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Corso di Antropologia Culturale

Corso di Antropologia Culturale. PERCORSO 2: L’IMMAGINARIO. giovedì 21 NOVEMBRE 2013. Esseri fantastici, l’orma e il piede. “esi ‘n diau coi pè darè”, “’l diau di pè drè”: persona sfrenata (ma anche: ho riconosciuto la tua natura diabolica dai piedi).

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Presentation Transcript


  1. Corso di Antropologia Culturale PERCORSO 2: L’IMMAGINARIO giovedì 21 NOVEMBRE 2013

  2. Esseri fantastici, l’orma e il piede “esi ‘n diau coi pè darè”, “’l diau di pè drè”: persona sfrenata (ma anche: ho riconosciuto la tua natura diabolica dai piedi)

  3. Anguane (Triveneto), Monachello (Puglia), Sanguanel (Veneto), Sarvan (Nord Italia), Mazapegul (Romagna), Mazzarol (Triveneto), folletti, gnomi, nani Tutti caratterizzati da piedi particolari: ritorti, all’indietro, caprini, di gallo e gallina

  4. INTERPRETAZIONI DELLE “ORME”DI ALCUNI ESSERI FANTASTICI C. Lévi-Strauss: piedi caprini e anomalie = mediazione tra mondo umano e mondo soprannaturale C. Ginzburg: piede caprino tratto tipico degli esseri in bilico tra mondi diversi V. Propp: piede caprino tratto di antropomorfizzazione

  5. ZOPPAGGINE: Contraddistingue esseri in bilico tra mondi diversi Prerogativa delle divinità negative (es. giganti, ribelli, esseri infernali delle tradizioni nordiche) Efesto, demoni e spiriti dell’antica Grecia, DIAVOLO FOLKLORICO

  6. Zoppo-fabbro e zoppo-saggio Diavolo-fabbro-zoppaggine Fuoco, elementi del sottosuolo, mondo del sottosuolo Valore positivo: fabbro-saggio, fabbro-stregone: esseri iniziatici per eccellenza (similitudini con uomo selvatico) Fiabe: diavolo spesso gabbato da un fabbro Valore negativo: fabbri con potere di evocare agenti atmosferici (rif alla Bibbia)

  7. La trasfigurazione comica I miti nascono, si trasformano, perdono il loro significato sacrale Tracce dei miti rimangono nella vita quotidiana, spesso rivisti in chiave ludico-infantile

  8. Gioco diffuso in Europa (il mondo, la settimana ecc), ultima casella rappresenta il Paradiso, nel quale si entra a piè zoppo e nella parte finale a semicerchio si può stare ma con i piedi “al contrario”

  9. Esseri mitici e luoghi: le Anguane

  10. Funzioni e caratteristiche delle Anguane Strie, Anguane, Vane, Aivane, Lontane, Vivane/Viviane, Gane, Aganis 1 Lat. Aquane, ninfe, creature delle acque Etimologia popolare: Anguis, serpente (sembianze ofidiche)

  11. Riferimento a luoghi che presentano discontinuità nel territorio: rilievi, grotte, asperità (luoghi di passaggio) 2 Es. IL BUS DA LIS ANGUANIS, il buco delle Anguane, Val Colvera (UD)

  12. In alcune zone sono donne molto belle,giovani, vestite di bianco (richiamo al mondo dei morti); in altri casi descritte come streghe, brutte, pelose, con i seni cadenti 4

  13. Chiari elementi che fanno trasparire alterità e appartenenza ad un altro mondo: piede di capra, schiena incavata, calcagni davanti 4 C. Lévi-Strauss: piedi caprini e anomalie = mediazione tra mondo umano e mondo soprannaturale C. Ginzburg: piede caprino tratto tipico degli esseri in bilico tra mondi diversi V. Propp: piede caprino tratto di antropomorfizzazione

  14. Importanza maternità (Anguane mogli di mortali) e attività connesse con fertilità e riproduzione: tessitura, filatura, ricamo, bucato 5 Controllo su tempi e operazioni di filatura e agricoltura Dono della preveggenza rispetto al tempo atmosferico

  15. Elementi in comune tra Anguane e Uomini Selvatici Insegnano tecniche casearie, agricole, domestiche, ma si infastidiscono se norme non vengono rispettate Presagio di disgrazie imminenti Natura ambivalente, antropofaghe Polarizzazione simbolismo religioso

