1 / 140

ANESTESIOLOGIA

ANESTESIOLOGIA. L’ANESTESIA E’ UN PROCESSO REVERSIBILE SCOPO : fornire un mezzo di contenimento adeguato, sicuro ed economico per poter effettuare i diversi procedimenti clinici ri- ducendo al minimo il dolore, il disagio e gli effetti collaterali tos-

tomas
Télécharger la présentation

ANESTESIOLOGIA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. ANESTESIOLOGIA L’ANESTESIA E’ UN PROCESSO REVERSIBILE SCOPO: fornire un mezzo di contenimento adeguato, sicuro ed economico per poter effettuare i diversi procedimenti clinici ri- ducendo al minimo il dolore, il disagio e gli effetti collaterali tos- sici, sia per il paziente che per l’anestesista. Agenti anestetici presentano caratteristiche: - desiderabili e VANTAGGIOSE - indesiderabili e SVANTAGGIOSE Non esiste un farmaco perfetto e non c’è un farmaco che sia per- fetto in tutte le occasioni. Quando si utilizza un farmaco si deve sapere le suecaratteristiche, comesomministrarlo e qualiinconvenienti può determinare,

  2. “ NON ESISTONO AGENTI ANESTETICI SICURI, NE’ PROCEDURE ANESTETICHE SICURE. ESISTONO SOLO ANESTESISTI SICURI “ ( R. Smith)

  3. Con l’ANESTESIA si può avere: Perdita parziale o completa di alcune sensazione:sensitive, motorie, riflesse ,muscolari e mentali Aumentando il dosaggio di un anestetico generale si verifica una serie di eventi: - Analgesia ed amnesia - Perdita coscienza e coordinazione muscolare - Riduzione riflessi protettivi - Blocco degli stimoli afferenti -Rilassamento dei muscoli scheletrici - Media depressione del circolo e del respiro - Grave depressione del circolo e del respiro - Apnea - Arresto cardiaco - Danno cerebrale permanente - Morte

  4. RIANIMAZIONE: insieme di tecniche e di terapie, pre,e post-opera- torie volte ad assicurare al paziente il più veloce e sicuro recupero. ACINESIA: perdita della risposta dovuta alla paralisi dei nervi motori ANALGESIA: perdita della sensibilità dolorifica ANESTESIA: perdita completa della sensibilità in una parte o in tutto l’organismo, generalmente indotta dalla somministra- zione di un farmaco capace di deprimere l’attività del tessuto nervoso sia a livello locale ( periferico) che ge- nerale ( centrale) - A. locale - A. regionale

  5. - -A. generale : perdita della coscienza oltre che della sensibilità. E’ costituita da ipnosi, iporiflessia, analgesia e rilas- samento muscolare. Si ottiene con 1 farmaco o con più farmaci. - A. chirurgica: perdita della coscienza e della sensibilità associata a miorilassamento e analgesia di entità tale da per- mettere l’esecuzione di procedure chirurgiche senza dolore o movimenti da parte del paziente - A. bilanciata: a. chirurgica ottenuta con una combinazione di 2 o più farmaci o tecniche anestetiche, ciascuna delle quali determina un proprio effetto farmacologico ( tranquillanti, narcotici, N2O e miorilassanti). - A. dissociativa: stato del S.N.C. caratterizzato da catalessi, profon- da analgesia periferica ed alterazione della coscienza indotto da derivati delle cicloesamine ( es. ketamina)

  6. CATALESSI: stato in cui si osserva una rigidità malleabile degli arti. Il paziente generalmente non risponde a stimoli acustici e visivi o al dolore di lieve entità. IPNOSI: stato di sonno indotto artificialmente, da cui il paziente può essere destato con uno stimolo. NARCOSI: sedazione in cui il paziente risulta insensibile al dolore, con o senza ipnosi. NEUROLEPTOANALGESIA: ipnosi ed analgesia prodotte dalla associazione di un farmaco neurolettico ed uno analgesico. SEDAZIONE: lieve grado di depressione centrale in cui il paziente è vigile ma calmo. I sedativi agiscono induvendo una depressione dose-dipendente della corteccia cerebrale

  7. TRANQUILLIZZAZIONE: è un particolare stato in cui il paziente è rilassato ed indifferente a ciò che lo circonda e potenzialmente indifferente al dolore di minore entità. ATARASSIA: stato di calma e di autocontrollo senza alterazione delle condizioni naturali e senza fenomeni confusio- nali.

