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Sergio LONGOBARDI sergio.longobardi@uniparthenope.it

Sergio LONGOBARDI sergio.longobardi@uniparthenope.it Dipartimento di Statistica e Matematica per la Ricerca Economica. LE SCUOLE ED IL CAPITALE UMANO. Lo studio e l’analisi dei sistemi educativi assume un’importanza rilevante, in quanto le principali istituzioni deputate alla formazione del

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Presentation Transcript


  1. Sergio LONGOBARDIsergio.longobardi@uniparthenope.it Dipartimento di Statistica e Matematica per la Ricerca Economica

  2. LE SCUOLE ED IL CAPITALE UMANO Lo studio e l’analisi dei sistemi educativi assume un’importanza rilevante, in quanto le principali istituzioni deputate alla formazione del CAPITALE UMANO sono sicuramente leSCUOLEe leUNIVERSITÀ Esse adempiono, direttamente, a questo compito dotando i giovani di un adeguato bagaglio culturale e trasmettendo lo stock di conoscenze ereditato dalle precedenti generazioni ed, in modo indiretto, stimolando la capacità dei giovani ad apprendere

  3. OBIETTIVI DELLE INDAGINI INTERNAZIONALI Le indagini internazionali sul grado di preparazione degli studenti rappresentano sicuramente un valido contributo per valutare la qualità del capitale umano I loro risultati forniscono una robusta evidenza della qualità del capitale umano stesso, consentendo, in maniera efficace, di rilevare abilità, capacità e competenze non altrimenti identificabili se ci si limita al grado di istruzione “formale” raggiunto

  4. MOTIVAZIONE DELLE INDAGINI INTERNAZIONALI La risposta: • Disponibilità di dati confrontabili a livello nazionale ed internazionale Le domande: Come valorizzare i risultati della scuola? Come verificare che gli investimenti fatti stiano andando nella giusta direzione? Come sapere se gli incrementi di conoscenze dei nostri studenti sono in linea con gli altri paesi? Come avere informazioni oggettive per responsabilizzare i genitori sulla necessità di far lavorare gli studenti?

  5. Le valutazioni scolastiche esterne accompagnano e non sostituiscono il lavoro dell’insegnante

  6. Quali sono le valutazioni internazionali comparate su vasta scala e chi le conduce?

  7. International Association for the Evaluation of Educational Achievement E’ una associazione di Enti di ricerca non governativi; dagli anni ’60 ha condotto indagini internazionali la cui metodologia si basa sulla misurazione tramite prove oggettive dei livelli di profitto e sull’esame di come le variabili di sfondo nei diversi paesi contribuiscono a determinare i diversi livelli di profitto

  8. IEA PIRLS

  9. 2006 IEA PIRLS (Progress In International Reading Literacy Study) • Nel 2006 40 paesi partecipanti • Obiettivi: • Ricavare informazioni • Fare inferenze semplici • Interpretare ed integrare informazioni • Analizzare e valutare • PROVE UTILIZZATE: testi narrativi e informativi. • QUESTIONARI DI SFONDO: studente, famiglia, insegnante, scuola

  10. 2006 – IEA PIRLS Risultati 9 anni +11 rispetto al 2001 Età media +bassa Solo il 2% di cattivi lettori Omogeneità fra le macroaree Sudafrica

  11. 2006 IEA PIRLS (Progress In International Reading Literacy Study) L’indagine PIRLS dell’IEA ha come obiettivo principale l’accertamento di competenze ed abilità, compresa quella in un momento di passaggio nella vita dello studente, dall’apprendere a leggere al leggere per apprendere. Il progetto PISA – Programme for International Student Assessment – ha come obiettivo principale l’accertamento di competenze ed abilità tenendo conto dei bisogni degli studenti nel momento di passaggio dal mondo della scuola al mondo del lavoro.

  12. IEA TIMMS

  13. si è svolta nel 1995, 1999, 2003, 2007 è rivolta ad alunni di 4° elementare e 3° media permette di analizzare i trends in matematica e in scienze in più di 50 nazioni IEA TIMMS (Trends in International Mathematics and Science Study)

  14. Punto di partenza è l’analisi dei curricoli delle nazioni partecipanti Su questa base, vengono definite le conoscenze e le competenze che verranno valutate Attraverso l’analisi dei risultati vengono definiti 4 livelli di competenza: avanzato, alto, intermedio, basso. Il test è rivolto agli studenti della stessa classe, e il questionario insegnante permette di interpretare i risultati degli studenti anche in relazione agli stili di insegnamento. OBIETTIVI DELL’INDAGINE TIMMS

  15. TIMSS 2003 Popolazione Studentesca: 48 paesi coinvolti (14 europei), Tutti gli studenti iscritti all’ottavo anno di scuola Campioni rappresentativi di almeno 4.000 studenti per paese stratificati in base a due livelli: almeno 150 scuole selezionate con una probabilità proporzionale alla dimensione, quindi 1 o 2 classi selezionate in maniera casuale in ciascuna scuola.

