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LE COOPERATIVE SOCIALI Testimonianze di operatori del settore 9 giugno 2010

LE COOPERATIVE SOCIALI Testimonianze di operatori del settore 9 giugno 2010. Daniela Ghietti Cooperativa Sociale ESSERCI Torino. Coop. Esserci: l’identità.

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LE COOPERATIVE SOCIALI Testimonianze di operatori del settore 9 giugno 2010

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Presentation Transcript


  1. LE COOPERATIVE SOCIALI Testimonianze di operatori del settore9 giugno 2010 Daniela Ghietti Cooperativa Sociale ESSERCI Torino

  2. Coop. Esserci: l’identità Esserci è una Cooperativa Sociale di Tipo A che si occupa di servizi alla persona, come risposta ai bisogni della comunità locale. E’ un’organizzazione senza scopo di lucro i cui obiettivi prioritari sono: • promuovere la cultura della solidarietà, dell’integrazione e della partecipazione sociale • porre in atto strategie di prevenzione e di recupero del disagio • aumentare la qualità della vita delle persone in difficoltà

  3. Coop. Esserci: l’identità • nascita:1986, Torino, quartiere Mirafiori Nord, con un Centro Diurno per Minori • adesione al consorzio Kairòs (socia fondatrice nel 2001) e al gruppo cooperativo CGM/Welfare Italia. Associata a ConfCooperative e Federsolidarietà • al 31.12.09: 120 soci, di cui 81 lavoratori, 18 sovventori, 21 volontari – 115 lavoratori in totale • fatturato 2009: 3.200.734 euro • Profili professionali principali: Educatori, OSS,Mediatori

  4. Organigramma ed. 4 maggio 2010 ALLEGATO C Manuale della Qualità

  5. Casa Africa Centro diurno Lo spazio Animazione Oratori Educativa territoriale Minori Centro Giovani Bruino Area minori giovani e famiglie Far Sostegno Comunità mamma bambino Pozzo di Sichar Lavoro di strada Cidis Vivi la Notte Gruppo Appartamento mamma bambino Giustizia Minorile Coop. Esserci: l’agire 162 utenti, 44 operatori, 48% del valore di produzione

  6. Aladino Liber/Azioni Carane di Uka Area Persone Disabili Cad 18° piano Cad L’arco Sad Cidis Sad Torino Coop. Esserci: l’agire 163 utenti, 34 operatori, 25% del valore di produzione

  7. Gruppi Appartamento Comunità Pixel Area Salute Mentale Comunità Teranga Sostegno domiciliare a famiglie Coop. Esserci: l’agire 31 utenti, 28 operatori, 20% del valore di produzione

  8. Integr/Azioni Ricollocazione Area Politiche attive del Lavoro Attività di Orientamento Coop. Esserci: l’agire 90 utenti, 5 operatori, 3% del valore di produzione

  9. LA COOPERATIVA SOCIALE Sfatiamo qualche falso mito… • “Senza fini di lucro” non è: • gratuita • non attenta ai bilanci, agli investimenti, all’utile • non proiettata allo sviluppo, all’innovazione • “Sociale” non è: • approssimativa (“vogliamoci bene”) • non soggetta a regole, contratti, diritti e doveri dei lavoratori

  10. LA COOPERATIVA SOCIALE Ma è: • vicina al territorio ed alla gente • strumento ricettore privilegiato di vecchi e nuovi bisogni • “istituzione di comunità”, capace cioè a costruire welfare comunitario • flessibile, attenta al capitale umano e sociale • promotrice del principio della sussidiarietà, non della compensazione

  11. LA COOPERATIVA SOCIALE Tutto ciò richiede impostazioni innovative sia dal punto di vista del “prodotto” che da quello del processo, ed in particolare : • L’orientamento strategico: dalla dimensione rigorosamente attenta alle persone “svantaggiate” alla presa in carico anche della cosiddetta “area grigia” che porta con sé anche l’interesse verso mercati sociali privati • Le tecnologie e gli strumenti necessari per far fronte a tali cambiamenti, che coinvolgono elementi di competenza e professionalità, ma anche investimenti ed elementi relativi alla gestione economico finanziaria dell’impresa sociale

