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L’UE … una finestra sul mondo

L’UE … una finestra sul mondo. GIFT - Giovani Imprenditori del proprio Futuro nel loro Territorio Sorina Soare s.soare@arces.it. Parte 1. L’UE – ambizioni e stato di fatto. Da 6 …. a 27 ….+ n. + 6: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi (1957)

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L’UE … una finestra sul mondo

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Presentation Transcript


  1. L’UE … una finestra sul mondo GIFT - Giovani Imprenditori del proprio Futuro nel loro Territorio Sorina Soare s.soare@arces.it Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  2. Parte 1. L’UE – ambizioni e stato di fatto Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  3. Da 6 …. a 27 ….+ n • + 6: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi (1957) • + 9: Danimarca, Irlanda e Regno Unito (1973) • + 10: Grecia (1981) • + 12: Spagna e Portogallo (1986) • + 12 bis: integrazione dei Länder DDR (1990) • + 15: Austria, Finlandia e Svezia (1995) • + 25: Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia (2004) • + 27: Bulgaria e Romania (2007) Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  4. Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  5. Parte 2. Europeizzazione – strategia di promozione dei valori europei a livello internazionale Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  6. 2.1. Un modello incompleto Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  7. Pressioni adattive: interessi nazionali vs. norme europee: “La guerra dei rom” - l'espulsione dei rom bulgari e romeni dalla Francia Su richiesta della CE, la Francia sarebbe dovuta comparire davanti alla Corte penale europea Il concetto di europeizzazione Razzismo, sicurezza, minoranze, integrazione, • valori europei, utilizzo dei fondi Ue Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  8. http://www.presseurop.eu/it/content/article/324771-la-stampa-europea-censura-sarkozyhttp://www.presseurop.eu/it/content/article/324771-la-stampa-europea-censura-sarkozy Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  9. popolazioni nomadi di origine orientale origine indiana arrivo in Europa -1420 Lunga storia di persecuzioni (schiavitù, deportazione e sterminio). Rom è il nome con cui i popoli Zingari designano se stessi. La parola ha origine indiana, deriva dal sanscrito e significa “essere uomo”, in particolare “uomo libero”.  Chi sono i rom? Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  10. Rom, la nazione paria d'Europa • La maggior parte dei rom in Europa vive nell’Europa dell’Est • Romania cca 1,9 milioni; • Bulgaria cca 750mila; • Ungheria cca 600mila; • Slovacchia cca 500mila. • Serbia cca 500mila rom. Nella maggior parte di questi Paesi, i rom vivono in condizioni svantaggiate rispetto al resto della popolazione.  Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  11. I rom in Italia • Cca 150 mila persone tra rom e sinti, • il 60% è di nazionalità italiana, i restanti sono da dividere tra rom provenienti dai paesi balcanici dell'ex Jugoslavia (tra i 20 e i 25 mila) e dell'est Europa (65-70 mila), soprattutto dalla Romania. • Le ultime migrazioni più consistenti sono iniziate dalla fine degli anni '70 e si sono intensificate tra gli anni ‘80 e '90 in concomitanza con la dissoluzione della Jugoslavia e la guerra che ne è seguita. • Un nuovo impulso migratorio si è registrato dalla fine degli anni Novanta, in particolare dalla Romania, fino a quando, nel gennaio 2007, Romania è entrata nell'Unione europea. Da allora il flusso degli arrivi è diminuito. Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  12. Una settimana da rom - Cristian Delcea(10novembre 2010, Adevarul - http://www.presseurop.eu/it ) Sintesi: Un giornalista si cala nei panni di uno zingaro per comprendere meglio il "problema" che divide l'Europa. • la discriminazione e la povertà. • “Quest’anno sono stati espulsi dalla Francia ottomila zingari romeni, anche se la metà di loro vi ha già fatto ritorno”. • “indossando per una settimana i panni dello zingaro-tipo: cappello, camicia variegata, giacca di pelle, pantaloni di velluto. Mi sono lasciato crescere i baffi. La pelle scura l’avevo già, grazie a Dio”. • “Ho iniziato da Piazza dell’Università a