1 / 59

Gli studi di settore visti come strumenti di difesa

Gli studi di settore visti come strumenti di difesa. Il collegamento con gli altri metodi di accertamento presuntivi e il Redditometro. Claudio Carpentieri Resp. Ufficio politiche fiscali CNA. Sommario:i punti da approfondire. 1. Come si è arrivati agli studi di settore.

summer-kerr
Télécharger la présentation

Gli studi di settore visti come strumenti di difesa

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Gli studi di settore visti come strumenti di difesa Il collegamento con gli altri metodi di accertamento presuntivi e il Redditometro Claudio Carpentieri Resp. Ufficio politiche fiscali CNA

  2. Sommario:i punti da approfondire 1. Come si è arrivatiaglistudidisettore 2. La costruzionedeglistudidisettore 3. Analisideirisultatisulletintolavanderie 4. La difesa del contribuente 5. Glialtrimetodidiaccertamentopresuntivi PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  3. Come si è arrivati agli studi di settore Un percorso volto a risolvere una situazione di caos vessattorio PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  4. La logica di fondo che ha condotto alla costruzione degli settore ed i risultati politici ottenuti Erraticità degli accertamenti induttivi. Le richieste che condussero nel 1986 a chiedere la nascita degli studi di settore Assenza di un confronto con l’A.F. precedente al contenzioso Per conferire dignità alla categoria distinguendo i comportamenti, generatori di concorrenza sleale La CNA insieme alle altre categorie interviene nella costruzione dello strumento, avendo la facoltà di chiedere anche interventi correttivi. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 4

  5. I passaggi prima di arrivare agli studi di settore Prima di arrivare agli studi di settore si è passati per.. Si è poi passati Coefficienti di reddito: 1989 Coefficienti di ricavo: 1990 Minimum tax: 1992 Norma di previsione studi di settore (artt. 62-bis e 62-sexies D.L. 331/93) PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 5 5

  6. La struttura del protocollo d’intesa del settembre 1996: estrema sintesi A fronte di Semplificazioni dei sistemi di accertamento Avvio degli studi di settore Perequazione della base imponibile A fronte di PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  7. La costruzione degli studi di settore Dalla cluster analisis all’analisi degli elementi discriminanti PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  8. L’essenza degli studi di settore: come la tecnica estrema può aiutare la politica Gli studi di settore devono essere inquadrati nella strutturazione di un sistema di relazioni che conduce ad un valore di stima dei ricavi condiviso Definiscono la stima dei ricavi sulla base di un processo di analisi comparativa con l’utilizzo di tecniche di analisi micro-economica settoriale e tecniche di analisi statistica multivariata. Gli attori: amministrazione finanziaria contribuenti ed associazioni S.O.S.E. In organi: commissione esperti e osservatori regionali PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 8

  9. Modalità di costruzione degli studi: I vari passaggi per l’approvazione degli studi di settore Dati strutturali delle imprese di ciascun settore (dalle stesse comunicati attraverso i modelli ) Sose: identifica i modelli organizzativi… (che emergono dall’analisi dei dati) Sose: determina le relazioni di stima… (di ciascun modello organizzativo) Commissione di esperti: valuta l’applicabilità… (mediante test e prove su casi e con la partecipazione delle imprese) ed esprime un parere … PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  10. I vari passaggi che portano alla costruzione della c.d. funzione di ricavo Per ciascun settore di attività economica l’analisi prevede Si tratta comunque di un sistema in “working progress” I singoli contenuti delle diverse fasi sono, infatti, molto diversi da quelli utilizzati per la costruzione dei primi 45 studi di settore Individuazione degli elementi strutturali caratterizzanti l’attività Identificazione dei modelli organizzativi: Cluster Selezione dei contribuenti in condizioni di normalità economica Definizione delle funzioni di ricavo e analisi della territorialità Assegnazione dei contribuenti ai cluster in fase di applicazione dello studio PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 10

