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Parco Metropolitano delle Colline di Napoli

Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Analisi competitiva e indirizzo strategico. Realizzato da: Dr. Arch. Elena Arcopinto Dr. Vincenzo Bossa Dr. Ing. Simone Esposito Dr. Marco Marino. Referente: Dr. Pierluigi M. Castaldi Coordinatore: Dr. Dino Piano Tutor FormAmbiente:

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Presentation Transcript


  1. Parco Metropolitano delle Colline di Napoli Analisi competitiva e indirizzo strategico Realizzato da: Dr. Arch. Elena Arcopinto Dr. Vincenzo Bossa Dr. Ing. Simone Esposito Dr. Marco Marino Referente: Dr. Pierluigi M. Castaldi Coordinatore: Dr. Dino Piano Tutor FormAmbiente: Dr. Ing. Giovanna Salzano Dr. Francesca Telesca

  2. Quadro Normativo Istituzione del sistema parchi urbani di interesse regionale Costituzione dell’Ente Parco

  3. Quadro Normativo i • In ottemperanza alle Linee Guida per l’istituzione di parchi di interesse regionale, il Parco Metropolitano delle colline di Napoli fonda la sua istituzione sulle seguenti disposizioni: • Legge Quadro n°394/91 (Legge Quadro sulle aree protette) • L.R. n°33/93 (Istituzione dei Parchi e Riserve Naturali) • Delibera del Consiglio Comunale n°35 del 19/02/2001 • L.R. n°17 del 07/10/2003 (Istituzione del sistema parchi urbani di interesse regionale) • Delibera della giunta regionale n° 855/2004 istituente il PMCN • D.P.G.R.C. n°392 del 14/07/2004, istituente l’Ente Parco, con funzione di direzione strategica e gestione operativa

  4. Il territorio del Parco Lo spazio protetto e la sua varietà

  5. Il territorio del ParcoEstensione Il Parco ricopre un’area territoriale di 2.215 ettari. Pari ad un quinto dell’intero territorio comunale (11.750 ettari), ovvero 10 volte il quartiere Vomero (217 ettari), o 17 volte il Bosco di Capodimonte (130 ettari)

  6. Il territorio del ParcoClassificazione delle aree protette • Riserva integrale: 188 ettari (8,00% della superficie del Parco) • Riserva generale orientata e di protezione: 702 ettari (31,70% del Parco) • Riqualificazione dei centri abitati, protezione e sviluppo economico sociale: 1.325 ettari (59,80% del Parco)

  7. Il territorio del ParcoLe aree territoriali i

  8. Il PMCN Vision, mission, finalità Etica del PMCN Aree di sviluppo

  9. Il PMCNIl contesto del Parco • Contesto di riferimento: Napoli, la città • Tra le città a maggiore densità abitativa, è circondata da comuni altrettanto fittamente popolati • Ha una forte criticità nell’area dei trasporti (arterie viarie, parcheggi) • È una delle prime città cablate d’Italia, ha il ruolo non istituzionale di Capitale del mezzogiorno • Evoluzione del contesto: Napoli, la metropoli • L’elevata densità abitativa resterà probabilmente una caratteristica dell’intera area metropolitana • Il trasporto pubblico avrà un rilievo sempre maggiore, soprattutto i percorsi su ferro sotterranei. Il traffico su gomma potrebbe restare un’emergenza, anche per l’inquinamento prodotto • Come nelle altre grandi città, l’informazione è ovunque, i ritmi sono serrati, gli spazi vitali ridotti

  10. Il PMCNLa visione del Parco Negli scenari esposti, il Parco è: • Spazio idoneamente attrezzato per riscoprire pienamente un ambiente naturale ed arricchirsi personalmente e professionalmente • Tempo organizzato e vissuto alla velocità della natura, da impiegare in un ampio range di offerta (spettacoli, escursionismo, enogastronomia …) • Motivazione frutto di una rinnovata sensibilità culturale, in grado di apprezzare modalità di fruizione più mature, perché consapevoli ed arricchenti, di un territorio a misura d’uomo In una parola, l’essenza del parco si ritrova nel suo essere territorio di “Natura Urbana”, pensato e percepito come luogo dove sperimentare la natura nelle sue espressioni ambientali, sociali ed economiche