Bucarest. C’erano alcuni studenti ubriachi che si sono fatti beffe di me, gridandomi dietro quegli insulti arci-noti nella lingua zigana: “mucles” (chiudi il becco!), “bahtalo” (buona fortuna!), “sokeres” (come va?). Un tipo biondo grande e grosso mi ha scattato qualche fotografia, poi ha fotografato le bottiglie allineate sul marciapiedi, i cani, i mendicanti. Probabilmente, sul suo computer in Scandinavia la mia fotografia sarà etichettata “spazzatura a Bucarest”. • “Quella stessa sera, sul tardi, sono andato al Teatro Nazionale. La gente che mi stava intorno non era in verità lieta della mia presenza, ma nessuno ha detto nulla. Ho sentito le stesse risate di prima, provenienti da un gruppo di giovani. Mi è sembrato che siano proprio loro i più cattivi verso gli zingari. Ti ridacchiano sempre dietro le spalle”. Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  13. “Vorremmo che gli zingari profumassero” • “Da noi ci sono campagne per l’integrazione e l’alfabetizzazione dei rom, ma non ci sono campagne perché la gente eviti di ridere alle spalle di uno zigano per strada. Ma questa non è discriminazione. Nessuno mi ha cacciato da un bar o da un ristorante. Finché hanno incassato i miei soldi, mi hanno accolto a braccia aperte. A esser vittima di discriminazione in Romania non sono gli zingari, bensì i poveri. Vorremmo che gli zingari profumassero e amassero l’arte, ma nessun datore di lavoro vuole assumere uno zingaro”. • “E senza soldi lo zingaro precipita nella miseria, oppure cerca dei mezzi non convenzionali per procurarseli. Ho cercato di ricorrere ai mezzi convenzionali, ho fatto tutto quanto era in mio potere per farmi assumere. Ho consultato la pagina delle offerte di lavoro sui giornali per operai non qualificati, lavamacchine, autodemolitori. A telefono mi hanno detto che posti di lavoro ne avevano ancora, ma quando sono arrivato alcuni mi hanno semplicemente detto “Vattene, zingaro!”, altri mi hanno scacciato insultandomi e dicendo: “Non assumiamo più nessuno!” Perfino i netturbini mi hanno respinto. La figlia del capo mi ha guardato dietro gli occhiali e mi ha detto: "Non assumiamo. Non l’abbiamo mai fatto". Il che significa, indubbiamente, che gli spazzini che si davano il cambio in cortile devono essersi tramandati quel lavoro di padre in figlio”. Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  14. “Dopo essere stato trattato come uno zingaro per sette giorni, oserei dire che la risposta l’ho trovata sulla parete di una vecchia casa, dove qualcuno ha riportato un versetto del vangelo (Giovanni 3,7): “Bisogna che voi siate generati di nuovo”. E in questo caso non si tratta di una metafora…”. http://www.presseurop.eu/it/content/article/383561-una-settimana-da-rom Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  15. 2.2.Storie di successo Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  16. Svezia _ agricoltura biologica l'etichetta "bio“ lotta ai prodotti chimici nelle colture, impiego di energia pulita per il funzionamento dei trattori, limite alle emissioni di azoto, riduzione dei consumi energetici, "chilometri alimentari" (food miles). Europeizzazione per imitazione: condivisione di valori, comunità di spirito, circolazione delle idee Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  17. Principi di un'alimentazione sana e rispettosa dell'ambiente • Mangiate meno carne, • Preferite prodotti locali, • Mangiate la frutta di casa vostra invece che le banane. Effetto spillover – reazione a catena - effetti a cascata anche in altri settori Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  18. 2.3. A livello globale … Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  19. Europeizzazione esterna: • Paesi candidati • Relazioni internazionali • Politica di vicinato • APC Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  20. (a) Requisiti giuridici l'art. 49 (O) del TUE: far parte del continente europeo; rispettare i principi fondamentali dell'Unione di cui all'articolo 6 (F), paragrafo 1 del trattato: democrazia, rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, stato di diritto (b) I criteri di Copenaghen Condizioni di adesione Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  21. Una frontiera imposta dall’interno • 1972, 1994: Norvegia • 1992 – rifiuto dell’accordo sullo Spazio Economico Europeo della Svizzera • Una frontiera dall’esterno • La Bosnia e Erzegovina e Kosovo: avvio di contatti. • La Croazia, la Turchia, l’ex Repubblica Iugoslava di Macedonia, l’Islanda hanno presentato la loro candidatura all’adesione. • Il Montenegro, l’Albania e la Serbia hanno fatto domanda di candidatura • Candidature irrisolte • 1986 Marocco • Limiti geografici • Israele • Russia Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  22. Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  23. Alternanza fra timidi passi avanti e innumerevoli battute d’arresto Da parte turca: fervente europeismo – collegato alla modernizzazione e occidentalizzazione (riforme dell’epoca Tanzimat, il Movimento dei Giovani Turchi, la Repubblica di Mustafa Kemal Ataturk) motivazioni di ordine pragmatico. Da parte UE: Pragmatismo (1963- accordo economico) Diplomazia internazionale (NATO) Il caso turco Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  24. Punti critici: Dimensioni Posizione geografica Genocidio armeno Questioni culturali - religiose Carenze democratiche, instabilità politica – diritti umani, discriminazione religiosa Struttura economica Conflitti con la minoranza curda Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  25. Prime attestazioni nel 600 d.C. per la maggior parte di religione musulmana sunnita. La regione del Kurdistan - 550 mila chilometri quadrati - è divisa tra Turchia, Iran, Iraq e Siria. Caso curdo Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  26. In Turchia, la popolazione curda conta 12 milioni di persone, pari al 15% degli abitanti della Turchia, di cui la metà vive nelle zone sudorientali a maggioranza curda, mentre il resto nella Turchia occidentale e in metropoli come Ankara, Izmir e Istanbul. i matrimoni fra le due etnie sono frequenti e vi è una notevole comunanza storica, oltre che di usi e costumi. Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  27. Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  28. Ad oggi … Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  29. L'Unione europea - attore mondiale in materia di aiuti allo sviluppo. il maggiore donatore a livello mondiale estirpare la povertà in maniera durevole UE + SM: aiuti pubblici ai paesi in via di sviluppo più di 49 miliardi di euro nel 2008, pari allo 0,40% del loro PNL. cifra superiore ai livelli di aiuto pro capite degli Stati Uniti o del Giappone. obiettivo 2010 - lo 0,56% del PNL. Obiettivo 2015 - lo 0,7% del PNL. Cooperazione con il resto del mondo Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  30. Agenda politica: riduzione della povertà, sviluppo economico e sociale sostenibile, integrazione nell'economia mondiale, promozione della democrazia e dello Stato di diritto rispetto dei diritti umani Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  31. Parte 3. L’UE nel mondo _ Trattato di Lisbona Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  32. Un attore alla deriva? • “I membri dell'Unione, anche quelli più importanti come Germania, Francia e Gran Bretagna, hanno poco peso sulla scena internazionale. La verità è che dopo la seconda guerra mondiale l'Europa e le sue potenze hanno smesso di essere il centro del mondo. L'Ue è oggi al tempo stesso troppo debole per dirigere la politica internazionale e troppo grande per rimanerne ai margini”. “Un guscio da riempire”, Gazeta Wyborcza, 07 ott. 2010 • L’Ue non è riuscita ad ottenere maggiori diritti all’Assemblea generale ONU dove per il momento ha lo status di osservatrice: il nuovo status avrebbe conferito a Bruxelles il diritto di fare proposte, far circolare documenti e rivolgersi all’Assemblea. • Raramente l’Unione è riuscita  a parlare con una sola voce di diritti umani e rispetto della legalità. • Il conflitto israelo-palestinese Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  33. La crisi finanziaria globale ha fatto traballare Stati Uniti ed Europa molto più delle potenze emergenti come Brasile, Cina o India. Il declino dell’Europa è in parte collegato alla crescente influenza della Cina come potenza economica (paese prestatore e donatore senza alcuna clausola restrittiva). Le imprese cinesi hanno lanciato un salvagente alla Grecia e Pechino ha aggiunto la promessa di giganteschi investimenti nelle infrastrutture, in particolar modo nella modernizzazione delle ferrovie greche. La Cina ha acquistato il porto di Pireo. La Cina sta tenendo un occhio puntato sulle irresistibili opportunità economiche offerte dalla crisi finanziaria in Spagna, Portogallo e Irlanda. In Serbia, candidata all'ingresso nell'Unione, i cinesi costruiranno un porto sul Danubio.   