  12. LE RISORSE UMANE Le risorse umane rappresentano il 73% dei costi della produzione, sono la risorsa più grande e più significativa, che va gestita, “curata”, monitorata, “governata” con estrema attenzione

  13. Perché un Responsabile R.U.? • scelta politica: in quale direzione vuole andare l’organizzazione rispetto alle proprie risorse – attenzione solo alla selezione o anche alla “cura”, dimensione associativa, attenzione alla crescita delle persone, investimento strategico, governance, … • scelta organizzativa: la cooperativa diventa “più grande” e più adulta, non si riesce più a star dietro “empiricamente” a questa funzione (tradizionalmente svolta da presidente o amministratore, talvolta da coordinatori di servizi) • scelta tecnico-gestionale: occorre una persona capace, che sappia svolgere bene questa funzione, per garantire esiti positivi • scelta “commerciale”: per stare sul mercato, soprattutto in alcuni contesti, è necessario possedere professionalità e competenze riconosciute

  14. La gestione delle R.U. Comprende: • l’analisi del fabbisogno • la selezione del personale • il monitoraggio/manutenzione rispetto al personale attivo nei servizi • la valutazione del personale operante • la gestione del sistema premiante e di sviluppo di “carriera” • la gestione della risorsa del Volontariato

  15. L’ANALISI DEL BISOGNO • risposta ad una necessità del momento / “tesoretto” di risorse disponibili in futuro • definizione di profilo, competenze e caratteristiche specifiche • definizione del tipo di contratto da proporre

  16. LA SELEZIONE Raccolta dei curricula - canali principali: • posta ordinaria • posta elettronica • consegna a mano • reperimento da Area PAL del Consorzio Conservazione dei curricula: • divisi per profili e ordine di arrivo • per 6 mesi, in cartella elettronica e in armadio sotto chiave, poi cancellazione file e distruzione copie cartacee

  17. LA SELEZIONE Il colloquio è lo strumento per la valutazione di: • requisiti formali previsti • saperi e competenze relativi al ruolo professionale • esperienza professionale • motivazioni alla professione • attitudine/capacità al lavoro in èquipe e per progetti • interesse e volontà di adesione al modello di sviluppo della cooperazione sociale • qualità personali (affidabilità, senso di responsabilità, autonomia decisionale, capacità relazionale,…) I criteri vengono esplicitati ai candidati L’indagine non è a senso unico: si chiedono e si offrono informazioni

  18. LA “MANUTENZIONE” Attenzione allo stato di benessere psicofisico del lavoratore ed all’efficacia/efficienza del suo operato all’interno del servizio /progetto in cui è collocato • per garantire continuità e diminuire il turn over • per far crescere le competenze nell’Organizzazione • per alimentare la motivazione al lavoro • per scelta valoriale della cooperativa: centralità della persona

  19. LA “MANUTENZIONE” Come • partecipazione del Resp. R.U. ai momenti di verifica e programmazione dei servizi • riunioni periodiche con i singoli coordinatori • colloqui individuali del Resp. R.U. con i singoli operatori • somministrazione a tutti i lavoratori, a cadenza annuale, dei Questionari di Soddisfazione, elaborazione e restituzione degli esiti in èquipe ed in CdA • applicazione di misure di conciliazione compatibili

  20. LA “MANUTENZIONE” Come (continua) • formazione continua: strumento di lavoro, occasione di apprendimento (cognitivo, esperienziale, relazionale), di cambiamento, di confronto con i colleghi ed altre figure professionali • comunicazione interna: parte informativa (circolari, bacheche, newsletter, e-mail,…) e attenzione ai messaggi di ritorno

  21. LA VALUTAZIONE È un bisogno dell’organizzazione e risponde alle domande: • di quali risorse e competenze dispongo? • su chi posso contare? • dove devo/posso investire? • cosa mi serve? • cosa ho già e cosa mi manca?

  22. LA VALUTAZIONE E’ un bisogno del lavoratore e risponde alle domande: • in base a cosa sono considerato un “buon” operatore? • cosa posso fare per crescere? • cosa mi è richiesto e cosa mi è offerto? • in base a quali criteri vengono affidati compiti e responsabilità? • cosa ho e cosa mi manca?

  23. PER CONCLUDERE… “Nessuno educa nessuno nessuno si educa da solo; gli uomini si educano insieme con la mediazione del mondo” P. Freire

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