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DIFFICOLTA E DISTURBI IN ETA EVOLUTIVA:

Tratto da Diaro di scuola" di Daniel Pennac, edito da Feltrinellivi fosse una correlazione tra una classe e un'orchestra.Ogni studente suona il suo strumento, non c' niente da fare. La cosa difficile conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non un reggime

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DIFFICOLTA E DISTURBI IN ETA EVOLUTIVA:

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    1. DIFFICOLTA E DISTURBI IN ETA EVOLUTIVA: Potenzialit e tempi di sviluppo del bambino e caratteristiche del disturbo

    2. Tratto da Diaro di scuola di Daniel Pennac, edito da Feltrinelli vi fosse una correlazione tra una classe e unorchestra. Ogni studente suona il suo strumento, non c niente da fare. La cosa difficile conoscere bene i nostri musicisti e trovare larmonia. Una buona classe non un reggimento che marcia al passo, unorchestra che suona la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualit che il loro contributo conferisce allinsieme. Siccome il piacere dellarmonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscer la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscer la stessa musica. Il problema che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini. E alcuni colleghi si credono dei Karajan che non sopportano di dover dirigere la banda del paese. Sognano tutti la Fisarmonica di Berlino, comprensibile

    3. Et evolutiva Il termine sviluppo indica le alterazioni del comportamento che danno luogo a modalit nuove e pi efficaci di risposta, quindi pi evolute. La Psicologia dellet evolutiva o dello sviluppo ha come obiettivi la descrizione e la misurazione dei cambiamenti nella fascia det detta ETA EVOLUTIVA infanzia e adolescenza: 0-18 anni

    4. La personalit di un individuo data da tre variabili interconnesse:

    5. COME SI SVILUPPA UNABILITA Predisposizione innata Le funzioni superiori si insediano nelluomo per sola esposizione naturale alle informazioni che servono alla loro edificazione. Strutture cerebrali gi disposte ad accogliere certe informazioni. Una volta acquisiti livelli-base, le funzioni mentali espandono il loro patrimonio apprendendo abilit grazie a 1. Esposizione a stimoli adeguati Listruzione formale permette di passare dal cammino alla danzadal linguaggio alla letto-scrittura.. 2. Frequenza degli stimoli Consolidamento e automatizzazione di una abilit=procedura appresa utile al sistema=assegnazione a strutture complesse che tendono a risparmiare energia cognitiva

    6. La scuola La figura dellinsegnante ha un ruolo fondamentale per il bambino, in rapporto a et e a cicli scolastici differenti: 1) linsegnante della Scuola dellInfanzia; 2) linsegnante della Scuola Primaria; 3) linsegnante della Scuola Secondaria di Primo Grado.

    7. Una precoce individuazione di un disturbo dellet evolutiva permette di ridurre linsorgenza di una situazione di svantaggio che, consolidata e radicata nel tempo, produce sofferenza, dispersione di energie, di risorse professionali, finanziarie e strumentali.

    8. DSM IV (1994)? Secondo la classificazione del DSM IV, rientrano nella sezione Disturbi diagnosticati la prima volta nellinfanzia, fanciullezza o nelladolescenza Ritardo mentale Disturbi dellapprendimento Disturbi delle capacit motorie Disturbi della comunicazione Disturbi generalizzati dello sviluppo (disturbo autistico, di Rett, di Asperger)? Disturbi da deficit di attenzione e da comportamento dipendente (tra cui disturbo oppositivo provocatorio)? Disturbi della nutrizione e dellalimentazione Disturbi da tic Disturbi della evacuazione Altri disturbi dellinfanzia, della fanciullezza (disturbo dansia, mutismo, NAS)?

    9. La DIAGNOSI psicologica nella scuola secondo il DSM-IV ( Alvin E.House, Edizioni Erickson) 1) Comportamento disturbante/dirompente (problemi esternalizzanti); 2) Sintomi emozionali (problemi internalizzanti); 3) Problemi correlati alluso di sostanze, altri comportamenti di dipendenza ed effetti ambientali dannosi; 4) Quadri sintomatologici molto circoscritti; 5) Problemi di abilit mentale, di apprendimento, di comunicazione e cognitivi; 6) Pattern di sintomi altamente atipici: Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Psicosi; 7) Disturbi della personalit.