  11. Il PMCNNatura Urbana Un’area naturale integrata alla città che consente un’osmosi continua e proficua tra urbe e natura. • Città → Natura • Grande bacino d’utenza • Accessibilità/fruibilità • Centralità/visibilità • Opportunità di sviluppo economico • Natura → Città • Serbatoio di naturalità/polmone verde • Attività /fruibilità ambientale • Valorizzazione estetica della città • Opportunità di sviluppo economico

  12. Il PMCNLa missione del Parco Per conseguire i suoi scopi, il Parco necessita di modalità operative coerenti con le proprie possibilità e il contesto di riferimento • la missione del PMCN, pertanto, consiste nel diventare punto di riferimento • per lo sviluppo dei territori endogeni e limitrofi • per la qualità della vita dei cittadini e dei visitatori del Parco • la sua etica, chiara e coerente, si esplica nei temi della sostenibilità, dell’ascolto, dell’innovazione, così da sublimare l’autorevolezza e l’efficacia dell’Ente pubblico • le aree di sviluppo richiedono di essere esplorate con attenzione, e vengono qui raggruppate in componenti strutturanti, microculture/microsocietà, business e turismo.

  13. Extraurbe Urbe Il PMCNLa finalità del Parco Essere cerniera fisica e culturale tra urbe ed extraurbe verso una nuova centralità nell’area metropolitana

  14. Il PMCNL’etica del Parco i Sostenibilità nella Triple Bottom Line:(Economia–Società–Ambiente) SviluppoEtico Governance:Approccio bottom up,progettazione partecipata Breakthrough:Miglioramento ed innovazione

  15. Il PMCNAree di sviluppo i Microculture Microsocietà Componenti Strutturanti Business Turismo

  16. Weakness Percentuale ridotta di aziende agrituristiche Territorio difficilmente controllabile Insufficiente sistema di promozione Carenza della micromobilità interna Rischio idrogeologico Strength Attrattività dei distretti Fitto tessuto di PMI Affluenza di risorse finanziarie (già assegnate) Clima mediterraneo Presenza di siti di rilievo storico/culturale Il PMCNSWOT…

  17. Threats Carenze burocratiche e infrastrutturali Sistema trasportistico inadeguato Tempi della Pubblica Amministrazione Gestione del patrimonio culturale Emergenze produttive e finanziarie Sistema creditizio inadeguato Produttività dell’agricoltura in Campania inferiore alla media nazionale Emergenze ambientali Rifiuti Inquinamento ambientale Scarsa conoscenza del Parco presso la cittadinanza Emergenza criminalità Opportunities Crescita dell’offerta e della domanda di prodotti agricoli di qualità Agricoltura biologica Prodotti agricoli certificati (o PAT) Integrazione in un contesto metropolitano ad alta rilevanza turistica Domanda turistica destagionalizzata Area turistica napoletana matura Rilevante visibilità internazionale Appartenenza alla rete ecologica locale e regionale Grande bacino di utenza metropolitana Disponibilità di risorse finanziarie di gestione Comunitaria e/o Regionale Il PMCN…SWOT

  18. Benchmarking Esperienze negli altri parchi

  19. Benchmarking L’analisi di benchmark è lo strumento individuato per esplorare le possibili direttrici di sviluppo del Parco nell’ambito dei traguardi, dei vincoli e delle criticità espresse dal committente Il confronto con le maggiori realtà di successo ha riguardato la categoria dei Parchi Urbani, ovvero aree naturali integrate o prossime al nucleo metropolitano in grado di garantire un’osmosi continua e proficua tra urbe e natura

  20. Benchmarking La metodologia seguita ha portato, in primo luogo, alla disamina delle caratteristiche intrinseche, vocazionali e strategiche di ciascun parco Si è proceduto, successivamente, ad un approfondimento delle attività di quei parchi il cui complesso di caratteristiche è risultato più prossimo al PMCN, individuando quelle ritenute adeguabili al contesto territoriale in esame e rispondenti alle sue esigenze

