1 / 35

Di ALESSANDRA FERMANI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MACERATA

IntroduzioneIl soggetto umano un essere comunicanteLa comunicazione umana ha molteplici dimensioni: un'attivit eminentemente socialecomunicare partecipare e condividere i significati un'attivit eminentemente cognitiva strettamente connessa con l'azionenon disgiunta dalla discom

zeal
Télécharger la présentation

Di ALESSANDRA FERMANI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MACERATA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


    1. di ALESSANDRA FERMANI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MACERATA

    2. Introduzione Il soggetto umano un essere comunicante La comunicazione umana ha molteplici dimensioni: unattivit eminentemente sociale comunicare partecipare e condividere i significati unattivit eminentemente cognitiva strettamente connessa con lazione non disgiunta dalla discomunicazione

    3. 2. La comunicazione Perch importante studiare la comunicazione? Molti dei fenomeni sociali ( stereotipi, pregiudizi) si originano nel corso di interazioni comunicative fra le persone nei gruppi Comunicazione: processo dinamico e circolare richiede la condivisione di codici astratti (il linguaggio) e di segnali non verbali

    4. La comunicazione un fenomeno intenzionale? Due scuole di pensiero: 1) La comunicazione sempre un fenomeno intenzionale con scopi strumentali: indurre una risposta negli altri Esempio: Miller e Steinberg (1975): intenzione di comunicare e influenzare sono sinonimi 2) La comunicazione va oltre lintenzionalit di chi lo attua Modello pragmatico della comunicazione (Watzlavick et al. 1976): ogni comportamento in una interazione fornisce informazione sullambiente e sulla relazione fra gli attori Shannon e Weaver: comunicazione = tutti i processi attraverso i quali una mente ne influenza unaltra (linguaggio scritto, parlato, teatro..)

    5. Burgoon e coll. (1994): propongono una posizione intermedia tra le due scuole di pensiero che considera sia lintenzionalit degli interlocutori sia la percezione di tale intenzionalit

    6. Due sistemi di comunicazione: Sistema verbale Sistema non verbale Sistema verbale Il linguaggio un codice simbolico: Accomuna tutte le societ umane Le differenzia da quelle non umane un codice governato da regole (grammatica, sintassi, semantica)

    7. Il punto di vista matematico: la comunicazione come trasmissione di informazioni Modello matematico di Shannon e Weaver: la comunicazione come trasmissione di informazioni = passaggio di un segnale da una fonte A attraverso un trasmettitore lungo un canale a un destinatario B grazie a un recettore

    8. Feedback = quantit di informazione che dal ricevente ritorna allemittente. Il feedback pu essere: positivo = ampliamento dellinformazione dingresso negativo = riduzione dellinformazione dingresso Il concetto di feedback diverso da quello di rinforzo

    9. Il modello matematico integrato da alcuni concetti: rumore = insieme degli elementi ambientali che interferiscono con la trasmissione del segnale ridondanza = ripetizione nelloperazione di codifica del messaggio per favorire la sua codifica filtro = processo di selezione di alcuni aspetti e propriet del segnale rispetto ad altri nelloperazione di decodifica Limite del modello matematico: implica una teoria forte del codice

    10. MODELLO DIALOGICO Livello della comunanza: conoscenze comuni Livello della reciprocit : comunicare in base al frame Livello della mutualit: perspestive taking

    11. Lapproccio semiotico: la comunicazione come significazione e come segno Il processo della significazione La semiotica (o semiologia) la scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale Per la semiotica, la comunicazione un processo di significazione (= capacit di generare significati)

    12. Segno come equivalenza Secondo de Saussure, il segno : lunione di unimmagine acustica (il significante o espressione) e di una mentale (il significato o contenuto) Equivalenza = corrispondenza piena e stabile fra espressione e contenuto Funzione segnica: il segno non va inteso come una realt fisica

    14. Segno come inferenza Secondo Peirce, il segno : qualcosa che per qualcuno sta al posto di qualcosaltro, sotto qualche rispetto o capacit Peirce individua tre tipi di segni: le icone = relazione di somiglianza con le propriet del referente (ex: le icone di un computer sulla barra degli strumenti) gli indici = rapporto di contiguit fisica con loggetto cui si riferiscono (ex: fumo indice che c fuoco) i simboli = rapporto arbitrario con il referente, stabilito per contiguit ed appreso (ex: colomba = pace)

    16. Lapproccio pragmatico: la comunicazione come interazione fra testo e contesto La distinzione di Morris in: Semantica = analisi dei significati dei segni Sintassi = analisi delle relazioni formali fra i segni Pragmatica = analisi della relazione dei segni con gli attori La pragmatica si occupa di: - uso dei significati - relazione fra segno e interpretante - rapporto fra testo e contesto

    17. La teoria degli atti linguistici Secondo Austin: dire qualcosa anche fare sempre qualcosa Categorie di atti linguistici: - atti locutori: atti di dire qualcosa (rappresenta ci che si dice, ex: non ho rotto io il vetro) - atti illocutori: atti nel dire qualcosa (costituisce ci che si fa nel dire qualcosa, ex: dichiarare la propria estraneit al danno) - atti perlocutori: atti con il dire qualcosa (rappresenta cosa si vuole ottenere dicendo qualcosa, ex: convincere linterlocutore della propria innocenza)

    18. Scuola di Palo Alto: Paul Watzlawick Assiomi della comunicazione Non si pu non comunicare Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione (il secondo classifica il primo, metacomunicazione) La natura della comunicazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze (io sto in silenzio per cui io sto in silenzio, io brontolo perch tu stai in silenzio) Comunichiamo attraverso un modulo numerico e uno analogico Tutti gli scambi sono simmetrici (uguaglianza di ruolo) o complementari (differenza) Critica del modello e nascita del modello Intenzionale: distinzione tra Comunicazione e comportamento