    10. 1)Comportamento disturbante/dirompente (problemi esternalizzanti): Si tratta di disturbi nei quali il disagio del bambino si manifesta soprattutto verso lesterno: Essi si caratterizzano come tendenza ad esigere che i propri bisogni personali vengano immediatamente soddisfatti e che abbiano la precedenza sui bisogni degli altri. Vi la presenza di qualche pattern di comportamento trasgressivo e aggressivo, di violazione delle regole ( fra essi troviamo atteggiamenti aggressivi verso persone o animali, danneggiamento della propriet altrui, menzogne e furti), disobbediscono agli adulti, azioni compiute con lo scopo deliberato di infastidire gli altri, attaccano i pari e disturbano le attivit collaborative di gioco o lavoro. Nel contesto scolastico, i problemi di comportamento disturbante si manifestano con frequenti interazioni conflittuali con i compagni, gli insegnanti e altri membri del personale didattico. Fra i problemi diagnostici che rientrano in tale categoria e che pi spesso vengono sottoposti allattenzione dello psicologo, vi : Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattivit.

    11. 2)Sintomi emozionali (problemi internalizzanti): Sono caratterizzati da una sofferenza che viene vissuta interiormente e che spesso passa inosservata ad unosservazione superficiale. Lansia unesperienza umana universale e i sintomi dansia vengono sperimentati comunemente da bambini ed adolescenti in risposta alle sfide familiari, sociali, scolastiche e personali dello sviluppo. Quando il nervosismo, la tensione e altre reazioni ansiose diventano pi intense, prolungate e disturbanti, possibile che la persona sia interessata da un disturbo emozionale. Inoltre anche condizioni familiari particolari possono creare problemi emotivi nel bambino, per esempio, la separazione/divorzio o un lutto, o la nascita di un fratellino, ecc Rientrano in questa categoria: I Problemi dAnsia: La Fobia Specifica e Sociale (Fobia Scolastica) Il Disturbo dAnsia di separazione I Problemi di Umore : Depressione infantile Altri disturbi internalizzanti (il Disturbo di somatizzazione, lIpocondria, il Disturbo Fittizio e la Simulazione ecc..)

    12. 3)Problemi correlati alluso di sostanze, altri comportamenti di dipendenza ed effetti ambientali dannosi: I Disturbi Correlati a Sostanze sono disturbi che derivano non solo dalluso intenzionale di una sostanza da abuso, ma anche dagli effetti collaterali di farmaci e dallesposizione non intenzionale a tossine. Infatti la maggior parte delle sostanze illecite influiscono sullumore, sul controllo degli impulsi o su entrambi: si possono manifestare sia nei bambini che negli adolescenti, in particolare in questi ultimi. Esistono altri problemi simili alle dipendenze che rientrano in tale gruppo: hanno come caratteristica essenziale lincapacit di resistere ad un impulso, ad un desiderio impellente o a una tentazione che lindividuo riconosce come pericolosa per s o per gli altri, come Cleptomania, Piromania, Gioco dAzzardo Patologico, Tricotillomania. Oltre allesposizione intenzionale agli effetti chimici dellalcol e delle altre sostanze, anche lesposizione a diverse altre forze ambientali deleterie pu avere un ruolo nellorigine di problemi cognitivi, comportamentali ed emozionali e nelle forme da essi assunte: pertanto rientra in tale categoria anche il Disturbo Reattivo dellAttaccamento dellInfanzia o della Prima Fanciullezza: questo disturbo consiste in una modalit di relazione sociale disturbata ed inadeguata, dovuto a un accudimento patologico, in ambienti incapaci di fornire sostegno

