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prof. marco bartoli

Chi sono i santi?. La santit

Antony
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prof. marco bartoli

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Presentation Transcript


    2. Chi sono i santi? La santit nella Bibbia anzitutto un attributo di Dio [Ez 39,7: le genti sapranno che io sono il Signore, santo in Israele] e, per estensione, di tutto ci che ha a che fare con Dio: il tempio, il cielo, il popolo [Ez. 20,41: mi mostrer santo in voi agli occhi delle genti.]

    3. Nel nuovo testamento i santi sono tutti i cristiani. Ef 1,1: Paolo, apostolo di Ges Cristo per volont di Dio, ai santi che sono in Efeso, credenti in Cristo Ges Ben presto per vennero identificati in particolare come santi i martiri, cio coloro che avevano reso testimonianza con la vita. Il modello di ogni martire Stefano: E cos lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: Signore Ges, accogli il mio spirito. Poi pieg le ginocchia e grid forte: Signore, non imputar loro questo peccato. Detto questo, mor. Atti 7,59-60

    4. Dopo il 380 d.C. (Editto di Tessalonica) il cristianesimo diventa religione ufficiale dellImpero. Alcuni cristiani scelgono di vivere un cristianesimo radicale: i monaci. Dalla Vita Antonii di Atanasio: Dopo la morte dei genitori, lasciato solo con la sorella ancor molto piccola, Antonio, all'et di diciotto o vent'anni, si prese cura della casa e della sorella. Non erano ancora trascorsi sei mesi dalla morte dei genitori, quando un giorno, mentre si recava, com'era sua abitudine, alla celebrazione eucaristica, andava riflettendo sulla ragione che aveva indotto gli apostoli a seguire il Salvatore, dopo aver abbandonato ogni cosa. Richiamava alla mente quegli uomini, di cui si parla negli Atti degli Apostoli che, venduti i loro beni, ne portarono il ricavato ai piedi degli apostoli, perch venissero distribuiti ai poveri. Pensava inoltre quali e quanti erano i beni che essi speravano di conseguire in cielo.

    5. Meditando su queste cose entr in chiesa, proprio mentre si leggeva il vangelo e sent che il Signore aveva detto a quel ricco: Se vuoi essere perfetto, v, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi e avrai un tesoro nei cieli (Mt 19, 21). Allora Antonio, come se il racconto della vita dei santi gli fosse stato presentato dalla Provvidenza e quelle parole fossero state lette proprio per lui, usc subito dalla chiesa, diede in dono agli abitanti del paese le propriet che aveva ereditato dalla sua famiglia possedeva infatti trecento campi molto fertili e ameni perch non fossero motivo di affanno per s e per la sorella. Vendette anche tutti i beni mobili e distribu ai poveri la forte somma di denaro ricavata, riservandone solo una piccola parte per la sorella... Affid la sorella alle vergini consacrate a Dio e poi egli stesso si dedic nei pressi della sua casa alla vita ascetica, e cominci a condurre con fortezza una vita aspra, senza nulla concedere a se stesso.

    6. Egli lavorava con le proprie mani: infatti aveva sentito proclamare: Chi non vuol lavorare, neppure mangi (2 Ts 3, 10). Con una parte del denaro guadagnato comperava il pane per s, mentre il resto lo donava ai poveri. Trascorreva molto tempo in preghiera, poich aveva imparato che bisognava ritirarsi e pregare continuamente (cfr. 1 Ts 5, 17). Era cos attento alla lettura, che non gli sfuggiva nulla di quanto era scritto, ma conservava nell'animo ogni cosa al punto che la memoria fin per sostituire i libri. Tutti gli abitanti del paese e gli uomini giusti, della cui bont si valeva, scorgendo un tale uomo lo chiamavano amico di Dio e alcuni lo amavano come un figlio, altri come un fratello.