  16. L’Anguana nella contemporaneità (alcuni risultati di una ricerca di laurea) • Le valli del Trentino Alto Adige analizzate: • Val dell’Adige • Val di Non • Val di Fassa • Val di Fiemme

  17. L’Anguana tra scomparsa e reinvenzione Scomparsa: Parte degli intervistati non è a conoscenza di questa figura fiabesca. Reinvenzione: Una minima parte chiede specificazioni e azzarda collegamenti con altre figure fiabesche (streghe) o animali (anguana = iguana)

  18. La trasformazione dell’immaginario • Boom industriale e mutamenti culturali. • Seconda metà del ‘900: abbandono dei villaggi e discesa nelle città. • Anni ‘60-’70: mutamenti culturali che influirono su usi e costumi. • Concilio di Trento (1545) e risvolti religiosi. • Trasformazione di una figura pagana in una figura cristiana: S. Giustina • Conservazione della figura della Bregostana legata al maligno.

  19. Progetti di conservazione della memoria trentina Recuperare Reinventare Il Museo degli Usi e Costumi di San Michele all’Adige promuove progetti per conservare alcuni aspetti dell’immaginario della cultura trentina.

  20. Gli esseri della paura: bambini e ibridi animali 1 Il fuoco fasciato: anima in pena di una strega sotto forma di neonato in fasce e palla di fuoco. Prevedeva la morte di una persona sostando sulla sua casa

  21. Vaina/Svaina/Sciuaina (val d’Ossola, Verbania) = bambino in fasce che rotola lungo i pendii emettendo lamentosi vagiti da neonato. 2 In alcuni casi la Vaina era associata alla faina

  22. Il serpente-bambino/vipera crestata/aspar (Vercellese) = bambino in fasce dotato di coda di serpente 3 In alcune zone ci sono varianti del serpente-bambino: il serpente-gatto, il basilisco,

  23. Gli esseri della paura: l’esempio di Formazza (VB)

  24. Gli esseri della paura a Formazza Tzwergi Nuskeis (o forse Fluss Geist?): “noce-capra” , animale del fiume Speklolomandi: “babau” (speklo: ultimo rintocco della campana) Vari fantasmi ( voci dei morti, spiriti)

  25. Gli esseri della paura: personaggi realmente esistiti 1 “Gamba di Pepe” (zona di Champorcher, Valle d’Aosta): gamba di legno appartenente ad un certo Pepe che, dopo la morte, è stata buttata giù da una frana 2 Zampa de Lencru ( Champorcher, Valle d’Aosta): “gamba di un brutto vecchio” Iena di San Giorgio (zona del Canavese, provincia di Torino) : personaggio esistito nel XIX secolo, aggressore sessuale e omicida 3

  26. Gli esseri della paura tra immaginario e feste religiose: i Krampus Lisa Piccottini, Irene Tovani, Maddalena Tonini Università di Padova

  27. Gli esseri della paura: le masche(casi di studio dal Piemonte meridionale e settentrionale)

  28. Diverse tipologie di masche Origine del termine masca = forse celtica: riferimento a spiriti notturni Persone colte = prete Zingari e vagabondi Strega paesana Chiusura comunità contadina verso l’estraneo, il diverso

  29. La masca, strega contadina Quasi sempre donna, anziana, sola, vedova, emarginata, vive in luoghi appartati. Quasi sempre di aspetto sgradevole (Piemonte) 1

  30. Qualche attinenza con guaritori, ma in generale compie malefici, getta il malocchio 2 Influsso negativo sui bambini Malattie e danni al bestiame Ostacoli sul cammino dei compaesani, di notte Colpi e ritorsioni contro le masche: preghiere, rosari, aggressioni personali (caso di Cervarolo, Valsesia)

  31. 3 Spostamento nello spazio e manifestazioni della masca Masca in forma di animali domestici Masca in forma di spirito che fuoriesce dalla bocca Cani, gatti, cavalli vitelli, agnelli, spesso dal manto bianco Spoglie vuote o forma di moscone

  32. 4 Alcune caratteristiche delle masche Diventare molto piccole e pesare sul petto dei dormienti, es. la Smara del bellunese Avere dimensioni gigantesche e stare tra due grandi rocce, orinando sui passanti, Es. masca della Val Chiusella

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