    13. 4) Quadri sintomatologici molto circoscritti: Un certo numero di problemi che facile osservare in bambini e adolescenti ruotano intorno a sintomi singoli o ad aree problematiche molto circoscritte. Fra questi quadri, quelli che si osservano pi spesso nei bambini in et scolare sono i problemi di alimentazione, evacuazione e sonno. In particolare rientrano in tale gruppo: Problemi alimentari; Disturbi da Tic; Disturbi dellEvacuazione: Enuresi ed Encopresi; Quadri sintomatologici eterogenei: per esempio il Mutismo Selettivo; Disturbi Sessuali e dellIdentit di Genere: sono poco documentati nellet infantile, ma nelladolescenza; Disturbi del Sonno;

    14. 5) Problemi di abilit mentale, di apprendimento, di comunicazione e cognitivi: Nel DSM-IV, i problemi di abilit mentale, di apprendimento, di comunicazione e cognitivi si distinguono nelle seguenti aree: Ritardo Mentale; Disturbi dellApprendimento; Disturbi delle Capacit Motorie; Disturbi della Comunicazione ( o pi precisamente del linguaggio); per esempio la Balbuzie; Delirium, Demenza, Disturbi Amnestici e altri Disturbi Cognitivi.

    15. 6) Pattern di sintomi altamente atipici: Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Psicosi: Sono i disturbi pi gravi contemplati nel DSM-IV. I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo sono caratterizzati da una grave compromissione in vari aspetti dello sviluppo normale interazione sociale reciproca, comunicazione e sviluppo di un repertorio di comportamenti sempre pi complessi - e da un esordio precoce, con o senza un periodo precedente di sviluppo normale. Tra questi disturbi rientra lAUTISMO I Disturbi Psicotici si caratterizzano per la presenza di sintomi caratteristici (deliri, allucinazioni, disorganizzazione profonda del comportamento, sintomi negativi) per vari periodo di tempo (per meno di un mese, da uno a sei mesi o per pi di sei mesi). Non c un insieme di sintomi specifici per le psicosi a esordio infantile o adolescenziale, ma lo stesso insieme di criteri viene usato per tutte le et.

    16. 7) Disturbi della personalit: La questione delleffettiva esistenza dei Disturbi di Personalit in bambini e adolescenti relativamente nuova e ha generato una certa quantit di controversie. Il DSM-IV definisce i tratti di personalit come modi costanti di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dellambiente e di se stessi, che si manifestano in un ampio spettro di contesti sociali e personali. Lidea fondamentale di disturbo di personalit si riferisce ad un insieme di tratti rigidi ed eccessivi che compromette ladattamento o il funzionamento dellindividuo. Il pattern disfunzionale del Disturbo di Personalit deve manifestarsi in vari contesti ambientali, protrarsi a lungo senza importanti variazioni e insorgere entro ladolescenza o la prima et adulta.

    17. PERCHE E COSI DIFFICILE IMPARARE? DISTURBI SPECIFICI DELLAPPRENDIMENTO

    18. Definizione Con il termine Disturbi Specifici dellApprendimento (DSA) vengono indicate una serie di difficolt in ambito scolastico, presentate da bambini normalmente scolarizzati, in assenza di patologie neuromotorie, cognitive, psicopatologiche e/o sensoriali. ed IN PRESENZA DI: Istruzione adeguata Ambiente socioculturale favorevole. Il disturbo pu interessare lapprendimento della lettura (dislessia), della scrittura (disortografia) o del calcolo (discalculia). Disturbi Specifici dell Apprendimento 1.Disturbo della Lettura (Dislessia)? 2.Disturbo della Scrittura (Disgrafia)? 3.Disturbo del Calcolo (Discalculia)

    19. Dislessia Con il termine dislessia viene identificata la difficolt di apprendimento della lettura in bambini normalmente scolarizzati, di intelligenza normale, in assenza di deficit sensoriali. Le difficolt della lettura si manifestano con linizio della scuola elementare; esse sono inizialmente rappresentate da: Incapacit di distinguere lettere simili per la forma (m e n; b e d; b e p) o per il suono(d e t; b e p); Inversione di lettere nellambito di una sillaba (lad per dal; id per di); Omissione di lettere o sillabe nellambito di una parola (doni per domani); Sostituzione di intere parole nel corso di una prova (auto al posto di aereo). Progressivamente si evidenziano difficolt che riguardano, oltre la correttezza, anche la velocit e la comprensione del testo. La compromissione presenta un grado variabile. Nelle forme lievi il bambino riesce a mascherare, attraverso uno sforzo attentivo, gli iniziali errori. La lettura, tuttavia, appare sillabica, lenta o priva di intonazione. Nelle forme pi gravi, persiste lincapacit di leggere correttamente e la comprensione risulta molto compromessa.