    7. In particolare in Occidente, vennero riconosciuti poi come santi alcuni vescovi, che avevano salvato le loro citt o avevano fondato le chiese locali. Leone Magno Gregorio Magno SantAmbrogio SantAgostino

    8. Il monaco-vescovo Un esempio particolarmente venerato fu quello di Martino di Tours, perch Soldato Monaco Vescovo La sua Vita stata scritta da Sulpicio Severo.

    9. Figlio di un militare romano originario della Pannonia (oggi Ungheria) deve arruolarsi nella cavalleria Ad Amiens, nellinverno 338-39, incontrando un povero, divide con lui il suo mantello (la clamide) La Pasqua successiva riceve il battesimo (22 anni di et) Due anni dopo a Worms le truppe imperiali debbono scontrarsi con i Franchi. Martino si rifiuta di combattere: Andr sul fronte della mia legione senza elmo, senza altra difesa che il segno della Croce, sar il primo a penetrare nei battaglioni nemici, e senza ombra di paura. Viene messo in prigione, ma il giorno dopo, senza motivo, i nemici offrono la pace. Martino liberato.

    10. Martino diventa monaco. Prima nellisola di Gallinara, nel lago di Albenga, poi a Ligug a una decina di Km da Poitiers. Si uniscono a lui dei compagni. Si diffonde la voce dei suoi miracoli: resuscita un compagno morto ed un giovane schiavo che si era impiccato. Con linganno, lo eleggono vescovo a Tours. Nel 371 fonda, nelle grotte presso la citt, il maius monasterium = Marmoutier. I monaci: Nessuno possedeva nulla di proprio, tutto era in comune. Era vietato comprare e vendere. Non praticavano mestieri, tranne quello dellamanuense.

    11. La santit dellalto medioevo Con levangelizzazione dei popoli europei si afferma un nuovo tipo di santit: i re Il clero aveva esaltato la figura del sovrano unto e della regina santa. Questo modello ebbe particolare successo nei Paesi di pi recente cristianizzazione (Inghilterra, Scandinazia, Ungheria, Paesi Slavi) Due esempi: Stefano dUgheria e Olav

    12. Santo Stefano (Istvan) Nasce tra il 969 e il 975 995-996 sposa Gisella, figlia di Enrico duca di Baviera 997 diventa re di Ungheria, ma deve lottare contro il rivale Koppany 1000 riceve una corona da Silvestro II con il benestare del-limperatore Ottone III, nel giorno di Natale consacrato re Deve combattere contro altri due rivali interni: Gyula e Ajtony. Organizza la chiesa ugherese con 10 diocesi e 4 abbazie (la pi importante Pannonhalma) Da una delle figlie in sposa a Otto Orseolo, doge di Venezia Fornisce aiuti militari a Basilio II nella lotta contro i Bulgari 1038 muore 1083 Ladislao, erede al trono, promuove la canonizzazione. Santo Stefano il primo sovrano a essere canonizzato come confessore.

    13. Olav Nato intorno al 995, Olav si imbarc a 12 anni per la sua prima spedizione vichinga. Quando nel 1015 torn per rivendicare il trono di Norvegia, era gi stato battezzato [probabilmente a Rouen, in Normandia] Impadronitosi del regno, Olav impose il cristianesimo con la forza e con laiuto di prelati inglesi Nel 1028 Canuto di Danimarca sbarca in Norvegia e viene accolto come liberatore dalle popolazioni ancora pagane. Olav va in esilio a Novgorod Dopo due anni raccoglie un esercito per riconquistare il regno Nel 1030 a Stiklarstajir si scontra con unarmata contadina e resta ucciso in battaglia. Sulla sua tomba avvengono eventi miracolosi. Il suo corpo traslato a Trondeheim e Olav proclamato santo.

    14. Le caratteristiche della santit altomedievale In sintesi, si pu dire che la santit percepita nellAlto medioevo soprattutto come una virtus, una forza, che promana da un corpo santo e manifesta la potenza guaritrice di Dio. Per questo motivo acquistano sempre maggiore importanza le reliquie ed i pellegrinaggi. Ad essere canonizzati sono quasi esclusivamente monaci e vescovi, i soli laici assunti agli onori degli altari sono di sangue reale.

