1 / 25

L’impronta ecologica

L’impronta ecologica. Indice prima parte: Introduzione Cos’è l’impronta ecologica Alcune considerazioni metodologiche. La presentazione è a cura di Stefano Caserini, DIIAR Sez. Ambientale, Politecnico di Milano 02 23996430, stefano.caserini@polimi.it con contributi di

vonda
Télécharger la présentation

L’impronta ecologica

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. L’impronta ecologica Indice prima parte: Introduzione Cos’è l’impronta ecologica Alcune considerazioni metodologiche

  2. La presentazione è a cura di Stefano Caserini, DIIAR Sez. Ambientale, Politecnico di Milano02 23996430, stefano.caserini@polimi.it con contributi di Bruno CheliDipartimento di Statistica e Matematica Applicata all'EconomiaUniversita' di Pisa050 2216253, bcheli@mailserver.ec.unipi.it Sara Galletti Rete di Lilliput, nodo di Lodisara.gal@libero.it

  3. Riferimenti Bibliografici Impronta ecologica Indicatore sviluppato nei primi anni ‘90 da William Rees e Mathis Wackernagel, presso la British Columbia University, Canada M. Wackernagel e W. E. Rees (1996)Our ecological footprint: Reducing Human Impact on the Earth New Society Publisher, Gabriola Island, BC Dibattito sulla rivista Ecological Economics, anno 2000 Elsevier Science, www.elesevier.com/locate/ecolecon

  4. http://www.rprogress.org/programs/sustainability/ef/ Altri sitihttp://www.bestfootforward.com http://www.demesta.com/ecofoot http://www.panda.org http://www.ecologicalfootprint.com http://www.iclei.org/iclei/ecofoot.htm

  5. In italiano: M. Wackernagel e W. E. Rees (2000)L’impronta ecologica. Come ridurre l'impatto dell'uomo sulla terra. Edizioni Ambiente N. Chambers, C. Simmons, M. Wackernagel (2002)Manuale delle Impronte ecologiche. Edizioni Ambiente Mailing-list italiana www.retelilliput.org/glt/

  6. Introduzione L’universo fino ad oggi conosciuto contiene miliardi di stelle, ammassi di stelle e galassie. Si ritiene che la nostra galassia si sia formata circa 10 miliardi di anni fa, mentre il nostro il sistema solare ha un’età di circa 4.3 miliardi di anni Il 3° pianeta del sistema solare è il...

  7. Pianeta Terra raggio all’equatore: circa 6366 km superficie : 51000000000000 m2 5.1 x 1013 m2 5.1 x 107 km2 51 miliardi di ettari (Mld di ha) (1 ettaro = 10.000 metri quadri = 100m x 100m) Si ritiene che le prime specie viventi siano comparse sulla terra circa circa 4 miliardi di anni fa.

  8. “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra, soggiogatela...” (Genesi 1, 28) Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano, Stoccolma, giugno 1972 ambiente come spazio aperto in cui le nazioni potevano cercare singolarmente la massimizzazione della crescita economica ambiente come questione globale, in un sistema mondiale interrelato, con una serie di vincoli e limiti comuni

  9. Circa il 70 % della superficie del pianeta è occupato dal mare, pari a circa 36 miliardi di ettari Uno di questi vincoli e limiti comuni è la terra a disposizione Le terre emerse sono quindi il 30 % della superficie del pianeta, pari a circa 15 miliardi di ettari

  10. Terra produttiva e ospitale Circa il 32 % di delle terre emerse sono terre improduttive e inospitali (ghiacciai, rocce, deserti, tundra, ecc.) Rimangono quindi circa 10.3 miliardi di ettari (51 x 0.30 * 0.68) a disposizione dell’uomo e della altre specie viventi

  11. CARRYING CAPACITY capacità di carico, capacità della Terra di sostenere la vita Quanti animali di una data specie un certo habitat può mantenere per una tempo indefinito ? Quanti capi di bestiame possono pascolare su un certo terreno ? Quanti cervi possono sopravvivere in una certa foresta ? Gli uomini possono incrementare la capacità di carico del territorio in cui vivono, grazie all’organizzazione e alla tecnologia Ma quanto e per quanto tempo ?

  12. Quante persone può sostenere la terra ? Numerose stime: da 1 miliardo a 1000 miliardi Il valore medio delle stime è di circa 9.5 miliardi di persone 2/3 delle stime propongono limiti massimi della popolazione inferiori ai 15 miliardi di individui Stima della popolazione della terra in tempo reale: www.worldgame.org 6,27635 miliardi al 1/1/2003 (150 persone in più al minuto)

  13. Le stime sono diverse in quanto prevedono diversi livelli di consumo di risorse, di benessere, di qualità della vità L’impatto sull’ambiente non dipende solo dal numero di individui ma dalle loro abitudini I = P x C Impatto = popolazione x consumo Ehlrich e Holden, 1971 I = P x A x T Impatto = Popolazione x Affluenza x Tecnologia