    20. La dislessia non causata da un deficit di intelligenza n da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici anzi, sono bambini intelligenti e creativi. Il rendimento scolastico spesso discontinuo portando gli insegnanti a credere che il bambino abbia difficolt logica; in realt la difficolt maggiore consiste nel decifrare il codice scritto per compiere ragionamenti. Spesso il bambino con dislessia evolutiva non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell'alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell'anno; pu fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni) e pu avere difficolt a esprimere verbalmente ci che pensa. In alcuni casi sono presenti difficolt in alcune abilit motorie, nel calcolo, nella capacit di attenzione e di concentrazione. Il bambino ha difficolt a copiare dalla lavagna e a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente. Talvolta perde la fiducia in se stesso e pu avere alterazioni del comportamento. Sono molti, infatti, i bambini dislessici non diagnosticati ad accusare ansia da prestazione, depressione e scarsa autostima. Riguardo la lateralizzazione, pu avere difficolt con i compiti che implicano abilit motorie. Ha difficolt nella sintesi e nella copiatura e a riconoscere la destra dalla sinistra. In matematica riesce a contare solo sulle dita e gli risulta incapace apprendere concetti di algebra o di calcolo.

    21. Disturbi Specifici dell Apprendimento Criteri diagnostici per Disturbo della Lettura: A) Il livello raggiunto nella lettura, come misurato da test standardizzati somministrati individualmente sulla precisione o sulla comprensione della lettura, sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base allet cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dellintelligenza e a unistruzione adeguata allet. B) Lanomalia descritta al punto A interferisce in modo significativo con lapprendimento scolastico o con le attivit della vita quotidiana che richiedono capacit di lettura. C) Se presente un deficit sensoriale, le difficolt di lettura vanno al di l di quelle di solito associate con esso.

    22. Disortografia Le difficolt nellapprendimento della scrittura (disortografia) si trovano solitamente associate alla dislessia; esse, tuttavia, possono presentarsi, in rari casi, anche isolate. I disturbi della scrittura si manifestano sia nel dettato sia nella composizione libera. Nel dettato si rilevano inversioni, trasformazioni e omissioni di lettere o sillabe. La composizione libera mette in evidenza le principali difficolt caratterizzanti il disturbo, rappresentate da brevit del testo, povert del vocabolario, inadeguata strutturazione della frase, errori grammaticali e della punteggiatura.

    23. Disortografia I disturbi di scrittura associate alla dislessia evolutiva sono detti Disortografie cio difficolt nel realizzare i processi di correzione automatica del testo. Gli errori si distinguono in: 1) Errori fonologici Scambio grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, p-q, a-e) omissioni o aggiunte di lettere o sillabe inversioni (il-li) grafema inesatto (sh,sch, ghi) 2) Errori non fonologici - Separazioni illegali (in-sieme) - Fusioni illegali (lacqua, nonvero) - Scambio grafema omofono (quore, cuaderno, squola) - Omissione o aggiunta di h 3) Altri errori - Accenti - Doppie

    24. Disturbi Specifici dell Apprendimento Criteri diagnostici per Disturbo dellEspressione Scritta: A) Le capacit di scrittura, misurate con test standardizzati somministrati individualmente (o con valutazione funzionale delle capacit di scrittura) sono sostanzialmente inferiori rispetto a quanto previsto in base allet cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dellintelligenza e a allistruzione adeguata allet. B) Lanomalia descritta al punto A interferisce notevolmente con lapprendimento scolastico o con le attivit della vita quotidiana che richiedono la composizione di testi scritti. C) Se presente un deficit sensoriale, le difficolt di scrittura vanno al di l di quelle di solito associate con esso.