    15. Verso una interpretazione pi spirituale della santit Con la cosiddetta Riforma Gregoriana, e con laffermazione del monachesimo cluniacense e cisterciense, si afferma unidea pi spirituale della santit, legata alla sequela Christi (seguire nudi Cristo nudo).

    16. Francesco dAssisi Il Signore dette a me, frate Francesco, d'incominciare a fare penitenza cos: quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ci che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo.

    17. Le sante donne Le prime sante sono le martiri In oriente si conoscono anche alcune monache (santa Macrina, sorella di Gregorio di Nissa) Ma anche donne forti come Genoveffa. Nel 451 gli abitanti di Parigi sono terrorizzati alla notizia dellarrivo degli Unni. Genoveffa, vergine consacrata, li persuade a non fuggire. Attila si ritira senza attaccare la citt. Muore nel 500 attorno a 80 anni di et. Nel 511 Clodoveo, primo re dei Franchi vuole essere sepolto vicino a lei. Nell886, quando la citt minacciata dai normanni, gli abitanti si raccolgono attorno alle sue reliquie.

    18. Le regine Il modello femminile di santit , per molti secoli, soprattutto quello delle regine. La pi nota limperatrice Cunegonda: Nata tra il 975 e il 980 da Sigefredo di Lussemburgo, nel 1000 and sposa di Enrico, duca di Baviera, nel 1002 coronata regina a Paderborn e nel 1014 imperatrice a Roma. Non avendo figli, i due sposi decisero di fare di Dio il loro erede donando abbondantemente a monasteri e chiese. Dopo la morte del marito, si ritir a Kaufungen, dove mor nel 1033. 1146 Enrico II veniva canonizzato. Nel 1200 venne canonizzata da Innocenzo III anche Cunegonda Nel suo culto salutata, come la Vergine Maria, regina, sposa e vergine.

    19. La nuova santit femminile Nel XII e XIII secolo, in coincidenza con la rinascita delle citt, i Comuni italiani sentirono il bisogno di trovare nuovi protettori celesti e non di rado li trovarono in donne che avevano esercitato un ruolo pubblico nel corso della loro vita.

    20. Chiara dAssisi Et allora essa testimonia incominci sollicitamente a pensare de la molta e maravigliosa santit de essa madonna Chiara; et in quella cogitazione le pareva che se movesse tutta la corte celestiale, e se apparecchiasse ad onorare questa santa. E specialmente la nostra gloriosa madonna beata Vergine Maria apparecchiava de li suoi vestimenti, per vestire questa novella santa. E mentre che essa testimonia stava in questa cogitazione et immaginazione, subito vide con gli occhi del capo suo una grande multitudine de vergini, vestite de bianco - le quali avevano tutte le corone sopra li capi loro-, che venivano et intravano per luscio de quella stanza dove giaceva la preditta madre santa Chiara.

    21. Intra le quali vergini era una maggiore e sopra e pi che dire non se poteria, sopra tutte le altre bellissima, la quale aveva nel suo capo maggiore corona che le altre. E sopra la corona aveva uno pomo de oro, in modo de uno turibolo, dal quale usciva tanto splendore, che pareva illustrasse tutta la casa. Le quali vergini se approssimarono al letto della detta madonna santa Chiara, e quella Vergine che pareva maggiore in prima la coperse nel letto con un panno suttilissimo, lo quale era tanto suttile che per la sua grande suttilitade essa madonna Chiara, bench fusse coperta con esso, nondimeno se vedeva. Da poi essa Vergine delle vergini, la quale era maggiore, inchinava la faccia sua sopra la faccia della preditta vergine santa Chiara, ovvero sopra el petto suo, per che essa testimonia non podde bene discernere luno da laltro Ia quale cosa fatta, tutte sparirono Adomandata quando e de che d fu questo, respose: de venard, la sera, et essa santissima madonna Chiara mor poi lo luned sequente.