  8. VIE DI SOMMINISTRAZIONE • INALATORIA • INTRAVASCOLARE ( endovenosa,endoarteriosa,intra- • cardiaca, intramidollare) • INTRAMUSCOLARE • INTRAPERITONEALE • SOTTOCUTANEA • ORALE – RETTALE • LOCALE o REGIONALE • - A. TOPICA : locale • - A. per INFILTRAZIONE o BLOCCO PERIFERICO: • all’interno o intorno al campo chirurgico • - A. REGIONALE o di CONDUZIONE : intorno a nervi che • innervano un’area specifica • - TRONCULARE: l’inoculazione è perineurale • - SPINALE: l’inoc. è all’interno dello spazio epidurale o subaracnoideo

  9. EFFETTI DELLE VIE E DEI METODI DI SOMMINISTRAZIONE DEGLI AGENTI ANESTESTICI Il dosaggio delle sostanze anestetiche varia in base al tipo di som- ministrazione. 1)VIA ENDOVENOSA: l’insorgenza dell’anestesia è immediata, ma il massimo dell’effetto si ottiene dopo alcuni minuti. Rispetto alle altre vie la du- rata degli anestetici è più breve e gli effetti sono più intensi. 2) VIA INTRAMUSCOLARE O SOTTOCUTANEA: l’azione si dopo 10-15 min. Per ottenere lo stesso effetto dell’anestesia e.v. è necessario rad- doppiare la quantità di anestetico 3) VIA INALATORIA: la comparsa dell’aziene degli anestetici ri- chiede l’assorbimento del gas col passaggio dagli alveolo nel sangue e quindi la diffu- sione dell’anestetico nel S.N.C.

  10. LEGGE DELLA PARALISI IRREGOLARMENTEDECRESCENTE BASSE DOSI DI ANESTETICI: si ottiene depressione delle zone corticali e subcorticali AUMENTANDO LE DOSI: si ha depressione del mesencefalo e dei centri spinali AUMENTANDOLE ANCORA: si ottiene la depressione dei centri bulbari , cardiaco e respi- ratorio.

  11. FATTORI INFLUENZANTI LA SCELTA DELL’ANESTESIA 1) TIPO DI INTERVENTO - L’intervento va svolto immediatamente o è possibile rimandarlo? - Di quanto tempo necessita? - Può il tipo di intervento complicare le procedure anestetiche? - Può il posizionamento dell’animale interferire con il suo apparato cardio respiratorio? - Il tipo di intervento richiede una anestesia generale o è sufficiente un’analgesia locale associata ad una tranquillizzazione? 2) FARMACI ED ATTREZZATURE DISPONIBILI 3) FAMILIARITA’ CON IL TIPO DI ANESTESIA4) DISPONIBILITA’ DI PERSONALE QUALIFICATO 5) CONDIZIONI DEL PAZIENTE

  12. LA VISITA PREOPERATORIA SCOPO: DETERMINARE LE CONDIZIONI FISICHE DEL PAZIENTE “ TEMPO ANESTESIOLOGICO” Fasi: PRE, INTRA e POST Operatorie SOLO IN CASO DI CHIRURGIA D’URGENZA SI PUO’ TRALASCIARE LA NORMALE EFFETTUAZIONE DELLAVISITA PREANESTETICA VALUTAZIONE ANESTESIOLOGICA: - ANAMNESI - ESAME OBIETTIVO