  11. Gli elementi essenziali dello studio di settore delle “tintolavanderie” UG67U I diversi cluster e la costruzione della funzione di ricavo PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  12. Modalità di costruzione degli studi: gli elementi rilevanti per la cluster analisis delle “tintolavanderie” I dati delle imprese dello studio (es.:Tintolavanderie – UG67U) Personale addetto all’attività (dipendenti e non) Unità locale (caratteristiche, servizi offerti e tariffe applicate) Elementi specifici dell’attività (prestazioni effettuate, tipologia della clientela, consumi, spese sostenute per lavorazioni affidate a terzi, modalità di svolgimento dell’attività, altri servizi offerti ed elementi specifici di spese sostenute) Beni strumentali (numero dei beni e tipologia, mezzi di trasporto) Elementi contabili (conto economico e valore dei beni strumentali utilizzati ) PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  13. Modalità di costruzione degli studi di settore: la definizione dei diversi cluster nelle tintolavanderie I modelli organizzativi delle Tintolavanderie UG67U PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  14. Modalità di costruzione degli studi di settore: la definizione dei diversi cluster nelle tintolavanderie – I NUOVI CLUSTER I modelli organizzativi delle Tintolavanderie VG67U – TOTALE 14.488 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  15. Modalità di costruzione degli studi: come si passa dai costi ai ricavi Le relazioni di stima dei ricavi delle imprese dello studio delle Tintolavanderie – UG67U – (esempi) Definizione dei nuovi cluster PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  16. Il lavoro fatto nell’ultima revisione dello studio di settore applicabile dal 2010 – VG67U Sono stati generati 2 nuovi cluster (si è passati da 9 a 11) per meglio rappresentare le attività Recepito il peso dei soci amministratori che percepiscono un compenso (viene dato un valore alla % di apporto lavorativo, a prescindere dal valore del compenso) Recepito a regime la "Tipologia dell'offerta" (righi D14 e D15) prima presenti nel quadro Z senza alcun peso Recepito a regime il "Valore dei beni strumentali riferiti a biancheria e indumenti destinati al noleggio" (rigo E18) prima presente nel quadro Z senza alcun peso. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  17. ESITO dell’ applicazione … CONGRUO O.K. ! ! ! NON CONGRUO ??? PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  18. Le altre informazioni dell’esito: la distinzione tra analisi della normalità e coerenze economica es.: Tintolavanderie – UG67U Incidenza dei costi di disponibilità dei beni strumentali mobili; Incidenza dei costi residuali; Durata delle scorte. Resa dei beni strumentali mobili Valore aggiunto per addetto; Margine operativo lordo per addetto non dipendente; Resa dei consumi di energia elettrica; NORMALITA’ CONTABILE (dal 2006) COERENZA ECONOMICA PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  19. Gli studi di settore sotto il profilo dell’impatto emotivo Peraltro consente di evidenziare da subito gli elementi economico organizzati che possono spiegare una eventuale non congruità Lo strumento degli studio di settore nei periodi di normalità economica Consente all’imprenditore di modificare le scelte aziendali al fine di migliorare l’azione imprenditoriale Consente di evidenziare l’efficienza e l’efficacia dell’azione imprenditoriale Conferisce alle imprese congrue e normali, tranquillità sul fronte di controlli fiscali Evidenzia le possibili aspettative del fisco prima della presentazione della dichiarazione PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 19

  20. CRISI ECONOMICA • “REVISIONE CONGIUNTURALE SPECIALE” (art.8 DL 185/2008) • CON PARTICOLARE RIGUARDO A DETERMINATI SETTORI O AREE TERRITORIALI, GLI STUDI POSSONO ESSERE INTEGRATI SULLA BASE DEI DATI: • DELLA CONTABILITA’ NAZIONALE; • DI ENTI E ISTITUZIONI PUBBLICHE E PRIVATE SPECIALIZZATI; • SEGNALATI DAGLI OSSERVATORI REGIONALI PER GLI STUDI. • Enti ed istituti di ricerca: • Istat • Prometeia • Isae • Università … • Inps • Inail • ecc. • Associazioni di categoria: • … • cna • … • con oltre 300.000 (!) posizioni di imprese Comunicazione annuale IVA del 1 marzo 2010 con i dati relativi al 2009. Integrati con i costi di acquisto dei beni e servizi delle operazioni passive, oltre ai BS. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  21. CRISI ECONOMICA 2009 Approvazione della revisione congiunturale per il 2009 Decreto 20 maggio 2010 I contribuenti che, per il periodo d’imposta 2009, dichiarano, anche a seguito di adeguamento, ricavi o compensi di ammontare non inferiore a quello risultante da GERICO ridotto dei correttivi, non sono assoggettabili ad accertamento in base agli studi. Limiti/soglie Normalità economica Correttivi Congiunturali di settore Correttivi Congiunturali individuali Altri Correttivi specifici PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  22. Alle “tintolavanderie”, oltre al correttivo individuale si è applicato un correttivo CONGIUNTURALE DI SETTORE Correttivo settoriale (Tintolavanderie UG67U) applicato al periodo d’imposta 2009: rif. nota tecnica allegata al DM 20/5/2010 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  23. Effetto dei correttivi congiunturali: selezione di 32 mila imprese CNA PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  24. Alcune analisi sull’andamento dei fondamentali Economici sul totale soggetti e sulle tintolavanderie L’andamento dei ricavi, del reddito e della congruità PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  25. Nel 2008: i congrui naturali sono aumentati (+2,7%); gli adeguamenti in dichiarazione scendono del 1,6% ma aumentano del 2% i soggetti non congrui nell’intervallo di confidenza; I soggetti non congrui fuori dall’intervallo di confidenza si riducono (-3%). L’andamento delle congruità nel tempo PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  26. L’effetto dell’introduzione degli indicatori di normalità Gli indicatori di normalità economica hanno evidenziato le situazioni di “formale” congruità, generalmente ottenuta operando una manipolazione dei dati dichiarati ai fini dell’applicazione degli Studi di Settore. Nell’ambito dei soggetti non congrui e non adeguati va isolata la quota dei soggetti che hanno attestato/asseverato i dati dichiarati (265.000 contribuenti hanno utilizzato il campo annotazioni). Va, altresì, isolata la quota di soggetti in condizioni di marginalità economica che, per definizione, difficilmente possono raggiungere la condizione di congruità e di normalità economica. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  27. L’analisi dei comportamenti in Italia. % CONTRIBUENTI INTERESSATI DALLE COMUNICAZIONI INVIATE DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE NEL 2008 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 27 27