  16. TIMSS 2003 Paesi europei coinvolti:

  17. TIMSS 2003 I questionari di supporto utilizzati: • Il questionario di scuola chiede ai dirigenti scolastici di fornire informazioni sul contesto scolastico per l’insegnamento della matematica e delle scienze. • Il questionario docente, raccoglie informazioni sulla preparazione e sviluppo professionale dei docenti, sulle loro strategie pedagogiche e sul curriculum. • Il questionario studente, raccoglie informazioni sul background socioeconomico familiare degli studenti e sulle loro esperienze nell’apprendimento della matematica e delle scienze.

  18. TIMSS 2003 cl.8: Matematica

  19. L’indagine PISA Programme for International Student Assessment

  20. PRINCIPALI CARATTERISTICHE L’obiettivo generale è verificare se, e in che misura, i giovani che escono dalla scuola dell’obbligo abbiano acquisito alcune competenze giudicate essenziali per svolgere un ruolo consapevole e attivo nella società e per continuare ad apprendere per tutta la vita PISA (Programmefor International Student Assessment) è condotta dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) • Indagine internazionale promossa per rilevare le competenze dei quindicenni scolarizzati • Si svolge con periodicità triennale (prima indagine 2000)

  21. mettere a punto indicatori relativi al rendimento scolastico degli studenti quindicenni individuare le caratteristiche dei sistemi scolastici dei paesi che hanno ottenuto i risultati migliori fornire con regolarità dati sui risultati dei sistemi di istruzione, in modo da consentire il loro monitoraggio e la costruzione di serie storiche di dati utilizzabili per orientare le politiche educative e scolastiche. Obiettivi principali

  22. Paesi aderenti al Progetto PISA nel 2000 Equivalenti a 77% dell’economia mondiale

  23. Paesi aderenti al Progetto PISA nel 2003 Equivalenti a 81% dell’economia mondiale

  24. Paesi aderenti al Progetto PISA nel 2006 Equivalenti a 87% dell’economia mondiale

  25. Tre ambiti d’indagine: lettura, matematica e scienze Periodicità triennale con un’area di contenuti principale in ciascun ciclo PISA 2000: lettura, PISA 2003: matematica, PISA 2006: scienze Popolazione bersaglio: i quindicenni scolarizzati In PISA 2003 sono stati coinvolti oltre 275.000 studenti nei 41 Paesi partecipanti, mentre in PISA 2006 sono stati coinvolti 400.000 studenti nei 57 Paesi partecipanti a rappresentare una popolazione di quasi 20 milioni di quindicenni scolarizzati. Popolazione testata: studenti di età compresa tra 14 anni 6 mesi e 15 anni e 6 mesi. Caratteristiche del progetto PISA

  26. Il campione italiano del PISA 2003 è stato di 407 scuole per un totale di oltre 11.000 studenti mentre quello del PISA 2006 è stato di 850 scuole per un totale di circa 28.000 studenti che rappresentano circa mezzo milione di quindicenni scolarizzati. A livello geografico il campione è rappresentativo di 5 macroaree e 12 Regioni/Province autonome. A livello del sistema dell’istruzione, il campione è rappresentativo di due livelli scolastici (scuola media e scuola secondaria superiore) e di tre indirizzi di studio (Istituti Tecnici, Istituti Professionali e Licei) più i centri di formazione professionale nelle regioni in cui sono attivi. Caratteristiche del progetto PISA

  27. Composizione del campione italiano -PISA 2006

  28. 13 fascicoli di prove cognitive di 120 minuticiascuno, assegnati agli studenti secondo uno schema di rotazione ciascun fascicolo contiene principalmente prove di scienze e in alcuni fascicoli vi sono anche prove di lettura, e matematica. Le prove sono costituite da: uno stimolo (testo, diagramma o grafico, immagini) una o più domande indicazioni per la correzione Le domande possono essere: chiuse a scelta multipla semplice o complessa; aperte a risposta univoca o a risposta breve; aperte a risposta articolata. Le prove cognitive

  29. Questionario Studente: ambiente socio economico; motivazioni e atteggiamenti nei confronti della scuola; strategie di studio delle scienze; familiarità con tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Questionario Scuola: bacino di utenza e dimensioni della scuola; risorse della scuola; corpo docente; clima disciplinare della scuola; strategie didattiche e di valutazione; autonomia scolastica. QUESTIONARI

  30. QUESTIONARI Questionari facoltativi: • Questionario sul percorso scolastico; • Questionario TIC; • Questionario Genitori. Domande nazionali : • I Paesi hanno inoltre la facoltà di includere, se necessario, un numero limitato di items di interesse nazionale.

