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Ferdinando Pellegrino

Il rischio psicosociale e la promozione del benessere all’interno delle Aziende gli obblighi per il datore di lavoro. Ferdinando Pellegrino. Il rischio psicosociale è dato dall’ impatto del lavoro sulla salute. Perché occuparsene?

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Presentation Transcript


  1. Il rischio psicosociale e la promozione del benessere all’interno delle Aziende gli obblighi per il datore di lavoro Ferdinando Pellegrino

  2. Il rischio psicosociale è dato dall’ impatto del lavoro sulla salute Perché occuparsene? • Vi è una diretta correlazione tra stress, infortunio lavorativo ed errore professionale • Vi è una riduzione della qualità della vita dell’individuo • Si ha una compromissione dell’efficacia lavorativa (le persone stressate rendono di meno!) • L’individuo stressato è più vulnerabile allo sviluppo di patologie fisiche o somatiche Psychosocial RIsk MAnagement European Framework http://prima-ef.org

  3. Piano Sanitario Nazionale 2005-2008 Ministero della Salute 5.11 La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Patologie derivanti dai rischi psico-sociali connessi all’organizzazione del lavoro (stress, burn-out, mobbing, ecc.) L’interesse è focalizzato sulle patologie da “rischi emergenti” – come quelle derivanti dallo stress lavorativo -, meno conosciute, ma logoranti in quanto minacciano la salute dell’individuo

  4. La tutela giuridica Art. 32 Costituzione Italiana Il bene della salute costituisce oggetto di autonomo diritto primario assoluto • Art. 2087 c.c. tutela delle condizioni di lavoro • Accordo quadro europeo sullo stress lavoro-correlato, 2004 • Art. 28 D.Lgs 81/2008 (D.Lgs 106/2009) • La normativa vigente tutela in modo globale la salute dell’individuo

  5. Tutela INAIL: lo stress lavorativo è riconosciuto come malattia professionale • Gruppo 7 • Malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzioni dell’organizzazione del lavoro • * Disturbo dell’adattamento cronico • * Disturbo post-traumatico cronico da stress Malattie Professionali per le quali è obbligatoria la denuncia (GU 74/1.4.2010)

  6. Obblighi per le Aziende • Valutazione del rischio stress lavoro-correlato • Formazione personale: “Per lo svolgimento della funzione di responsabile del servizio prevenzione e protezione occorre aver partecipato a corsi di formazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e da stress lavoro-correlato (ex Art. 32)” • Attuazione strategie prevenzione individuali e di gruppo D.Lgs 81/2008

  7. Obblighi per le Aziende Obiettivo: tutela della salute Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Art. 2, comma 1, lettera o <<salute>>: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o infermità

  8. Il rischio psicosociale può dar luogo a 1. Sintomi individuali  disagio psichico  patologie psichiche  stili di vita disfunzionali 2. Sintomi organizzativi  malattie organizzative Lo stress lavorativo può essere alla base di condizioni di disagio psichico, di patologie psichiatriche (ansia, depressione) e di patologie fisiche (ipertensione, infarto cardiaco …). Si possono avere anche vere malattie aziendali (molte aziende falliscono o non producono con efficacia per la presenza di elevati livelli di stress connessi a disfunzioni organizzative.

  9. cosa fare? • Promuovere in ambito lavorativo progetti tesi a • valorizzare le competenze personali e sociali degli operatori • implementare la loro capacità di rispondere in modo positivo ed adeguato alle problematiche lavorative (response ability) la valorizzazione della persona

  10. l’azienda e l’individuo Interventi • a livello organizzativo • a livello individuale ruolo chiave del lavoratore stesso nella gestione della sicurezza e della salute …

  11. prevenire lo stress con una buona organizzazione del lavoro • Gli interventi a livello organizzativo riguardano l’organizzazione dell’attività lavorativa • E’ importante responsabilizzare gli operatori ed aiutarli ad implementare la loro competenza professionale • La maggiore fonte di stress negativo si rileva in un ambiente in cui vi sono elevati livelli di stress che non è possibile controllare e gestire

  12. gli interventi a livello individuale mirano a migliorare la competenza professionale Il fitness cognitivo-emotivo si propone come un processo di apprendimento continuo … grazie al quale si valorizza la persona e la sua propensione all’autorealizzazione L’obiettivo è quello di aiutare la persona ad essere più competente sul piano individuale e relazionale

  13. piani di intervento LIVELLO INDIVIDUALE maturazione della personalità, valorizzazione dell’esperienza, ottimismo, ricerca degli schemi ricorrenti, valorizzazione dell’innovazione e della creatività, impegno e studio costanti, motivazione alla crescita umana e professionale …

  14. piani di intervento LIVELLO RELAZIONALE accettazione e valorizzazione del proprio mondo interiore, propensione alla relazione, accettazione degli altri, sintonizzazione emotiva (empatia), riduzione dei conflitti, ricerca di esperienze condivise e di emozioni positive in ambito familiare, lavorativo e sociale

  15. Obiettivo finale Aiutare le persone ad essere Response Able La response ability è la capacità di rispondere in maniera ottimale a ciò che accade nel momento in cui accade I Response Able danno il meglio di sé nelle medesime condizioni che paralizzano le loro controparti meno Response Able

  16. Per l’Azienda il clima organizzativo positivo diventa strategico • Il clima organizzativo positivo rappresenta il segreto del successo aziendale •  coinvolgere le energie di tutto il personale e lavorare sui processi •  scegliere le “figure chiave” per iniziare a lavorare sul clima organizzativo

  17. Attivare in Azienda l’Audit sistemico • Individuazione punti di forza e di debolezza • Valutazione della storia dell’Azienda • Osservazione delle situazioni presenti a tutti i livelli aziendali • Comprensione di quali sono le potenzialità delle risorse umane

  18. Audit sistemico • Conoscenza delle azioni strategiche svolte fino a quel momento • Individuazione delle aree in cui possono essere apportati miglioramenti (programmare formazione) • Fare una analisi anche all’esterno Ferramosca, 2003

  19. La vera sfida per l’azienda è quella di implementare la motivazione del personale • La motivazione autentica nasce ed è sostenuta dal profondo del sé  tentare di motivare gli altri è molto difficile (Paul Stoltz) • Lavorare sulla motivazione diventa quindi di fondamentale importanza per qualsiasi azienda

  20. per approfondire • Pellegrino F, Oltre lo stress, Burn-out o logorio professionale? Centro Scientifico Editore, Torino, 2006 • Pellegrino F. Valorizzare le risorse umane, Mediserve, Milano-Firenze-Napoli, 2007 • Pellegrino F, La sindrome del Burn-out, Torino, 2009 • Pellegrino F, Personalità ed autoefficacia, Springer, Milano, 2010 Cellulare 3480506564 www.ferdinandopellegrino.com info@ferdinandopellegrino.com

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