  13. VISITA PREANESTETICA ESSENZIALE IN PAZIENTI A RISCHIO 1) SPECIE 2) RAZZA ( Levriero: sensibile ai barbiturici Brachicefali: canne nasali corte e palato molle lungo Pechinese, gatto persiano: secrezioni salivari e trachea- li imponenti) 3) TAGLIA : piccoli- metabolismo basale più alto,maggiore quanti- tà di anestetico 4) STATO NUTRIZIONALE: Obesi: minor quantità di anestetico Cachettici: possono presentare insuff. Epatica 5) CONDIZIONI DELL’ANIMALE: - temperamento - livello di attività - età - presenza di trauma, condiz. debilitan- - sesso ti

  14. ANAMNESI - precedenti anestesie - precedenti interventi e malattie - patologie in atto (epilessia,diabete ecc.) - allergie - somministrazioni precedenti o concomitanti di farmaci - stato alimentare VISITA CLINICA - temperatura rettale - auscultazione APP. RESPIRATORIO: ( distinguere tra: Tachicardia- respiro veloce e frequente Dispnea- respiro difficoltoso o con aumen- tato sforzo) - percussione torace ( pneumotorace, idrotorace, polmonite) - polso ( frequenza, ritmo,qualità)

  15. - auscultazione APP. CARDIACO F.C. = Cane 70-180 batt/min. Gatto 145-200 “ - auscultazione CUORE + POLSO: ( F.C. superiore a quella rilevata con la palpazione del polso = INSUFF. CARDIACA) - esame delle mucose dell’occhio e della bocca: ( pallore: anemia o vasocostrizione indotta dal dolore o dal freddo cianosi: indica ipossia) - esami ematochimici + Rx torace + ECG PATOLOGIE RENALI preesistenti possono essere aggravate dall’anestesia o dallo stress chirurgico PATOLOGIE GASTROENTERICHE Diarrea e vomito : squilibri idroelettrolitici Distensione addominale : difficoltà respiratorie

  16. CLASSE CONDIZIONI POSSIBILE MORTALITA’ ASA FISICHE SITUAZIONE Rischio animale sano castrazione, Rx per minimo displasia dell’anca < 0.1% Rischio disturbi sistemici, paz. anziani o neonati leggero ma in grado di lievi mal. cardiache o < 0.5% compensare renali, Rischio leggeri disturbi anemia, media disidrataz. moderato sistemici sintoma- presenza rumori cardiaci < 5% tici leggera nefrite Rischio malattie sistemiche grave disidratazione elevato pregresse o gravi moderato stato di shock < 20% patologie cardiopatia,diabete,polmonite Grave condizioni dispera- trauma grave, embolia rischio te polmonare, shock profon- > 50% do

  17. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE 1) Digiuno da 12 ore: Non sospendere l’alimentazione per un periodo molto lungo nei neonati e negli animali di peso inferiore a 2.5 kg--- IPO- GLICEMIA Giovani ed anziani l’acqua è concessa fino al momento del preanestetico. 2) Fluidoterapia: - mantenere adeguata la pressione ematica - eliminare l’urina - mantenere una via e.v. 3) Somministrazione di antibiotici: In fase preoperatoria come misura profilattica se è in atto shock o contaminazione del campo operatorio Antibiotici per uso orale sterilizzano efficacemente l’intestino

  18. 4) Soggetti disidratati: Fluidoterapia pre,intra e postoperatoria 5) Soggetti anemici o ipovolemici: Trasusioni di sangue intero 6) Soggetti in stato di shock: Plasma o plasma expander 7) Soggetti anziani o debilitati: Corticosteroidi DURANTE L’ANESTESIA: 1) Mettere il catetere vescicale 2) Posizionare il soggetto in modo fisiologico

