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p r e s e n t a. Le manifestazioni della Pentecoste nella Tradizione. Nell’Ebraismo: Mosè riceve sul monte Sinai le Tavole della Legge. Avanza con un clic. Nella tradizione Cristiana: La discesa dello Spirito Santo.

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Presentation Transcript


  1. p r e s e n t a

  2. Le manifestazioni della Pentecoste nella Tradizione

  3. Nell’Ebraismo: Mosè riceve sul monte Sinai le Tavole della Legge Avanza con un clic Nella tradizione Cristiana: La discesa dello Spirito Santo Oggi, la coscienza Cristica libererà le anime per i «Nuovi Cieli e le Nuove Terre»

  4. Prima di iniziare“ … a voi questo messaggio, giovani uomini di questo mondo, a voi questo nostro fraterno universale appello, a voi che sperate in un migliore destino saturo di giustizia, di pace, di amore e di fraterna concordia. A voi questo messaggio di universale amore fraterno che ci auguriamo gradito ai vostri cuori, affinché possiate sentirvi uniti all’ansia nostra e di tutti i giovani che come voi vivono nei mondi di altre costellazioni, già coscienti degli alti valori spirituali e materiali che pervadono il manifestato scaturente dalla Suprema Intelligenza Creativa.

  5. A voi, giovani del pianeta Terra, che sarete gli artefici del terzo millennio, la linfa spirituale e materiale del rinnovamento, la forza insopprimibile del mutamento del male in bene, della guerra in pace, dell’odio in Amore, del dolore in felicità, dell’ipocrisia in sincerità, dell’ingiustizia in giustizia: il mondo, l’umanità, noi e tutte le creature dell’universo, hanno bisogno di voi, del palpito giovane dei vostri cuori, delle visioni dei vostri spiriti, della possibilità animica della vostra umana natura. Anche la natura vi chiama in questo periodo di tormento per ogni cosa che agonizza e si spegne lentamente per sempre.

  6. Tutto sulla Terra ha bisogno di voi per mettere le cose al loro giusto posto e dare un volto nuovo al mondo che vi ospita. Anche la luce del sole si affievolirebbe se venisse a mancare il vostro entusiasmo, e senza il vostro giovane amore ogni distesa diventerebbe una silenziosa landa di vita. I vostri sentimenti saturi di dignità spirituale, morale e sociale, devono dimostrare, a chi ancora non è in grado di comprendere, che la vita è letizia se ad essa è data la luce della verità che è stata portata sulla terra da Colui che ritornerà su questo vostro pianeta per portarvi la nuova Legge.

  7. Adoperatevi, giovani della terra, affinché il male non abbia a prevalere. Grave e minacciosa è la schiera degli empi partigiani di una scienza distruttiva e mortale. Molti di voi sono divenuti strumenti degli empi che godono del vostro dolore, della vostra disperazione, del vostro accecato desiderio di amare, di vivere in pace e di godere una libertà sana e giusta tesa verso la ricerca del sommo bene universale.

  8. Adoperatevi, giovani uomini della terra, affinché il bene trionfi nel giusto diritto e nel giusto dovere e affinché il frutto del pensiero sia frutto di progresso, di quel progresso dove non vi è posto per la guerra, per l’odio, per l’ingiustizia, per il dolore e per l’ipocrisia.”

  9. Accenno ai cicli temporali del nostro pianeta Volume uno di tre

  10. […] “Cominceremo dal primo dei cicli tempo-rali che hanno caratterizzato questo pianeta. Questo non implica che la storia dell’uomo coincida con quella della terra,in quanto egli è sempre esistito e sempre esisterà. Ma il concetto della natura eterna dell’uomo non può essere afferrato da una coscienza i cui schemi mentali siano ancora legati al pas-saggio del tempo. L’uomo rimarrà immerso nell’illusione di presente, passato e futuro fin quando la sua mente non trascenderà le barriere che lo separano dai piani superiori della realtà.

  11. L’uomo ha respirato per la prima volta su que-sto pianeta molti milioni di anni fa in termini del vostro tempo.Questo può sembrare un pe-riodo lunghissimo, ma dal punto di vista dell’-anima, non rappresenta che un breve istante. In realtà la lontananza degli eventi passati è una totale illusione, e non possiede alcun si-gnificato quando osservata dai piani superiori. Infatti la semplice verità è che le azioni pas-sate dell’uomo rimangono per sempre con lui, come parte di una struttura composita, che non può essere in alcun modo alterata.

  12. Gli elementi di questa struttura derivanti da vite vissute milioni di anni fa, sono altrettanto reali ed hanno un influenza altrettanto defini-ta di quelli derivanti dalla vita attualeo da una vita vissuta cento anni fa. Dal momento che l’esistenza presente di que-sti eventi “passati” è l’unica cosa che conti, è semplicemente irrilevante la data in cui essi originariamente avvennero … Abbiamo detto che il Grande Pentacolo è costituito dalla ten-tazione, dal diluvio, dalla distruzione (dei grandi animali), dalla tribolazione e dalla trasformazione, in questo esatto ordine.

