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RIFORME DELLE PENSIONI 1992,1995,2004, 2007

I soggetti coperti: i lavoratori. Art. 38 comma 2 Cost.:

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RIFORME DELLE PENSIONI 1992,1995,2004, 2007

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Presentation Transcript


    1. RIFORME DELLE PENSIONI (1992,1995,2004, 2007)

    2. I soggetti coperti: i lavoratori Art. 38 comma 2 Cost.: I lavoratori hanno diritto che siano provveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidit e vecchiaia, disoccupazione involontaria La vecchiaia una situazione generatrice di bisogno: genera una riduzione della capacit di produrre reddito. Tuttavia, let anagrafica, che un tempo corrispondeva a una presuntacondizione di inabilit, con laumento della speranza di vita e labbassamento dellet pensionabile diventata una sorta di diritto al riposo.

    3. SCALETTA DELLA LEZIONE 1) La raccolta delle risorse: come si finanziano i trattamenti pensionistici ? 2) Come si calcola lammontare della pensione ? Le due modalit di calcolo del trattamento pensionistico: metodo retributivo e metodo contributivo 3) A quali condizioni ho diritto alla pensione ? I requisiti della pensione di anzianit I requisiti della pensione di vecchiaia e della pensione di vecchiaia unificata (post. riforma del 1995) 4) Scheda riassuntiva

    4. 1) La raccolta delle risorse: come si finanziano i trattamenti pensionistici ? REGIME DI BASE (ASSICURAZIONE GENERALE OBBLIGATORIA) Le pensioni di base si finanziano attraverso il meccanismo della RIPARTIZIONE: i lavoratori (attivi) pagano i contributi per finanziare il trattamento dei pensionati ==> Solidariet intergenerazionale E il principio introdotto nel 1969 (l. n. 153/1969). I contributi attualmente versati per il lavoro dipendente ammontano al 33% della retribuzione. PREVIDENZA COMPLEMENTARE Il finanziamento dei fondi pensione privati si basa sul principio della CAPITALIZZAZIONE ==> Accantonamento individuale delle risorse per finanziare il proprio trattamento pensionistico

    5. 2) COME SI CALCOLA LAMMONTARE DELLA PENSIONE ? DUE MODALIT DI CALCOLO DEL TRATTAMENTO PENSIONISTICO METODO RETRIBUTIVO Il metodo retributivo si basa sulla retribuzione media: la pensione si calcola applicando una percentuale (detta aliquota di rendimento) alla retribuzione media per ogni anno lavorato (2%). Nel 1992 stata prevista laumento del periodo di riferimento per stabilire la retribuzione media (non pi riferita agli ultimi anni di lavoro quando lo stipendio pi alto). Vantaggio: mantenimento del potere dacquisto per chi ha lavorato pi a lungo (2% per 40 anni di lavoro permettano di mantenere l80% della retribuzione) Svantaggio: se aumenta la speranza di vita e si abbassa il numero di occupati, non ci sono pi abbastanza contributi per pagare il trattamento dei lavoratori in pensione => Crisi finanziaria del sistema METODO CONTRIBUTIVO Limporto della pensione viene determinato in base allinsieme dei contributi (montante individuale contributivo) che vengono convertiti in rendita in ragione di un coefficiente di trasformazione correlato allet (e quindi alla speranza di vita del soggetto): pi va in pensione tardi, pi il coefficiente elevato (e quindi anche la pensione). Vantaggio: Equilibrio finanziario del sistema. Lammontare della pensione legata alla speranza di vita del soggetto al momento della pensione. Svantaggio: lammontare della pensione non pi correlato alla retribuzione e mantiene meno il tenore di vita (perdita media del 40% rispetto al metodo retributivo) ==> problema adeguatezza alle esigenze di vita (art. 38 co. 2 Cost.)

    6. Il contributi (33% della retribuzione) sommati anno per anno e rivalutati in base alla variazione del PIL costituiscono il montante contributivo individuale che, moltiplicato per il coefficiente di trasformazione, consente di ottenere limporto annuo della pensione Et della pensione Da 57 anni a 61 A 62 anni Da 63 a 65 anni Coefficiente di trasformazione da 4,72% a 5,33% 5,51% da 5,70 a 6,13%

    7. ATTENZIONE Pi la retribuzione alta, pi si versano contributi (33% della retribuzione). Tuttavia, nel sistema contributivo, il montante contributivo individuale ha solo una funzione contabile: un parametro valido ai fini del calcolo della pensione, ma al quale non corrisponde un effettivo accumulo individuale di fondi riservati all'assicurato, giacch le risorse finanziarie destinate al pagamento delle pensioni continuano ad essere gestite con il criterio della ripartizione. Quando il soggetto va in pensione, lammontare del trattamento non consiste nellinsieme dei contributi versati: la somma dei contributi va moltiplicata per un coefficiente che dipende prevalentemente della durata della vita media al momento in cui il soggetto matura i requisiti per andare in pensione giacch solo allora li viene calcolato il trattamento pensionistico che avr per il resto della vita.