  19. PREANESTESIA Si intende quel complesso di provvedimenti farmacologici i quali, attuati al momento opportuno rendono la successiva ane- stesia locale o generale, meno sgradevole e più sicura per il pa- ziente e spesso tecnicamente più facile per l’anestesista. PREMEDICAZIONE Si intende tutte le misure terapeutiche preparatorie volte a ren- dere l’intervento più facile e meglio tollerato del paziente. Quindi per premedicazione si intende non solo la preanestesia ma anche la somministrazione di tutti quei farmaci che tampona- no eventuali problemi del paziente come diabete, cardiopatie, ecc. P

  20. PREANESTESIA • INDICAZIONI • -Ridurre la paura e lo stato d’ansia • Aumentare la soglia del dolore • Ridurre l’eccitazione, facilitando l’induzione dell’anestesia • Ridurre la mobilità e le secrezioni dell’apparato gastroenterico • in modo da prevenire una delle cause del vomito • -Ridurre le secrezioni salivari e siero mucose dell’albero tracheo- • bronchiale • -Bloccare i riflessi vago-vagali al fine di ridurre la bradicardia e la • possibilità di arresto cardiaco • -Ridurre la quantità di sostanze necessarie per indurre l’anestesia • CONTROINDICAZIONI • -Nei traumatizzati cranici che mostrano sintomi di depressione • centrale • -Negli animali affetti da gravi patologie cardiorespiratorie - -

  21. FARMACI NELLA PREANESTESIA ANTICOLINERGICI: -ATROPINA -GLICOPIRROLATO TRANQUILLANTI: - DERIVATI FENOTIAZINICI ( aceproma- zina, clorpromazina, propionilpromazina) - BENZODIAZEPINE ( diazepam, zolaze- pam, midazolam) - BUTIRROFENONI ( droperidolo, azaperone) SEDATIVI: ALFA 2 AGONISTI ( medetomidina, detomidina, xi- lazina, romifidina) ANALGESICI NARCOTICI - OPPIACEI

  22. ANTICOLINERGICI ATROPINA: blocca l’acetilcolina a livello di terminazioni post- gangliari delle fibre colinergiche del S.N.A. EFFETTI: - diminuzione delle secrezioni mucose orali e dell’ap- parato respiratorio con dilatazione bronchiale - riduce l’attività motoria e secretoria dell’apparato gastro- enterico - previene l’inibizione vagale sul cuore - determina rilassamento dello sfintere dell’iride SOMMINISTRAZIONE: s.c.; i.m.; e.v. DOSI: Grossi animali 0.44mg/100kg Suini 0.06 –0.08mg/kg Cane e gatto 0.02 –0.04mg/kg S.N.C.: dosi terapeutiche: no effetti dosi più elevate: stimola la corteccia dosi eccessive: depressione del S.N.C. con arresto respirato- rio per depressione dei centri respiratori

  23. ATROPINA • CONTROINDICAZIONI: • In soggetti cardiopatici o con marcata tachicardia • In soggetti con glaucoma perché aumenta la pressione intraoculare. • Nel cavallo e nel bovino • OGGI si utilizza meno perché: • Si utilizzano meno anestetici irritanti le mucose respiratorie • Si utilizzano tranquillanti che possiedono un leggero effetto • vagolitico ( derivati fenotiazinici) • GLICOPIRROLATO: Ammonio quaternario sintetico che agisce • come anticolinergico • Ha un effetto più prolungato dell’atropina, non passa la barriera emato- • encefalica e placentare. • Riduce notevolmente l’acidità gastrica, aumentando il pH delle secre- • zioni gastriche con diminuzione della possibilità di rigurgito. • CANE: s.c.,i.m.,e.v. 0.011mg/kg