  21. Benchmarking Le caratteristiche intrinseche, indipendenti dalle politiche di gestione dei parchi esaminati, sono state classificate in tre fasce. Si è conferito un punteggio da 1 a 3, a seconda della fascia di appartenenza Estensione: le fasce sono in funzione dell’estensione territoriale espressa in ettari (<500, da 500 a 5000, >5000) Integrazione (tra parco e città): le fasce dipendono dalla posizione rispetto al tessuto urbano (esterno, limitrofo, interno) Biodiversità: le fasce (limitata, media, elevata) dipendono dal livello di varietà e interesse della flora e della fauna PrimaUtenza: il riferimento è al numero degli abitanti dei comuni o delle province comprese nel territorio del parco (<250.000, tra 250.000 e 1.000.000, >1.000.000) Partizione: ci si riferisce alla suddivisione in ambiti territoriali (non esistente, esistente di fatto ma non codificata, esistente e codificata/ disciplinata) Vocazione: le fasce (non assimilabile, prossima, assimilabile) rilevano l’aderenza delle finalità del parco a quelle del PMCN Governance: le fasce (non praticata, limitata, praticata) rilevano il livello dell’ascolto e della gestione partecipata del parco

  22. Benchmarking i Si sono scelti i seguenti Parchi urbani e peri-urbani: Parco Naturale Regionale del Beigua Parc de Collserola Parco Regionale di Portofino Parc Florestal de Monsanto Parco Agricolo Sud Milano Parco Nord Milano Parco del Conero Rock Creek Park Parco Villa Ghigi

  23. Benchmarking Si riporta accanto la somma degli scarti quadratici* dei punteggi attribuiti a ciascun Parco I parchi selezionati, dei quali si esamineranno le attività, sono quelli con la somma più bassa degli scarti: NordMilano, RockCreek e SudMilano * Differenze tra i valori del parco in esame e i corrispondenti del PMCN, elevate al quadrato

  24. Benchmarking Attività e Parchi

  25. Benchmarking Attività e Parchi

  26. Strategia Aree strategiche Sviluppo Proposte strategiche

  27. StrategiaAree strategiche i Le attività dei parchi esaminati sono state riclassificate secondo le seguenti aree strategiche, inerenti le finalità generali del PMCN: • Tutela della natura • Agricoltura • Cultura • Tempo libero • Qualità e comunicazione

  28. StrategiaAree strategiche e finalità Le aree strategiche sono state a loro volta riclassificate secondo le seguenti finalità generali dei parchi esaminati: • Difesa del cittadino come utente e come consumatore • Tutela della natura • Agricoltura • Natura come identità e socializzazione • Cultura • Tempo libero • Promozione “sostenibile” • Qualità e comunicazione

  29. StrategiaRisultanze… L’idea forza espressa dalle finalità generali rilevate è vivere il parco come occasione di riappropriazione dell’identità collettiva, attraverso la fruizione partecipativa del territorio La struttura di programma appena osservata è stata elaborata a partire dalle attività di un parco ipotetico, quale sintesi del benchmarking, con un processo bottom up

  30. Tutela Agricoltura Cultura Tempo libero Qualità Diritti Socialità Promozione Civitas Strategia…Risultanze

  31. StrategiaDalle attività allo sviluppo Allo scopo di comparare la valenza strategica delle attività del Parco Ipotetico con le azioni del PMCN, si è attribuito alle attività citate un punteggio da 0 a 3 sulla base della loro afferenza alle aree di sviluppo Nello specifico, si è proceduto al confronto delle medie di questi valori con le medie di quelli conferiti alle azioni del PMCN sin qui progettate e/o svolte

  32. StrategiaParco Ipotetico e aree di sviluppo…

  33. Strategia…Parco Ipotetico e aree di sviluppo

  34. StrategiaPMCN e aree di sviluppo

  35. StrategiaStrategie e Sviluppo…

  36. Strategia…Strategie e Sviluppo…

  37. Strategia…Strategie e Sviluppo…

  38. Strategia…Strategie e Sviluppo…

  39. Strategia…Strategie e Sviluppo

  40. StrategiaStrategie e Sviluppo – Sintesi

  41. StrategiaStrategie e Sviluppo – in evidenza Dall’analisi sin qui svolta si evincono due considerazioni: • il PMCN, ad oggi, ha avuto la possibilità di realizzare alcune azioni, ovvero interventi frammentati e non sistemici, la cui efficacia risulta ridotta, se confrontata ad un complesso organico di attività strategicamente pianificate • le azioni del PMCN si riflettono nelle aree di sviluppo in maniera non aderente alla curva di sintesi; in particolare si osservano un alto grado di affinità nell’area microculture e microsocietà, un grave gap nelle aree componenti strutturanti e business e uno scostamento minore per l’area turismo escursionismo