    22. Le mistiche italiane da santa Margherita di Cortona a santa Chiara di Montefalco, dalla beata Angela da Foligno a santa Caterina da Siena attorniate da abili confessori-impresari, scovarono inge-gnosamente la strada per adattare forme simboliche e significati religiosi in modo da acquisire uninfluenza politica nellambito della realt urbana italiana, e diffusero, nel contempo, questo nuovo modello di santit Per realizzare tutto questo, le sante ricorsero a tecniche che andavano dalla reclusione solitaria ma ben pubblicizzata, alle incursioni profetiche nelle piazze cittadine (Rosa da Viterbo), alle appassionate discussioni anti-ereticali (Chiara da Motefalco) alla risoluzione pacifica delle lotte tra le fazioni cittadine (Umiliana deCerchi, Margherita da Cortona), dalla liberazione della propria citt dal pericolo di uninvasione (santa Chiara) alla corrispondenza con le pi alte autorit dellepoca, tra cui il papa, limperatore e i re (santa Caterina da Siena). Nel complesso, le sante del Basso Medioevo si adoperarono per costituirsi un prestigio incisivo, basato su un potere mistico e carismatico. A.Vauchez, Esperienze religiose nel Medioevo, Roma 2003, p. 107.

    23. la profezia Elena Enselmini viveva in quello stesso luogo dellArcella presso Padova, dove aveva soggiornato Antonio da Lisbona. Colpita, quando ancora era molto giovane, da una malattia che la port vicina alla morte e la lasci senza pi luso della parola, non fu per abbandonata dalle consorelle, che escogitarono un sistema per comunicare con lei: ripetevano lalfabeto sino a quando, con un gesto, Elena poteva indicare la lettera che intendeva pronunziare. Cos, poco a poco, lettera per lettera, parola per parola, le consorelle poterono comprendere e poi far memoria delle rivelazioni che Dio trasmetteva loro attraverso la consorella malata.

    24. gesti profetici Sperandia da Cingoli, durante una visione, ode una voce che le dice; Quod vidisti, ostende aliis. Subito dopo Sperandea fece fare una croce rossa, e compr una colomba bianca ed and per la citt con dei bambini. In una mano portava la croce e nellaltra la colomba, dicendo: Lode a Dio. E fece ci a Pentecoste, avendo raccolto i bambini che dicevano: E cos씻

    25. Rosa da Viterbo andava per la citt di Viterbo assiduamente, con la croce in mano e lodando il nome del Signore nostro Ges Cristo e la beatissima Vergine Maria. Viterbo era al centro del confronto tra il papa e limperatore, e per questo colpita da interdetto. Ed infatti, la Vita aggiunge subito dopo che un certo uomo, che era allora a capo della citt di Viterbo per conto dellimperatore Federico, pregato da alcuni eretici, che allora vivevano pubblicamente in citt, fece chiamare la madre della beata vergine Rosa e le ordin che entro il giorno seguente se ne andasse dalla predetta citt con tutta la sua famiglia, pena la vita e la perdita di tutti i beni

    26. Chiara da Rimini. Certa povera donna cercava elimosine per la terra et suo marito era in prigione. Et non possendo ella tanti dinari trovare che a la Comunit satisfessero, se doveva al marito tagliare una mano. Alhora la serva de Dio, mossa da fervente charit, and a la piaza del Comuno con freza et velocit. Et montata sopra una gran pietra, comenz chiamare si alchuno la volesse comprare, per recomprare uno mano che se haveva a tagliare; la qual cosa divulgata fo per la terra et li signori Malatesti intesero la cosa, quanto haveva facto una donnicella. Mandorno per lei et li dixero: A te se fa la gratia. Et cos libero usc el prigione senza alchuno impedimento.