  24. TRANQUILLANTI • (FENOTIAZINE, BENZODIAZEPINE, BUTIRROFENONI) • Tranquillizzano l’animale • Riducono la quantità di anestetico generale per indurre l’anestesia • Azione antiemetica • Diminuiscono la fase di eccitazione durante induzione e risveglio • Le fenotiazine hanno effetto antiaritmico • Le benzodiazepine hanno effetto anticonvulsivante • SVANTAGGI • Depressione respiratoria • Ipotensione (fatale in animali con shock o cardiopatici • Iperglicemia • Prolasso del pene nei solipedi e ruminanti • Abbassamento dell’ematocrito • Dimin. della soglia convulsivante negli animali affetti da epilessia • Non producono analgesia

  25. DERIVATI FENOTIAZINICI • CLORPROMAZINA ( LARGACTIL): per o.s., e.v, i.m. • PROPRIETA’ PRINCIPALI: • Azione depressante centrale • Azione antiemetica • Effetti di blocco alfa-adrenergico • Effetto sinergico sull’azione di analgesici, anestetici e sedativi • Possiede effetto ipotensivo che può causare shock perché antagoniz- • za l’azione alfa (vasocostrittrice) dell’adrenalina e delle altre amine • simpatico –mimetiche. • La clorpromazina dovrebbe: • facilitare il contenimento nella fase di induzione • Ridurre la quantità di anestetico generale • Prevenire il vomito • Migliorare il miorilassamento • Migliorare la fase di risveglio

  26. CLORPROMAZINA DOSE: mg/kg CANE GATTO CAVALLO BOVINO e.v. 1.1 1.1 0.22 0.33 i.m. 2.2 2.2 1.65 0.66 o.s. 3.3 3.3 - -

  27. ACEPROMAZINA MALEATO (PREQUILLAN) Potente agente neurolettico a bassa tossicità; è il tranquillante più comunemente usato. Usato soprattutto in cane, gatto, cavallo e molti animali selvatici. DETERMINA: - sedazione e miorilassamento - riduzione dell’attività spontanea - riduzione dose anestetico generale Possiede inoltre proprietà antiemetiche, ipotensive ed ipotermizzanti CAVALLO: ha un alto legame proteico, emivita di circa 3 ore, causa prolasso del pene dose-dipendente con in alcuni casi pa- rafimosi persistente. CANE: l’acepromazina è efficace nel prevenire le aritmie cardiache e la fibrillazione ventricolare e impiegata in preanestesia previe- ne le aritmie indotte dai barbiturici e alotano

  28. ACEPROMAZINA MALEATO DOSE mg/kg * CANE GATTO CAVALLO BOVINO e.v. 0.03-0.1 0.03-0.1 0.02-0.05 0.05-0.1 i.m. non superare s.c. la dose totale di 3 mg *Maggiore sensibilità dei cani di grossa taglia e dei levrieri ( 0.03 mg/kg i.m.) e soggetti brachicefali.

  29. PROPIONILPROMAZINA (COMBELEN) Ha azione sedativa,ipnotica e simpaticolitica, può provocare se si Eccede nella dose, bradicardia e collasso. L’azione si instaura dopo somministrazione i.m.: - cavallo 5-10’ - cane 20’ - gatto 30’ DETERMINA: - ptosi palpebrale - procidenza della III palpebra - nel cavallo prolasso del pene dose-dipendente DOSEmg/kg: CAVALLO : i.m./e.v. 0.1-0.15 BOVINO : i.m./e.v. 0.1-0.15 OVINO : i.m. 1 SUINO : i.m. 0.3-0.5 CANE : i.m. 1- 4

  30. PROPIONILPROMAZINA Negli USA è stato tolto dal commercio perché ha provocato paralisi permanente dei muscoli del pene nel cavallo; in Italia si usa il sale fosfato invece che cloridrato e dosi inferiori di farmaco rispetto agli USA.