  13. I primi tre eventi sono avvenuti in passato, la tribolazione sta avvenendo adesso, e la tra-sformazione avrà luogo dopo l'attuale periodo di caos. La nostra attenzione deve adesso rivolgersi al primo di questi eventi, quello che abbiamo de-finito la tentazione. Anche se il suo ricordo storico è ormai andato perduto, ancora si conservano sparute testi-monianze dei fatti che essa comportò. Tutto ciò che se ne sa oggi fu comunicato all‘uomo per rivelazione diretta, in epoca molto succes-siva a quella in cui avvennero gli eventi.

  14. La Bibbia Ebraico-Cristiana si riferisce a que-sto periodo quando afferma che " I Figli di Dio posarono i loro occhi sulle Figlie dell'Uomo". Molti studiosi hanno cercato di interpretare questo passo, ma con scarso successo. Il miglior resoconto degli avvenimenti è quel-lo riportato nel Libro di Enoc, che fu però rifiu-tato dai primi ecclesiastici.Brevemente, la storia è la seguente. I primi uomini non erano sessualmente differenziati. Ogni entità possedeva sia le caratteristiche maschili che quelle femminili, pressoché in misura uguale.

  15. Essi erano come bambini innocenti, e da tali conducevano la loro vita. Le leggi della creazi-one venivano universalmente ed istintivamen-te seguite, perché non era ancora sorta nessu-na tentazione di agire in modo diverso. È questo periodo di innocenza che il Giardino dell'Eden della Genesi simbolizza... Dopo che l'umanità si fu sufficientemente acclimatata alle condizioni della terra, le entità a cui era stata affidata in cura, decisero di dare inizio alla fase successiva.

  16. È bene a questo punto, sottolineare che “l’es-perimento umano" non è mai stato lasciato a se stesso, e che non è mai stato permesso che imboccasse un vicolo cieco.Fin da prima che l'uomo cominciasse a respi-rare su questo pianeta, esisteva un piano ben preciso per il genere umano, piano che è sem-pre stato precisamente seguito attraverso tut-te le vicissitudini che hanno caratterizzato la storia dell'umanità. Gran parte di questo pia-no è al di là della capacità di comprensione dell‘uomo a questo stadio. Alcuni suoi aspetti devono rimanere nascosti ancora per qualche tempo.

  17. Ma le sue linee generali possono essere svela-te, così che il lettore possa meglio capire la posizione che l'umanità occupa nel cosmo.Da migliaia di anni la Sfinge punta lo sguardo a est verso l'infinito, catturando il messaggio delle stelle che l'umanità ha dimenticato. E oggi, mentre la nostra civiltà sembra sospe-sa verso la fine di un grande ciclo, quel mess-aggio manda chiari segnali affinché venga fi-nalmente compreso. Gli indizi ci sono: la geo-logia e l'archeoastronomia hanno già indicato che la Sfinge risale a molti secoli prima di quanto gli egittologi abbiano finora ritenuto.

  18. Le scoperte odierne, rivelato che le Piramidi dell'altopiano di Giza non furono tombe di faraoni megalomani, ma formano una precisa ricostruzione terrestre della Cintura stellare di Orione. Alcuni studiosi, hanno condotto un'indagine storica e scientifica sull’evoluzione delle cost-ellazioni per decifrare il codice millenario che quei monumenti rappresentano e proporre una sorprendente teoria che svelagli enigmi celati dai Testi delle Piramidi e da altre antiche scritture egiziane.

  19. Questi testi diventano così le orme da seguire nella caccia ai «tesori» celati dalle Piramidi e dalla Sfinge, una caccia che coinvolge egitto-logi dì fama internazionale, funzionari gover-nativi, ricche fondazioni.Cosa stanno cercan-do? Cosa c'è nella stanza rettangolare rilevata da strumenti sismografici al di sotto delle zampe della Sfinge? Cosa c'è dietro la misteriosa porta scoperta di recente in fondo a uno dei condotti della Gran-de Piramide?Forse è il momento di ascoltare quel chiaro segnale che proviene dall’oscurità.

  20. Forse è il momento di cercare il tesoro sepolto e dimenticato della nostra genesi e del nostro destino. Ogni cielo ha un padre, un governatore dell’in-telligenza creante,un Dio - come voi lo chia-mate - collaborato da una schiera indefinibile di coordinatori, di istruttori, di sorveglianti, di modificatori, di manipolatori figli della luce e padroni del suo potere e degli elementi prima-ri realizzatori della vita nelle sue varie dimensioni.

  21. Il vostro Sole è Logos dell’Idea Divina Creante dove ogni Idea diviene forma prima di Essere, di Esistere, di Servire, di essere Servita.La Verità è la conoscenza e la coscienza è ac-cumulo, deposito indistruttibile delle opere sperimentate nell’edificio creativo dove si forgia il divenire continuo, mutevole, eterno del Cosmo.