  42. StrategiaProposta strategica SH PP SIT … Marchio d’area – strumento catalizzatore che unifica e ottimizza gli sforzi Sistemainformativo territoriale esteso Analisi e coinvolgimento degli attori del territorio Eventuali strumenti coerenti con le strategie Progettazione partecipata e codificata degli interventi

  43. StrategiaProposta strategica – SIT È uno strumento che rende possibile gestire ed elaborare informazioni di varia natura , continuamente aggiornate, associate al territorio Nello specifico, il SIT in corso di realizzazione si rivelerà determinante nello snellimento di talune procedure burocratiche e come piattaforma su cui progettare interventi tesi alla salvaguardia, alla logistica e alla fruizione del territorio L’accessibilità web prevista garantirà una più ampia diffusione dell’immagine del PMCN e contribuirà alla sua promozione

  44. StrategiaProposta strategica – Stakeholder La metodologia di analisi multistakeholder, coinvolgendo i singoli portatori di interesse diffuso, può garantire continuità alle azioni intraprese, che potrebbero così assumere il carattere di attività strategicamente pianificate. Il percorso prefigurabile è il seguente: • valutazione puntuale dei soggetti interessati all’Ente Parco • analisi dei soggetti direttamente operanti nel Parco e di quelli indirettamente in contatto con l’Ente • individuazione degli Enti di rappresentanza più significativi • individuazione delle sponsorship sui progetti • individuazione delle relazioni Parco-stakeholder • confronto diretto con i singoli stakeholder per valutarne interessi e ruoli

  45. StrategiaProposta strategica – Progettazione partecipata Prevede metodologie, definite in ambito comunitario (es. Goal Oriented Project Planning all’interno del ProjectCycle Management), che si propongono di coinvolgere gli abitanti nelle scelte finalizzate alla riqualificazione e valorizzazione del territorio Lo strumento utilizzato è quello del concorso di idee e/o progetti, aperto ai cittadini Nello specifico, potrà risultare rispondente alle effettive esigenze del territorio, in particolare riferimento ai fenomeni di degrado sociale, tramite la responsabilizzazione diretta della cittadinanza

  46. StrategiaProposta strategica – Marchio d’area Il marchio d’area è uno strumento competitivo di marketing territoriale, finalizzato ad attivare, stimolare e gestire efficacemente un processo di integrazione e di miglioramento continuo e diffuso del sistema territoriale La sua logica consiste nell’ inquadrare il territorio come un’organizzazione complessa, da cui ha origine un’offerta turistica integrata, e non come un’occasione di sfruttamento, che imponga un’offerta turistica preformata

  47. StrategiaMarketing territoriale – definizione “Analisi dei bisogni dei portatori di interesse e dei clienti/mercati, volta a costruire, mantenere e rafforzare rapporti di scambio vantaggiosi con gli stakeholder (interni ed esterni al territorio) con lo scopo di aumentare il valore del territorio, delle imprese e l’attrattività degli stessi, attivando un circolo virtuoso soddisfazione-attrattività-valore” Valdani, Ancarani, 2000

  48. StrategiaMarchio d’area – schema d’attuazione Comunità locale Sistema politico Turisti Imprese Attivazione del set di facilities che rendono possibile l’esperienza turistica Visione integrata e condivisa dei fattori di sviluppo degli attrattori turistici

  49. www.parks.it/parco.beigua en.wikipedia.org/wiki/Rock_Creek_Park www.nps.gov/rocr/index.htm maps.google.com www.parcoconero.it www.fondazionevillaghigi.it www.parcoportofino.it www.cmlisboa.pt/pmonsanto www.parconord.milano.it www.parccollserola.net www.provincia.milano.it www.19progetti.it www.parconord.milano.it www.parks.it/parconord.milano Sitografia

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