  31. DERIVATI DEI BUTIRROFENONI DROPERIDOLO (HALKAN): neurolettico a breve azione con effetti simili ai derivati fenotiazinici, ha un ampio margine di sicu- rezza ed è meno tossico rispetto alle fenotiazine; è il più potente antiemetico conosciuto. Determina nel cane (0.125 mg/kg) un blocco adrenergico con effet- to ipotensivo ( vasodilatazione) che non influenza la gittata cardia- ca. USATO NELLA NEUROLEPTOANALGESIA CON FENTA- NIL (OPPIACEO)

  32. DERIVATI DEI BUTIRROFENONI AZAPERONE (STRESSNIL): usato soprattutto nel suino e per la cattura di molte specie esotiche. Nel suino è somministrato per via i.m. e provoca sedazione psico- motoria senza stato di incoscienza. DOSE: 1-2 mg/kg come tranquillante 2-4 mg/kg nella preanestesia MECCANISMO D’AZIONE dei derivati butirrofenonici: Bloccano l’azione centrale della DOPAMINA e della NORADRE- NALINA ed hanno effetto GABA mimetico.

  33. BENZODIAZEPINE DIAZEPAM: agisce sul sistema limbico, sul talamo e sull’ipotalamo. Determina effetti tranquillizzanti, ansiolitici e miorilassanti. Meccanismo d’azione: azione GABA ergica Ha effetti minimi sull’apparato cardiocircolatorio e sulla ventilazione in assenza di altri farmaci depressori del S.N.C. ( oppioidi, tranquil- lanti). La somministrazione e.v. può causare l’insorgenza di tromboflebiti. Nella premedicazione viene utilizzata nel CANE, GATTO, SUINI, CAPRE, PECORE. CANE e GATTO i.v. 0.1-0.5 mg/kg i.m. 0.3-1 mg/kg CAVALLO i.v. 0.05-0.2 mg/kg PECORE e CAPRE i.m. 0.5-1 mg/kg SUINI i.m. 0.5-1 mg/kg

  34. Il DIAZEPAM è considerato un farmaco efficace e sicuro per la • premedicazione di cano vecchi e cardiopatici. • Non è epatotossico e nefrotossico. • Si UTILIZZA nella premedicazione di animali EPILETTICI e in • quelli che devono essere sottoposti a MIELOGRAFIA e per con- • trollare le convulsioni da oppioidi. • MIDAZOLAM : rispetto al diazepam presenta : • inizio di azione più rapido • inferiore irritazione locale ( più rara insorgenza di tromboflebiti) • potenza sedativa 3-4 volte maggiore • Gli effetti depressanti sul S.N.C. e sul sistema cardiopolmonare so- • no potenziati da narcotici, sedativi,anestetici volatili. • In Italia non è ancora in commercio per uso veterinario comunque • costituisce una valida alternativa al diazepam oltre che nella preme- • dicazione anche in combinazione con oppioidi, anestetici dissocia- • tivi per anestesie di breve durata.

  35. FLUMAZENIL (ANEXATE) Antagonista delle benzodiazepine, possiede alta affinità per i re- cettori delle benzodiazepine. L’insorgenza d’azione è rapida: 2-4 minuti SOMMINISTRAZIONE: e.v. diluito in soluzione glucosata al 5% o soluzione fisiologica allo 0.9%. DOSE INIZIALE nel cane: 0.2 mg e.v. in 15” SECONDA DOSE: 0.1 mg da ripetere ogni 60” se non si raggiunge l’effetto ( dose massima 1 mg). DOSE UTILE : 0.3-0.6 mg

  36. SEDATIVI ( ALFA 2 AGONISTI) • Effetto sedativo: dose-dipendente • Nel S.N.C. interagiscono a livello presinaptico sui recettori alfa2, • Determinando una inibizione del rilascio dei neurotrasmettitori di • Eccitazione (Noradrenalina e Dopamina) • Meccanismo d’azione recettoriale: più sono selettivi più sono potenti • Tali farmaci provocano: • EFFETTO SEDATIVO- “ ANALGESICO • “ IPOTERMIZZANTE • PROPRIETA’ ANSIOLITICHE

