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Lezione 11 Architetture dei VI

Lezione 11 Architetture dei VI. Obiettivi di apprendimento: A. Tecniche di gestione degli errori B. Architetture dei VIs E. VI templates. Tecniche per la gestione degli errori. Le informazioni sugli errori sono passate da un subVI al successivo

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Lezione 11 Architetture dei VI

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Presentation Transcript


  1. Lezione 11Architetture dei VI Obiettivi di apprendimento: A. Tecniche di gestione degli errori B. Architetture dei VIs E. VI templates

  2. Tecniche per la gestione degli errori • Le informazioni sugli errori sono passate da un subVI al successivo • Se un errore accade in un subVI, allora tutti i subVIs successivi non sono eseguiti (dataflow) • Gli Error Clusters contengono le condizioni d’errore

  3. Error Clusters • Un Error cluster contiene le seguenti informazioni: • Boolean per indicare se un errore è accaduto • Integer per riportare il codice d’errore • String per descrivere l’errore

  4. VIs per la gestione degli errori • Simple Error Handler e General Error Handler (Time & Dialog subpalette) • Contengono informazioni sugli errori di tutte le operazioni di I/O – DAQ, GPIB, serial, file I/O, e networking • Mostrano un dialog box quando un errore accade • Merge Errors combina più Error Clusters e restituisce il primo errore che si è verificato

  5. Usare gli Error Clusters nei SubVIs • Incorporare gli error I/O nei VIs usando la struttura case • Connettere l’Error cluster direttamente al terminale di selezione

  6. Architettura di un Simple VI • Un VI che produce risultati quando lanciato • Nessuna opzione di “start” o “stop” • Adattato a lab tests, calcoli… • Esempio: Convert C to F.vi

  7. Architettura di un General VI • Tre passi principali: • Inizializzazione • Corpo dell’applicazione • Chiusura Nota: il cluster error determina l’ordine di esecuzione

  8. Architettura Parallel Loops • Vantaggi • Gestisce simultaneamente più processi indipendenti • Svantaggi • Sincronizzazione • Data exchange (Variabili locali…)

  9. Archiettura Multiple Case Structures • Vantaggi • Sincronizzazione e data exchange sono semplificati • Svantaggi • I Loop possono diventare grandi e difficoltosi da vedere • La gestione di un evento può bloccare altri eventi • Tutti gli eventi sono gestiti alla stessa velocità

  10. Architettura State Machine States: 0: Startup 1: Idle 2: Event 1 3: Event 2 4: Shutdown • Vantaggi • Si può passare da uno stato ad un qualunque altro • Più facile il debug e la modifica • Svantaggi • Si possono “mancare” gli eventi se accadono contemporaneamente

  11. VI Templates • Non è necessario partire da un VI vuoto • Ci sono dei modelli preimpostati • La directory Templates contiene i seguenti templates:

  12. Salvare un VI come un Template • Usare la voce “Save with Options” dal menu File • Salvare il VI con l’estensione *.vit

  13. Esercizio 11-1Esaminare Timed While Loop e State Machine template(C:\Programmi\National Instruments\LabVIEW 6 SE\Templates).Tempo a disposizione: 10 min.

  14. Riepilogo • Usare le tecnioche di gestione degli errori nel realizzare I prori VIs • Le architetture più comuni utilizzate per la creazione di VI sono: Simple, General, Parallel While Loops, Multiple Cases e State Machine • Normalmente un nuovo progetto viene iniziato ricorrendo ad un template

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