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Le Paralisi Cerebrali Infantili (P.C.I.)

Le Paralisi Cerebrali Infantili (P.C.I.). Definizione internazionale. Turba persistente ma non immutabile della postura e del movimento, dovuta ad alterazioni della funzione cerebrale , prima che se ne completi la crescita e lo sviluppo (convenzionalmente fino a tre anni di età).

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Le Paralisi Cerebrali Infantili (P.C.I.)

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Presentation Transcript


  1. Le Paralisi Cerebrali Infantili(P.C.I.)

  2. Definizione internazionale Turba persistente ma non immutabile della postura e del movimento, dovuta ad alterazioni della funzione cerebrale, prima che se ne completi la crescita e lo sviluppo (convenzionalmente fino a tre anni di età)

  3. FATTORI EZIOLOGICI PRENATALI:- ereditarie - anossia cerebrale - infezioni virali materne - esposizione ai raggi x - ittero nucleare - Fattore Rh - deficienze vitaminiche o proteiche - prematurità e l'immaturità PERINATALI:- anossia - traumi diretti dell’encefalo POSTNATALI: - processi di tipo infiammatorio - lesioni cerebrali(traumi cranici, turbe vascolari ...)

  4. Tipi di Classificazione: VARIAZIONE DEL TONO DISTURBO MOTORIO FORMA CLINICA

  5. Classificazione in base alla variazione del tono • Ipertonia: se un aumento di resistenza passiva persiste all’estensione di un muscolo a confronto di muscoli normali. • Ipotonia: se la resistenza passiva all’estensione di un muscolo è minore. • Spasticità: se la resistenza diminuisce d’improvviso (coltello a serramanico). • Plasticità: se c’è un aumento sostenuto nella resistenza in ogni direzione.

  6. Classificazione sul tipo di disturbo motorio A - FORMA SPASTICA alterazioni prevalentemente delle vie piramidali (coordinazione movimenti volontari) perdita della motricità fenomeno basilare: aumento patologico del tono posturale, da inefficienza del potere inibitorio del primo motoneurone e alla super efficienza del secondo neurone di moto ipertonia in particolare le parti corporee terminali (resistenza allo stiramento è massima all'inizio e cede poi bruscamente).

  7. B - FORMA ATETOSICA. lesioni a livello corticale (disturbi di tipo extrapiramidale) alterazioni ipercinetiche: movimenti subcontinui, irregolari nella ampiezza e nella frequenza e piuttosto lenti che si alternano al movimento volontario, rendendolo inadeguato ed inefficiente dal punto di vista funzionale può essere accompagnata sia da ipotonia che da ipertonia muscolare. Muscolatura più interessata: muscolatura mimica.

  8. C - FORMA ATASSICA. lesione cerebrale danno a carico dei propriocettori incapacità di coordinare i movimenti (alterazione dell'equilibrio in stazione eretta, barcollamento nel cammino, incoordinazione e tremore della mano) notevole ritardo nello sviluppo motorio si muovono in stazione eretta a gambe larghe e rigide, in modo da acquisire maggior equilibrio nel movimento. spesso associata a compromettere la vista, l'udito ed il linguaggio. D - FORMA RIGIDA. Ipertonia muscolare plastica di tipo extrapiramidale che determina una resistenza uniforme nei movimenti passivi di flesso-estensione ed interessa nella stessa misura sia i segmenti prossimali che quelli distali.

  9. E - FORMA CON TREMORE (rara). Ipercinesia fine, rapida e ripetitiva, presente in particolare nei segmenti distali (sono soprattutto interessate le mani). F - FORMA ATONICA. E' caratterizzata da una drastica riduzione del tono muscolare ed è molto rara. G - FORMA MISTA. Combinazione delle precedenti forme di p.c.i. determinando quadri clinici poliedrici che possono essere classificati tenendo in considerazione il sintomo prevalente. Si distinguono perciò quadri con ipertonie di tipo piramidale extrapiramidale, distonia atetoide e atassia.

  10. Classificazione in base alla forma clinica 1. MONOPLEGIA. Perdita della mobilità di un solo arto. Forma rara: solitamente emiplegia o diplegia in cui arto colpito ha discreta attività funzionale 2. PARAPLEGIA. (diplegia) Soli arti inferiori ed sempre bilaterale. Solitamente anche lievi difetti motori agli arti superiori. La forma di paralisi può essere sia di tipo spastico che rigido. 3. EMIPLEGIA. Una sola metà del corpo (contro laterale cerebrale). Le alterazioni di tipo spastico prevalente dell'arto superiore. 4. TETRAPLEGIA. (Più frequente e più grave) tutti e quattro gli arti e deficit prevalentemente di tipo rigido e con minor frequenza può essere di tipo spastico. 5 DOPPIA EMIPLEGIA . emiplegia bilaterale di tipo spastico che interessa in particolare arti superiori.

  11. SINTOMI ASSOCIATI AL DISTURBO MOTORIO 1. TURBE SENSITIVE GENERALI Sia a carico della sensibilità superficiale che di quella profonda. 2. TURBE SENSORIALI (frequenti) Principali alterazioni visive: strabismo, diminuzione della vista e l'alterazione del nervo ottico e della retina (restrizioni del campo visivo). Disturbi uditivi: ipoacusia e disacusia. 3. DISTURBI DEL LINGUAGGIO (nella maggioranza dei casi) DISARTRIA: Spastica: conglutinato, semplificato Distonica: espressione molto tremolante Atassica: parola scandita da incapacità coordinare muscoli fonaz. DISFASIA, DISLALIE e DISFONIE. 4. L'EPILESSIA 5. DISTURBI PSICHICI, PSICOMOTORI e DEL CARATTERE

  12. Gli interventi terapeutici TERAPIA MEDICA Uso dei farmaci x ridurre l'insorgere di episodi che possono anche aggravare lo stato di malattia TERAPIE RIEDUCATIVE RIABILITATIVE Vedi file sulla riabilitazione

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