    25. Discalculia Il termine discalculia indica le difficolt di apprendimento dellaritmetica elementare in bambini normalmente scolarizzati, in assenza di compromissione delle altre forme di ragionamento logico e di simbolizzazione. Le difficolt riguardano inizialmente la capacit di operare anche su piccole quantit, con la necessit di aiutarsi con le dita. Lacquisizione del concetto di numero risulta sempre difficile, cos come la capacit di scriverlo correttamente e di effettuare anche semplici operazioni. Talora si riscontra scrittura speculare dei numeri. Difficolt, infine, si rilevano nella risoluzione di problemi, anche quando le quattro operazioni sono state apprese.

    26. Disturbi Specifici dell Apprendimento Criteri diagnostici per Disturbo del Calcolo: A) La capacit di calcolo, misurata con test standardizzati somministrati individualmente sostanzialmente inferiore a quanto previsto in base allet cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dellintelligenza e a allistruzione adeguata allet. B) Lanomalia descritta al punto A interferisce notevolmente con lapprendimento scolastico o con le attivit della vita quotidiana che richiedono capacit di calcolo. C) Se presente un deficit sensoriale, le difficolt di calcolo vanno al di l di quelle di solito associate con esso.

    27. Prevalenza I Disturbi Specifici dellApprendimento, globalmente considerati, sono relativamente frequenti. Essi, infatti, presentano unincidenza media del 20-30% sulla popolazione scolastica; di questi, almeno il 15% sono secondari a svantaggio socio culturale, e quindi suscettibili di prevenzione primaria di carattere socio-politico. Un ulteriore 10%, di carattere benigno e comprende i ritardi semplici di letto-scrittura in cui il disturbo prevalentemente fonologico e non sintattico, si acquisisce la lettura nella II elementare, non inficiato lapprendimento, e normalmente si risolve alla fine del ciclo elementare. Vi poi almeno un 3% secondario a Ritardo Mentale e/o disturbi neuromotori e/o relazionali a prognosi pi grave, ed infine unarea di disturbi specifici primari, di circa l1%, identificato prevalentemente con la Dislessia, in cui presente anche un disturbo del linguaggio come difficolt fonologica e/o lessicale-sintattica oppure una disfasia evolutiva. Il disturbo molto pi frequente nei maschi rispetto alle femmine (4:1).

    28. Cause Relativamente alle cause, le ipotesi rientrano principalmente in due aree di ricerca: neuropsicologica e psicodinamica. La ricerca neuropsicologica prende spunto da una serie di dati rappresentati da: familiarit; diversa incidenza del disturbo nei due sessi; anamnesi positiva per fattori potenzialmente cerebrolesivi; frequente ricorso di disturbi neurologici minori; riscontro di variazioni morfologiche di alcune aree encefaliche evidenziate mediante indagini neurodiagnostiche (PET, SPECT RMN). Tali dati sono stati utilizzati per ipotizzare lesistenza di unalterazione strutturale e/o funzionale, di natura genetica e/o acquisita, a carico delle strutture preposte allacquisizione e alla automatizzazione di vari apprendimenti, la quale sembra sostenuta nelladulto dalla comparsa di deficit specifici in conseguenza di lesioni encefaliche acquisite. La ricerca psicodinamica, invece, riconosce ai DSA una genesi essenzialmente psicogena, facendo riferimento al valore simbolico che lapprendimento di lettura, scrittura e calcolo pu assumere in alcune situazioni, cio quella di tradurre un disagio e/o un malessere legato a dinamiche intrapersonali ed interpersonali inadeguate.