  31. I quindicenni italiani e le prove PISA 2006 Presentazione generale dei risultati e lettura dei dati sulla base delle variabili di contesto

  32. Come si classifica l’ITALIA nel contesto internazionale?

  33. Performance in SCIENZE ITALIA: 475 (DS 96) - 31°/57 OECD: 500 (DS 95) La media dei 25 paesi dell’Unione Europea partecipanti a PISA 2006 è pari a 497

  34. Performance in MATEMATICA ITALIA: 462 (DS 96) - 38°/57 OECD: 498 (DS 92) La differenza tra il punteggio degli studenti maschi (470; ES 2,9) e il punteggio delle studentesse (453; ES 2,7) è statisticamente significativa a vantaggio degli studenti maschi

  35. Performance in LETTURA ITALIA: 469 (DS:109) – 33°posto OECD: 492 (DS:99) La differenza tra il punteggio degli studenti maschi (448; ES 3,4) e il punteggio delle studentesse (489; ES 2,8) è statisticamente significativa a vantaggio delle studentesse

  36. Gli studenti di liceo conseguono risultati migliori, seguiti dagli studenti degli istituti tecnici e da quelli degli istituti professionali. Il punteggio medio degli studenti dei licei (518) è più alto di quello degli studenti degli istituti professionali (414) di oltre una deviazione standard Gli studenti dei licei conseguono mediamente risultati superiori alla media OCSE, quelli degli altri indirizzi di studio risultati inferiori Differenze interne al sistema ITALIA: tipologia di scuola

  37. Percentuale studenti a ciascun livello della scala complessiva di literacy scientifica scuola Differenze interne al sistema ITALIA: tipologia di scuola

  38. Gli studenti del Nord-Est si collocano al di sopra della media OCSE, quelli del Nord-Ovest al livello della media OCSE, quelli del Centro leggermente al di sotto di questa media, quelli del Sud e del Sud Isole si collocano nettamente al di sotto della media OCSE Al di sopra della media OCSE si collocano gli studenti dei licei del Nord-Ovest, del Nord-Est e del Centro; gli studenti degli istituti tecnici del Nord-Ovest e del Nord-Est Differenze interne al sistema ITALIA: macroaree

  39. LE 5 MACRO AREE Nord-Ovest: Piemonte, Lombardia, Liguria, Val d’Aosta Nord-Est: Veneto, Trentino A.A., Friuli V. G-, Emilia R. Centro: Lazio,Toscana, Umbria, Marche Sud: Campania, Molise, Abruzzo, Puglia Sud e isole: Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

  40. Percentuale studenti a ciascun livello della scala complessiva di literacy scientifica per area geografica Differenze interne al sistema ITALIA: macroaree

  41. Divari interni (literacy divide) –Ripartizioni geografiche- LETTURA MATEMATICA SCIENZE

  42. VARIAZIONE DELLE SINGOLE REGIONI/PROVINCE RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE

  43. L’effetto delle variabili di contesto

  44. L’indice di status economico, sociale e culturale (ESCS) Nel calcolo dell’indice ESCS, in PISA 2006, rientrano gli indici di benessere materiale e di possesso di risorse educative e culturali, il numero dei libri presenti a casa, lo status occupazionale dei genitori (il più elevato fra madre e padre) e il numero maggiore di anni frequentati a scuola fra la madre e il padre

  45. Valori medi indice ESCS per area geografica e per tipo di scuola Lo status socioeconomico degli studenti degli istituti tec. è più basso della media nazionale di: Lo status socioeconomico degli studenti degli istituti prof. è più basso della media nazionale di: Si esclude un’inversione di tendenza al centro, in cui le famiglie hanno uno status socioeconomico mediamente più elevato rispetto alla media nazionale di: Lo status socioeconomico degli studenti dei licei è più alto della media nazionale di: 0,53 0,60 0,47 0,47 0,40 0,21 0,20 0,11 0,04 -0,06 0,00 -0,20 -0,19 -0,40 -0,36 -0,38 -0,39 -0,44 -0,47 -0,60 -0,66 -0,66 -0,80 Nord Ovest Nord Est Centro Sud Sud Isole Istituti Tecnici Licei Istituti Professionali

  46. Differenze tra scuole ed all’interno delle scuole • Varianza spiegata dal tipo di scuola • Italia 26,4% (OCSE 17,8%) • Varianza tra scuole spiegata dal tipo di scuola + Status Socioeconomico della famiglia (ESCS) • Italia 31,9% (OCSE 24,3%) • ESCS: spiega il 10% della varianza totale; meno che nella media OCSE (14,4%)

  47. Combiniamo lo status socio economico ed il tipo di scuola

  48. - LICEI -

  49. -ISTITUTI TECNICI -

  50. - ISTITUTI PROFESSIONALI-

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