  28. Andamento del numero di imprese (tinto-lavanderie) rientranti negli studi di settore. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  29. Analisi di andamento della redditività e dei ricavi del settore delle tintolavanderie Dato provvisorio PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  30. Come si spiega la riduzione del reddito nei periodo della crisi – confronto anni 2009 e 2007 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  31. Analisi per anni dei ricavi, dei redditi e della congruità - lavanderie – Elaborazioni Ufficio politiche fiscali CNA su dati MEF PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  32. Analisi della congruità per anni PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  33. I risultanti ufficiali della lotta all’evasione sulle piccole imprese Tra studi di settore ed altri metodi di accertamento PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  34. L’utilizzo degli studi di settore come strumento di accertamento - anno 2007 Accertamenti effettuati Metodi diversi STUDI DI SETTORE Secondo l’annualità il numero dei non congrui va da circa 600 mila a circa 1 milione su circa 3,7 milioni Accertamenti STUDI DI SETTORE accertamenti 43.939 accertamenti 40.348 Su una platea di circa 4,3 milioni di soggetti con ricavi inferiore a € 5.164.569 Maggiore imposta € 1.858 milioni Maggiore imposta € 142 milioni Maggiore imposta media € 42.000 circa Maggiore imposta media € 3.500 circa PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 34

  35. L’utilizzo degli studi di settore come strumento di accertamento - anno 2008 Accertamenti effettuati Metodi diversi STUDI DI SETTORE Secondo l’annualità il numero dei non congrui va da circa 800 mila a circa 1 milione su circa 3,7 milioni Accertamenti STUDI DI SETTORE accertamenti circa 30.000 accertamenti circa 73.000 Su una platea di circa 4,3 milioni di soggetti con ricavi inferiore a € 5.164.569 Maggiore imposta € 2.334 milioni Maggiore imposta € 487milioni Maggiore imposta media € 74.800 circa Maggiore imposta media € 6.673 circa PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 35

  36. Andamento degli accertamenti a mezzo studi di settore negli anni PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 36

  37. Valutazione del rischio selezione per l’accertamento a mezzo studi di settore PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011 37