e La Cina è pronta a comprare il Liverpool  Crisi e … nuovi competitor Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  34. Herman Van Rompuy (Presidente permanente dell'Ue) Catherine Ashton (Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione e vicepresidente della Commissione europea) José Manuel Barroso (Presidente della Commissione europea) Jerzy Buzek (Parlamento europeo) I volti dell’UE Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  35. Il Servizio europeo per le relazioni esterne (SEAE) • l’embrione di un corpo diplomatico europeo, con il compito di assistere nell’esercizio delle sue funzioni l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  36. Conclusioni • Europeizzazione – sfida incompiuta • Approccio istituzionale – cantiere in costruzione • Sfide aperte • L’immigrazione • Lotta al terrorismo • Solidarietà • Multiculturalismo Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  37. La posta in gioco è ….. Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  38. “Naturalmente il crollo dell'unione monetaria sarebbe un colpo fatale per il progetto europeo. Che sarebbe un male per l'Europa è scontato. Meno scontato [ma altrettanto vero] è che un mondo senza un'Europa influente e integrata sarebbe un mondo peggiore per tutti. L'Europa trasmette al mondo valori ed esempi superiori a tutti gli altri. Il declino economico e politico europeo sminuisce questa influenza positiva. Il ripudio europeo della guerra, legato ai due terrificanti conflitti del ventesimo secolo, attira il sarcasmo di chi confonde pacifismo e debolezza. Ma la verità è che un mondo dove una potenza è disposta a sbagliare per evitare una guerra è migliore di uno in cui i paesi più forti si sentono liberi di sbagliare lanciando "guerre preventive". Se il governo del vostro paese cominciasse a violare i diritti, a torturare la gente, a "far sparire" gli oppositori e incarcerare i giornalisti, quale vorreste che fosse la voce più forte nella comunità internazionale? Il partito comunista cinese, la Russia di Putin o l'Europa? Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  39. “Mentre negli Stati Uniti viene tollerata la più squilibrata distribuzione delle ricchezza del secolo e in Russia e Cina si celebrano i nuovi ricchi che accumulano patrimoni inimmaginabili, l'Europa continua a essere fondamentalmente allergica alla disuguaglianza. Quale mondo preferireste, uno in cui l'uno per cento della popolazione accumula il 95 per cento della ricchezza e una massa povera ed emarginata deve contendersi il resto? Oppure un mondo dominato da una classe media vasta e politicamente influente? L'Europa rappresenta il secondo scenario. Sappiamo che il modello sociale europeo è il migliore del mondo, come sappiamo che in molti paesi è insostenibile. Tuttavia un modello nel quale milioni di persone non hanno assistenza medica o vengono abbandonate appena perdono il lavoro o semplicemente quando invecchiano è altrettanto insostenibile, oltre che indegno di essere emulato. Il sostegno europeo allo sviluppo dei paesi più poveri di solito è inefficace. Tuttavia nessuno è più generoso e solidale degli europei con chi ne ha più bisogno. La globalizzazione sta aumentando e accelerando problemi che richiedono una risposta coordinata tra vari paesi. L'esperimento europeo di un governo collettivo è il più ambizioso mai tentato dall'umanità. Il suo fallimento porterebbe molti a scartare l'idea, e a non tentare più niente di simile per molto tempo. Ma è un lusso che non possiamo permetterci. Non so se il progetto d'integrazione europea sopravviverà agli enormi ostacoli che si trova ad affrontare. Ma so che se fallisse a soffrirne sarebbe il mondo intero”. http://www.presseurop.eu/it/content/article/436211-che-mondo-sarebbe-senza-l-europa Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

  40. per l’attenzione ! Per maggiori dettagli si veda: www.arces.it Collegio Universitario ARCES _Progetto GIFT 2010-2011

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