    27. la preghiera La monaca compie unazione indispensabile: interviene presso il suo sposo, Cristo, per tutti quei problemi che la presenza del monachesimo nella storia rende impellenti. La sua preghiera diventa, in tal modo, azione; unazione che va ben oltre le mura del monastero, divenendo un fattore su cui contare. Eppure questo servizio non viene sempre e da tutti apprezzato perch richiede un controvalore che impegna: la cura pastorale o lamministrazione dei sacramenti E. Pasztor, Donne e sante. Studi sulla religiosit femminile nel Medio Evo, Roma 2000, p. 45

    28. Umilina de Cerchi. Alio quodam tempore, antequam Guelfi recederent de Florentia, cum occasione cuiusdam discordiae partium in pluribus locis esset praelium. Et ignis comburebat civitatem in aliquibus terrae partibus, et machinae projiciebant lapides fortiter in turribus consitutae... Allora sarebbe apparso ad Umiliana il diavolo e le avrebbe detto: "Surge Humiliana, ut videas quae fiunt: ecce tota civitas destruitur et igne consumitur et ignis tuae domui appropinquabit". Ma Umiliana, vedendo che il suo corpo voleva quasi consentire alla tentazione, disse: Frater corpus, sit vis talia conspicere, vade et vide, sed animam tecum protervus non adduces

    29. gesti di pace Una volta nella Marche, in occasione [delle contese] delle parti nella citt di Recanati vennero uccisi alcuni dei maggiori di quella terra e le mogli degli uccisi non volevano perdonare. Molti religiosi e vescovi volevano mettere pace ma non poterono. Ed essa [Sperandia] and da una di loro e le disse di perdonare loro, ma quella disprezz le sue parole, e lei le disse: Vedrai cose nuove. La notte seguente quella dama vide in visione in cielo una che aveva [ingiustamente?] delle mele doro e sembrava che essa gliele desse. Venuto il giorno venne da lei e disse: voglio fare quel che tu vuoi che io faccia. E lei le disse: Voglio che tu vada dai frati minori e che faccia penitenza e prenda il Corpo di Cristo e perdoni a tutti E fece cos, ed anche altre fecero lo stesso.

    30. Margherita da Cortona. Margherita rispose: Signore, non si frapponga loscura nube dei miei peccati tra te e la preghiera che io ho innalzato a te per loro . E il Signore a lei: Proclama parole di pace, invita i Cortonesi alla pace, perch nessuna nube dei tuoi difetti sar di impedimento alla loro pace; io tuo Redentore ho posto te, nel deserto di questo mondo, simile a una voce che grida alto, e a una tromba che come suon contro di me nella tua vita secolare, cos ora, convertita a penitenza, grida perch i peccatori imparino che io sono pieno di misericordia. Tu sei stata costituita tromba della piet e della mia fruttuosa misericordia come appare evidente in tutti coloro che sono saliti alla vetta della virt abbandonando, grazie a te, i loro vizi. Le grazia che ti ho elargito non le ho date soltanto a te ma a tutte le anime verso le quali sono pronto a concedere misericordia. Mai, da quando il mondo fu redento, ebbe bisogno di tanta misericordia quanto ora, perch non cessa di accumulare peccati su peccati. Non volendo dunque perdere le anime che ho comprato a cos grande prezzo e per le quali ho compiuto le mie opere, ho fatto di te una nuova tromba.

    31. i miracoli Sora Francesca de messere Capitaneo da Col de Mezzo, nona testimone al Processo di canonizzazione di Chiara dAssisi, disse che Chiara comand che la mattina per tempo venissero a lei; e cos le Sore come lo' era stato comandato, vennero la mattina per tempo denanti a lei. Et essendo venute, la preditta madonna se fece portare de la cenere, e puse gi tutti li panni del capo suo, e cos fece fare a tutte le altre Sore. E poi prendendo la cenere, ne puse prima sopra lo capo suo, in grande quantitade, che se lo aveva fatto tondire novamente; e poi ne puse sopra li capi de tutte le Sore. E fatto questo, comand che tutte andassero alla orazione nella cappella; et in tale modo fu fatto, che nel sequente d, la mattina, se part quello esercito, essendo rotto e sconquassato.

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