. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALERischio di nuovi eventi cardiaci In base ai dati più recenti si può stimare che il rischio assoluto di incorrere in eventi gravi durante o immediatamente dopo un rapporto sessuale sia estremamente basso • 2 eventi / milione di ore negli individui sani di mezza età • 20 eventi/ milione ore nei pazienti con cardiopatia ischemica. Alcuni studi segnalano che i maggiori pericoli sono corsi dai soggetti iperattivi, che, colpiti da infarto, rifiutano la realtà della malattia e cercano di negarla sottoponendosi ad attività estreme di ogni genere, sessuali comprese.

  22. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALE Una volta stabilita la compatibilità del paziente con l’attività sessuale, per rendere più sicuro il rapporto sessuale nel cardiopatico, è consigliabile: • scegliere un momento quando si è riposati, rilassati e liberi dallo stress procurato dalle attività quotidiane • aspettare da una a tre ore dopo un pasto completo, in modo che la digestione possa completarsi • scegliere un ambiente familiare, tranquillo, libero da interruzioni • se prescritto dal Medico, assumere le medicine consigliate prima del rapporto sessuale Società Americana di Cardiologia

  23. CARDIOPATIE ED ATTIVITA’ SESSUALEQuando riprendere l’attività sessuale dopo un evento cardiaco In generale, secondo le Linee Guida: • dopo un infarto miocardico non complicato sottoposto a rivascolarizzazione o con test da sforzo senza ischemia: 3-4 settimane (Princeton Conference) • dopo una procedura di angioplastica, in assenza di sintomi l’attività sessuale può essere ripresa dopo pochi giorni (se non problemi all’accesso vascolare femorale) • dopo un intervento di rivascolarizzazione chirurgica (by-pass), è opportuno che trascorrano almeno 6-8 settimane, onde non interferire con il processo di guarigione della sternotomia (evitare la compressione ed i movimenti bruschi del torace). Anche in questa condizione clinica è importante l' assenza di sintomi. Sexual Activity and Cardiovascular Disease AHA Scientific Statement , 2012

  24. Prevalenza della disfunzione erettile in Italia 12%

  25. Effetti collaterali degli inibitori della 5-fosfodiesterasi • Cefalea • Flushing • Congestione nasale

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