    29. Fattori implicati nellApprendimento Memoria uditiva, che rende possibile lapprendimento e il riconoscimento dei suoni e dei vari simboli (lettere, parole); Memoria visiva, che rende possibile lapprendimento e il riconoscimento della forma dei vari simboli e delle coordinate spaziali allinterno delle quali essi si collocano; Operazioni di trasformazione grafema-fonema (vedere il simbolo scritto e richiamare mentalmente il suono corrispondente) e fonema-grafema (sentire il suono del simbolo e richiamare mentalmente la forma grafica corrispondente); Operazioni di traduzione del fonema e/o del grafema in programmi di movimento per la riproduzione verbale e/o scritta; Competenze linguistiche; Sistemi di elaborazione centrale preposti al controllo e alla normale integrazione delle varie operazioni. La lettura, scrittura e calcolo sono processi attivi. Nellapprendimento della lettura, ad esempio, il bambino impara inizialmente ad associare un segno grafico ad uno specifico suono, il quale viene poi associato ad uno specifico programma motorio per la sua produzione verbale. Il processo, successivamente, si estende. Infine, si verifica il riconoscimento e la codifica fonologica dellintera parola. Nel contempo, il bambino acquisisce e sistematizza in strutture di conoscenza le leggi che regolano il linguaggio scritto, ovvero le competenze ortografiche, lessicali e sintattiche.

    30. Disturbi associati Le ricerche condotte sui bambini con DSA hanno permesso di individuare la frequente presenza di disturbi associati quali: Alterazioni del linguaggio (dal 30% al 70% dei casi. Comprendono forme diverse, dal Ritardo Semplice del Linguaggio ai Disturbi Specifici del Linguaggio); Disordini della lateralizzazione (in circa il 30% dei DSA); Difficolt nellorientamento spaziale e temporale (disturbi che riguardano le abilit visuo-percettive-motorie, lorganizzazione dello spazio grafico, lorientamento del corpo nello spazio, lorganizzazione di sequenze Presenza di disturbi emotivi (ansia, insicurezza, labilit motiva, cui possono associarsi modalit reattive inadeguate quali tic, enuresi, fobie). Per quanto riguarda i disturbi emotivi, la maggioranza degli autori, collocando i DSA nellambito dei disturbi neuropsicologici, attribuisce alle difficolt relazionali, osservate pressoch abitualmente, un significato reattivo. Tali disordini, cio, sarebbero legati alle frustrazioni inevitabilmente connesse alle difficolt di apprendimento.

    31. Diagnosi La prima fase del processo diagnostico finalizzata a verificare il livello prestazionale raggiunto nelle aree di lettura, scrittura e calcolo. Ci si effettua attraverso prove specifiche. Lesame della lettura viene eseguito attraverso la lettura di un brano standardizzato. Vengono quindi valutati: numero e tipo di errori commessi; velocit di lettura; comprensione del testo. Il riferimento a tali elementi permette di stabilire un livello di lettura, espresso con un punteggio (lessimetria). La diagnosi basata sul criterio della discrepanza fra efficacia cognitiva e abilit di lettura (indice di discrepanza). Lesame della scrittura viene eseguito mediante dettato e composizione libera. Il dettato di un brano standardizzato volto a valutare: numero e tipo di errori commessi; velocit di scrittura. La composizione libera permette di valutare lunghezza del testo, adeguatezza del vocabolario, correttezza della punteggiatura e strutturazione della frase. Il riferimento agli elementi emersi dal dettato e dalla composizione libera permette di valutare il livello di scrittura. Anche per il calcolo vengono utilizzate prove standardizzate che permettono di valutare il livello prestazionale.

    32. Diagnosi Strumenti di valutazione Lettura Prove MT di velocit, correttezza e comprensione Batteria per la valutazione della dislessia e disortografia evolutiva Scrittura Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica nella scuola dellobbligo Valutazione delle abilit di scrittura dalla I alla V elementare Matematica Batteria Emme + per la scuola elementare Test di matematica per la scuola dellobbligo Valutazione delle abilit matematiche dalla I alla V elementare Una volta constatato un livello di sviluppo deficitario, la diagnosi si rivolge alla valutazione globale del soggetto, alla ricerca di fattori che possano rappresentarne la causa o giustificarne lesistenza. Vanno considerati in particolare: Inadeguata frequenza scolastica Carenze socio-culturali Deficit sensoriali Ritardo mentale Disturbi specifici del linguaggio Disturbi da deficit di attenzione/iperattivit Disturbi dansia Disturbi della condotta Disturbi pervasivi dello sviluppo