    19. Verso una definizione di comunicazione La distinzione fra comunicazione e comportamento Comportamento = qualsiasi azione motoria di un individuo, percepibile in qualche maniera da un altro Fra comportamento e comunicazione vi un rapporto di inclusione: ogni comunicazione un comportamento, in quanto si esprime attraverso azioni manifeste non tutti i comportamenti sono comunicazione, in quanto esistono numerose forme di comportamento che possono essere informative ma non comunicative

    21. Il principio di Cooperazione e le implicature conversazionali di Grice Distinzione fra: Comunicazione = scambio nel quale A intende in maniera consapevole rendere B consapevole di qualcosa di cui non era prima consapevole, facendo ricorso a un sistema di significazione e di segnalazione condiviso dai due partecipanti Informazione = trasmissione involontaria di A di un segnale che percepito in maniera autonoma da parte di B, indipendentemente dallintenzione di A e senza la partecipazione di questultimo

    22. Grice formula il Principio di Cooperazione nei seguenti termini: Dai il tuo contributo al momento opportuno, cos com richiesto dagli scopi e dallorientamento della conversazione in cui sei impegnato

    24. Le implicature hanno quattro propriet: sono cancellabili: si possono dissolvere se si aggiungono alcune premesse a quelle originali sono non-distaccabili: sono attaccate al valore semantico dellenunciato e non alla sua forma sono calcolabili: dati il principio di Cooperazione e le massime, prevedibile che in una situazione standard linterlocutore sappia fare linferenza appropriata sono non-convenzionali: non fanno parte del significato convenzionale delle espressioni linguistiche, ma sono di volta in volta negoziate in funzione del contesto duso (ex: ironia: antifrasi, ironia sarcastica e bonaria; gaffe)

    27. Il punto di vista sociologico: la comunicazione come espressione e prodotto della societ Microsociologia studia i processi della vita quotidiana, il flusso degli accadimenti nella loro sequenza non sempre ordinata Macrosociologia studia i processi generali inerenti le istituzioni e le organizzazioni complesse in quanto costitutivi e strutturali della societ

    28. La microsociologia di Goffman Sociologia delle occasioni: studio delle circostanze in cui hanno luogo le esperienze quotidiane e ricorrenti Concetto di frame = cornice (o contesto) entro cui si realizza lo scambio comunicativo Rituali: sequenze di atti attraverso i quali un soggetto controlla e rende visibili le implicazioni simboliche del suo comportamento quando si trova direttamente esposto a un altro soggetto

    29. Lapproccio psicologico: la comunicazione come gioco di relazioni Comunicazione = dimensione intrinseca che fonda e che esprime lidentit personale e la posizione sociale di ogni soggetto

    32. COMPETENZE COMUNICATIVE Competenza linguistica aspetti fonologici, sintattici, semantici e pragmatici della lingua Competenza paralinguistica intercalari come le risate, silenzi, borbotii, dizione, cadenze nella pronuncia Competenza cinesica: gesti e posture (notevoli le implicazioni culturali) Competenza prossemica: gestione dello spazio (pubblico oltre 4 metri, intimo 0-0.5, personale 0-1 m, sociale 1-3) aptica: azioni di contatto corporeo (notevoli le implicazioni culturali) Competenza performativa: impiego intenzionale di atti linguistici e non per realizzare gli scopi della comunicazione Competenza pragmatica: saper usare i segni linguistici verbali e non in modo adeguato alla situazione Competenza cronemica: uso del tempo (culture veloci e lente, ritmo personale) Competenza socioculturale : saper comunicare in base al ruolo

    33. I comportamenti spaziali sono influenzati da: Fattori culturali Differenze di status Differenze di genere Fattori culturali (Hall, 1964) Culture di contatto = stile di comunicazione tattile e olfattive Culture non di contatto = stile di comunicazione visiva Differenze di status pi probabile che persone di status superiore sfiorino quelle di status inferiore Differenze di genere pi probabile che un uomo sfiori una donna del contrario

    34. Importante elemento nel comportamento spaziale: distanza tra gli interlocutori Regola il grado di intimit tra le persone Secondo Hall (1966) ci sono 4 zone di distanza progressiva a seconda del livello di intimit: zona intima: occupata tra persone in relazione molto stretta zona personale: distanza tra due interlocutori zona sociale: occupata da un gruppo di persone che comunicano zona pubblica: separa un interlocutore dal suo pubblico Anche la distanza interpersonale varia in funzione di: fattori culturali et genere

    35. Conclusioni: a che cosa serve il comportamento non verbale? Funzione chiarificatrice: riduce lambiguit del linguaggio Fornisce informazioni sugli stati danimo e sugli atteggiamenti degli interlocutori Definisce il tipo di relazione che intercorre fra i parlanti: grado di intimit Regola lavvicendarsi dei turni di parola Permette agli individui di presentare se stessi

    36. CONTRATTO COMUNICATIVO Ghiglione Tra emittente e ricevente si stabilisce una sorta di contratto comunicativo che subisce aggiustamenti attraverso continue negoziazioni di significato Per Anolli tra CV e CNV c la multimodalit dellatto comunicativo. La comunicazione una sinfonia dove ogni strumento autonomo eppure al tempo stesso, insieme a. Per Mininni: la comunicazione un atto sociale che non pu prescindere dalla rappresentazione individuale. Sono io che parlo ma siamo noi che diciamo

More Related