  37. SEDATIVI ( ALFA 2 AGONISTI) I farmaci attivi sugli alfa 2 adrenocettori si dividono in: AGONISTI o STIMOLANTI: XILAXINA MEDETOMIDINA DETOMIDINA CLONIDINA ROMIFIDINA ANTAGONISTI o INIBITORI: IOIMBINA IDAZOXANO ATIPAMEZOLO AGONISTI: sub sensibilità ANTAGONISTI: supersensibilità DA RICORDARE: alcuni farmaci sono attivi anche sugli alfa1 adre- Nocettori.

  38. SEDATIVI ( ALFA 2 AGONISTI) • DETERMINANO: • Imponente effetto sedativo-analgesico • Potenziano l’azione di altri anestetici • Riducono la F.C. e la gittata cardiaca • Provocano midriasi, protrusione della III palpebra, esoftalmo, • riduzione pressione endoculare • Bloccano la salivazione, riducono l’acidità gastrica e determinano • atonia intestinale • Bloccano la liberazione di insulina ( iperglicemia) ,incrementano • i livelli ematici dell’ormone somatotropo e dell’ACTH • VANTAGGI: • Tranquillizzano l’animale • Analgesia e miorilassamento • Non determinano assuefazione

  39. SEDATIVI ( ALFA 2 AGONISTI) • 4) Inducono vomito ( gatto) • 5) Possiedono antagonisti specifici • 6) Somministrazione: i.v.; i.m. • SVANTAGGI: • Bradicardia • Bradipnea • Ipotensione • Ipotermia • Iperglicemia • Tremori muscolari • Atassia ed incoordinamento dei movimenti • Prolasso III palpebra • Prolasso del pene (solipedi e bovini) • Effetto ossitocico

  40. SEDATIVI ( ALFA 2 AGONISTI) • SOVRADOSAGGIO: • Depressione cardiaca • Depressione respiratoria • Ipotensione • Coma e morte • CONTROINDICATI: • Patologie cardiache • Patologie respiratorie • Gravidanza • Ipotensione arteriosa e shock • Disfunzioni epato-renali • Soggetti diabetici

  41. XILAZINA ( ROMPUN) Potente agonista alfa 2 adrenergico. Agisce sul S.N.C. stimolando i recettori alfa 2 adrenergici con ridu- zione del tono simpatico e riduzione della liberazione di noradre- nalina e (dopamina). Effetti anche alfa 1 adrenergico stimolante Possiede attività: - ANALGESICA - SEDATIVA NON NARCOTICA - MIORILASSANTE Xilazina cloridrato disponibile in : -soluzioni al 2% per i piccoli animali -soluzioni al 10% per i grossi animali. Utilizzata in preanestesia riduce la dose stimata di barbiturico di 1/3 –1/2.

  42. XILAZINA ( ROMPUN) COMPARSA EFFETTI: 10-15’ dopo i.m. 3-5’ dopo e.v. Si può utilizzare nella premedicazione del CANE, GATTO, CA- VALLO, BOVINO. La XILAXINA ha un ampio margine di sicurezza nel CANE, GATTO, CAVALLO e un aumento dei DOSAGGI non comporta in genere aumento della sedazione ma piuttosto della sua durata. CANE, GATTO e CAVALLO tollerano 10 volte la dose consigliata anche se queste dosi provocano: - tremori muscolari - bradicardia con blocco parziale atrio-ventricolare - ridotta frequenza respiratoria - movimenti in risposta a stimoli uditivi acuti

  43. XILAZINA ( ROMPUN) La bradicardia ed il blocco atrio-ventricolare di II grado indotti da xilazina possono essere evitati con la somministrazione di ATRO- PINA ( 0.011 mg/kg o più) e.v. Attenzione perché l’ATROPINA sensibilizza il cuore all’azione aritmizzante di vari farmaci. Nel cavallo può dare ipocinesie intestinali tali da scatenare coliche ( atropina) . CAVALLO: è considerato il più versatile agente preanestetico. Dose: 2 mg/kg i.m. 0.5 mg/kg e.v. La sua somministrazione provoca: riduzione della gittata cardiaca e della motilità intestinale con aumento anche del volume urinario ed escrezione di potassio. Può causare l’insorgenza di blocchi atrio-ventricolari che tendono a scomparire dopo 2’-3’ quando si è ridotta l’ipertensione iniziale.