    33. Diagnosi differenziale La diagnosi differenziale si fonda su: Anamnesi (sviluppo psicomotorio normale, assenza di patologie del sistema nervoso centrale e/o periferico, normale iter scolastico); Esame neurologico (generalmente negativo); Valutazione del livello intellettivo (QI nei limiti della norma ottenuto utilizzando le scale della serie Wechsler); Esplorazione delle funzioni neuropsicologiche (funzioni di integrazione percettiva, organizzazione temporo-spaziale e lateralizzazione in genere normali); Esame elettroencefalografico (in genere normale); Esame audiometrico (in genere normale); Esame psichico (che evidenzia un soddisfacente adattamento emozionale); Colloquio con i genitori (permette di definire aspetti relativi a cultura e qualit delle relazioni intrafamiliari. Lesame di tali aspetti evidenzia elementi che possano giustificare il ridotto livello prestazionale del bambino). Nella pratica clinica si pu distinguere il bambino che presenta DSA, dal bambino con un disturbo neuropsicomotorio interessante pi aree di sviluppo, e il bambino con Ritardo Mentale; spesso per questi bambini era stata posta una diagnosi di Ritardo Psicomotorio e molti di tali quadri possono essere confusi con i DSA. Alcune di queste configurazioni cliniche sono: Instabilit psicomotoria Ipereccitabilit Iperattivit Depressione Maltrattamenti Sindrome Disattentiva Disturbi del Linguaggio Ritardo Mentale Disturbi Generalizzati dello Sviluppo Autismo

    34. Terapia Il trattamento dei DSA presuppone unanalisi attenta di tutti i vari aspetti del quadro clinico e richiede la presa in carico globale del soggetto, inserito nella rete delle sue relazioni familiari e scolastiche. Se possibile, opportuno che il trattamento sia condotto dallo stesso insegnante nellambito delle prime classi elementari; in caso contrario, necessario affiancare il lavoro dellinsegnante con quello di operatori specializzati. Il trattamento comprende sia esercizi specifici che generali. Le stimolazioni specifiche consistono in una serie di esercizi che hanno per oggetto la stimolazione deficitaria; il presupposto che la ripetizionefacilitata, guidata e rinforzata- consenta lapprendimento e lautomatizzazione dei processi coinvolti. Le stimolazioni specifiche comprendono: Esercizi di lettura per promuovere la comprensione del testo; Esercizi di dettato che favoriscono la scomposizione della parola in sillabe; Esercizi di calcolo quali il riconoscimento dei numeri e lesecuzione di operazioni semplici. Le stimolazioni generali prevedono: Esercizi di pregrafismo; Esercizi relativi alla formazione dello schema motorio; Esercizi di orientamento spazio-temporale; Esercizi di ritmo e di espressione verbale.

    35. Terapia Le stimolazioni indicate, devono prevedere esercizi adattati a ciascun bambino e al tipo di difficolt che egli presenta. Il trattamento dei DSA, infatti, segue i criteri generali cui si ispira ogni programma abilitativo: Presentazione degli esercizi in maniera sistematica, secondo una successione graduata per quanto riguarda le difficolt; Allungamento progressivo dei tempi di attenzione e di impegno; Rispetto del ritmo di apprendimento di ciascun soggetto; Passaggio ad un esercizio successivo solo quando il precedente stato bene interiorizzato. Il tempo, nei DSA, un fattore critico; in fase di acquisizione, infatti, la rieducazione ripetitiva e segmentaria risulta utile, mentre non lo pi dopo la 2 elementare in quanto non pi utile allenare un sistema in modo disautonomizzato. Se insegnante ed ambiente scolastico hanno un ruolo chiave nei DSA, il bambino con tali difficolt presenta anche problemi emotivi e talvolta disturbi comportamentali, nei quali sono generalmente coinvolti i genitori e lintera famiglia. Pertanto necessario che lo specialista si prenda carico anche di tali aspetti, particolarmente quando i genitori sviluppano atteggiamenti ipercritici nei confronti della scuola e vivono il trattamento riabilitativo con ossessivit e ansia. Interventi di rassicurazione e di sostegno vanno naturalmente effettuati anche nei confronti del bambino affinch egli possa superare i sentimenti di inadeguatezza e di frustrazione, ed acquisire maggiore fiducia in s stesso.