  14. Ehlrich e Holden, 1971 I = P x A x T Impatto = Popolazione x Affluenza x Tecnologia A = Affluenza = livello di consumo T = tecnologia = efficienza del consumo Esempio: Val Masino (So)942 ab. 339 auto (P)percorrenza media 13,000 km/anno (A)consumo medio 12 km/l  1/12 l/km (T) I = A x P x T = 367.250 litri Esempio: Gerre de’ Caprioli (Cr) 959 ab. 726 auto (P)percorrenza media 15,000 km/anno (A)consumo medio 15 km/l  1/15 l/km (T) I = A x P x T = 726.000 litri

  15. Anche l’analisi dell’ I.E. mira a superare i problemi relativi alla valutazione della sostenibilità basata solo sulla popolazione, capovolgendo la domanda: da: Quante persone può sopportare la Terra? a: Quanta terra (Natura) utilizza ciascuna persona?

  16. che dipendono da Consumi, Tecnologie, Stili di vita In altre parole, l’ impronta ecologica non si concentra sul numero di teste ma sulla dimensione dei piedi L’impronta ecologica è quindi un indicatore di sostenibilità ossia un indicatore della sostenibilità dello sviluppo di una certa popolazione

  17. Definizione di Impronta Ecologica: area bio-produttiva complessivamente utilizzata da una determinata popolazione umana (individuo, famiglia, comunità, nazione) per produrre le risorse che essa consuma e per assimilare i rifiuti che essa produce

  18. Terra a disposizione dell’uomo Circa 10,3 Mld ha, il 68 % delle terre emerse (15 Mld ha) sono terre bio-produttive incertezza: il valore è compreso fra 8,7 e 10.3 Mld ha Immagine da: Manuale delle Impronte Ecologiche, Edizioni Ambiente

  19. Terra bio-produttiva(terra modificata o modificabile dall’uomo) Foreste e boschi (5,1 Mld ha, 33%) foreste primarie, tropicali (3,4 Mld ha), e foreste rade (1,7 Mld ha ) Pascoli permanenti (3.4 Mld ha, 23%)  terra destinata al pascolo degli animali (non va confusa con la terra per la produzione di foraggio, che va considerata come terra arabile) Terra arabile (1.5 Mld ha, 10%) terra destinata a qualsiasi tipo di coltura permanente o stagionale Terra costruita (0.3 Mld ha, 2 %)  : terra urbanizzata, destinata alle edificazioni umane

  20. L’ I.E. esprime i diversi impatti a scala globale in un’unica unità di misura: ha di terra bio-produttiva utilizzata Primo esempio: se una popolazione consuma 1000 tonnellate all’anno di cereali e per produrre una tonnellata di cereali sono necessari 0.4 ettari L’area di terra richiesta per la coltivazione sarà di 400 ettari

  21. E’ quindi possibile calcolare il “consumo di terra bio-produttiva dalle diverse attività umane L’impronta ecologica totale è data dalla somma delle impronte delle singole attività, ognuna correlata ad un certo utilizzo di risorse e produzioni di rifiuti L’impronta ecologicapermette di aggregare impatti globali di diversa natura Occorre evitare duplicazioni, ossia doppi conteggi degli stessi utilizzi di terra bio-produttiva

  22. La I.E. non è identificabile con un appezzamento di terreno con una localizzazione precisa. La globalizzazione del commercio ha aumentato la probabilità che le aree bio-produttive necessarie a sostenere il consumo (specialmente dei Paesi ricchi) siano sparse per tutto il pianeta • Ogni comunità o nazione ha quindi : • una “impronta ecologica”, una richiesta di terra bio-produttiva • una disponibilità nel proprio territorio di terra bio-produttiva Sarà possibile effettuare un bilancio per valutare in ogni comunità o nazione se c’è un deficit o un surplus di terra bio-produttiva

  23. Circa 2 ettari a testa(nel 2000) L’impronta ecologica si confronta quindi con l’entità della terra mediamente disponibile sulla terra

  24. L’ I.E., che e’ un indicatore di sostenibilità, non dice (per ora) nulla sugli impatti a scala locale dell’attività umane Impatti delle attività dell’uomo A scala locale A scala globale • Impatti a scala locale • Inquinamento dell’aria • Inquinamento delle acque • Inquinamento acustico • Modifica del paesaggio • ecc.. • Impatti a scala globale • Consumo di risorse non rinnovabili • Produzione di rifiuti • Consumo di suolo • Emissioni di gas serra • ecc.

  25. Esempio: uso della legna da ardere al posto del gas metano per il riscaldamento domestico A volte gli obiettivi di diminuzione degli impatti a scala globale e locale sono in contrasto A scala locale Maggiori emissioni in aria di polveri fini, monossido di carbonio, composti organici volatili Maggiore inquinamento dell’aria A scala globale Minore utilizzo di risorse non rinnovabili Minori emissioni di gas serra Minore impronta ecologica

More Related