  22. La suprema intelligenza cosmica si manifestò per mezzo di esseri che la interpretano e la rendono esecutiva. Gli archetipi di tre costellazioni: Aquila, Leone, Toro, (simboli dellasfinge) proposero le elab-orazioni scientifiche dei capi conduttori extra-terrestri provenienti da Orione, Procione, Alpha Centauri, Pleiadi.Miriadi di astronavi si posero nei vari punti del Pianeta e in un sublime atto d’amore i figli del cielo si accoppiarono con le figlie degli uomini trasmettendo la genetica GNA, e nacquero i Titani, con i potenziali valori quadridimensionali.

  23. Fra le miriadi di pianeti su cui esiste la vita in questa galassia, il concetto di "emotività" è conosciuto solo sulla terra. Solo qui, su questo granello di polvere cosmica che molte razze extraterrestri considerano dimenticato da Dio, ed i cui abitanti sono ritenuti così poco svilup-pati da essere appena degni di nota, le nozioni di odio, paura, amore personale, avidità e pie-tà posseggono un significato. In questa immensa galassia ed in tutti i suoi miliardi di stelle, nessuna altra razza è in gra-do di afferrare pienamente il significato di tali termini.

  24. A cosa è dovuta questa differenza fra il genere umano e le razze cugine degli altri pianeti? La risposta va ricercata nel grande piano per l'umanità che prima abbiamo menzionato. Le entità alla guida dell'evoluzione del pianeta (che risiedono su un piano molto più elevato di quello terreno), avevano notato che in tutte le civiltà più progredite il lato più sviluppato del triangolo, che costituisce la totalità di ogni essere, era quello mentale. In esse alla base dell'evoluzione vi era sempre stata la compr-ensione delle leggi divine.Per esempio, nelle razze più progredite della galassia non èmai deliberatamente fatto del male ad un'altra creatura … »

  25. E in merito a queste assistenze millenarie concepite, adattate e modificate di volta in volta, con il merito di far evolvere la nostra umanità, le cronache dei vari Testi Sacri ripor-tano accadimenti come quello descritto nella Bibbia, di Mosè che sale sul monte Sinai e riceve da Esseri di Luce (riportati nella loro cultura come Dio) le tavole della legge, o per meglio dire: le regole condivise e rispettate in stato di coscienza, da abitatori di altri mondi già evoluti.

  26. Tuttavia con l’evolvere delle coscienze umane, cambiano i doni del Logos Solare e dopo l’e-vento della crocefissione del Maestro Gesù una grande energia: lo Spirito Santo, avvolge-rà direttamente le coscienze di chi ereditava “la Fiaccola” della conoscenza. E oggi? Oggi il grande evento è in seno a Cristo! La sua Luce traghetterà la nostra umanità “nei Nuovi Cieli e nelle Nuove Terre”.

  27. La PentecosteNell'ebraismo la Pentecoste è una delle tre fe-stività, dette Shaloshregalim (tre pellegrinag-gi), denotanti feste di pellegrinaggio - a Geru-salemme. L'origine della festa è ebraica e si riferisce allo Shavuot (letteralmente: settimane), celebrato sette settimane dopo la Pasqua ebraica, iniziando a contare dal secondo giorno di Pasqua, il 16 di Nisan.

  28. La festività ebraica era legata alle primizie del raccolto e alla rivelazione di Dio sul Monte Sinai, dove Dio ha donato al popolo ebraico la Torah.

  29. … Arrivo al Sinai. Al terzo mese dall'uscita degli Israeliti dal pa-ese di Egitto, proprio in quel giorno, essi arri-varono al deserto del Sinai dove si accampa-rono. Mosè salì verso Dio e il Signore lo chia-mò dal monte, dicendo: «Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all‘-Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me …

  30. E ancora … (Esodo 34)Poi il Signore disse a Mosè: «Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzate. Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte Sinai e rimarrai lassù per me in cima al monte. Nessuno salga con te, nes-suno si trovi sulla cima del monte e lungo tut-to il monte; neppure armenti o greggi venga-no a pascolare davanti a questo monte».

  31. Mosè tagliò due tavole di pietra come le pri-me; si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano. Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà, che cons-erva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione».

  32. Mosè si curvò in fretta fino a terra e si pro-strò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mio Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro pec-cato: fa' di noi la tua eredità». Il Signore disse: «Ecco io stabilisco un'allean-za: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te.

  33. Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco io scaccerò davanti a te l'Amorreo, il Ca-naneo, l'Hittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebu-seo. Guardati bene dal far alleanza con gli abi-tanti del paese nel quale stai per entrare, per-ché ciò non diventi una trappola in mezzo a te. Anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e taglierete i loro pali sacri. Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso.

  34. Non fare alleanza con gli abitanti di quel pae-se, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dèi e faranno sacrifici ai loro dèi, inviteranno anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali. Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiran-no ai loro dèi, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi. Non ti farai un dio di metallo fuso.»

  35. (Segue nel volume due)

  36. Volumeuno di tre In fraterna amicizia A cura di:

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