    36. Cosa devono fare i genitori bene innanzitutto precisare che i dislessici hanno un diverso modo di imparare, ma possono imparare. I genitori devono: Informarsi sul problema Cercare una appropriata valutazione diagnostica Discutere del problema con gli insegnanti Aiutarlo nelle attivit scolastiche (leggergli ad alta voce) Supplire la lettura con altri strumenti di informazione (cassette, CD, video).

    37. Cosa deve fare linsegnante Linsegnante deve: Accogliere realmente la diversit, studiarla, comunicare serenamente con il bambino e dimostrargli comprensione Parlare alla classe e non nascondere il problema Spiegare alla classe il perch del diverso trattamento che viene riservato in varie occasioni ai dislessici Utilizzare le risorse dei compagni di classe assegnando ad esempio un Tutor al bambino dislessico Collaborare attivamente con i colleghi Comunicare continuamente con i genitori Comunicare e interagire con i servizi ASL Riguardo la scuola Materna e il primo ciclo di S. Elementare: conoscere le tappe di acquisizioni della scrittura e della lettura e sapere condurre il lavoro fonologico e metafonologico Riguardo la scuola elementare, media e superiore: riconoscere le tipologie degli errori ortografici, saper fare un bilancio della lettura nella propria classe, fare un lavoro metacognitivo sulla lettura, lavorare sulle abilit di studio, Valutare tenendo conto dei punti di partenza.

    38. Prognosi I DSA hanno tendenza spontanea allattenuazione, e non ostacolano la realizzazione sociale del soggetto. Vi sono tuttavia dei casi (3 su 10) in cui i disturbi persistono, limitando anche in et adulta le competenze di lettura e di scrittura del soggetto, nonch condizionando le sue scelte lavorative. La differente evoluzione pu essere dovuta: Alla natura del disturbo; Allentit del disturbo; Alla presenza e intensit dei disturbi emotivi associati. Particolare importanza assume, in relazione ai disturbi emotivi, il livello di aspirazione dei genitori. Le difficolt nel leggere e nello scrivere del figlio possono costituire, infatti, per i genitori unintensa frustrazione, che si pu tradurre in un atteggiamento estremamente colpevolizzante. Ci, con meccanismo circolare, pu finire per rinforzare il disturbo. Altrettanto importanti sono gli atteggiamenti degli insegnanti.

    39. Il mondo della scuola I bambini dislessici ancora faticano ad essere compresi ed accettati a scuola. Recentemente la circolare Prot. n 4099/A/4 emanata dal Ministero della Pubblica Istruzione il 5 ottobre 2004 ha raccomandato agli insegnanti di utilizzare strumenti compensativi e dispensativi che agevolino l'apprendimento di bambini e ragazzi dislessici e di applicare con loro una valutazione specifica in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale. Si specifica, altres, che per adottare tali misure possa essere sufficiente la diagnosi specialistica di disturbo specifico di apprendimento di lettura (o dislessia). Per bambini e ragazzi dislessici non si ritiene opportuno l'appoggio di un insegnante di sostegno.

    41. CONCLUSIONE Quale migliore conclusione sul processo evolutivo se non questo brano del grande poeta Khalil Gibran sul ruolo dei genitori nello sviluppo, e di riflesso quello degli insegnanti "I vostri figli non sono figli vostri. Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e bench vivano con voi non vi appartengono. Potete donare loro amore, ma non i vostri pensieri: essi hanno i loro pensieri. Potete rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime: esse abitano la casa del domani, che non vi sar concesso visitare neppure in sogno. Potete tentare di essere simili a loro, ma non farli simili a voi: la vita procede e non s'attarda sul passato. Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti. L'arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinch le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidatevi con gioia alla mano dell'arciere; poich come ama il volo della freccia cos ama la fermezza dell'arco."

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