    8. LA RIFORMA DEL 1995 HA CAMBIATO IL METODO DI CALCOLO. ==> per mantenere i diritti quesiti, la riforma ha unapplicazione differita nel tempo: dovrebbe iniziare ad essere applicato non prima del 2010 ed essere generalizzato alle soglie del 2030 Assicurati vecchi Almeno 18 anni di Anzianit alla data del 31/12/1995 Il metodo retributivo continua ad applicarsi ==> pensione liquidata integralmente in base al sistema retributivo Assicurati nuovi Soggetti che hanno Cominciato a lavorare dal 01/01/1996 La loro pensione sar totalmente calcolata in base al metodo contributivo

    9. 3) A QUALI CONDIZIONI HO IL DIRITTO DI ANDARE IN PENSIONE ? VI SONO DUE TRATTAMENTI PENSIONISTICI PARZIALMENTE DIVERSI QUANTO AI REQUISITI DI ACCESSO (PENSIONE DI ANZIANITA E PENSIONE DI VECCHIAIA) CHE FANNO RIFERIMENTO PREVALENTEMENTE A UNO DEI DUE REQUISITI POSSIBILI Et anagrafica Il legislatore fissa una et pensionabile necessaria per andare in pensione => il requisito di base della Pensione di Vecchiaia, anche se si prevede comunque un minimo di contributi Anzianit di servizio Il diritto alla pensione matura dopo un certo numero di anni di servizio (indipendentemente dallet) ? il requisito originariamente utilizzato per le Pensioni di Anzianit (35anni). In seguito il legislatore ha aggiunto un condizione cumulativa di et (57 anni) che aumenter nei prossimi anni per dei recenti interventi legislativi.

    10. EVOLUZIONE STORICA DELLA DISCIPLINA SULLE PENSIONI DI ANZIANITA REQUISITI PREVIGENTI PER I LAVORATORI PRE-RIFORMA (Assunti prima del 1996) LEGGE 153/1969: Anzianit contributiva di 35 anni qualunque sia let anagrafica del soggetto RIFORMA l. 335/1995: - Anzianit contributiva di 35 anni di contributi se il lavoratore a una et anagrafica di 57 anni. - A qualunque et, in base allanzianit contributiva: la legge prevedeva laumento progressivo dellanzianit contributiva: 38 anni 2004-2005 39 anni 2006-2007 40 anni 2008 Quindi, chi nel 2008 maturi 40 anni di contributi potr andare in pensione a prescindere dellet anagrafica. Delega previdenziale L. n. 243/2004: il c.d. Scalone La riforma Maroni aveva previsto dal 1 gennaio del 2008, laccesso alla pensione di anzianit con 35 anni di anzianit dovrebbe essere posticipato di 3 anni ? Let anagrafica doveva passare dai 57 a 60 anni (scalone di 3 anni) dal 1 gennaio 2008. La legge n. 247/2007 di attuazione del Protocollo sul Welfare intervenuta prima del 2008 per trasformare lo scalone in scalini

    11. LEGGE N. 247/2007 DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO SUL WELFARE: TRASFORMAZIONE DELLO SCALONE PREVISTO PER IL 2008 IN UNE SISTEMA DI SCALINI CON ALZAMENTO GRADUALE DEI REQUISITI MEDIANTE UN SISTEMA DI QUOTE (MIX DI REQUISITI TRA ETA E CONTRIBUTI)

    12. TRA I VARI CASI PARTICOLARI: I LAVORI USURANTI ? La Legge N. 247/2007 di Attuazione del Protocollo Sul Welfare prevede un abbassamento fino a 3 anni del requisito di et anagrafica per chi ha effettuato nel corso della carriera (almeno 7 anni su 10) lavori usuranti

    13. EVOLUZIONE STORICA DELLA PENSIONE DI VECCHIAIA LAVORATORI PRE-RIFORMA (rapporti instaurati fino al 31/12/1995) ETA PENSIONABILE Nel 1992 stato previsto un innalzamento graduale di 5 anni: dai 55 per le donne e 60 per gli uomini a 60 anni di et per le donne e 65 anni per gli uomini (entrato in regime nel 2000). Opzione: vi la la facolt di andare in pensione a 57 anni (invece di 60 per le donne) ma il trattamento verr calcolato integralmente con il sistema contributivo. REQUISITI CONTRIBUTIVI Nel 1992 vi era stato previsto un innalzamento progressivo di 5 anni. ==> da 15 a 20 anni di contributi sono necessari (entrato in regime nel 2001).

    14. PENSIONE DI VECCHIAIA UNIFICATA Per i rapporti instaurati dal 01/01/1996, la riforma del 1995 sostituisce, la pensione di vecchiaia e la pensione di anzianit con la pensione di vecchiaia unificata. Inoltre introduceva let flessibile (ormai non pi prevista) Ma la scelta possibile solo se il calcolo del trattamento pensionistico, integralmente con il metodo contributivo, raggiunge una cifra superiore del 20% dellAssegno sociale. REQUISITI DELLA RIFORMA DEL 1995 (LETA FLESSIBILE) Et anagrafica a sceltatra i 57 e 65 anni Solo 5 anni di anzianit contributiva Oppure s i prescinde dal requisito di et in presenza di unanzianit contributiva di 40 anni

    15. LA RIFORMA MARONI (L. N. 243/2004) PREVEDE UN RITORNO ALLET FISSA PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA UNIFICATA (SEMPRE CON IL SISTEMA CONTRIBUTIVO POICHE ASSUNTI DAL 1996) Et anagrafica Abbandono dellet flessibile ? et fissa differenziata tra i due sessi: 65 anni per gli uomini 60 per le donne Oppure, indipendentemente dallet, con 40 anni di contributi

    16. SCHEDA SINTETICA Pensione di Vecchiaia Requisiti di accesso : - Raggiungimento graduale dellet pensionabile (65 per Uomini e 60 per le donne ) - 20 anni di contributi (facolt di partire a 57 anni ma passando totalmente al contributivo) Pensione di Anzianit (protocollo sul Welfare) - 40 anni di contributi -oppure in base a unMix in graduale aumento di contributi + et (nel 2008: 35 di contributi + 58 di et, nel 2013 61 di et+ 36 anni di contributi)

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