  44. XILAZINA ( ROMPUN) CANE: impiego poco diffuso Dose: 0.5 –1 mg/kg e.v. 1- 2 mg/kg i.m. Determina: - bradicardia - ipotensione - depressione respiratoria dose-dipendente - emesi nel 12% dei casi Può causare aerofagia: sconsigliata in soggetti predisposti alla dila- tazione dello stomaco ( alani,setter irlandesi,basset hound ecc.) GATTO: impiego piuttosto diffuso Dose: 3 mg/kg i.m. non superare la dose totale di 8 mg che può cau- sare : decubito laterale, imponente depressione respiratoria e cardio- circolatoria. Potente emetico (90% dei casi a dosi comprese fra 1.1 –2 mg/kg). A dosi più alte l’effetto sedativo anticipa l’effetto emetico perché si riducono i riflessi associati al vomito

  45. XILAZINA ( ROMPUN) • RUMINANTI: Raccomandazioni per l’impiego • Il dosaggio deve essere solo un decimo o un quinto della dose • consigliata per il cavallo • La sua posologia è di 0.05 mg/kg i.m. per la preanestesia ed in • genere non comporta il decubito • Preferibile la somministrazione I.M. con riduzione della dose • in soggetti tranquilli e debilitati • Diversa sensibilità nell’ambito delle razze bovine • Causa ptialismo prolungato • Determina ipoinsulinemia e quindi iperglicemia • Non va utilizzata nell’ultimo trimestre di gravidanza per evitare • parti prematuri ( si usa però nel cesareo) • Può causare meteorismo ruminale quindi l’animale va tenuto • digiuno per almeno 12 h prima della somministrazione di xila- • zina

  46. ANTAGONISTI DELLA XILAZINA - 4- AMINOPIRIDINA: potente stimolante del S.N.C. tanto che a dosi elevate provoca convulsioni. Ha azione centrale perché pro- muove la liberazione di molti neurotrasmettitori cerebrali. - YOIMBINA CLORIDRATO: determina blocco alfa 2 adrenergico - DOXAPRAM CLORIDRATO: stimolante dell’attività respiratoria; rimuove anche la sedazione indotta da xilazina CANE: DOXAPRAM : 5.5 mg/kg e.v. + YOIMBINA : 0.1 mg/kg e.v. +++ 4 - AMINOPIRIDINA . 0-5 mg/kg ++ BOVINO: DOXAPRAM: 1mg/kg e.v. YOIMBINA : 0.125mg/kg 4 -AMINOPIRIDINA 0.3 mg/kg I migliori risultati con doxapram associato a 4 -aminopiridina CAVALLO: YOIMBINA e 4-AMINOPIRIDINA

  47. DETOMIDINA (DOMOSEDAN) Scoperta nel 1982 Stimola i recettori alfa 2 centrali e presinaptici bloccando la libera- zione di noradrenalina. Per effetto centrale determina depressione del centro vasomotorio provocando bradicardia e ipotensione. Stimolando gli adrenocettori alfa2 periferici e post-sinaptici provoca vasocostrizione ed ipertensione almeno nella prima fase. Principali effetti: 20 mcg/kg e.v. - sedazione, analgesia ,miorilassamento - bradicardia - ipertensione arteriosa - lieve riduzione della frequenza respiratoria - sudorazione, piloerezione e poliuria - eventuale atassia - iperglicemia

More Related