  38. Le possibilità di difesa del contribuente La difesa del contribuente parte dal quadro annotazioni del quadro studi di settore PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  39. Classificazione delle 265.000 Annotazioni 2008 in base a tecniche di Text Mining Principali cause di attestazione: Non normalità economica: Incidenza dei costi di disponibilità dei beni strumentali; Rotazione del magazzino o durata delle scorte; Valore aggiunto per addetto; Redditività dei beni strumentali; Periodo di non normale svolgimento dell’attività Marginalità economica: Condizioni soggettive del titolare; Situazioni riferibili all’impresa; Situazioni riferibili al mercato; Localizzazione d’impresa. Altre cause Crisi economica La difesa parte dalla compilazione del quadro annotazioni CONTRIBUENTI CHE HANNO UTILIZZATO IL CAMPO ANNOTAZIONI 39 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  40. Di fronte alla crisi economica 2008 e a seguito dell’introduzione dei correttivi, gli Studi di Settore hanno dimostrato di adattarsi alla nuova realtà. Il numero di soggetti con annotazioni riferite alla crisi economica sono stati solo 19.000. Le annotazioni riferite alla crisi economica CONTRIBUENTI CHE HANNO UTILIZZATO IL CAMPO ANNOTAZIONI IN RELAZIONE ALLA CRISI ECONOMICA 2008 40 PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  41. Tra contraddittorio o contenzioso I CONTRIBUENTI NON CONGRUI E NON ADEGUATI … INVITATI A RENDERE CONTO DELLE ANOMALIE (NON CONGRUITA’ E INCOERENZA) DINANZI ALL’UFFICIO … cd. “CONTRADDITTORIO” RICERCA DI UNA DEFINIZIONE O ACCORDO TRA LE PARTI … cd. “Accertamento con adesione” con riduzione delle sanzioni TEORICAMENTE POSSIBILE ANCHE L’ARCHIVIAZIONE … ACCERTAMENTO DA PARTE DELL’UFFICIO … cd. “CONTENZIOSO” e relative conseguenze … PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  42. La valenza probatoria degli studi di settore La mancata congruità da sola non basa: serve l’analisi di rischio evasione PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  43. Gli ultimi orientamenti dell’Agenzia delle entrate Cir.5 del 23/1/2008 Cir.13 del 9/4/2009 Nota 68125 del 4/6/2009 Nelle note operative sono esclusi i collocati nell’intervallo di confidenza Al fine di emettere un avviso di accertamento a mezzo studi di settore occorre dimostrare l’idoneità dell’utilizzo dello strumento di accertamento al caso specifico. Le valutazioni che possono motivare l’avviso di accertamento a mezzo studi di settore diventano anche criteri di selezione dei contribuenti da sottoporre ad accertamento a mezzo studi di settore Analisi della complessiva situazione del contribuente…” per SELEZIONARE il soggetto da chiamare al contraddittorio; CORROBORARE le presunzioni della stima dello studio. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  44. Valenza probatoria degli studi: la conferma dalla Cassazione Le sentenze della Cassazione del 18/12/2009 • Gli scostamenti derivanti dall’applicazione degli studi di settore rappresentano soltanto “un indice rilevatore di una possibile anomalia del comportamento fiscale”: • sono quindi classificabili tra le “presunzioni semplici” • La classificazione tra quelle “gravi, precise e concordanti” non discende dalla previsione normativa in base ad una procedura di accertamento standardizzato, ma deve formarsi dall’analisi di più presunzioni semplici nell’ambito del contraddittorio. Indicazioni specifiche dell’Agenzia a tale riguardo … PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  45. La valenza probatoria degli studi frutto del lavoro costruito insieme all’Agenzia delle entrate: corollario Da strumento gestito come se fosse automatico … a strumento di selezione delle posizioni da sottoporre a controllo … Passaggio obbligatorio per l’Ufficio verificatore tenendo conto di “ULTERIORI ELEMENTI” PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  46. Le limitazioni all’utilizzo di altri metodi di accertamento basati su presunzioni: la CNA proposte e l’idea e costruì la norma DAL 2006 !!! ACCERTAMENTI IN BASE A PRESUNZIONI SEMPLICI (es.: check-list) …. NONSONO APPLICABILI SE IL CONTRIBUENTE HA RICAVI/COMPENSI CONGRUItenendo conto anche degli specifici indicatori di NORMALITA’ … ANCHE A SEGUITO DI ADEGUAMENTO VOLONTARIO • CONDIZIONI … • differenza≤40% del dichiarato e comunque • differenza non superiore a 50.000 € PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  47. Il passaggio dall’attuale al nuovo redditometro L’attuale sistema di accertamento PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  48. Soggetti interessati e tipologia di reddito accertato • Persone fisiche che utilizzano i beni o • ricevono i servizi indicati nell’apposita tabella. • La persona interessata è quella che sopporta i costi dei beni o dei servizi. • Il reddito complessivo netto determinato sinteticamente è quello che, secondo l’Amministrazione finanziaria, è necessario per: • sostenere le spese di gestione dei beni/servizi; • accantonare quote di risparmio necessarie per gli investimenti effettuati; • sostenere le spese per il proprio mantenimento; PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  49. Elementi indicatori • Elementi indicativi di capacità contributiva (beni e servizi) contenuti nella tabella: • 1) Aeromobili; • 2) Navi e imbarcazioni da diporto; • 3) Autoveicoli; • 4) Altri mezzi di trasporto a motore (motocicli, campers,ecc); • 5) Roulottes; • 6) Residenze principali e secondarie; • 7) Collaboratori familiari; • 8) Cavalli da corsa e da equitazione; • 9) Assicurazioni. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

  50. Esempio di applicazione del redditometro: l’effetto del possesso di una Golf • SUDDIVISI IN BASE A: • tipo di alimentazione (benzina o gasolio) • cavalli fiscali L’importo risultante è ridotto del 10% per anno, fino ad un massimo del 40%, a decorrere dal terzo anno successivo a quello di prima immatricolazione. Il reddito stimato ad esempio ora dal mero possesso di una Volkswagen Golf ESEMPIO: calcolo presunto 2004 Auto immatricolata 2001, cv 15 1.740,77 + (172,09 x 3) = 2.257,04 2.257,04 x 5 = 11.285,20 11.285,20 – 10% = € 10.156,68 La riduzione si applica anche ai valori relativi alle categorie navi e imbarcazioni da diporto e altri mezzi di trasporto. PIsa, 19 febbraio e Firenze, 20 febbraio 2011

More Related